01.15 " Il contrattacco - Prima Parte "
di Ricardo Seldon, Pubblicato il 13-11-2014
ISS Thunder - infermeria. 22/10/2280 ore 0850
"Allora dottore, come sta la nostra scienziata?"
"Bene, direi. Potremmo risvegliarla subito."
"No non ora. Le farò sapere quando sarà necessaria la sua presenza."
"Va bene comandante."
La donna uscì mentre il guardiamarina Leblanc guardava estasiato il volto della donna distesa sul bioletto.
*Dio mio quant'è bella. Potrei perfino approfittarne*
Il giovane ufficiale medico, segretamente attratto da quella che riteneva una donna tanto bella quanto per lui irragiungibile, le carezzò il suo volto, scendendo poi verso i seni.
Un brivido gli persorse la schiena, l'eccitazione s'impadronì di lui.
Si fece più audace e con l'atra mano carezzò il ginocchio risalendo lentamente.
* Non se ne accorgerà mai, anche se è una strega mezza betazoide le sembrerà un sogno indotto dalla narcosi*
Leblanc al colmo dell'eccitazione si denudò e salì sul bioletto.
ISS Thunder - Sala riunioni - 22/10/2280 ore 0900
Tutti i presenti avevano ormai delineato la situazione con i rapporti al capitano.
"Ho deciso - . Disse Seldon - Io e lei, Colonnello, scenderemo con 4 specialisti per parte ed entreremo da qui - indicando nella proiezione del diorama della superficie planetaria - proprio da dove lei è uscito.
"E' poco prudente, capitano - disse Miral - i nostri nemici già sapranno da dove io sono fuggito e provvederanno a tenderci un'imboscata, immaginando che vorremo rientrare da lì. Dovremmo invece cercare di entrare da questo punto" - indicando una griglia di scambiatori termici ed aerazione che aveva registrato nel padd consegnato al suo rientro e dal quale era stata tratta la mappa che ora consultavano.
"Lo so, colonnello, ma quello sarà il punto nel quale invece sbarcheranno i suoi MACO per creare un diversivo, affiancati dall'artiglieria e dal supporto di fuoco della Thunder"
Polly incrociò il suo sguardo con quello di Miral. Lui socchiuse le palpebre inclinando leggermente il capo in avanti, come per dire alla sua vice che già aveva compreso il suo pensiero.
" E poi la responsabilità della missione è mia, colonnello. Si fa a modo mio. Lei ha il comando delle operazioni a terra. Io decido la strategia"
"La sua strategia però - intervenne Polly - non sembra tenere conto di una proiezione di risultati, di una simulazione, ....una valutazione delle perdite e ...."
"Maggiore MILLER - disse il capitano mentre Miral la guardava stranamente di traverso - Lei è qui solo perchè la particolare situazione richiede la sua presenza a questo tavolo. Non accetto altre discussioni. Parli solo quando è interpellata."
"Ma..."
"MAGGIORE! Farò finta di non aver sentito. - interruppe il capitano,
In altre occasioni Seldon avrebbe riservato a quella palese insubordinazione la camera agonizzatrice, ora però non non voleva inimicarsi l'andoriano e cercò la via diplomatica, pensando al modo con cui avrebbe presentato il conto a quella donna presuntuosa.
" Maggiore Miller - intervenne Miral - Vada a dare disposizioni per la nostra discesa. Prenda due compagnie e riservi per me quattro specialisti che mi seguiranno".
La Miller si alzò senza fiatare ed uscì.
"Allora è deciso. -disse Seldon seguendo con lo sguardo la Miller che usciva dalla stanza - Attacco frontale di due compagnie come diversivo ed infiltrazione della squadra comandata da me e dal colonnello all'interno della base di Korby. Signor King, a lei il comando della nave. Voglio un fuoco di sbarramento a protezione dei MACO qui...e qui...ed anche qui. - indicando la mappa - Faccia poi predisporre una navetta per la discesa. Voglio con me il due uomini della sicurezza, il comandante Laris ed il guardiamarina Xian Pao."
