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USS WAYFARER - MISSIONE 09 RSS USS WAYFARER - Missione 09

09.13 " Corsa contro il tempo "

di David Who, Pubblicato il 08-01-2013

USS Wayfarer, Plancia
25/02/2392 Ore 00.35 - D.S. 69150.34


"Signore... il runabout Archimede è di ritorno dal rendez-vous con la USS Baltimora, tempo previsto di arrivo dodici ore."
La voce dell'addetto alle comunicazioni strappò a stento il capitano dai suoi pensieri.
Kiron lo guardò per alcuni secondi senza riuscire a capire il senso della frase poi lentamente ma inesorabilmente il tempo tornò a scorrere... la preoccupazione per il Comandate Spini l'aveva distolto dalle altre faccende. Si era dimenticato dell'arrivo del Comandante Who.

=^=Capitano Kiron a Tenente Janssen, appena ha tempo faccia un salto in plancia=^=

La riunione con il Comandante Wu e il Giudice Gibbelaux era durata più di due ore, due ore inutili e frustranti durante le quali avevano capito solo una cosa, nessuno voleva dire chiaramente quello che succedeva, tutto sembrava avvolto in misteri e segreti governativi.
La giovane Himika si era rifiutata di parlare in presenza del giudice, anzi, aveva pregato gli ufficiali della Flotta Stellare di non far sapere a nessuno della sua presenza e nel tempo trascorso con lei Michael era rimasto confuso da spiegazioni che mischiavano scienza e religione. Insomma una follia su tutta la linea.
Alla fine era crollata dalla stanchezza. Le aveva fatto preparare un alloggio e si era ripromesso di parlarle la mattina dopo.

Kiron fu interrotto dall'arrivo del giovane tenente in plancia e fece segno di seguirlo nel suo ufficio. Ordinò una tazza di caffè per se e Janssen fece segno di diniego quando ne offrì una anche a lui... per Kristoffel il turno era finito e presto si sarebbe concesso il meritato riposo, per lui la notte sarebbe stata ancora lunga... gioie e dolori del comando.

"Tenente l'ho fatta venire per parlare dell'arrivo del Comandante Who... mi dispiace dover sbrigare la cosa così in fretta ma la situazione al momento è molto complessa. Ci tenevo a dirle che sono stato contento del suo operato e dell'impegno che ha messo nell'adempiere ai suoi doveri. Si è trovato all'improvviso a ricoprire un ruolo impegnativo. Insomma per farla breve sono certo che in futuro sarà un ottimo capo sezione e se la Flotta non ci avesse inviato Who probabilmente..."

Janssen lo interruppe con un sorriso "Signore capisco cosa intende, ma sono più che felice di lavorare sotto il comando del Tenente Comandante Who... ho letto molti dei suoi lavori e molto probabilmente avrei rifiutato altri incarichi pur di non perdermi questa occasione!" il giovane sembrava veramente elettrizzato.

Michael era felice per questo, il giovane aveva lavorato molto bene e sarebbe stato dispiaciuto se dopo i suoi sforzi si fosse sentito defraudato dal ruolo di ufficiale scientifico capo... certo un tenente non poteva ricoprire quel ruolo e il ragazzo non era così esperto da fare tutto da solo, ma avere un incarico importante e poi essere sostituito... Kiron voleva essere sicuro che non ci fosse nessun attrito futuro.

"Ne sono felice, io ho avuto solo il tempo di dare una veloce lettura del suo profilo personale... può dirmi qualcosa di più?" alzò la mano prima che il giovane partisse "per favore non sia troppo tecnico!"
Janssen sorrise, stava appunto per partire con un elenco delle scoperte del suo prossimo Comandante "È geniale... questa è la prima cosa che si nota... geniale e imprevedibile. È un ottimo insegnante, ho seguito alcune sue videoconferenze e sono rimasto sorpreso dalla chiarezza con cui si esprime, sembra trovare l'esempio più appropriato per far capire anche al profano cose altrimenti complicate... sono certo che le piacerà molto questo suo aspetto."

"Imprevedibile?" chiese il capitano sperando che il concetto di chiarezza del tenente si avvicinasse il più possibile a quello che aveva lui.

"È una persona che si getta a capofitto nelle cose che fa... ma spesso i suoi intenti sono chiari solo a lui e solo alla fine si può avere un quadro chiaro del perché si è mosso in quella direzione. Ognuno di noi ragiona in modo diverso e il suo modo di ragionare è totalmente fuori dagli schemi... imprevedibile."

