02.10 " Bring the boys back home "
di Ricardo Seldon, Pubblicato il 13-11-2014
USS Thunder - Plancia
Alejana era preoccupata. In cuor suo doveva essere lei ad andare pensava che lei, una qualunque ufficiale alle comunicazioni potesse essere più sacrificabile di un ufficiale scientifico esperto e capace come Bellatrix.
Riecheggiavano nella sua mente le del capitano: "in qualunque missione per un comandante è sempre possibile dover prendere decisioni difficili, drastiche e che possono portare al sacrificio di qualcuno che ci è vicino. E' il peso del comando. La vera differenza consite nel modo in cui affronti il rimorso per aver preso una vita".
Forse non era pronta ad affrontare quel tipo di rimorso.....
"Signor Aokawa, agganci il segnale vitale del comandante Laris"
"Ma tenente, abbiamo letture confuse....rischieremo di non prenderla o peggio ancora di perderla."
"La sua obiezione è annotata, signor Aokawa. Esegua l'ordine".
IRS K'Lagh Universo federale
Polly ebbe un ultimo sussulto. Un velo nero stava calando dinnanzi ai suoi occhi le orecchie le ronzavano
Con la forza della disperazione, trascinandosi sul freddo pavimento della nave riuscì a raggiungere con la mano il fucile phaser.
* Maledetta! Che hai fatto al mio Miral?*
Ormai vedeva solo ombre, figure grigie indistinte.
Era conscia che la sua ora era arrivata. Rabbia, dolore ed impotenza s'impossessarono di lei.
Ghermì il fucile e con l'ultimo soffio di vita che le era rimasto, provò a mirare.
Ormai vedeva solo ombre, figure grigie indistinte
*Poco importa.... morirò....ma voglio la mia vendetta....*
Alzò di poco il fucile e schiacciò il grilletto.
Il raggio phaser, impietoso, partì .
L'ultima cosa che il tenente comandante Polyhmnya Miller potè udire fu un lamento soffocato ed un tonfo sul pavimento. Poi spirò.
Il colonnello Miral si ritrovò a terra.sotto lo sguardo sorpreso di T'Val.
Seldon stava ancora controllando i muscoli del plesso solare, doveva ancora fingere di essere tramortito... *ottime alcune tecniche vulcaniane* pensava mentre controllava la situazione
Era finalmente venuto il momento.
Brandì un tubo di metallo e con le movenze di un felino balzò contro la vulcaniana, prendendola alla sprovvista e tramortendola.
. Un ghigno satanico si dipinse sul volto del capitano "Dannati cani rabbiosi! volevate farmi fuori" Ricardo li frugò accuratamente togliendo loro le armi ed i comunicatori.
Recuperò anche il componente che T'Val custodiva in una tasca della cintura. * sembra un chip di inversione di fase....interessante. Chissà chi ha mai istruito quelle bestie klingon ad una tecnologia così avanzata *
Seldon si allontanò di qualche metro, prese una delle catene usate come tiranti che reggevano un collettore e vi imprigionò i suoi due antagonisti. Si assicurò che le catene potesero contenere la furia dei due ufficiali, poi rimase un attimo pensierosodecidendo il da farsi"
*potrei ucciderli qui questi due cani.....oppure no. li lascerò in questo universo. Saranno preda dei klingon che ne faranno ciò che vorranno. Lascerò ai cani klingon di questo universo un regalo con un biglietto accompagnatorio: vi lascio i due cani che hanno vigliaccamente fatto strage dei vostri gloriosi guerrieri. e lo firmerò....un amico sincero....AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH"
USS Thunder contemporaneamente
"Credo di averla aggancaita signore ma il segnale non è sufficientemente stabile"
"Aumenti la potenza dei sensori "
"Sono già al massimo, tenente"
"Mi faccia vedere - disse Alejana avvicinandosi alla consolle e scansando il giapponese. Iniziò ad armeggiare sui comandi davanti ad un inorridito Aokawa che si avvide dell'eliminazione del filtro biologico.
