02.08 " Gli Hod "
di Piotr Alexei Volkoff, Pubblicato il 30-06-2014
USS Baffin - Infermeria - 23 marzo 2393 - Ore 17:30
"Come sta? Qualche cambiamento?"
L'imponente russo osservava il corpo immobile sul lettino diagnostico con sguardo accigliato.
"Nessuno, come per le altre che ancora sono imprigionate nel sogno... Suri, Samak e Luz sono nel suo stesso stato, poi ci sono altre sei donne ancora addormentate ma la loro condizione sembra molto diversa. Ancora non sappiamo cosa differenzi i due stati di sonno... - rispose il Comandante Maurian con il suo tipico accento francese - Per controllare le sue funzioni vitali abbiamo dovuto toglierle l'armatura e non sapendo come fare ho dovuto staccarla pezzo per pezzo..."
"È così diversa senza... - rispose Piotr ancora sorpreso per la trasformazione dell'hirogena senza l'armatura addosso - Pensi che se la caverà?"
"Non mi preoccupa il suo stato di salute... mi preoccupa di più quando si sveglierà e saprà che le ho fatto a pezzi la sua armatura!"
Richiamato da un infermiere, colpì lievemente il pugno sul duro bicipite del russo in segno di saluto per poi andare ad occuparsi degli altri pazienti.
USS Baffin - Plancia - 23 marzo 2393 - Ore 17:40
Le porte del turbo ascensore si aprirono permettendo a Volkoff di entrare nella sala. Il Capitano lo guardò per un attimo mentre le antenne si irrigidivano lievemente.
"Come sta la nostra ospite?"
"Ancora niente Capitano... riprendo il mio posto."
"Le avevo detto di andare a riposarsi."
"Già lo so..." rispose lui e l'andoriana non commentò tornando a guardare la strana bolla visibile sullo schermo.
"Signor Thurax, qualche novità?"
"No Signore... non riusciamo a trovare niente a cui agganciare armi o sensori, ma l'emissione psionica sembra essere cessata del tutto ormai da sei ore."
"E allora perché il Capitano Suri e le altre non si sono ancora risvegliate?"
"Non conosciamo niente di questa tecnologia. - rispose Sorin con la consueta freddezza - Per quello che ne sappiamo potrebbe essere una cosa normale, oppure una conseguenza della tecnologia bothan sul nostro tipo di sistema nervoso."
"Ancora troppe incognite... ma c'è qualcuno che potrebbe avere delle risposte. - lo sguardo di Enizia si fece più feroce - Bene, abbiamo provato con le buone adesso è il momento delle cattive!"
Volkoff fece danzare le dita sulla console armando i lanciasiluri e poi annui in direzione del Capitano.
"Tutti i canali aperti Signore!" esclamò l'addetto alle comunicazioni.
Nave Bothan - Plancia - 23 marzo 2393 - Ore 17:45
"Signore, una nuova comunicazione in arrivo!"
Il Capitano fece un cenno affermativo all'indirizzo del suo sottoposto.
=^= USS Baffin alla nave occultata, abbiamo pazientato abbastanza visto che ci avete attaccato. Come ben sapete non possiamo agganciarvi grazie ai vostri sistemi di occultamento, ma un'intera salva di siluri è stata programmata per esplodere all'interno della bolla quindi non farebbe nessuna differenza... =^=
"È una trappola Signore, se avessero potuto farlo l'avrebbero già fatto!" esclamò l'Ufficiale Tattico.
* Potuto o voluto? Una differenza importante... * pensò il Capitano senza distogliere gli occhi dalle due imponenti navi che lo accerchiavano.
"Se non vogliono attaccarci perché non se ne sono andati quando il raggio psionico è stato interrotto?" continuò l'Ufficiale Scientifico.
Il Capitano lo guardò infastidito... che domanda idiota. Chiunque fosse stato attaccato aveva tutto il diritto di chiedere spiegazioni e di vendicarsi oltretutto... la domanda più importante era un'altra: quale sarebbe stato il prezzo per il suo fallimento? Si sarebbero accontentati di lui o avrebbero voluto anche la testa dei suoi uomini come risarcimento per l'attacco subito?
=^= Non abbiamo intenzioni ostili, ma alcuni membri dell'equipaggio sono ancora imprigionati nei loro sogni e se non ci date prova che non si tratta di un ulteriore attacco da parte vostra saremo costretti a tentare approcci più drastici... avete cinque minuti! =^=
"Per Ados!" mormorò l'Ufficiale Scientifico.
"Non è possibile! È una trappola!" confermò il secondo in comando.
"Ieek, voglio un controllo di livello Limbda sui filtri del processore neurale!" ordinò il Capitano con voce alterata dalla paura.
