01.10 " La Vendetta è un piatto che va mangiato....a letto "
di Ricardo Seldon, Pubblicato il 13-11-2014
ISS Thunder - Turboascensore 19/10/2280
Un lampo d'odio e di rabbia attraversò lo sguardo di Alejana che cercò inutilmente di divincolarsi da quella morsa d'acciaio.
"Folle! Tu sei folle tenente Finch! - sibilò l'orioniana in una smorfia di dolore mentre avvertiva un crescente intorpidimento delle mani - Sai che non uscirai viva da qui, T E N E N T E ?" scandendo bene il grado della Finch.
"Comandante, lei ora non è nella condizione di fare nulla se non ascoltarmi."
"Allora parla, traditrice!" - cercando di prendere tempo e sperando che quella donna si distraesse, dandole l'occasione di chiamare aiuto.
Celeste stringendo con meno vigore gli avambracci della King, senza però permetterle un qualsiasi movimento degli arti superiori, emise una sorta di strano fischio con le labbra.
Il turboascensore sobbalzò e si bloccò.
Ancora una volta lo stupore si dipinse sul volto della orioniana ma durò solo qualche attimo poi Alejana sferrò un calcio con tutta la sua forza verso la sua antagonista.
Celeste ricevette il colpo senza accusarlo, se non sorridere schernendo la donna dalla pelle verde : "Non puoi farmi nulla, comandante. Non farmi pentire della mia benevolenza verso te e della pazienza nei confronti della tua gente. Ascoltami e basta!"
Alejana con riluttanza assentì con il capo.
"Bene,....Noi non vi vogliamo su EXO III. EXO III è nostro. Non volevo uccidere il vostro capitano, ma solo darvi un avvertimento. NON avvicinatevi su EXO III. Convinci il tuo uomo a tornare indietro."
"Altrimenti cosa farai, Finch?" chiese Alejana con un tono che faceva trasparire tutta la sua rabbiosa impotenza.
"Pensa comandante, stai sperimentando solo un piccolo saggio delle mie capacità. Non sfidateci, altrimenti EXO III sarà la vostra tomba."
"Chi diavolo sei, veramente?"
"Non l'hai ancora capito? - ribatté Finch con un sorriso sardonico sulle labbra - Allora non siete tanto temibili come vi reputavamo" e con la rapidità di un fulmine lasciò la presa alle braccia della sua avversaria per colpirla al collo con entrambe le mani, tramortendola.
Alejana cadde a terra mentre Celeste iniziò a fissare il vuoto *Missione compiuta, Ruk. A giudicare dal comportamento della femmina che ora comanda, deduco che le probabilità che questi esseri di carne desistano è molto bassa. Attendo istruzioni.....*
Celeste rimase ancora a fissare il vuoto mentre le sue palpebre si chiudevano in modo innaturale. Pochi secondi dopo Celeste Finch disse "Ricevuto Ruk. Procedo."
Si calò sul corpo di Alejana e sostituì il suo pugnale con lo smeraldo con un altro. Emise poi un altro sibilo rimettendo in esercizio il turboascensore, uscendone pochi secondi dopo e lasciando il flessuoso corpo dell'orioniana a terra.
Alcune ore dopo.
Alejana aveva rifiutato le cure mediche, non senza destare la preoccupazione del dottor Bouvier. Seldon, venuto a conoscenza della disavventura della sua donna, ormai stanco di languire in un letto per quello che lui considerava un graffio, aveva lasciato furente l'infermeria.
Seduto sulla poltrona della sala tattica, che come tutti i capitani vecchio stampo considerava "il suo ufficio", stava valutando i rapporti di tutti i suoi affiliati.
Le squadre di sicurezza allertate dal mezzo deltano stavano setacciando la nave, purtroppo senza risultato rimase perplesso però quando venne a sapere che anche i MACO, seppur con la discrezione che potevano mettere in atto a dispetto della loro presenza che non poteva passare inosservata, stavano conducendo indagini per proprio conto.
Un atto di cortesia? No, un solo gesto di opportunità politica, giocata con sapiente astuzia tattica.
Si chiese cosa avrebbe chiesto in cambio Miral.
Ricardo si sentiva sotto scacco. Se gli uomini del pelleblu fossero arrivati all'obiettivo prima delle sue giubbe rosse, gli avrebbe dovuto un favore......e poi quella donna, che Alejana sospettava essere un androide, si stava facendo beffa dell'orgoglio dell'impero, ma soprattutto di lui, del capitano Seldon.
