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USS WAYFARER - MISSIONE 09 RSS USS WAYFARER - Missione 09

09.18 " Tutti a bordo "

di David Who, Pubblicato il 19-03-2013

USS Wayfarer, Plancia
Ore 10.00


"Buongiorno signori.", il viso di Kiron mostrava i segni della fatica e della notte insonne nonostante la crisi planetaria fosse infine conclusa.

"Signore, la USS Normandy e la USS Montalcini arriveranno nel sistema fra 16 ore le squadre di emergenza della Wayfarer sono tutte in piena attività, stiamo sbarcando materiale e viveri per i primi soccorsi... ma è come arginare una piena con dei bastoncini del gelato."

"Capisco tenente... che facciano il possibile."

Le devastazioni provocate dal cataclisma planetario avevano mietuto milioni di vittime. Un vulcano era esploso quasi al centro della capitale e quasi tutte le città del globo avevano subito gravissimi danni, ma almeno il pianeta era ancora intero.

"Capitano tutti gli ufficiali sono in sala tattica, siamo pronti quando vuole", avvertì Rumar affacciandosi dall'ufficio in questione.
Kiron si avviò stancamente nella loro direzione dopo aver dato un'ultima occhiata allo schermo.
Davanti alla sua sedia un caffè fumante lo stava attendendo in una tazza della Flotta e il capitano sorrise al consigliere che gli fece un occhiolino di rimando.

"Dottoressa Spini, ho letto il suo rapporto: beh diciamo che naturalmente credo a tutto quello che ha scritto anche se... non posso credere a quello che ho letto."

"La capisco benissimo signore! Anch'io devo ammettere di non essere del tutto certa di quello che ho vissuto, forse negli anni a venire potremmo dare una risposta agli enigmi di Karn-Athar."

"Se mai ci riusciremo..." si intromise Who "Ogni accesso alla 'cattedrale di cristallo' è stato chiuso dal cataclisma. Non sappiamo cosa ne sia stato di Himika e degli altri Athariani che la dottoressa ha incontrato nel sottosuolo."

"Dopo quello che è successo non credo che il governo Athariano abbia intenzione di riprovare a prendere il monile. Il giudice Gibbelaux mi ha assicurato che tutte queste morti sono servite almeno a fare in modo che il governo si tenga alla larga dai guardiani. Lo stesso giudice assicura che si dimetterà non appena la prima parte della crisi si sarà risolta.", commentò Rumar.

"E ora veniamo a lei Comandante" Kiron sorrise all'indirizzo di Sheeval "Nonostante sia a conoscenza delle sue notevoli capacità ho temuto davvero il peggio per lei!"

"Grazie signore... non è stato affatto semplice! Sono riuscita a teletrasportarmi parecchio in profondità e mi stavo avviando verso le coordinate che il comandante Who mi aveva comunicato, quando è scoppiata l'apocalisse!"

"Mai termine è stato più appropriato...", commentò Who.

"Quando alla fine sono riuscita ad arrivare alla Cattedrale la dottoressa non era visibile da nessuna parte... a terra ho solo intravisto il corpo del marinaio Keow, che purtroppo non potremo mai recuperare... C'erano delle forme attorno ad un grosso cristallo, fra di esse ho riconosciuto Himika quindi ho pensato che la dottoressa fosse stata rimandata sulla nave in qualche modo. Alla fine ho ritenuto opportuno non rischiare ulteriormente."

"Doveva tornare subito sulla nave non appena sono iniziati i movimenti tellurici...", commentò la dottoressa Spini con pratico tono vulcaniano "E' stato illogico da parte sua rischiare così tanto!"

"Avevo degli ordini...", rispose Sheeval in tono sbrigativo. "Per arrivare in un punto adatto al teletrasporto sono state necessarie quattro ore. Quattro ore molto impegnative..."
Gran parte dei presenti capirono che se Wu affermava di aver trovato la situazione impegnativa, doveva essere stato un vero inferno.

"L'importante è che sia tornata sana e salva! Bene se questo è tutto potete andare..."

Erjn fu l'unica a rimanere nella stanza mentre Kiron, con le mani dietro la schiena, guardava attraverso il vetro corazzato della sala tattica. Sotto di loro il pianeta girava placido e solo la luminosità dei vulcani ancora attivi mostrava i segni dei terribili eventi trascorsi.

"Dovresti andare a riposare Michael...", disse lei avvicinandosi.
"Lo so... ma è sempre difficile lasciare le cose in mano agli altri... e non credo che riuscirei a dormire."
"Non dirlo a me... io ho sentito morire tutta quella gente..." sussurrò lei appoggiando per un attimo la testa alla sua spalla

"Ci attendono ancora alcuni giorni molto duri e poi lasceremo il campo alle due navi mandate dalla Flotta... e potremmo andarcene da tutta questa follia.", sospirò il capitano dopo aver lasciato alla sua amante il tempo per trarre un po' di forza da lui.
"Torniamo in plancia..."