Nel sentire pronunciare il nome di Xian Pao, T'val sollevò un sopracciglio. Seldon l'aveva presa in contropiede, ma aveva già una contromossa pronta.
EXO III - sotterranei della base di Korby - 22/10/2280 ore 0930
"Cosa fai ancora qui? Korby ti attende" non fece in tempo a dire quelle parole che intravide dietro alla figura di Miral i corpi di Brown e della Chapel. Non fu necessario che Ruk provasse a comunicare utilizzando le sue onde positroniche con Miral LUI era quello vero.
A dispetto della sua imponente mole Ruk balzò come un fulmine addosso a Miral, ma il pavimento ormai reso viscido dai liquidi pseudoamniotici gli fecero perdere l'equilibrio, dando così il tempo a Miral di sottrarsi alla presa del gigantesco aiutante di Korby.
Anche Miral perse però l'equilibrio. La recisione della punta dell'antenna destra e le ammaccature subite prima di cadere prigioniero degli androidi ne avevano indebolito le capacità fisiche. Il phaser gli era caduto dalle mani e scivolato lontano.
Ruk lo raccolse per primo ed emise un fischio quasi impercettibile.
Tutte le porte si chiusero.
"Ora sei mio. Andoriano!"
Miral si rialzò reprimendo una smorfia di dolore. Non avrebbe mai dato a nessuno la soddisfazione di vederlo soffrire, meno che mai ad un androide.
"Allora, ammasso di circuiti, premi quel grilletto e vediamo di farla finita,- guardando poco distante una serie di strumenti medici - ma prima devi cercare di mirare bene".
"Non mi serve questo giocattolo per finirti, bastardo blu, ti farò a pezzi con le mie mani". Accartocciò con la mano il phaser rendendolo inservibile e lo gettò vià.
Miral si avvicinò alla strumentazione operatoria mentre Ruk minaccioso avanzava verso di lui. Il caldo della stanza iniziava ad infastidirlo. Un rivolo di sudore gli colò giù per la schiena. Ritrasse le antenne.
Ruk spicco un balzo ribaltando un tavolo tra lui e l'andoriano, che nel frattempo s'era impossessato di un tre quarti di Patterson. Miral piantò con tutta la forza, di cui la disperazione in quel momento lo aveva dotato, quello strumento chirurgico sull'attaccatura della spalla destra di Ruk. Questi non sembrò risentirne e con un manrovescio fece letteralmente volare Miral un paio di metri lontano da lui e dagli strumenti chirurgici. Un fiotto di sangue blu iniziò a colare dal naso del capo dei Maco mentre Ruk con il tre quarti di Patterson ancora conficacto sulla spalla, avanzava nuovamente verso la sua vittima con il sorriso del vincitore dipinto nel volto.
Prese Miral per il collo, sollevandolo da terra ed iniziò a stringerlo per soffocarlo.
Come in una vecchia oloproiezione Miral vide tutta la sua vita transitargli dinnanzi agli occhi.
Scalciò verso l'androide che lo schernì, mentre stringeva di più.
Miral non aveva paura di morire, aveva messo in conto già dal primo giorno nei MACO che avrebbe potuto perdere la vita, ma non sopportava di morire per mano di una macchina.
Vide un cavo dell'alta tensione scoperto, proprio vicino alle teche che contenevano gli androidi in stasi.
"Co...sì completerai.... il.... lavoro.... e poi Korby ...ti... ti...riporrà nella...TECA!"
Ruk stava ancora stringendo, il volto di Miral era diventato di un blu intenso.
"Io ...morirò...ma .. - tossì rumorosamente - anche tu.... cercò di prendere fiato facendo appello all'esigua riderva dei suoi polmoni - MORIRAI.."
