USS Tokugawa, Ready room - 14/06/2391 ore 8.45
Il capitano Tracey sedeva al tavolo di vetro della saletta riunione con un padd in mano e un'espressione incredibilmente serena in volto. Accanto a lui Hair, in piedi, si muoveva con nervosismo, mentre Vikram insieme ad Alluso stavano discutendo a bassa voce sui possibili scenari che, a seguito della riunione, potevano aprirsi davanti a loro. La porta scivolò di lato mostrando la possente struttura fisica di Koettrug "Capitano, Signori, il capitano Taraniki è qui" e si fece di lato, una volta dentro alla stanza, per far entrare l'umano dai tratti orientali. "Capitano Tracey" disse con voce leggermente stridula " credo che ci dovrà delle spiegazioni" E si sedette al tavolo dalla parte opposta di Tracey. Uno di fronte all'altro agli estremi del lungo tavolo. Tracey manteneva la calma.
"Capitano Taraniki, lei....quando è nato?" chiese accennando ad un sorriso Maximilien. Taraniki rimase interdetto. Se era una tattica per divagare dall'argomento sicuramente aveva spiazzato l'anziano ufficiale.
"Magari mi può dire anche dove è nato?" continuò Maximilien. Vikram guardò Alluso, mentre Albert diede un colpo di tosse. Koettrug scambiò un rapido sguardo con il capo OPS che contraccambiò con un rapido cenno del capo. "Non capisco la pertinenza dell'argomento. In ogni modo posso dirle di essere nato in Europa, il 10 agosto 2340. Ora...è soddisfatto? Possiamo invece parlare della sua azione contro il cubo Borg?" Tracey continuava a sorridere "Mi permetta capitano. A breve tratteremo dell'argomento che le sta tanto a cuore. Ma posso però precisare che quanto mi ha detto non è...corretto" Taraniki si irrigidì "Come osa mettere in dubbio le mie parole. I miei dati sono caricati nei database federali" "Certo. I dati del capitano Taraniki sono coerenti con quanto mi ha riferito. Ma....lei invece dove è nato?" Alcune gocce di sudore si affacciarono timide sulla sua fronte. "Il microclima interno è negli standard federali. Ha qualche problema?" aggiunse Tracey facendo un cenno alla fronte. Taraniki si alzò dalla sedia, ma l'ufficiale klingon delle Blekinge era alle sue spalle e gli mise una mano sulla spalla per farlo riaccomodare "Che cosa sta succedendo qui? Sono io che dovrei porre delle domande?" la voce di Taraniki sembrava sempre più stridula, quasi qualcosa in lui fosse in agitazione.
Tracey si alzò e si sedette sul tavolo accanto al capitano della Blekinge.
"Mettiamola così: lei ci dice ora chi è, o meglio...che cosa è, altrimenti..." e Alluso aveva estratto un phaser ed era puntato alla sua testa "...scopriamo di che colore è il suo sangue. Sono stato chiaro?" Taraniki lo fissava con odio. " Non saprete mai nulla. Voi non dovete sapere nulla" con un rapido gesto sfiorò il badge, chiuse gli occhi e la sua figura si dissolse in una nuvola di elettroni, lasciando i presenti poco allibiti. Se lo aspettavano.
Infatti Tracey si alzò di scatto e guardò Vikram " Lo teniamo in pugno?" Raji fece un cenno d'assenso "Abbiamo le sue coordinate Capitano!" poi guardò il klingon "il sensore che Koettrug gli ha piazzato addosso sta comunicando regolarmente. Abbiamo le sue coordinate." "......Che sarebbero...?" chiese Hair Vikram, che aveva attivato l'interfaccia LCARS Ops da un monitor della saletta riunione, elaborò i dati e cercò di referenziarli nelle carte interstellari " Un pianeta di Classe K. Settore 6.4. Roccioso, assenza di vita, denominato dai cartografi....Artico. Potete dedurre la ragione" Tracey fece un cenno con il capo "Signor Koettrug lei è stato di grande aiuto. La mia intenzione è seguire le tracce di quell'essere fino al pianeta...Artico. Se vuole venire con noi, posso fare formale richiesta al comando di Flotta"
Il klingon inclinò il capo "Non mi perderei per nulla nell'Universo l'opportunità di scoprire il piano di quell'impostore, dopo...tanti anni al suo servizio". Le parole furono pronunciate a voce bassa, ma sorbirono comunque l'effetto voluto in Tracey.