^!^ Seldon a Rizzo ^!^
^!^ Comandi capitano ^!^
^!^ Ci sono novità? ^!^
^!^ Al momento nessuna ^!^
^!^ Mi trovi quella donna, Rizzo. Sguinzagli i suoi uomini in tutti i maledetti anfratti della nave! La voglio possibilmente viva ma se i suoi uomini le pianteranno una scarica di phaser alla schiena non ne farò una malattia. .....Mi aspetto di ricevere notizie al più presto. Seldon Chiudo ^!^
"E se non avrai notizie positive?" chiese Alejana
"Allora entro domani Rizzo andrà nella camera agonizzatrice. Imparerà che un mio ordine va eseguito e portato a termine"
"Sai che quell'essere potrebbe uccidere una squadra di sicurezza con la stessa facilità con cui noi beviamo una coppa di vino?"
"E' sempre una macchina e non può competere con l'inventiva e le risorse proprie delle nostre specie"
* Non ne sarei così sicura, tesoro mio - pensò Alejana - sarà il caso che mi muova anch'io. Voglio essere io a fare a pezzi quella macchina. E poi perdere uno fedele e capace come Rizzo non è per nulla saggio *
ISS Thunder - 20/10/2280 ore 9.00
Ricardo aveva passato una notte agitata e nulla lo indisponeva quanto la mancanza di sonno. Le sue tempie pulsavano incessantemente e la cosa contribuiva ad aumentare il suo nervosismo, in un beffardo circolo vizioso. Si concentrò sul rapporto più recente, quello del comandante Laris, sperando di dimenticare il crescente fastidio.
Le scansioni biometriche e biomeccaniche, che il comandante Laris aveva esegito con la supervisione del comandante King su tutti i locali della nave, non avevano dato l'esito atteso.
Il rapporto faceva intuire a Seldon quanto Laris fosse indispettita dall'ostacolo che lei reputava avessero rappresentato gli uomini della sicurezza od i MACO, che pretendevano di perlustrare ed ispezionare prima di lei, o meglio dei suoi strumenti, ogni angolo della nave.
*Uhmmm...qui ci vuole una mossa a sorpresa...qualcosa di inaspettato, di imponderabile per la capacità di ragionamento di una macchina. Ci vuole un Jolly ed un diversivo....*
^!^ Seldon a T'Val ^!^
^!^ Qui T'Val ^!^
^!^ Mi raggiunga nel mio ufficio ^!^
Ponte 4 - Sezione Sicurezza
T'Val percorse lentamente il corridoio che separava il suo ufficio dal turboascensore per raggiungere la plancia. Sebbene il suo volto non esprimesse alcun tipo di espressione, la sua mente fredda e calcolatrice stava già elaborando la sua prossima mossa in funzione della richiesta del capitano. Aveva pensato almeno a cinque diverse richieste probabili, anche se almeno due le avrebbe scartate, considerando che Seldon non era un vulcaniano e che un certo tipo di costruzione mentale non era nelle corde del mezzo deltano.....
*Però.....è pur sempre un uomo molto imprevedibile, consigliato da una donna altrettanto temibile.....*
Con la mente impegnata ad elaborare ipotesi e probabilità, non s'accorse che una donna la stava seguendo.
Fu improvvisamente immobilizzata e zittita da due braccia di una donna dalla pelle color ebano la sorpresa ebbe il sopravvento su di lei a tal punto che non fu capace di reagire per alcuni secondi, il tempo necessario perché la sconosciuta dalla forza sovrumana la conducesse di peso in una stanza vuota e lontano da sguardi indiscreti.
Appena dentro, la donna disse :" Non faccia resistenza se ci tiene alla vita, comandante.- indirizzandole uno sguardo penetrante quasi a voler scoprire le sue intenzioni - voglio solo parlare."
T'Val assentì con un lieve movimento del capo e la donna allentò la presa.
La vulcaniana iniziò a parlare in modo atono " Immagino che lei sia una complice del tenente Finch"
"No, IO sono colei che chiamate Finch"
T'Val sollevò un sopracciglio per lo stupore.
"So cosa sta pensando: questa è solo una delle mie capacità, comandante. Posso adattarmi a molti ambienti e travestirmi alla perfezione...."
