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USS WAYFARER - MISSIONE 09 RSS USS WAYFARER - Missione 09

09.01 " La Rete "

di Michael Lucius Kiron, Pubblicato il 10-03-2012

"Diario del Capitano, Data Stellare 69148.5.
La Wayfarer, terminata l'ultima missione diplomatica su Ambar III, ha raggiunto il quinto pianeta del sistema Athar, Karn-Athar. Le ultime settimane si sono rivelate molto impegnative, ma nonostante questo non posso che annotare che tutto il personale di bordo ha svolto le proprie mansioni con professionalità e abnegazione, garantendo così la riuscita dell'ultima missione ... perciò ho deciso di approfittare dell'ospitalità degli Athariani e di concedere all'equipaggio di sbarcare sulla superficie del pianeta per godere di qualche ora di libertà."

L'avviso acustico segnalò la presenza di qualcuno alla porta del suo ufficio.

"Avanti!", rispose Kiron ordinando subito dopo al computer di terminare la registrazione del diario personale.
"Spero di non averla disturbata Capitano ...", esordì un insolito Krell
Rumar in abiti civili e con una sacca alla marinaresca in spalla.
"Spero che non sia venuto qui ad insistere nuovamente con quel discorso che anche i capitani hanno bisogno di risposo. A dirmelo c'è già la dottoressa Spini, non ci si metta anche lei Numero Uno."
"Capitano, lo diciamo nel suo interesse ... non certo per farle uno sgarbo...", puntualizzò Krell.

Kiron si accorse di essere stato scostante con il suo Primo Ufficiale, così si alzò e avvicinatosi al Trill gli disse, posandogli una mano sulla spalla: "Krell, ha ragione. Le prometto che appena avrò terminato di sbrigare alcune pratiche vi raggiungerò su Athar City."
"Ci vediamo giù allora.", rispose annuendo Rumar, anche se la rassicurazione di Kiron non l'avevano in realtà convinto affatto.
Sapeva che era difficile fargli cambiare idea quando aveva preso una decisione, così lo salutò e si diresse verso la porta.
"Almeno si ricordi che questa sera è stata organizzata una cena in nostro onore presso il Consiglio degli Anziani."
"Non mancherò, non si preoccupi ... non voglio certo offendere i nostri ospiti."

Krell si congedò con un sorriso e sparì dietro le porte che prontamente si richiusero alle sue spalle.
Michael si riaccomodò alla sua scrivania e prese un D-padd, ma dopo qualche secondo cominciò a consultarlo con un certo nervosismo.

"Hanno ragione...", pensò tra sé quasi gettando il dispositivo sul tavolo.
Si alzò nuovamente, come se quella sedia fosse diventata improvvisamente rovente, e si avvicinò alla finestra poco distante dalla sua scrivania.
Il luminoso emisfero settentrionale di Karn-Athar che ruotava silenziosamente sotto la Wayfarer riempiva l'intera visuale. La grandezza degli oceani lo rendevano molto simile a quello terrestre, ma ovviamente le terre emerse disegnavano continenti di ben diversa forma da quelli che Michael conosceva.
Ciononostante, un sentimento di malinconia fece inaspettatamente e prepotentemente breccia nel suo cuore.

"Ho bisogno di un po' di riposo." Confessò infine a se stesso.

Con questa nuova consapevolezza, Kiron guadagnò l'uscita del proprio ufficio ed entrò in plancia.
Mark Tarajas si alzò prontamente lasciandogli il posto sulla poltrona di comando, ma gli fece cenno di fermarsi.
"Mark, a lei la plancia.", e senza indugiare entrò nel turboascensore 1.