=^=Signore... qualcosa non va con l'Archimede...=^=

Kiron si voltò inconsciamente verso la porta che dava sulla plancia, come se potesse vedere direttamente cosa stava succedendo. "Arrivo".

I due si alzarono velocemente ed entrarono in plancia "Rapporto!" esclamò Kiron rivolto a chiunque avesse una risposta.

L'ufficiale addetto alla console scientifica prese la parola "All'improvviso l'Archimede ha accelerato, senza nessun apparente motivo, la sua velocità attuale è curvatura 4.5 ed è in aumento."

Janssen guardò il suo Capitano sorpreso "Non capisco... ho parlato un'ora fa con il Comandante, quando ho saputo che era stato assegnato alla Wayfarer... sembrava che fosse tutto a posto. Gli ho passato anche i rapporti di quello che è successo per metterlo a corrente della situazione."

"Signore... curvatura 5 in aumento... se continua così..." Janssen prese immediatamente posto alla console.

"Mettetevi in comunicazione con l'Archimede!"

"Abbiamo provato... ma non rispondono"

"Signore..." Janssen fece ancora una verifica e poi si voltò sorpreso verso il capitano "tutta l'energia è stata convogliata ai motori e all'integrità strutturale... supporto vitale, comunicazioni, luci... anche così però..."

"Signore! Il runabout è esploso!" lo sguardo scioccato dell'ufficiale alla console tattica era fin troppo eloquente.

Poi tutto esplose anche attorno a loro, luci e suoni colpirono i presenti in plancia come un maglio.

"Allarme intrusi! Due forme di vita si sono teletrasportate nei pressi dell'hangar navette..." Janssen sorrise "Capitano sono il Guardiamarina Attard che guidava il runabout e il Tenente Comandante Who."

"Non ha senso... chi ha fatto scattare gli allarmi?" Kiron guardò gli altri, gli allarmi non dovevano scattare, i sensori della nave erano talmente avanzati da riconoscere l'impronta biologica degli uomini dell'equipaggio... lo stesso Who era stato sicuramente già registrato come membro attivo e quindi nemmeno lui poteva aver fatto scattare gli allarmi.

"Signore... è stato il Tenente Comandante David Who..." rispose Janssen

"Ma che diammine... Plancia a Comandante Who!" come tutti quelli che si rivolgevano ai microfoni ambientali, Kiron per un attimo spostò lo sguardo verso l'alto, come se i microfoni fossero posizionati sul soffitto... era un'abitudine che molti avevano... vulcaniani a parte naturalmente.

"Inutile signore" lo informò l'addetto alla sicurezza "i protocolli di allarme intrusi bloccano momentaneamente le comunicazioni intra-nave per evitare che il nemico possa prenderne il controllo. Sto cercando di sbloccare l'allarme ma il Comandante l'ha bloccato tramite il proprio codice personale."

"Al diavolo!" Kiron scattò verso il turbo ascensore con Janssen alle calcagna "Ponte sei! Janssen vada immediatamente al laboratorio scientifico 1 e aspetti li."

"Signore?" Janssen rimase sbalordito per l'ordine, cosa doveva andare a fare nel laboratorio principale?

"Ha mandato la documentazione a Who su quanto è successo e lui all'improvviso si precipita con urgenza sulla Wayfarer... con tanta urgenza da rischiare di morire facendo esplodere la navetta. Deve aver visto qualcosa nella documentazione che a noi è sfuggito e visti i suoi campi di competenza si tratta del monile scomparso o dei problemi di navigazione che abbiamo avuto. Se è riferito alla navigazione andrà in plancia e lì il timoniere potrà dargli l'aiuto che gli serve, se è riferito al monile andrà al laboratorio 1... potrebbero essere delle coincidenze ma io non credo alle coincidenze!"

La porta si aprì su un corridoio deserto sul ponte alloggi "E lei dove va signore?"
"Lo intercetto nel caso mi sbagliassi!" urlò mentre scattava.

Il corridoio era vuoto, gli uomini sapevano quello che dovevano fare e il ponte alloggi, in caso di allarme, era l'ultimo posto in cui qualcuno doveva stare.

