Home Home
 
 
 
 
 
 
USS PYTHEAS - MISSIONE 02 RSS USS PYTHEAS - Missione 02

02.05 " Divide et Impera "

di Brennon Boram Tynan, Pubblicato il 02-06-2014

USS Curie - Turboascensore - 23 marzo 2393 - Ore 11:11


"Capitano!"
Il Comandante Pierce quasi urlò nell'orecchio della donna che ora se ne stava in piedi, immobile, davanti alle porte ancora serrate del turboascensore fissandole senza nemmeno battere ciglio, ripetendo all'infinito una breve frase in quello che era poco più di un lieve sussurro.
"Chi è lì? ... Chi è lì? ... Chi è lì? ..."
"Capitano sono io, Pierce! - urlò nuovamente con più foga, cingendo le spalle del superiore con entrambe le mani per poi costringerla a voltarsi verso di lui - ...mi ascolti, segua la mia voce, ritorni in sé!" concluse, cercando con crescente veemenza, anche fisica, di far tornare in sé la vulcaniana, scuotendola come se stesse cercando di risvegliarla forzatamente da un lungo sonno.
Ma gli occhi del Capitano non vedevano più il Comandante, erano puntati altrove, verso una distante immagine che solo lei poteva vedere.
Le porte del turboascensore si aprirono sibilando, rivelando due giovani tecnici dall'espressione sbigottita nello stesso momento in cui il Capitano abbandonò ogni resistenza, rilassando i muscoli.
"Dannazione! - si lasciò sfuggire il Comandante, mentre agguantava la vulcaniana evitando che rovinasse al suolo - Presto, datemi una mano a portarla in infermeria!"

USS Curie - Sala Riunioni - 23 marzo 2393 - Ore 11:25


Thomas se ne stava col capo chino, puntellando i gomiti sulla liscia superficie del tavolo che aveva davanti a sé utilizzando i pollici di entrambe le mani come sostegno per l'ampia fronte, divenuta oramai troppo pesante a causa di tutto quello che stava accadendo.
=^= Contando anche la Dottoressa e il Capitano Suri... - esordì la tremolante immagine del Comandante Thurax che sembrava reggere fra le mani un D-Pad - ...tra entrambe le navi abbiamo dodici nuovi casi verificatisi solamente nell'ultima ora... =^=
"Ancora una volta, sono stati colpiti solamente gli individui di sesso femminile... - aggiunse Tynan, scorrendo a sua volta un D-Pad che teneva fra le mani - ...ma questo è l'unico collegamento fra i vari soggetti colpiti... razze diverse, compiti diversi... senza contare che la maggior parte di loro non ha avuto contatti recenti..."
"Contatti o no... - intervenne il Comandante Pierce rialzando il capo e mostrando il volto che sembrava invecchiato di almeno una decina di anni, anche se nei suoi occhi ardeva una fiamma di determinazione - ...la velocità di contaminazione sta aumentando, giusto?"
=^= Esatto... - si intromise Sorin nel suo tipico tono asciutto - ...la... contaminazione... se così vogliamo chiamarla, sta accelerando secondo una crescita pressoché esponenziale. =^=
"Per alcuni versi questo comportamento è simile a quello di una colonia di microrganismi posti in una capsula di Petri... - riprese la parola Brennon - ...continuano a moltiplicarsi fintanto che è presente nutrimento nella capsula stessa... - il Trill fece un'altra breve pausa, scambiando una rapida occhiata con il Consigliere Bhreel, unica donna fra gli Ufficiali Superiori ad essere ancora operativa - ...dai dati in nostro possesso, salvo complicazione o mutamenti, è plausibile ipotizzare che l'interezza della componente femminile dei due equipaggi verrà colpita nel giro di otto, massimo dieci ore..."
=^= Allora non abbiamo tempo da perdere. =^= affermò Thurax con un lampo di determinazione che sembrava aver preso direttamente dal suo parigrado della Curie.
"Concordo... - Thomas appoggiò le palme delle mani sul tavolo - ...il Capitano Suri sembrava essere convinta che in qualche modo c'entrassero i Bothan e a mio avviso è l'ipotesi più probabile..."
=^= Quindi, cosa propone di fare? =^=
"Innanzitutto, rimodulare le frequenze degli scudi, se effettivamente si tratta di Bothan, questo dovrebbe mettere loro i bastoni fra le ruote... - il Comandante Pierce rispose senza voltarsi verso il proprio interlocutore, concentrando lo sguardo sui suoi uomini - ...ma queste sono solo supposizioni, non abbiamo il tempo di andare per tentativi. Perciò dividerei gli equipaggi in diversi gruppi, i quali affronteranno il problema da diversi punti di vista..."
=^= Divide et Impera... =^= si lasciò sfuggire Volkoff, risistemandosi nella sua posizione, pronto a scattare una volta ricevuto l'ordine.

