di Albert K. Hair, Pubblicato il 19-05-2014
Risa, Suraya Bay - Sala Conferenze del Parco Acquatico - 12/06/2391, ore 22.20
I 35 membri dell'equipaggio che erano rimasti su Risa al momento della scomparsa della Tokugawa erano presenti nella grande Sala Conferenze mentre i 3 ufficiali superiori si erano seduti al tavolo sul palco, in attesa della comunicazione dell'Ammiraglio.
"Ma quanto diavolo ci mettono?" esclamò un'impaziente Alluso.
"Calma, cerchiamo di non tranquillizzarci. Non credo che sia così semplice mettere in piedi una tattica di recupero di questo tipo senza preavviso." replicò Albert.
"D'altronde," intervenne Vikram, "scordatevi che ci diano una navetta per tentare qualcosa noi stessi. Sicuramente manderanno una nave e ci prenderanno a bordo..."
"Sì, credo anch'io." affermò l'ingegnere.
"Albert, come credi che agiranno?" chiede una preoccupata Juliette.
"Sinceramente ne ho una vaga idea. Manderanno probabilmente un abile diplomatico, magari qualcuno con una buona conoscenza in fatto di Specie 8472, anche se non so chi ce l'abbia effettivamente. Dopo il ritorno della USS Voyager ho avuto modo di dare un'occhiata ai diari di bordo ma quando si è arrivati sull'argomento ho sempre notato una certa incongruenza nei dati registrati... O, meglio, presi nel loro complesso e senza uno studio approfondito possono anche sembrare a posto, ma ho avuto la sensazione che ci fosse qualcosa che non tornasse, ma non trovando riscontri non ho mai avuto modo di approfondire troppo."
Mentre il resto del gruppo soppesava le parole di Albert, lo schermo si illuminò di nuovo e il viso dell'Ammiraglio Tracey lo riempì quasi totalmente.
"La USS Blekinge del Capitano Taraniki sarà a Risa tra 27 ore circa. Vi consiglio di riposarvi e riprendere le forze perché farete parte della squadra che si occuperà di recuperare i contatti con la USS Tokugawa."
Si udì un mugugno indispettito da parte della Alluso, ma per il resto il gruppo annuì.
Vikram, l'Ufficiale in comando in quanto pari grado di Albert ma Capo Operazioni, si soffermò qualche istante in più per definire le coordinate di recupero.
USS Tokugawa, Sala Macchine - 13/06/2391, ore 00.23
"La bolla quantica è sempre là fuori?" chiese il Capitano Tracey, più per sentire all'equipaggio la risposta e rassicurarlo che per un effettivo bisogno di conoscenza. Se non fosse ancora là la Tokugawa sarebbe già stata schiacciata come una recipiente vuoto.
"Sì, signore." rispose il Tenente Georg, che teneva monitorati i sensori.
"Allora, Comandante Ninomiya, che mi dice? Riusciremo a verificare il contenuto di questo cilindro prima di domani?" chiese con una punta di poco dissimulata ironia il Capitano.
"Vorrei riuscire a capire prima se c'è pericolo, perché non riusciamo comunque a penetrare con i sensori all'interno del cilindro. Comunque se avessero voluto nuocerci in qualche modo credo che avrebbero fatto tutto in maniera molto più celere. Rimane il fatto che non c'è modo di capire come aprirlo." rispose non malcelata stizza la giapponese.
"Sì, ha ragione. Mi scusi per la ramanzina.
A quel punto, cominciò a sentirsi rimbombare in testa una voce e capì che era quella di un 8472.
*Capitano, avvicini la mano alla sommità del cilindro.*
*Potreste anche tentare di usare canali di comunicazione ordinari!* esclamò mentalmente il Capitano.
I presenti nella Sala Macchine cominciarono a sentirsi un po' a disagio viste le espressioni silenziose del Capitano.
*Avvicini la mano.*
Il Capitano iniziò ad eseguire l'ordine quando sul volto dei presenti si disegnò un'espressione molto preoccupata, e Tracey avvertì in alcuni di loro sensazioni quasi di orrore.
"Tranquilli, tranquilli. Sono in contatto telepatico con un membro della specie 8472. Mi sta ordinando di avvicinare la mano all'oggetto. Dev'essere un'operazione per farlo aprire."