"Ma tenente...."
"Ci sono problemi, signor Aokawa?"
"Lei sta mettendo in pericolo la nave. Dovrò fare rapporto al capitano."
"Glielo auguro Aokawa - disse Alejana stizzita - perchè vorrà dire che saremo riusciti a salvarlo. L'unico modo per potenziare il nostro teletrasporto è togliere i vincoli di sicurezza, così da variare la risoluzione del buffer. "
Il silenzio pervase la plancia.
"Signor Aokawa, riprenda la scansione e cerchi i segni vitali betazoidi"
* Per fortuna che abbiamo una sola betazoide a bordo.....chissà se sarà così anche dall'altra parte* pensò Alejana lasciandosi cadere sulla poltrona del capitano. Ora iniziava a capire quanto quella poltrona potesse essere scomoda.
ISS Thunder - contemporaneamente
Laris stava analizzando la registrazone della fluttuazione energetica.
Sentiva qualcosa martellarle nella testa ed il ronzio confuso che sentiva da quando si era manifestata la tempesta ionica si stava trasformando in una lancinante emicrania.
E poi quel ronzio a volte si trasformava un una sorta di grido d'aiuto.....No, non aveva senso nonostante tutti i suoi testardi tentativi di sviluppare le doti empatiche della sua razza, perchè proprio ora avvertiva quella strana sensazione?
Cercò di scacciare l'idea: lei era una scienziata e non poteva piegare la realtà ai suoi desideri.....oppure sì?
Si allontanò dalla consolle scientifica per guadagnare la porta .
"Signor Laris, dove sta andando?" chiese il primo ufficiale
"A verificare alcuni flussi di radiazioni probabilmente potremo far funzionare meglio il teletrasporto. La tempesta non è omogenea e se riuscissimo a mappare alcuni alcuni buchi potremmo usare sensori ed armi".
"Bene, proceda"
Appena uscì corse verso un interfono.^!^ Laris a Van Ladden ^!^
^!^ Qui van Ladden ^!^
^!^ Mi raggiunga in sala detentiva con l'equipaggiamento medico ^!^
IRS K'Lagh - universo federale
Seldon ebbe un gesto di stizza. Gettò a terra l'ultimo phaser ormai scaricatosi per tagliare le connessioni del meccanismo d'occultamento.
Quel mostro metallico con il suo groviglio di cavi e collettori sembrava fronteggiarlo in modo beffardo.
Imprecò contro la malasorte. Si deterse il sudore dalla fronte con la manica sinistra.
*Almeno le maniche di queste ridicole divise servono a qualcosa*
Si guardò intorno pensieroso * Così non va....non posso portare con me questo affare. Pesa troppo e ci metterei troppo tempo a staccarlo*
Si sedette per terra a fianco di Polly. La osservò
*com'è curioso il destino....essere uccisa da qualcuno che si crede di amare. Mi chiedo come siano riusciti a sopravvivere questi idioti in quest'universo"
I suoi occhi non poterono non ammirare le forme perfette della donna ed i suoi fianchi. Nonostante tutto era una donna desiderabile. Si concesse un breve sorriso, poi la sua attenzione fu catturata da un gingillo appeso alla cintura della donna. Lo staccò dal gancio cecando di pulirlo dal sangue che lo aveva reso viscido.
Il suo volto s'illuminò.
Un tricorder!
Era un po' diverso da quelli imperiali ma poteva funzionare.....e se, come diceva suo padre, non possiamo andare dai mercanti orioniani, saranno i mercanti orioniani a venire da noi.....
Cancellò la memoria del tricorder ed iniziò a registrare minuziosamente il dispositivo d'occultamento.