"Signore non è possibile che un Hod si sia inserito nella canalizzazione, la tecnologia psionica di nuova generazione ormai non lo permette più!" sentenziò Ieek pur iniziando la procedura.
"Una tecnologia costantemente controllata e revisionata in stazioni apposite non lo permette più... siamo lontani da casa da due anni e non abbiamo i mezzi per una revisione approfondita. Faccia quello che le ho detto!"
"Signore... - la voce di Ieek era angosciata - ...breccia nei sistemi neurali... è un Hod..."
"Ados ci salvi tutti..."
I piani del Capitano per uscire da quella impasse erano stati improvvisamente spazzati via.
USS Baffin - Plancia - 23 marzo 2393 - Ore 17:52
"Nave in disoccultamento. È confermato si tratta di una nave bothan!" esclamò Volkoff.
"Almeno su questo non ci eravamo sbagliati..." assentì Enizia.
"Signore una comunicazione in arrivo dalla nave bothan!" intervenne l'addetto alle comunicazioni.
"Sullo schermo!"
=^= Qui vascello di interdizione Yosh, sono il Capitano Glens, ci arrendiamo! Ripeto, ci arrendiamo! =^=
"Capitano si calmi, non abbiamo nessuna intenzione di attaccarvi, noi..."
=^= Capitano Enizia, ho assoluta necessità di parlare con lei... ne va della vita di tutti noi! =^=
"Come sa il mio nome!?" esclamò l'andoriana.
* Ma perché tutti sanno chi siamo prima ancora di presentarci? *
=^= Non c'è tempo... devo venire immediatamente a bordo! =^=
"Signor Volkoff, una squadra di sicurezza in sala teletrasporto due... vada a prendere il nostro ospite e lo porti in sala riunioni uno! Comunicate a tutti gli ufficiali che la riunione inizia fra cinque minuti!"
USS Baffin - Sala riunioni 1 - 23 marzo 2393 - Ore 18:00
Il bothan sembrava ancora più piccolo quando entrò nella sala scortato dagli uomini della sicurezza e lo sembrò ancora di più quando fu fatto sedere e accanto a lui rimase Volkoff in piedi a braccia conserte. Il Capitano Glens guardò la montagna umana accanto a lui e deglutì visibilmente ma si riprese abbastanza per parlare all'indirizzo dello strano essere dalla pelle blu.
"Capitano Enizia la prego di ritenere me il responsabile per l'attacco e di lasciare in vita i miei uomini, loro seguivano solo i miei ordini!"
Enizia sollevò gli occhi al cielo.
"Capitano le ho già detto che non abbiamo intenzioni ostili!"
Il bothan guardò dubbioso sopra di lui ed il Capo della Sicurezza ringhiò minaccioso in tutta risposta.
"Oh santo cielo! Signor Volkoff si sieda! - accanto a Enizia il Consigliere si portò una mano alla bocca per nascondere una risata - Torniamo a noi, come fa a conoscere il mio nome?"
"Abbiamo monitorato i vostri sogni, ma adesso non è questa la cosa importante..."
"In effetti no! La cosa importante è che alcuni dei nostri compagni sono ancora addormentati e non riusciamo a svegliarli."
"Sì Capitano lo so... è stato questo a farmi prendere la decisione di consegnarmi a voi, siamo tutti in grave pericolo, dovete mettere le persone addormentate in una navetta e poi distruggerla immediatamente!"
=^= Che cosa?!?! =^= esclamò il Comandante Pierce scattando in piedi.
Luogo imprecisato - 23 marzo 2393 - Contemporaneamente
La Dottoressa Fuentes si muoveva a tentoni in quella oscurità impenetrabile. Dopo un primo momento di assoluto terrore che l'aveva costretta a rimanere immobile per paura che ad un passo da lei ci fosse un baratro senza fine, si era ripresa abbastanza da tentare dei piccoli quanto tremanti passi.
Attorno a lei c'era un silenzio opprimente quanto l'oscurità in cui era immersa, ma ogni tanto, come se fosse un suono fantasma, le giungeva all'orecchio un suono basso e profondo, qualcosa di familiare ma allo stesso tempo alieno e incomprensibile.
A carponi, lentamente, saggiando con la mano una superficie che sembrava fredda come il metallo, la Dottoressa si faceva avanti seguendo quel suono... non che fosse così curiosa di scoprire cosa lo provocasse, ma sembrava che una direzione o un'altra non facesse nessuna differenza.
Adesso il suono era ad un passo da lei... sempre più familiare. Luz allungò una mano tremante per poi ritirarla di scatto. La cosa smise immediatamente di ronfare e emise solo un flebile miagolio.