In quel momento Kiron si rese conto veramente quanto teneva a quella nave, quanto fossero in simbiosi. Molti Capitani riuscivano a sentire variazioni infinitesimali nei motori... anche lui ci riusciva, ma pochi erano quelli che memorizzavano cosa stava succedendo veramente al suo interno.
La mente del Capitano iniziò ad elaborare il percorso più idoneo per intercettare Who... dal ponte sei diritto fino alla sala ricreativa 2 evitando la calca che sicuramente era ancora presente in quella zona, giù di due livelli saltano il livello sette bloccato per dei lavori di manutenzione che avrebbero potuto rallentarlo, dal ponte otto attraverso le cucine quasi certamente vuote a quell'ora e poi di nuovo sul ponte sette fino al magazzino... Kiron continuò a correre elaborando di volta in volta la strada migliore e la più veloce calcolando inconsciamente il punto preciso dove incontrare Who.

Fu sul ponte due che intravide l'uomo che cercava.
Who correva come un ossesso urlando alla gente di fargli strada e scusandosi di continuo per gli urti che provocava. Aveva il fiatone e indossava la tuta spaziale messa molto probabilmente per resistere nel runabout quando avevano convogliato l'energia del supporto vitale ai motori della nave per sfruttarne ogni oncia di energia.
Lo stava per chiamare quando notò che dalla stessa direzione di Who qualcuno si stava avvicinando ad una velocità allarmante.

Sheeval Wu sembrava una macchia sfuocata mentre diminuiva le distanze dal suo bersaglio schivando i membri dell'equipaggio come se fossero dei paletti immobili. Indossava un top nero aderente da palestra e un paio di zubon di chissà quale disciplina marziale. Il sudore le imperlava il corpo e le bagnava i vestiti, sicuramente era immersa nel suo allenamento serale e l'allarme l'aveva colta alla sprovvista.
Dalla sua velocità e dal suo portamento era chiaro che avrebbe bloccato l'intruso... e non aveva dubbi che l'intruso fosse il tizio in tuta spaziale che correva davanti a lei. Sarebbe stato un modo molto doloroso di fermarsi per Who.

Kiron non poteva permetterlo, era ormai chiaro che Who aveva in mente qualcosa, non avrebbe rischiato la sua vita per chissà quale follia, doveva esserci per forza qualche pericolo che loro non conoscevano e la direzione che stava prendendo era quella del laboratorio principale quindi temeva che si trattasse di qualcosa legato al monile. Doveva fermare la Wu... e non sarebbe stato facile.

Aveva una sola possibilità, mettersi in mezzo fra l'ufficiale scientifico e quel metro e sessantacinque di furia omicida... aveva provato a chiamarla ma gli allarmi erano troppo rumorosi. Si fece largo fra due gardiamarina che si erano gettati di lato al passaggio di Who e si piazzò davanti al suo ufficiale della sicurezza un attimo prima che arrivasse addosso all'uomo in corsa, divaricò le gambe per resistere all'impatto e aprì le braccia per attutire l'urto alla donna "Sheeval! No ferma!" sarebbe stato un blocco doloroso.

La donna svanì davanti ai suoi occhi... solo dopo essersi girato capì cosa era successo.
Nell'attimo in cui il Comandante aveva riconosciuto il suo Capitano, la donna si era gettata a terra sulle ginocchia buttando il corpo all'indietro e, slittando sul pavimento, era passata sotto le sue gambe, un attimo dopo aveva frenato la sua scivolata accucciandosi e voltandosi verso l'ufficiale con sguardo interrogativo.
Kiron sbalordito scattò di nuovo urlando di seguirlo e i due si misero alle calcagna dello scienziato "È il nuovo ufficiale scientifico capo, sa qualcosa che noi non sappiamo... credo sia diretto al laboratorio principale!" urlò cercando di superare il frastuono delle sirene.
La donna fece segno di aver capito e poi schizzò avanti come se lui fosse fermo superando Who e iniziando a fare strada allo stralunato scienziato.

Alla fine i tre irruppero nel laboratorio. Janssen era fermo da una parte con uno sguardo un po' confuso non sapendo bene cosa ci faceva li.
"Un estintore!" gridò Who senza riprendere fiato "anidride carbonica?" i tre si guardarono esitanti. Lo scienziato puntò il suo sguardo sull'orientale e le prese il volto fra le mani guardandole gli strani occhi azzurri "Bionici! Bellissimi! Guardati attorno! Trovalo!"

"Comandante di cosa sta parlando?" Kiron teneva le mani sui fianchi guardandosi attorno, Janssen lo guardava come se fosse pazzo.

Con un ronzio che solo la Wu poteva sentire, gli occhi bionici della donna passarono velocemente agli infrarossi, poi agli UV. Aveva capito cosa doveva fare ma non cosa doveva cercare e scandagliava l'area provando qualsiasi combinazione gli venisse in mente di usare...