Tracey completò l'avvicinamento e, dopo essere arrivato quasi al contatto, vide muoversi il gruppo di piccoli tentacoli che erano alla sommità del cilindro. Questi si insinuarono verso la sua mano e, preso dalla ribrezzo, ritrasse istintivamente la mano.
*Che diavolo state tentando di fare?* pensò con molta forza il Capitano.
*Non le succederà niente, stia tranquillo.* replicò nei pensieri di Tracey l'alieno, ma non è che il tono fosse così tranquillizzante...
*Dovrà migliorare l'aspetto comunicativo per convincermi a toccare quei tentacoli!*
*Vorrei che facesse questo in piena libertà, spero che capisca la situazione in cui si trova. Se avessimo voluto farle del male avremmo già provveduto in modi che neanche immagina.*
Comunque poco convinto dalle parole dell'alieno, avvicinò di nuovo la mano e lasciò che i tentacoli si avvicinassero. Questi si avvilupparono attorno alla mano del Capitano e pian piano si mossero in modo tale da lasciare un varco alla sommità del cilindro. Questo permise alla Ninomiya di analizzare il contenuto con il tricorder ed estrarre poi il piccolo cubo presente all'interno. Conclusa l'operazione, i tentacoli si ritrassero e richiusero nuovamente il cilindro che sparì dal tavolo della Sala Macchine in un bagliore che aveva tutta l'aria di un teletrasporto.
*Prima di aprire quel cubo, vi consiglio di metterlo nel campo di contenimento più potente che avete, e poi analizzatele!* tuonò la voce aliena nelle menti dei presenti nella Sala Macchine.
*Analizzare cosa?* rispose Tracey.
Silenzio...
Risa, Suraya Bay - Appartamento di Hair e Lind - 13/06/2391, ore 02.18
Dopo un tentativo abortito di passeggiata, due tisane alle erbe più diverse che avevano 'un sicuro effetto calmante', a sentire almeno uno dei camerieri dell'albergo, Albert ancora si rigirava nel letto cercando di prendere sonno. Purtroppo niente di tutto aveva funzionato e Juliette, stremata dall'irrequietezza di Albert, cominciò ad accarezzarlo come e dove solo lei sapeva per 'distrarlo'. Il tentativo, all'inizio, ebbe l'effetto di irritarlo ancora di più, ma poi lei l'ebbe vinta e, dopo aver fatto l'amore con molta vigoria, entrambi riuscirono a prendere sonno.
Risa, Suraya Bay - Spiaggia antistante il Parco Acquatico - 13/06/2391, ore 10.43
Vikram era steso su una sdraio in riva al mare e stava ripensando a tutto ciò che nella notte aveva letto della Specie 8472 e dell'incontro che ebbe la Voyager 18 anni prima. Si era reso conto che Albert non aveva tutti i torti a definire incongruenti alcune situazioni, ma non riusciva ad afferrarne tutto l'insieme. Evidentemente chi si era preso la briga di redigere quelle informazioni aveva fatto un buon lavoro di depistaggio...
Mentre era preso da queste considerazioni sentì avvicinarsi dei passi e riconobbe l'andatura decisa seppur molto femminile del Tenente Alluso, che si stese nella sdraio vicina alla sua e gli porse uno dei due cocktail che era andata a prelevare al bar dell'albergo.
"Questa attesa mi snerva..." esordì Francesca.
"La capisco." rispose Raji, che poi continuò: "Purtroppo la Blekinge sarà qui solo verso mezzanotte. Credo che dovrebbe cercare di riprendere l'attività che si era prefissata per la giornata di ieri, in questo modo riuscirà a passare meglio il tempo. Oramai tutti siamo aggiornati quanto più era possibile su ciò che ci può aspettare, quindi non saprei che altro fare."
"Sì, ha ragione..." disse tra lo sconsolato e l'intrigato Francesca che finì con calma il suo cocktail e si allontanò dalla spiaggia.
USS Tokugawa, Plancia - 13/06/2391, ore 12.51
Il Capitano Tracey continuava a cambiare posizione sulla poltrona di comando dopo aver passato turno di riposo dormendo, seppur in maniera molto agitata. Stava rileggendo per l'ennesima volta sul suo PADD le risultanze dell'analisi del contenuto del cilindro.
"Borg..." si lasciò sfuggire Tracey.