ISS Thunder
"Allora, intesi? Lei mi aiuterà a distrarre ed eliminare i due uomini della sicurezza ed io mi lavorerò il finto Seldon". Bisbigliò Bellatrix.
"Ma la mia ricompensa è un po' scarna....due corpi per esperimenti li trovo come e quando voglio" rispose Luther.
"E dova la mette la riconoscenza del capitano?"
"Quale capitano? - bofonchiò Luther - Non sappiamo se sia ancora vivo. Per ora comanda la King e ...
Laris lo interruppe: "Hai detto bene: per ora! - ammiccando verso il gigantesco umano - vuoi essere mio alleato o nemico di un capitano?".
Luther la guardò con uno sguardo penetrante. "Quale capitano? Non faccio il lavoro sporco come un galoppino qualunque, Laris. Per queste bassezze puoi chiamare i tuoi lacchè. Arrangiati come puoi."
"Ok...ascolta. Ho bisogno di qualcuno dotato di una grande forza e di assoluta resistenza al dolore, qualcuno che possa tenre a bada quella furia di Seldon....".
"Ripeto: io che ci guadagno?"
"La tua nomina è temporanea, mio caro - disse Laris accarezzando i suoi addominali scolpiti - ma se il capitano tornasse e tenendo conto dell'influenza della King e del mio appoggio..... anche nel nostro tempo libero...."
Laris si fece più audace con la mano sinistra, mentre la destra era pericolosamente vicina al phaser.
"Va bene, Laris. regoleremo i nostri conti più tardi." - Disse in modo atono Luther tradendo però in modo visibile la propria eccitazione.
IRS K'lagh .Universo dello Specchio
Bellatrix Laris provò un moto di repulsione.
Per la prima volta nella sua vita aveva ucciso, non due cavie ma due esseri intelligenti.
Cercò di scacciare quel pensiero terribile.
*Devo cercare di camuffarmi*
Si chinò ed imbrattò la sua uniforme di sangue.
Guadagnò l'uscita con circospezione.
Avvertì dei passi. il cuore le batteva così forte da sentire le tempie pulsare.
Strinse il phaser e trattenne il respiro.
"Allora Falk, hai saputo niente dai nostri sulla Thunder?"
"Sembra che la King si stia lavorando il finto capitano"
"In quale alloggio, nel suo o in quello del pelato?"
"Ahahahahahah, stavolta sembra che la King si voglia divertire con il pelatone. Credo che godrà nel farlo a pezzi, ma prima lo farà parlare"
"Parlare?"
"Beh...spera di recuperare il suo amato capitano....e se non recupererà il nostro Colonnello, stai certo che le taglieremo la gola"
"Ma prima ci divertiremo un po' con lei " -ammiccò l'uomo in divisa nera
"E con la copia della vulcaniana....Tu l'hai mai fatto con una vulcaniana?"
"Io? No...."
"Beh non sai cosa ti sei perso....sono macchine da sesso..."
"Più delle orioniane?"
"beh...no.... - rispose il Maco mentre si allontanavano dal nascondiglio di Laris - però devi sapere che....."
Laris espirò.
Sapeva dove erano i suoi amici.
Cercò di raggiungere un teletrasporto.
ISS Thunder
I due entrarono nella stanza di detenzione. I due sottufficiali di guardia sogghignarono nel vedere il nuovo medico la cui fama di uomo insensibile aveva ormai fatto il giro della nave.
Non si chiesero il perchè della presenza del comandante Laris, nè ebbero il tempo per farlo: Luther si era preso cura di loro con la stessa modalità che aveva riservato al suo predente capo sezione.
Rapido ed efficace.
Seldon inorridì alla crudeltà ed alla barbaria di quell'algido gigante.
Miral e T'Lani osservarono la scena da due celle equidistanti solo la vulcaniana rimase impassibile.
Laris azionò un congegno che aprì le celle. Impugnò il phaser.