USS Baffin - Plancia - 23 marzo 2393 - Ore 11:30


"Comandante, stiamo per procedere con la rimodulazione delle frequenze degli scudi in sincrono con la Curie..."
Il Comandante Thurax, seduto sulla sua poltrona perso in una miriade di pensieri, accennò ad un silenzioso gesto di assenso con il capo.
Benché i team della Curie fossero già all'opera per cercare di trovare un collegamento a livello biologico fra le vittime, tale da permettere a qualunque cosa stesse provocando quel coma di propagarsi a macchia d'olio solamente fra le donne delle due navi, e i suoi uomini si stessero focalizzando sulla minaccia Bothan, la situazione non gli piaceva per niente.
C'era qualcosa che ancora non riusciva ad identificare che non lo convinceva. Era più una sensazione a livello viscerale che una certezza, ma era convinto che ci fosse di più di quello che riuscivano a vedere, sotto a quello strano fenomeno.
Come avevano fatto i Bothan, se veramente si trattava di loro, ad allargare così tanto il proprio territorio? E sopratutto, perché avevano ristretto la rosa delle loro vittime, dedicandosi ad un gruppo così specifico di membri dell'equipaggio?
Sentì le dita di Volkoff, che sostituiva temporaneamente il Tenente Comandante Samak accorpando la posizione della vulcaniana alla sua, danzare sulla consolle, pochi attimi prima che comunicasse l'effettiva rimodulazione degli scudi.

USS Baffin - Sala riunioni - 23 marzo 2393 - Ore 11:32


Il Capitano Enizia si ritrovò inspiegabilmente all'interno della propria sala riunioni, invasa da una strana e pressante oscurità. Non aveva la minima idea di come avesse fatto ad arrivare li, ma di sicuro non era sola.
Aveva immediatamente individuato infatti, a pochi passi di distanza da lei, la sagoma del Capitano Suri per poi scorgere poco più in là l'amichevole volto della Dottoressa Fuentes e di una moltitudine di altre donne appartenenti all'equipaggio delle due navi. Tutte quante sembravano condividere il suo stupore.
"Cosa ..." sussurrò, prima di essere violentemente bloccata da un paio di mani che si serrarono rapidamente sul suo collo.
Cercò di dimenarsi e di liberarsi da quella morsa d'acciaio, ma sembrò perde ogni sua forza quando si rese conto che quelle mani che la stavano strangolando appartenevano a suo fratello Skelth, il cui volto era deturpato in una rabbiosa espressione di odio puro.

USS Curie - Infermeria - Contemporaneamente


L'assistente della Dottoressa che momentaneamente ne faceva le veci era impegnato ad esaminare il monitor raffigurante i tracciati neurali del Capitano Suri, quando l'interezza dei restanti apparecchi iniziò incessantemente a segnalare situazioni d'allarme.
Una serie di picchi e avvallamenti comparvero immediatamente sui monitor delle pazienti, quasi come se il cursore avesse deciso di salire sulle montagne russe e lui non poté fare a meno di notare che la maggior parte di questi mutamenti si trovava nei tracciati che rappresentavano la risposta neurale al dolore e allo stress.
"Ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh!!!"
La Hwang e un paio di altre pazienti iniziarono a dimenarsi violentemente, producendosi quasi contemporaneamente, in un empio e acuto grido capace di far accapponare la pelle, che in concerto con gli avvisi sonori dei vari macchinari andavano a formare una grottesca e assordante cacofonia.
Un paio di medici si fiondarono su di loro, cercando di calmarle, ottenendo invece solo qualche calcio violento e forse qualche morso, mentre lui invece si dedicava alla Dottoressa e al Capitano Suri, in preda a quella che, a tutti gli effetti appariva decisamente simile ad una sorta di crisi epilettica.
Uno dei suoi colleghi iniziò ad urlare, cercando con crescente fatica di sopraffare l'orgia di suoni che via via andava aumentando.

"Battito e Adrenalina in rapido aumento, rischiamo un arresto cardiaco!"
Qualcuno, nella foga, urtò un carrello pieno di strumenti che per poco non gli rovinò addosso.
"Cercate di stabilizzare prima i tracciati neurali!" urlò, voltandosi da una parte all'altra della stanza quasi volesse controllare la situazione, prima di colpire il comunicatore con quanta forza aveva.
"Infermeria a Plancia! Cosa diavolo sta succedendo!?"