"Cosa diavolo è quello?" Kiron alzò lo sguardo nella direzione in cui la donna puntava il dito, più o meno a due metri da terra sul lato nord del laboratorio.

"Grande! Vada a non meno di un metro e mi indichi precisamente il punto esatto!" esclamò David iniziando a frugare per il laboratorio "Tenente! Mi serve dello iodio-131 e un campo di forza portatile! Presto!" i due iniziarono a lavorare febbrilmente mentre il Capitano si avvicinava alla donna.

"Cosa sta vedendo Comandante?" le chiese rimanendo alle sue spalle.

"Non saprei signore... la cosa più simile che ho visto è il tunnel Bajoriano... solo infinitamente più piccolo. E' grande più o meno come la capocchia di uno spillo e praticamente invisibile, ma riesco a vedere le emissioni di particelle verteron."

"Esatto!" esclamò David avvicinandosi alle loro spalle. Indossava un paio di guanti pesanti lunghi fino ai gomiti e teneva fra le mani un contenitore marchiato col simbolo del pericolo radiazioni "Ma le dimensioni non contano come spesso dicono... allontanatevi per favore e copritevi le vie respiratorie".
Con lentezza esasperante aprì il contenitore e iniziò a far cadere con estrema lentezza ed attenzione la polvere davanti a se.

Finalmente anche Kiron e Janssen iniziò a vedere qualcosa. La polvere sembrava venire risucchiata da un qualche foro dai bordi vorticanti sospeso nel nulla.

"Non è facile chiudere un wormhole..." continuò a spiegare Who mentre versava l'intero contenuto del contenitore in quel microscopico foro "Dai dati che avete elaborato risultavano delle strane fluttuazioni... il tenente le aveva evidenziate ma non capiva a cosa erano collegate." si voltò sorridendo al giovane che gonfiò il petto d'orgoglio "Non vi sto a spiegare come ci sono arrivato ma immaginatevi un pallone pieno d'acqua sul quale è presente un minuscolo forellino... basta una piccola vibrazione o una goccia in più d'acqua per allargarlo e farlo esplodere. La nostra situazione è quella... naturalmente qui parliamo di energie e non di acqua ma se il foro si allarga addio nave!"

"Quindi le frequenze dei comunicatori e l'energia del teletrasporto avrebbero potuto far esplodere il palloncino..." Kiron iniziava a capire "per quello vi siete teletrasportati nell'hangar navette che è particolarmente schermato..."
"Ed ecco perché ha fatto scattare l'allarme intrusi. Secondo i protocolli è l'unico allarme che blocca per un certo periodo le comunicazioni!" terminò la Wu.

Who le sorrise "Esatto! Adesso se volete scusarmi devo chiudere un tunnel spaziale!"
David afferrò con decisione l'emettitore di gravitoni che il giovane tenente Janssen gli porgeva e ne cambiò alcune impostazioni per trasformarlo da emettitore di campo di forza portatile a emettitore di un fascio continuo di gravitoni.

Il mondo attorno a loro parve implodere... fu come se un fulmine avesse colpito la stanza senza emettere il ben che minimo suono. Un tuono muto riverberò all'interno dei loro corpi e lo spostamento d'aria gli scagliò contro le pareti del laboratorio.

Dopo pochi secondi tutto era finito.

"Tutto bene?" chiese il capo della sicurezza sciogliendosi dall'abbraccio involontario di Jassen che gli era finito addosso.

Kiron scosse la testa cercando di scacciare lo stordimento. "Ha modo di calcolare dove si trova il capo opposto del wormhole? Uno dei nostri presumiamo sia dall'altra parte" nonostante lo stordimento un capitano è sempre concentrato sul suo obiettivo.

"15.000 km direttamente sotto Athar City." rispose prontamente Who

"Ma come diavolo..." Kiron non poteva essere più sorpreso.

"Ma certo! Lo Iodio-131!" Janssen era estasiato. Who sorrise e a tentoni, rimanendo seduto a terra, prese dal tavolo contro il quale aveva sbattuto un D-padd mostrandolo agli altri "È un isotopo radioattivo... - continuò Janssen - i sensori della nave hanno seguito il suo percorso da qui fino alla fine del tunnel. L'avevo detto che era un genio!" il giovane arrossì per quello che aveva detto e il capitano sorrise.

"Be' Comandante Who... benvenuto a bordo!" esclamò battendo una mano sulla spalla dello scienziato.