"Ottimo. Benvenuto sulla USS Tokugawa" Maxmilien gli porse la mano "Lo troveremo e gliela faremo pagare, ne può essere certo" ribadì il capitano.
"Signori" aggiunse rivolto ai suoi uomini "E' un piacere rivedervi. Avete fatto tutti un ottimo lavoro" Non aveva ancora avuto l'occasione per salutarli. Si erano incontrati da poco ma le circostanze li avevano tutti condotti nuovamente in azione. Riprese a parlare" Una nuova minaccia ha cercato di insinuarsi nei vertici della Federazione. Sappiamo solo che in qualche modo è in combutta con i Borg e che avevano intenzione di aprirsi un varco nello spazio fluido. " il tono era quello classicamente asciutto e deciso di Tracey, senza lasciar trapelare i segni di stanchezza per le recenti disavventure. Fece una pausa "Avvertirò il Comando di Flotta durante il viaggio per Artico. Non ho intenzione di lasciare perdere. Voglio scoprire chi stia tramando nell'ombra"
"Da quando ci siamo insospettiti abbiamo avuto modo di effettuare diverse bio scansioni su Taraniki. Il suo DNA è in parte umano, ma una parte del codice pare riscritto. La matrice genetica è stata alterata e riconfigurata..." rispose il tenente Alluso e Vikram si permise di concludere la sua frase "....in qualcosa che potesse apparire esternamente umano" Tracey fece un cenno d'assenso "Qualche idea?"
Albert scosse il capo "Non si tratta di una razza aliena conosciuta. in tutti modi, capitano, l'alleanza che pare esserci con una fazione di, quello che credo fossero, rogue borg mi preoccupa molto di più"
"Ben detto. Impostiamo la rotta per Artico e prepariamoci ad infiltrarci a nostra volta"
"Come facciamo a non essere scoperti?" chiese Vikram questa volta in preda al dubbio.
Alluso fece quell'espressione che tanto lasciava sottintendere di aver avuto un'idea geniale " Proviamo a far coincidere eventuali letture del nostro DNA con quelle di Taraniki.
"Intende dissimulare il nostro apporto genetico" sorrise Vikram che rimaneva sempre sorpreso dalle idee brillanti della ragazza.
"Esattamente. E' possibile Albert?" chiese Francesca, Hair ricambiò il sorriso "Perché no?"
USS Tokugawa, plancia - 14/06/2391 ore 10.30
Hair stava operando dalla sua consolle cercando di trovare le frequenze che, opportunamente configurate, potessero alterare una scansione di bio sensori. Nello stesso tempo Virkam, accanto a lui, analizzava gli schemi tecnici di un badgecomm per individuare come modificarli per emettere il campo interferenziale, che trasmettesse le armoniche create da Hair.
Tracey sedeva nella poltrona di comando mentre Alluso analizzava i dati del pianeta Artico.
"Non sono registrate forme di vita senzienti autoctone su Artico. Il clima è ovviamente caratterizzato da una costante glaciazione, interrotta saltuariamente da tempeste di neve. La temperatura è in media sui -40°C, rare volte sale a -20°C. La scarsità di risorse naturali, nonché le condizioni atmosferiche avverse, non ha mai incentivato la creazione di colonie abitative.
E' presente, secondo i dati, solo un insediamento scientifico federale che, stando alle recenti informazioni, forse è stato abbandonato."
"Molto bene. Un luogo adatto sicuramente per nascondersi"
Francesca continuò l'analisi "L'insediamento scientifico era coordinato dalla Dottoressa Olive Thompson, un fisico specializzata in....studio del genoma esobiologico."
"Interessante" rispose Maximilien "Che tipi di studi sul genoma si possono fare su un pianeta ostile del genere"La ragazza attivò alcune subroutine dell'archivio
"Pare che nei ghiacci del pianeta fossero state individuate tracce genetiche antichissime"
La cosa si faceva ogni attimo più interessante. Il capitano Tracey aveva l'impressione che stessero vedendo solo la punta dell'iceberg, per restare in tema dei misteri del pianeta Artico.