"Comandante ...Laris - disse Seldon"
"Mi stia a sentire, impostore. Credo di aver capito tutto sui nostri rispettivi universi - vacillò un attimo preda del dolore alla testa.
Seldon ne approfittò subito bloccando il polso di Laris, disarmandola e stringendola a sè.
"Anch'io ho capito tutto".
Van Ladden cercò di reagire ma Seldon sparò un colpo di phaser colpendo di striscio il medico e bruciacchiando la sua divisa.
"Attento dottore anche se lei assomiglia tanto al mio Van Ladden, io sono un buon tiratore"
Luther si fermò sbuffando.
"Ascoltami capitano - disse Bellatrix - Potremmo collaborare....Voglio solo uno scambio. Vi riporterò nel vostro universo ma in cambio voglio ......."
Una smorfia di dolore attraverò il volto di Laris mentre le volute azzurrine del teletrasporto materializzarono una donna con una tuta nera.
"Cosa diavolo succede?" - Esclamò Miral.
"Laris ??? - aggiunse uno sbigottito Seldon - cosa diavolo ci fa qui ? "
"Interessante" mormorò T'Val che aveva preso le armi dei due sottufficiali ed assieme a Miral tenevano d'occhio i due ufficiali imperiali.
"CAPITANO! - sorrise Bellatrix percependo l'impronta mentale di Seldon. Che piacere rivederla! T'Val, Miral - si concesse un sospiro - siete vivi!"
Bellatrix dello specchio sibilò:" Che tu sia dannata, donna! SMETTILA DI ENTRARE NELLA MIA MENTE!"
Luther rimase in un angolo in silenzio. Stava pensando a come cercare di trovare il momento adatto per salvare almeno sé stesso. Maledisse il momento in cui accettò l'offerta della scienziata. I presenti erano troppi per avere ragione di loro con la sola forza e l'elemento sorpresa non era sicuramente una carta da poter giocare.
* Come diceva sempre il babbo? Sì....aspettiamo....un po' come bere un caffè alla turca....lasciamo decantare l'acqua intrisa di polvere di caffé... Verrà il mio momento*
"Ascolti capitano....abbiamo poco tempo. Dobbiamo fare in modo di rientrare nel nostro universo sfruttando la tempesta ionica. Ho calcolato che tra 15 minuti circa avremo un ulteriore picco che permetterà di aprire un varco tra i due universi. Usando il teletrasporto dovremo riuscire a rientrare."
"Avete una sola possibilità, e senza di me - disse Laris dello specchio - non potrete mai farcela"
"Ed anche senza di me" - aggiunse il medico
"E lei cosa c'entra, dottore? - disse Miral ponendo l'enfasi su quella parola, forse troppo inadeguata per un macellaio come quel Van Ladden.
"Senza di me non potrete mai uscire da questa stanza e comunque da questa nave, vivi"
"Ha ragione- intervenne T'Val.- Per agire con sufficiente tranquillità dobbiamo usare un teletrasporto senza che in plancia se ne accorgano ed il modo migliore è bypassare i controlli usando una procedura di emergenza medica"
"E solo un medico di bordo può autorizzarla - aggiunse Luther con un sorriso sardonico - ma dovremo accordarci sul mio tornaconto.....
"Beh - disse Laris federale - potrai far ricadere su di noi la colpa degli omicidi dei due uomini se ci prendessero credo che ci torturerebbero e sicuramente diremmo chi è stato ad ucciderli, come e per quale motivo....."
"Non ti crederanno mai" disse Van Ladden
"Tu sei trasparente, io leggo vedo molte cose in te, Luther....vuoi che dica cosa ti spaventa, piccolo trovatello?"
Luther si raggelò per la prima volta in tutta la sua vita.
Il suo sguardo di ghiaccio penetrò quello della scienziata federale.
"Andiamo - disse con il suo gelido tono baritonale - la sala teletrasporto è sul ponte immediatamente sopra.