La donna nera diede un colpo ben assestato sul fianco sinistro di T'Val, proprio all'altezza del plesso solare e la vulcaniana cadde a terra priva di sensi. Rapida come un fulmine l'androide tolse i vestiti a T'Val, la legò e la imbavaglio poi con un ipospray le somministrò abbastanza sonnifero per farla dormire per il tempo necessario ai suoi scopi. Nascose il corpo tra alcuni contenitori presenti in quella sala, proprio dove nessuno avrebbe normalmente potuto ficcare il naso. Squadrò nuovamente il volto di T'Val ed iniziò a massaggiarsi il volto e le orecchie, fino ad assumere le sembianze dell'ufficiale politico della Thunder.
Poi con lo sguardo nuovamente perso nel vuoto * Finch a Ruk, la prima fase del piano è stata eseguita*
* Bene Finch, sai cosa devi fare. Se non riesci a fermarli fai saltare la nave"
* Ricevuto Ruk. Chiudo*
Nel frattempo
Alejana in cuor suo non concordava con quella che era la linea di comportamento del capitano. Dare un esempio a tutto l'equipaggio che la disciplina fosse un elemento imprescindibile era necessario ma, privarsi di un elemento valido come Rizzo, non era per nulla saggio.Inoltre Rizzo per la sua grande esperienza poteva tornare utile nel caso in cui le cose tra il suo Ricardo e Miral precipitassero.....Se si doveva sacrificare qualcuno anche capace, lo si doveva fare a ragion veduta.
L'alternativa era andare a parlare nuovamente con Miral per sapere direttamente da lui come stavano procedendo le cose.
Il campanello dell'ufficio di Miral trillò ed il pelleblu diede il consenso all'apertura.
La donna dalla pelle verde entrò mentre Miral spense il terminale sul quale stava facendo delle simulazioni per lo sbarco su EXO III.
"Comandante King - esprdì il colonnello sbirciando le cosce ben tornite dell'orioniana - a cosa devo l'onore della sua visita?"
"Il nostro accordo, colonnello. Credo che i suoi mezzi d'indagine stiano al momento dimostrando una apparente inefficienza"
"Sa che lei parla come una vulcaniana? Curioso per una donna come lei.... e comunque anche quelli dei suoi uomini non sono da meno certamente non mi aspettavo che i suoi fossero superiori ai miei, ma è stata lei a chiedermi di usare discrezione."
Alejana represse con fatica la rabbia per quella evidente provocazione ci volle tutto il suo self control per non schiaffeggiare quell'uomo tanto insolente quanto diretto.
"Poco importa il metodo, è il risultato quello che conta. Voglio quella "cosa" morta! "
*Voglio....Voglio.... tutte uguali voi femmine! * le antenne di Miral si muovevano lentamente quasi come se saggiassero i feromoni orioniani che emanava Alejana, si girò di scatto, quasi a volersi distrarre dalla visuale di quella femmina così invitante e disse:" Se dobbiamo mantenere la discrezione ed atteso che l'attuale metodo d'azione non ha prodotto risultati, allora dobbiamo cambiare metodo."
"Sono d'accordo con lei colonnello. So per certo che "quella cosa" -usò l'espressione con evidente disprezzo - non vuole che noi giungiamo su EXO III."
Miral mise le braccia dietro la schiena iniziando a camminare su e giù per la stanza fissando il tetto: " E cosa potrebbe rallentare od impedire alla Thunder di arrivare su EXO III? Un guasto?"
"Anche la sua distruzione - aggiunse Alejana - ma sembra che la cosa non interessi perché l'unico che è stato colpito è il capitano...."
"IL CAPITANO!" esclamarono all'unisono i due guardandosi negli occhi.
"Dove si trova il capitano?" chiese Miral.
" E' in plancia, colonnello!" ed uscirono come due furie per raggiungere il ponte di comando.
Plancia - ore 9.10
^!^ Seldon a T'Val, 10 minuti fa le avevo ordinato di venire da me o sbaglio? ^!^
L'irritazione nella voce del capitano era evidente ma T'Val non le diede assolutamente peso ed in modo atono rispose: ^!^ Sto arrivando da lei capitano. T'Val, Chiudo^!^
*Quella orecchie a punta pensa che non possa toccarla solo per il suo ruolo ed i suoi legami con i pezzi grossi? Beh, si sbaglia. Si sbaglia di grosso ed io glielo dimostrerò.*
Il sorriso sardonico sul volto di Seldon lasciò il posto ad una mal repressa smorfia di dolore procuratagli da una fitta al fianco ancora dolorante. Si sedette stancamente sulla sua poltrona in plancia ed attese l'arrivo della vulcaniana.