* Faith? *
Poteva avere senso... dopotutto anche la piccola gatta di Suri era una femmina. Ma che stava dicendo? Come poteva avere senso tutto questo? Non sapeva dove si trovava, ma di certo non sulla sua nave... ovunque era andata non aveva trovato una sola paratia. Forse una sala ologrammi?
"Computer termina programma!" tentar non nuoce.
Una mano si serrò immediatamente sulla sua bocca e un braccio dalla forza prodigiosa le bloccò i movimenti. Il terrore montò come una piena minacciando di sopraffarla e dovette ricacciarlo indietro a forza. Tentò di divincolarsi ma un sussurro all'orecchio la fece desistere.
"Comandante non siamo sole..." era indubbiamente la voce di Suri, ecco perché la piccola palla di pelo che teneva fra le mani stava facendo le fusa, aveva sentito la sua padrona.
"Cos'è?" chiese emettendo solo un sospiro.
"Non lo so... tenga la mia mano e mi segua."
Come se fosse pieno giorno il Capitano della Curie la guidò in una direzione e dalla velocità con cui si muoveva non sembrava preoccupata di eventuali strapiombi. All'improvviso, come se avesse spostato una tenda, tutto tornò ad illuminarsi.
Si trovavano su una scogliera a picco sul mare, in lontananza un cielo tempestoso prometteva una dimostrazione pratica del termine furia della natura
.
Inginocchiata sull'orlo della scogliera con una postura rilassata se ne stava in meditazione il Comandante Samak.
"Comandante?!" esclamò la Dottoressa ma l'unico risultato fu quello di un lieve irrigidimento delle spalle.
"Comandante Samak rapporto!" la voce imperiosa di Suri la costrinse a voltare la testa e sollevare un sopracciglio.
"Immagino che voi due non siate parte del mio sogno..."
"Come è arrivata a questa conclusione?" le chiese il Capitano.
"Non ritengo probabile che una visione del mio Capitano mi chieda un rapporto in questa situazione, anche se, la logica potrebbe non essere molto applicabile dove ci troviamo adesso."
"Di grazia... dove ci troviamo adesso?" chiese timidamente la Dottoressa guardandosi attorno.
"Indubbiamente in uno stato di sonno indotto dai Bothan o comunque con la loro tecnologia..." rispose l'Ufficiale Tattico come se fosse una cosa palese.
"Stiamo sognando?" rimarcò il medico come se non credesse alle sue orecchie.
"Mi sembra logico... visto che sulla nave non abbiamo una scogliera." le precisò il Capitano guardandola.
"Diavolo! Umorismo Capitano?" chiese lei sorridendo.
"No, solo una constatazione..."
* Già domanda stupida! * pensò Luz sospirando.
USS Baffin - Sala riunioni 1 - 23 marzo 2393 - Ore 18:10
L'affermazione del Capitano Bothan aveva fatto esplodere un putiferio, tutti parlavano all'unisono creando il caos nella sala.
"Adesso basta! - esclamò Enizia portando immediatamente il silenzio - Capitano Glens la prego di darmi una spiegazione se non vuole finire fuori dalla nave passando dalla paratia!"
"Per spiegarle la situazione devo raccontarle qualcosa della mia gente... il popolo Bothan basa la sua società e la sua cultura sui sogni. Da settecento anni, dopo che fu inventato il primo raggio psionico, il nostro popolo si è spinto sempre di più verso il mondo onirico. - guardò i presenti per vedere se avessero recepito le sue parole e poi riprese - In questo momento, almeno l'ottanta per cento della popolazione sta dormendo grazie ad un induttore psionico molto simile a quello che abbiamo usato su di voi... questo fa si che i bothan siano un popolo estremamente chiuso e territoriale... penso che anche voi non vorreste essere attaccati mentre state dormendo."
"Per questo vi siete spinti con delle navi molto lontano dal vostro territorio... prima intercettate delle minacce, prima avete modo di avvertire il vostro popolo" commentò il Consigliere della Baffin.
"Esatto! Personalmente non sono mai stato d'accordo con questo piano di difesa perché a mio parere rende ancora più palese la nostra presenza nel quadrante, ma ho degli ordini ed intendo seguirli. - rispose risoluto il botta - Il nostro intento comunque era insinuarci nei vostri sogni e spingervi ad ignorare il nostro territorio... ma qualcosa è andato storto ed adesso so anche cosa..."
=^= E cosa centra tutto questo col fare esplodere una navetta contenente i nostri colleghi e amici? =^= intervenne il Primo Ufficiale della Curie che non aveva nessuna intenzione di fare cadere l'argomento principale.