"No, stupido essere biologico" rispose Ruk allentando di poco la presa.
Un bagliore passò negli occhi di Miral.
"Tu mi finirai e poi - ansimò cercando di riprendere fiato - Korby ti riporrà nella teca perchè non gli servirai più. TU SEI MORTO!"
"Non è vero, umanoide di carne!" - allentando ancora un poco la presa.
"Korby ti disattiverà. Qual'era la tua programamzione?"
Ruk rimase fermo a fissare il vuoto.
"Proteggere, servire, imparare".
Un attimo di silenzio ...." Ho protetto Korby"
Ruk lasciò la presa e Miral cadde, approfittandone per rotolare poco distante dal suo nemico
" Ho servito Korby"
Miral si avvicinò al cavo coassiale dell'alta tensione fissato al muro. Salì su una barella antigrav brandendo il cavo ormai libero dai vincoli che lo assicuravano al muro
" Ora, ora ci sono! Manca la terza fase. IMPARARE! Imparare dal creatore, migliorare il creatore. SUPERARE IL CREATORE."
"Ed allora Ruk?"
"SI' ora sono padrone di me stesso! ORA SONO LIBERO!"
"Certo, ma sei morto" Gettò il cavo dell'alta tensione a terra.
A contatto con il liquido sparso nel pavimento l'alta tensione raggiunse Ruk in un baleno che contorcendosi su sé stesso , dopo aver sparso un fumo denso ed acre nella stanza, crollò rumorosamente a terra.
La stanza rimase al buio ma pochi attimi dopo tutte le porte, precedentemente bloccate da Ruk si aprirono. Miral strappò un lembo del lenzuolo della barella antigrav e ne fece un tampone per la sua narice.
* Ed ora vediamo di condurre questa barella antigrav fuori da qui e contattare i miei ragazzi.*
Infermeria - ore 0945.
T'Val s'affrettò ad entrare in infermeria con due suoi fidati. Notò con stupore che il guardiamarina Leblanc, nudo come un verme, era intento ad esaminare da molto vicino il corpo assopito del comandante Laris.
Imbarazzato, Leblanc cercò di coprirsi ma comprese che l'essere stato colto in flagrante non l'avrebbe salvato nella migliore delle ipotesi dalla camera agonizzatrice.
"Prendetelo!" ordinò la vulcaniana.
Immobilizzato e nudo il giovane dottore tremava come una foglia.
"Guardiamarina, rianimi il comandante Laris".
"Signore, ma...così?"
"Non discuta i miei ordini! Proceda e cercherò di non farla uccidere"
"Signorsì".
Nudo ed umiliato il dottore preparò l'hypospray con il cordazene, iniettandolo al comandante Laris.
Pochi secondi dopo la mezza betazoide rinvenì notando con stupore la grottesca scena che si presentava ai suoi occhi.
"Spero che non stia sognando, comandante T'val"
"Affatto, signor Laris. Il Signor Leblanc si stava prendendo qualche libertà non autorizzata.Io l'ho fermato in tempo. Come responsabile della disciplina di bordo, prenderò i provvedimenti del caso. - avvicinandosi alla betazoide affinchè gli altri non sentissero - Lei signor Laris mi deve un favore. Sono certa che saprà ricambiare a tempo debito"
Bellatrix ancora mezza stordita dal narcotico annui quasi automaticamente.
"Portatelo via. Per ora lo attende la camera agonizzatrice lei comandante si sbrighi a rivestirsi. E' attesa dal Capitano all'hangar navette 2. Farà parte della squadra di sbarco alla base di Korby."
T'val uscì dall'infermeria soddisfatta. Laris le doveva un favore, Leblanc poteva essere torturato ma poi salvato se avesse giurato di fare l'infiltrato per suo conto nel clan del capitano. Un medico poteva sempre tornare utile. Ora bisognava pensare a Xian Pao......