ISS Thunder - 20/10/2280 - Plancia ore 9.12
Non appena la vulcaniana fece il suo ingresso in plancia, le voci che normalmente la popolavano furono di colpo zittite, lasciando il posto ai rumori di sottofondo della strumentazione.
Storicamente la presenza di un ufficiale politico aveva da sempre creato una certa apprensione in qualunque equipaggio l'algida aura di T'Val però sembrava amplificare quella sensazione di soggezione che ogni altro essere provava nei confronti di un qualunque zampolit.
Seldon, forse per spavalderia, forse per la naturale incoscienza che contraddistingueva tutti i capitani, sembrò non curarsene, quasi a voler dimostrare che lui comunque era il conduttore del gioco senza dire una parola si alzò e fece cenno alla vulcaniana di seguirlo nel suo ufficio.
Non appena si chiuse la porta della stanza Seldon fu colpito dall'atteggiamento di T'Val. La sua parte deltana avvertiva la postura e le movenze di T'Val come un chiaro richiamo sessuale nei suoi confronti.
Ricardo si avvicinò alla donna dicendo: " Comandante, non amo molto che i miei ufficiali ritardino nell'eseguire un mio ordine. Nonostante il suo ruolo non cerchi di sfidare la mia autorità - guardandola negli occhi e cogliendo una luce languida in essi -.....piuttosto le converrebbe avermi come alleato, non trova?"
"E' logico, capitano - disse T'Val avvicinando le braccia al mezzo deltano- vorrei poterle significare il mio apprezzamento e la mia collaborazione...."
Ricardo piacevolmente sorpreso dalla vulcaniana non si lasciò sfuggire l'occasione, cercando di unire l'utile al dilettevole ." beh comandante - iniziando ad accarezzarle i capelli e la nuca - vorrei sapere quale sia l'attuale stato d'animo dell'equipaggio dopo la mia disavventura per esempio - Ricardo si fece più audace iniziando ad abbassare la zip della divisa di T'Val - insomma se sapessi che ci fosse qualcuno che volesse fare il passo più lungo della gamba, potrei bloccarlo e ricompensare chi mi fornisse informazioni utili......"
T'Val spinse Ricardo verso un divano in un angolo mentre il mezzo deltano aveva dato il comando al computer di abbassare le luci.
Il corpo di T'Val nella penombra e privo di parte dei vestiti appariva ancor più desiderabile. Le sue inaspettate movenze sinuose, il profilo delicato, quei seni perfetti, i fianchi ben proporzionati, non fecero che accrescere l'eccitazione del capitano, rimasto in astinenza da quando era stato aggredito.
" Voleva il mio rapporto capitano? Eccolo"
Ricardo sentì il corpo caldo della vulcaniana contro il suo mentre la donna stava cercando di raggiungere il pugnale che aveva lasciato sul tavolo.
Il capitano, che vedeva coronare finalmente uno dei suoi reconditi desideri, cercò di baciare la nuca della donna ma, con suo grande stupore s'irrigidì.
*No, non è possibile!*
"Aspetta mia cara, vorrei mettermi più comodo, sai la mia ferita....."
"Certo, fai pure" - era il momento che la donna attendeva per poter finalmente raggiungere con facilità il pugnale che aveva lasciato lì vicino dopo aver tolto i vestiti e portare a termine la sua missione.
Nel frattempo la porta della stanza si aprì ed entrarono alcune figure una di queste esclamò "COMUTER, LUCE" .
Contemporaneamente Seldon invece si mise seduto e prese uno dei phaser che nascondeva nel divano. Fece fuoco contro la vulcaniana che stramazzò a terra.
"CHE COSA SUCCEDE QUI?" disse Alejana accompagnata da Miral e da quattro altri uomini, due della sicurezza e due MACO.
"Ho finalmente ucciso chi ha tentato di farmi fuori."
Il capitano, a torso nudo e brandendo ancora il phaser sulla mano destra, si alzò dal divano. Si avvicinò a T'Val La stanza illuminata a giorno mostrava il cadavere seminudo in posizione supina di T'Val con un buco nella pancia, dal quale si vedevano circuiti elettronici ed organi sintetici. "Vi presento il fu tenente Finch".
"Come....Come facevi a sapere?" chiese Alejana
"Molto semplice - disse il capitano avvicinandosi all'androide rivoltandolo con un piede - Non ha la schiena tatuata"