"Arrivo subito al dunque... cinquecento anni fa le macchine dei sogni iniziarono ad essere sempre più potenti, tanto potenti che un'unica macchina permetteva il controllo dei sogni di una sola città di più di un milione di abitanti... - Glens ebbe un brivido che fu palese a tutti gli ufficiali poi riprese - ...sulla colonia Vaoe, un pianeta ai confini estremi del nostro territorio, fu inaugurata la più grande macchina dei sogni mai costruita dai bothan, si diceva che potesse controllare i sogni dell'intero pianeta. Quando fu attivata provocò uno squarcio fra la realtà e il mondo dei sogni e gli Hod entrarono a centinaia attraverso l'apertura massacrando l'intero pianeta..."
"Cosa sono gli Hod?" chiese incuriosito Louis.
"Non sono esseri senzienti nel vero senso della parola... sono fatti di sogni o meglio di incubi. Sono praticamente incorporei nella nostra realtà e quindi nessuna arma, scudo o qualsiasi altra cosa può fermarli... attaccano un essere vivente e si nutrono dei suoi percorsi neurali passandoci attraverso come se fossero delle ombre!"
"Praticamente degli spettri... nel folklore terrestre si tratta degli spiriti dei morti. Non ne è mai stata provata l'esistenza però, sono solo dei miti." spiegò il Consigliere.
"Purtroppo i nostri spettri sono reali, abbiamo persino dei sistemi per individuare uno strappo della realtà... Vaoe non è stato l'unico caso purtroppo."
"E avete rilevato uno strappo nel nostro caso?" chiese il Capitano Enizia.
Il bothan assentì con lo sguardo rivolto al tavolo.
"La creatura è riuscita a legare i sogni di coloro che non si sono svegliati e si nutrirà di loro e quando sarà abbastanza forte riuscirà a palesarsi nella nostra realtà... per questo è necessario distruggere i corpi ospite."
"Capitano non possiamo abbandonare i nostri in una navetta!" esclamò Brown pur rendendosi conto che a nessuno degli ufficiali era passato minimamente per la testa una simile possibilità.
"Nel mondo reale sono intangibili, ma nei sogni?" la voce di Volkoff strappò un sussulto al bothan.
"Nei sogni possono essere ancora distrutti, ma è una cosa quasi impossibile... ci siamo riusciti solo una volta. Dei cinquanta uomini che entrarono nei sogni per uccidere l'Hod ne rimasero vivi solo cinque! Tenete presente che in quel mondo non esiste nessuna arma si tratta di affrontare quella creatura a mani nude o forse con quello che trovate nell'ambiente!"
"Mandatemi lì dentro... - sentenziò Volkoff con tranquillità - ...vado, ammazzo quel coso e le porto fuori."
=^= Andrò con lui! =^= esclamò immediatamente Pierce.
"Lei non si muoverà dalla sua nave Comandante... la Curie ha bisogno di lei. Dovremmo creare una squadra altamente addestrata e l'unico che può fare una cosa simile è il nostro Capo della Sicurezza." commentò Enizia.
L'ologramma del Tenente Jenkins, una delle donne che avevano avuto la fortuna di svegliarsi ed essere già in grado di lavorare, confermò le parole del Capitano.
"Purtroppo non è possibile... - le parole di Glens furono pesanti come macigni sull'anima di Pierce - Riattivare la macchina potrebbe riaprire lo squarcio e attirare altri Hod e non c'è altro modo per collegarsi al loro sogno o comunicare con loro..."
"Questo non è del tutto vero! - commentò Sorin - Sono convinto di poter comunicare con loro con una fusione mentale..."
"Non conosco questa tecnica di cui parla quindi non posso dirvi se funzionerà... - replicò Glens - ...ma se è il significato delle parole è in effetti quello che fa, penso che potrebbe essere molto pericoloso per lei..."
=^= C'è un'altra possibilità... - si intromise Tynan - ...se non erro il Consigliere Bhreel entra ed esce dai sogni... forse potrebbe riuscire a contattarle. Magari guidata dalla fusione mentale. =^=
"Questa potrebbe essere una buona possibilità... - commentò Enizia - ...ma rimane il fatto che le persone intrappolate non sono in grado di affrontare quell'essere da sole. Samak e Suri hanno il vantaggio della forza ma hanno dei limiti!"
La situazione sembrava disperata.
"A dire il vero loro tre non sono le sole ad essere ancora imprigionate nel sogno... - commentò Piotr accalappiando l'attenzione del gruppo - ..c'è anche l'unico essere in grado di affrontare quella bestia... è nata per la caccia e ha delle capacità che vanno al di la di quelle fisiche!"
"Ma certo! Alixia è ancora addormentata!" esclamò Maurian.
"L'hirogena? Tenente Volkoff è certo che possa affrontare quell'essere?" chiese Enizia.
"Ho un sacco di ematomi che testimoniano le sue capacità di combattimento! - la rassicurò il russo con un cenno affermativo della testa - E poi... che altre opzioni abbiamo?"