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USS WAYFARER - MISSIONE 09 RSS USS WAYFARER - Missione 09

09.09 " L'anima della materia "

di Erjn Martia Kublik, Pubblicato il 12-11-2012

Wayfarer, Ufficio del Capitano


Le analisi volute dal Capitano sul monile avevano richiesto più del quarto d'ora accordato al Comandante Tarajas.
Per esperienza sapeva che il suo protrarsi significava 'sorpresa', una di un tipo che non era sicuro di apprezzare, soprattutto nell'attuale situazione in cui parte del suo equipaggio era ancora sul suolo del pianeta.
Le implicazioni di un ulteriore passo falso - nella migliore delle ipotesi - avrebbe generato una forte presa di posizione da parte della Federazione con sicure ripercussioni sulla Wayfarer ed il suo comando.

"Comandante, qui Kiron. Le analisi che volevo trenta minuti fa...dove sono?"

=^= Sono nel suo ufficio tra un minuto Signore =^=

Con il solito gesto meccanico Kiron chiuse la comunicazione senza aggiungere una parola e pochi istanti dopo le porte del suo ufficio si aprirono dando accesso al Comandante Tarajas.

"Comandante non ho voglia di dover ripetere i miei ordini, le avevo chiesto un'analisi in 15 minuti. Dopo la scadenza del tempo che le ho dato, mi aspetto di essere avvertito di eventuali ulteriori ritardi. Sono sicuro di non doverla ragguagliare ulteriormente sulla delicatezza della situazione nella quale ci troviamo..."

Tarajas, preso alla sprovvista dalla reazione insolitamente aggressiva del Capitano Kiron, cercò di esporre in maniera solerte i risultati del suo lavoro, ma fu immediatamente interrotto da una nuova comunicazione della Plancia che annunciava l'ennesima correzione di rotta.

"Sentito Mark? Ormai rimanere in orbita intorno questo pianeta è una scommessa continua." Disse con tono sconsolato Kiron. "Mi dia buone notizie..."

"Capitano, dalle prime analisi quel monile sembra produrre un singolare campo magnetico/bioelettrico. Potrebbe non essere una semplice roccia inerme ... A mio avviso non si tratta soltanto di un reperto archeologico, e suppongo che c'entri qualcosa con devianza continua della nostra orbita e con i malumori atipici che da qualche giorno si registrano nell'equipaggio."

Kiron sembrò effettivamente cadere dalle nuvole "Malumori atipici!? Si spieghi meglio ..."

"Ovviamente non è stato messo al corrente di alcune insignificanti risse accadute a bordo a causa di altrettanto insignificanti motivi. Normalmente non trovo strano del malumore a bordo dovuto allo stress a cui noi tutti siamo soggetti, ma quando nel bar di prora il Consigliere viene alle mani per una questione di condimento dei cibi..."

"Kublik ha picchiato Noll?!?"

"No Capitano, il Consigliere ha picchiato il guardiamarina Moreno... si tratta di poche contusioni ed un labbro sanguinante. Sembra si sia reso 'colpevole' di aver preso del condimento dal tavolo di lei, senza prima sincerarsi che non ne avesse ancora bisogno. Stesso discorso per due altri ufficiali sorpresi a darsele di santa ragione sul ponte ologrammi."

"Perché la sicurezza non ha fatto rapporto al riguardo?" Chiese Kiron, stupito dall'assurdità degli eventi che Tarajas gli stava raccontando.

"Sono immediatamente seguite scuse ufficiali dei soggetti in questione verso le parti lese. Il rapporto della sicurezza le arriverà sicuramente in giornata, come quelli dell'Infermeria. Ho anticipato questi fatti per corroborare la mia analisi sul monile al momento in nostro possesso. È mia opinione che si tratti di una pietra con matrice psionica ..."
"Intende sensibile a particolari capacità psichiche?"
"In parte Capitano. Sembrerebbe funzionare come una sorta di risonatore capace di ampliare sentimenti negativi e violenti. Credo sia un frammento simile a quelli che i Vulcaniani ritengono dispersi dai loro antichi Dei prima del loro grande risveglio alla logica. La loro civiltà, che è di natura telepatica, infatti, rischiò di essere totalmente estinta dall'odio e dalla violenza... fino a quando il popolo di Vulcano non riuscì attraverso la nuova filosofia ad emanciparsi dalle emozioni, rendendo così inefficace l'azione della 'pietra'. Dei frammenti non si hanno notizie, se non di uno trafugato da un museo ..."

Il silenzio permeò l'ufficio per secondi che sembrarono ore.

"Capitano, potrebbe trattarsi un'arma potenzialmente devastante e non mi sorprende l'attuale posizione del governo del pianeta. Con ogni probabilità sono al corrente delle potenzialità dell'oggetto."

Nella testa di Kiron ormai tutte le possibili congetture e speculazioni, oltre alle possibili soluzioni, si rincorrevano freneticamente.
Se le conclusioni di Tarajas fossero risultate esatte, il suo equipaggio e la sua nave erano esposti ormai quasi irrimediabilmente, non solo agli effetti psichici del monile - che sembravano già cominciare a sortire i suoi effetti, stando ai precedenti e quasi surreali racconti sulla condotta di parte dell'equipaggio - ma, soprattutto, per le responsabilità politiche che ne sarebbero scaturite.

"Comandante", disse Kiron in un tono accomodante, "se la sua teoria è esatta, come facciamo a schermarci."

Tarajas rimase quasi annichilito dalla domanda. Nella sua maniera di vedere, c'era un'unica opzione.

"Capitano, non abbiamo il tempo di schermarci da questi effetti. Nella migliore delle ipotesi impiegheremmo giorni in tentativi, e non possiamo rischiare di tenere ancora quell'oggetto. Restituiamolo ed avviamo immediatamente un'intermediazione diplomatica ... non potranno rifiutarla, la Federazione farà sicuramente da garante."

Kiron si accorse immediatamente che il tono del suo interlocutore era sensibilmente più concitato, la paura stava facendosi strada, ma il suo al momento non era un consiglio accettabile.
Se da quell'oggetto scaturiva davvero una tale energia, voleva saperne di più. Non avrebbe restituito una potenziale arma senza averne prima conosciuto la natura e il potenziale.