Il capitano si alzò e si diresse al replicatore "Computer...un tè verde caldo" attese che la tazza fumante si materializasse, poi raggiunse Hair e Vikram "Come procediamo Signori con le vostre ricerche?"
Albert appariva soddisfatto "Ho raggiunto al 90% l'obiettivo. Resta un 10% di probabilità che la lettura simulata del DNA non sia esattamente uguale a quella del DNA di Taraniki, ma credo sia un rischio accettabile, vista la situazione"
"Assolutamente lo è" rispose nonostante in lui l'idea che una famosa genetista federale operasse ancora, lo preoccupava leggermente. Poi rivolgendosi a Raji "Lei Vikram, ha trovato una soluzione tecnologica accettabile?"
Il capo OPS di origini indiane si fece serio in volto "Si tratta di una modifica che sto apportando nei circuiti del badgecomm. Dovrebbero essere in grado di emettere le frequenze di Hair. L'unico problema che vedo è quello di assicurarci di avere il comunicatore sempre con noi"
"Rischio accettabile. Parafrasando Albert, viste la situazione"
Pianeta classe K - Nome: Artico - 14/06/2391 ore 12.15
Era una di quei momenti in cui una tempesta di neve e ghiaccio, caratterizzata da violenti blizzard, si agitava sulla glaciale superficie del pianeta. Vikram, che era nato in luoghi caldi e umidi del pianeta terra, non avrebbe potuto trovare un nome più appropriato al pianeta, sebbene fosse rimasto in plancia per coordinare le operazioni sul pianeta. Il teletrasporto non era riuscito a superare le interferenze presenti sul pianeta. Forse era stata la tempesta, forse erano interferenze artificiali. Senza porsi troppi problemi Tracey, in barba ad ogni protocollo della flotta, era sceso insieme all'Away team, accompagnato da Albert, Alluso e Koettrug, a bordo dello Shuttle Malperose. I membri dell'away team avevano vissuto atterraggi migliori, ma almeno avevano messo piede sulla fredda coltre di neve, incolumi.
Indossavano una tuta isolante con cappuccio e respiratore e si muovevano incerti, nel mezzo della bufera, seguendo le coordinate che erano riusciti a tracciare dell'avamposto scientifico. Li guidava il capitano, tenendo davanti a sè una versione evoluta del tricorder.
Tracey , senza voltarsi, fece un cenno, per indicare una direzione che si muoveva tra ammassi rocciosi bianchi e grigi. Il gruppo, che era comunque legato da una fune l'uno all'altro, seguì il capitano attraverso la gola.
Raggiunsero una spelonca. Tracey indicò qualcosa che sorgeva a 200 metri sotto di loro. Albert e Francesca si sporsero per vedere meglio, nonostante le folate violente del gelido vento.
Non era facile scorgere in mezzo alla tempesta i dettagli. Ma era certo che non si trattava di un semplice insediamento scientifico. Accanto alle casupole originarie, tipiche delle dimore temporanee federali, sorgevano inverosimili architetture di colore nero, attraversate da luminose scie di energia pulsante.
Quasi fosse un ragno rannicchiato, pronto a scattare fuori.
Alluso ebbe un brivido, non solo per le temperature. Il suo pensiero andò a Vikram che a bordo della USS Tokugawa stava monitorando i loro parametri vitali e registrando attraverso i sensori che avevano inseriti nella tuta. Per un attimo avrebbe voluto che il giovane ufficiale OPS fosse con loro. In un certo modo, inspiegabile, a livello razionale, la sua presenza le dava forza e vigore. Inoltre, aveva quasi la sensazione che tale stato d'animo fosse reciproco.
"Signore, scendiamo?" chiese attraverso il canale di commlink interno alla tuta.
Il capitano fece un cenno d'assenso e fu il primo ad attivare dei micro razzi direzionali posti negli stivali. In pochi attimi il capitano Tracey stava muovendosi sulle rocce, come sciando, in direzione dell'ammasso tecnologico che si stagliava nella valle.
"Cosa dite? Lo seguiamo?" ironizzò Hair mentre iniziava anche lui la discesa.