Il combattimento tra Samak e l'essere era iniziato solo da qualche minuto e la supremazia fisica di quest'ultimo fu evidente già da subito. Luz invece, stava cercando con tutta la forza di far rinvenire la povera Gerrico. Suri, nonostante le circostanze drammatiche, era riuscita a rimanere calma riflettendo sulla possibilità di aiutare Samak nel combattimento o Luz nella pesante rianimazione. "Non ce la faccio, non ci riuscirò mai." mormorò Fuentes con un sibilo di voce e quasi in lacrime durante una brevissima pausa per riprendere fiato. Le due gatte nel frattempo si erano allontanate un pochino dal luogo del combattimento e miagolavano impaurite: l'una aveva il pelo ancora dritto sul piccolo corpo e ogni tanto soffiava, forse nel tentativo di spaventare non si sa bene chi, l'altra nascosta dietro un grosso sasso, tremava e cercava di farsi sempre più piccolina. * Eppure ci dovrà pur essere un modo per sfuggire a tutto questo, per uscire da questo maledetto posto * pensava Suri che nel frattempo era tornata vicino alla dottoressa, ancora a lavoro. Ad un tratto ebbe come una intuizione, le pupille le si dilatarono ed il sopracciglio destro le si alzò visibilmente. * Atena! - pensò tra sé - Atena non dovrebbe essere qua! * Faith era con lei sulla Curie, quindi le sembrò logico pensare che si trovasse in quel posto per lo stesso motivo per cui ci si trovava lei stessa, ma Atena? Atena era sulla Terra in quel momento, e questo era un dato di fatto indiscutibile. La vera Atena era lontanissima migliaia di anni luce dalla Curie e di certo anche da quello strano mondo. * Ho bisogno di riflettere con calma * pensò Suri, si sedette in terra, incrociò le gambe ed iniziò a meditare... scatenando il disappunto della dottoressa... "Capitano le sembra questo il momento di meditare? Per carità vada ad aiutare Samak, la prego..." disse quest'ultima alla vista di quello che stava facendo Suri. Nessuna risposta giunse a questa implorazione ma dopo alcuni interminabili minuti Suri riaprì gli occhi e diresse il suo sguardo fermo e sicuro verso il combattimento. L'essere ebbe come un tentennamento sotto i colpi della vulcaniana finché non si fermò del tutto per poi scomparire come nel nulla. "Lo abbiamo solo spaventato. - disse il Capitano - Penso che tornerà presto." Samak si lasciò andare a terra sfinita. "Capitano, potrei sapere come ha fatto a mettere in fuga quell' animale?" chiese con la voce interrotta dalla stanchezza. "Ne parleremo Comandante, adesso si riposi, io vado ad aiutare la Dottoressa." L'aiuto di Suri non fu necessario, il polso del Guardiamarina riprese i suoi battiti quasi regolari, anche se la povera giaceva ancora in terra priva di sensi, fu finalmente fuori pericolo. Fuentes grondava di sudore, ma aveva lo sguardo più rilassato finalmente. "Com'è stato possibile Capitano?" furono le prime parole di Fuentes... meravigliata da quello che era successo. I tre ufficiali si incamminarono verso la spiaggia, in fila indiana, quasi senza parlare, sbalorditi e increduli sul come avessero fatto a mettere in fuga il loro aggressore. Il Guardiamarina Gerrico adagiata su una barella di fortuna costruita in poco tempo con foglie larghe e rami trovati là intorno, venne trasportata direttamente dal Capitano Suri, in coda al gruppo. Durante la passeggiata, Samak mise in ordine tutto quanto... anche lei iniziò a capire quello che era successo. Arrivati nello stesso punto di spiaggia in cui avevano poco prima trovato il Comandante a meditare, le tre donne si raccolsero in cerchio. "Di sicuro non so come abbiamo fatto a finire tutte in questo posto... - iniziò a parlare Suri - ...e di certo non ho ancora capito come faremo a tornare a casa. Ciò che mi è sembrato estremamente strano, è stata la presenza qui tra noi della gatta di Samak. Atena è sulla Terra, ed ho creduto logica la sua presenza qui tra noi in carne ed ossa semplicemente perché Samak voleva che fosse qui con noi. È possibile che il mostro che ha aggredito la nostra Gerrico, fosse semplicemente la proiezione delle sue paure, dei suoi incubi. Quindi ho semplicemente provato a metterlo in fuga... semplicemente volendolo..." Mentre Suri parlava, gli occhi di Samak sembravano imperturbabili, rifletteva sulle parole del suo Capitano e cercava di capire se fosse la vera unica soluzione che si potesse trovare. Luz invece, sembrava molto più scettica... "È solo questione di logica, dottoressa. Bisogna solo mettere in fila tutto l'accaduto, analizzare tutti i dettagli e cercare una soluzione che sia il più possibile plausibile." Le tre stavano ancora discutendo sull'accaduto, quando alle loro spalle si videro arrivare Timeran. In realtà il consigliere stava dietro di loro già da po' e aveva sentito buona parte della spiegazione di Suri. "Il Capitano potrebbe avere ragione... - spiegò la donna - ...il posto in cui adesso ci troviamo è tutto nei nostri sogni, abbiamo subito un attacco dai Bhotan: nella realtà noi siamo tutte addormentate in infermeria. Il mostro che, a quanto ho sentito, avete già incontrato, è un hod. Si tratta di una creatura fin'ora pensata solo come mitologica che si trova in questo mondo di sogno e che vive grazie ai nostri incubi e paure. La logica del Capitano Suri non ha sbagliato..." "Benissimo... - interruppe Luz carica di adrenalina - ...adesso che sappiamo con chi abbiamo a che fare, cerchiamo di trovare una soluzione in fretta, non so per quanto tempo la Gerrico potrà rimanere ad aspettare d'essere curata!" "Dottoressa non è facile come sembra... è che..." le tre donne si videro scomparire davanti ai loro occhi Timeran, quando ancora non aveva completato il suo discorso. "Si è svegliata... credo... sempre che io abbia davvero capito quello che ci sta succedendo..." disse Luz ancora titubante.
USS Curie - Infermeria - Ore 18:50
Durante tutta la durata della fusione mentale, Sorin era rimasto incollato con le sue dita sulla fronte di Timeran, che si svegliò all'improvviso interrompendo la fusione proprio nel momento meno opportuno. Tutti i presenti però, tirarono un sospiro di sollievo quando la videro tornare tra loro, viva.
Enizia, più degli altri presenti, ascoltò con estrema attenzione tutto il racconto del vulcaniano ed alla fine non sapeva se essere felice del fatto che le tre donne si stessero dando da fare da sole per sconfiggere l'hod oppure preoccupata perché la situazione era davvero appesa ad un filo sottilissimo.