24/02/2392, Ore 12:45 - D.S. 69149.0


"Ma non avevi detto che ci saremmo allenati con un nuovo gioco?", chiese Elína.
"Sì, è proprio quello che ti ho detto." Rispose Kristoffel "Da quando non ti fidi più di me?!"
"Non è che non mi fido, è che abbiamo rinunciato a scendere sul pianeta per allenarci in questo posto polveroso e pieno di drappi bianchi che sembrano fantasmi ... "
Il Tenente Elína Björnsdottir, originaria di Reykjavík, si era imbarcata da alcuni mesi a bordo della Wayfarer con la mansione di Vice Ufficiale Capo Tattico, ma con l'improvviso trasferimento del Tenente Comandante Reznikov, si era ritrovata ben presto a ricoprire il ruolo di facente funzioni di responsabile della sezione tattica.
Per ironia della sorte il Tenente Kristoffel Janssen, originario di Bruges e suo amico di Accademia, era stato assegnato alla Wayfarer come Vice Ufficiale Scientifico Capo, ma dopo solo pochi giorni, a seguito dell'improvviso congedo del Tenente Comandante Morrison, si era ritrovato anch'egli ad assumere il comando della propria sezione di appartenenza, in attesa che il Comando di Flotta inviasse alla Wayfarer un nuovo Ufficiale Scientifico Capo.
"Vedrai che sarà più divertente dello squash." la rassicurò Kristoffel "Seguimi, da questa parte. "
L'uomo afferrò un grande oggetto davanti a loro, anch'esso coperto da un drappo bianco, e senza scoprirlo lo tirò con forza verso di sé rivelando l'entrata di un passaggio segreto.
Prima di entrare si voltò verso l'amica e le chiese provocatoriamente: "Se hai paura puoi rimanere qui."
"Penso che tu mi conosca abbastanza per sapere che questo tipo di cose non mi spaventano affatto. Andiamo avanti! "
"Molto bene." Rispose Kristoffel, e messosi al polso una torcia in dotazione alle squadre di sbarco, l'accese ed entrò.

Dopo alcuni passi, lo stretto corridoio si aprì su un ambiente più ampio. Kristoffel si avvicinò ad una scrivania impolverata in fondo alla stanza e sfiorandola con la mano, accese un pannello di controllo con un'interfaccia grafica evidentemente datata.

"Mi hai portato qui per allenarmi a spolverare, oppure per vedere questo residuato della terza guerra mondiale!?" Chiese sarcasticamente Elína.
"Vedrai che ti lascerò di stucco." Affermò Kristoffel sedendosi davanti al terminale e cominciando ad inserire delle righe di comando.
"No, non ci credo ... è un affascinante sistema operativo del ventesimo secolo!" Disse con falso stupore la donna.
"E' molto di più di questo!" Rispose eccitato come un adolescente Janssen.
" Kristoffel Janssen", lo ammonì Elína portando le braccia sui fianchi
"e tu mi hai portato fino a qui per vedere te mentre ti gongoli con questo residuato informatico?!?"

Kristoffel portò la torcia sotto il mento e illuminandosi il volto disse con aria solenne: "Io sono il Creatore. I mondi esistono perché Io esisto. Voi esseri e creature esistete perché Io voglio che voi esistiate."

E prima che Elína potesse ribattere alcunché, premette il tasto di invio.
I due ufficiali si ritrovarono in un luogo oscuro illuminato da vivide luci rosso rubino che disegnavano le sagome degli oggetti che li circondavano. Al posto dei loro vestiti avevano ora indosso una tuta nera con strisce illuminate di colore azzurro fluorescente e con un disco, illuminato anch'esso, posizionato sulla loro schiena.

"Dove ci troviamo?" Chiese stavolta con sincero stupore Elína.
"Nell'arena di gioco, e quelli ..." indicando con il dito due figure umanoidi che indossavano anch'esse delle tute simile alle loro, ma con delle strisce di luce di un rosso rubino intenso "sono i nostri avversari."

Kristoffel stacco dalla schiena il disco luminoso mostrandolo alla sua compagna: "Questo è il mio disco di identificazione ... anche tu ne hai uno sulla schiena e contiene tutte le informazioni del tuo programma.
Se distrutto, il tuo programma verrà cancellato. E ora giochiamo!"
Kristoffel afferrò il suo disco scagliandolo con potenza contro il disco lanciato dall'avversario.

USS Wayfarer, Plancia
24/02/2392, Ore 12:45 - D.S. 69149.2


"Signore," esordì il timoniere Macy Roberts richiamando l'attenzione del facente funzione di Capitano.
"Mi dica Guardiamarina Roberts."
"Ho dovuto apportare delle correzioni all'orbita di stazionamento attorno a Karn-Athar. "
"Ci sono dei problemi col timone?"
"No signore, il timone sembra rispondere correttamente ... non capisco da cosa possa essere dipeso ..." Rispose perplessa.
"Avvii una diagnostica di livello 2 e mi informi qualora si rendessero necessari altri aggiustamenti."