L'analisi non dava adito a dubbi. Quelle presenti nel cubo erano nanosonde Borg contenenti tecnologia federale. Il campo di contenimento che avevano preparato nel laboratorio della Sala Macchine aveva retto solo perché la tecnologia federale presente aveva permesso di decodificare una stringa di comandi per le nanosonde stesse. Questa stringa di comandi era però così nascosta da far intuire al Capitano la strategia da seguire: non rivelarla agli alieni.
Nel contatto successivo, quindi, Tracey ha spiegato all'alieno che il campo di contenimento aveva retto agli attacchi delle nanosonde. Gli sembrava un po' strano riuscire a nascondere l'informazione nel contatto telepatico. Sembrava che gli bastasse celare l'informazione per fare in modo da non venire scoperto, ma aveva dei dubbi. Purtroppo non aveva informazioni precise sulla reale capacità telepatica degli 8472.
"Tenente Carter?" chiamò il Capitano.
L'ufficiale quasi trasalì dal sentirsi nominato con così grande enfasi. "Sì, signore?"
"Com'è messo con quella rapida emissione di plasma di cui le ho chiesto ieri?"
Il Tenente quasi non si ricordava più della conversazione in Plancia della sera prima, ma da buon ufficiale aveva preparato lo schema appena il Capitano gliel'aveva chiesto. Dopo un attimo di pausa rispose: "Ho configurato gli scarichi dei motori ad impulso per una rapida scarica che dovrebbe fare al caso nostro. Nel frattempo ho analizzato approfonditamente il fluido che compone questo universo e potremmo provocare una bella esplosione."
"E ne usciremmo come?"
"Tenuto conto di tutti i fattori, alzando subito gli scudi dovremmo farcela a resistere all'onda d'urto, ma dovremmo poi uscire in fretta dall'universo fluido perché verremmo schiacciati in poco tempo."
"Ok, a quello penseremo poi. Grazie per le informazioni."
D'altronde, tutta la faccenda era parecchio strana e con tutto il tempo che la Specie 8472 gli stava concedendo, esplorare varie alternative era sensato.
Ancora più strano fu il fatto che nessuno si fece più vivo fino al giorno dopo...
USS Blekinge - Sala Teletrasporto 1 - 14/06/2391, ore 00.13
I tre ufficiali superiori della Tokugawa si materializzarono e scesero dalla pedana del teletrasporto quasi in contemporanea. Albert aveva dovuto rinunciare all'aiuto e alla competenza di Juliette perché il Capitano Taraniki era stato decisamente rigido: "Ho ordini dall'Ammiraglio Tracey di prendere a bordo Hair, Alluso e Vikram e nessun altro. Motivi di sicurezza."
Gli altri membri dell'equipaggio sarebbero stati poi presi a bordo da un'altra nave della Flotta che sarebbe passata da Risa tra qualche giorno.
Senza indugio il Capitano li accompagnò nel suo ufficio, dove li stava attendendo il suo Primo Ufficiale, il Comandante Koettrug, un Klingon di oltre 2 metri imponente come solo un Klingon sa essere.
Dopo la conclusione dei convenevoli, il Capitano prese la parola: "Capisco il vostro sconcerto per la riservatezza, ma il protocollo della Flotta Stellare in questo caso è particolarmente stringente. Ho l'ordine di condividere queste informazioni solo con voi e quindi non ho potuto permettere al resto del vostro equipaggio di essere recuperato da questa nave."
I tre si scambiarono sguardi di intesa e di preoccupazione ma non dissero nulla, rimanendo in attesa del resto delle informazioni.
"Vi avverto che queste informazioni sono strettamente riservate e che non vi sarà consentito di condividerle." continuò il Capitano Taraniki.
Iniziamo con la procedura di passaggio all'Universo Fluido, che non è esattamente come trovate nei diari ufficiali della USS Voyager..."
Raji, Francesca e Albert si guardarono l'un l'altro lasciandosi sfuggire un ghigno di soddisfazione.
"Ok, immagino che a questo avevate già pensato... Bene, per passare nello spazio fluido la Voyager ha riallineato gli emettitori del disco deflettore ed emesso un raggio risonante di gravitoni, creando una singolarità che ha come conseguenza forti distorsioni gravimetriche e costituisce anche una fessura interdimensionale attraversando questa fessura, si passa all'universo fluido della specie 8472."