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USS RAZIEL - MISSIONE 12 RSS USS RAZIEL - Missione 12

12.05 " NELLA BOCCA DEL LEONE "

di Alexander Wood, Pubblicato il 29-08-2021

FLASHBACK
USS Raziel - NCC-79016
Ponte 1 - Plancia
2 Febbraio 2401 - ore 10:10


Atena invertì la spinta dei motori e, quasi istantaneamente, una scarica di plasma partì dal centro del wormhole.
Vedendola arrivare, la timoniera urlò "Impatto imminente" facendo poi compiere una rapida imbardata alla nave.
La scarica colpì marginalmente la USS Raziel provocando uno scossone che mise in precariato l'equilibrio di tutti.
"Maledizione che diavolo succede'" proruppe Moses guardando la Prince.
"Se non sapessi che è impossibile, direi che il wormhole ci ha mirati" Atena si girò verso il facente funzioni di Capitano
Wood sollevò lo sguardo dallo schermo della scientifica
"Non è impossibile, anzi è proprio quello che è appena accaduto" portò lo sguardo sui colleghi "Reagisce ai nostri motori. Se ci muoviamo, si attiva di conseguenza... e c'è di più"
Wood inspirò profondamente prima di proseguire "La scia di curvatura della USS Zen sparisce qui. Probabilmente sono stati colpiti dalle scariche di plasma e nella situazione in cui già versavano, non hanno potuto far nulla per evitarle"
Una stretta al cuore colpì tutti i presenti finché Moses si alzò portandosi in centro alla plancia attirando su di sé l'attenzione
"Prince manteniamo la posizione.. signor Wood supporti una scansione tattica approfondita. Voglio sapere se ci sono ancora tracce della Zen.. e sia chiaro.. piccole o grandi.. le voglio immediatamente... così come esigo che tutti studiate alternative per uscire di qui"
Alexander fece scivolare le dita sulla console "Ho alcuni rilevamenti di detriti. Compatibili con la Zen, ma sono tracce esigue. Portano verso il wormhole!"
"Per forza.. anche noi senza l'utilizzo dei motori, tra circa quindici ore, saremo inghiottiti" rapportò Atena
"Signore, non è una soluzione a lungo termine e non ci farà andar via da qui, ma forse posso modificare il deflettore per emettere degli impulsi ciclici che potrebbero stabilizzare la nostra posizione" esordì Fox che, fino a quel momento, non aveva ancora detto una parola né staccato gli occhi dalla sua console, ignorando le occhiatacce di Moses che gli stavano incenerendo la schiena
Frank osservò l'ingegnere, annuendo "Proceda. Si prenda tutti gli uomini che le servono e lo faccia"
"Ehm.. Comandante, anche io avrei bisogno di alcune scansioni più approfondite del wormhole" intervenne Elaina
Moses si girò verso la dottoressa con cipiglio interrogativo, mentre questa fece qualche passo avanti osservando gli altri "Sappiamo che la USS Zen è stata attratta dal wormhole e non possiamo escludere che noi subiremo la stessa sorte. Voglio sapere che emissioni ha quel coso per poter somministrare qualcosa per schermarci."
Moses annuì voltandosi verso Wood "Comandante, appronti due sonde per lanciarle nel wormhole e cerchiamo di scoprire il più possibile. Vediamo se c'è modo di infilarci lì dentro senza venir distrutti"
Lo scienziato annuì "Quando vuole signore"
Moses osservò la consolle tattica per poi dare il via libera.
Dopo alcuni secondi, le due sonde vennero scagliate nello spazio avviandosi verso il wormhole.
Arrivate a distanza di sicurezza, una delle due attivò i motori, accelerando notevolmente e puntando al centro del wormhole, mentre la seconda continuò a fluttuare.
Quasi istantaneamente la prima sonda venne colpita da alcune scariche di plasma facendola disattivare e poi venir divorata dall'anomalia.
Wood storse le labbra osservando le due sonde "Uhm.. interessante"
Moses osservò lo schermo della nave finché la sonda non venne distrutta dal wormhole per poi guardare di sbieco lo scienziato "Esattamente, cosa abbiamo appena visto?"
Alexander osservò il suo superiore "Mi scusi signore, mi sono preso la libertà di fare un piccolo esperimento.. l'anomalia risponde ai nostri motori quindi ho lanciato una sonda con sistema di propulsione mentre l'altra è solo un ammasso di sensori senza possibilità di propulsione. Beh, la prima è stata attaccata."
"Mmpf.. qualcosa di meno evidente, Comandante?" lo interruppe Moses
"Quel coso è come una trappola della formica leone"
Alexander osservò i colleghi che lo fissavano con aria interrogativa
"Ehm.. ok.. si tratta di un coleottero terrestre che si scava una buca di circa sei centimetri nella sabbia a forma di cono. Se un insetto ci cade dentro viene attirato verso il centro della buca, dove la formicaleone aspetta per divorarlo. Se l'insetto cerca di allontanarsi la formicaleone lo bersaglia con della sabbia per farlo cadere"
Wood indicò lo schermo visore "Ecco, quel wormhole fa esattamente questo. Fa in modo che qualsiasi cosa passi da qui venga attirato, in particolare se ha dei motori, ma non lo distrugge.. ho ricevuto la telemetria della sonda anche dopo che è entrata nel tunnel"
Moses ascoltò tutto il discorso cercando di mettere insieme i pezzi "Mmpf.. quindi?"
Tarev osservò il wormhole "Quindi ci sono buone possibilità che i ragazzi della USS Zen siano caduti in trappola, ma che siano vivi"
Moses osservò Elaina e poi Alexander "Ci voleva tanto a dirlo così?" poi rivolto alla plancia "Ok, signori dobbiamo trovare un modo per attraversare quella cosa con il minor impatto possibile. Al lavoro. Andiamo a prenderci i nostri"

Luogo Sconosciuto
Struttura sotterranea
2 Febbraio 2401 - ore 17:05


Zukov e Chase camminavano ormai da alcuni minuti lungo il corridoio illuminato solo dalla piccola torcia di Chase, la cui luce andava via via affievolendosi
"Maledizione, se rimaniamo senza energia qui dentro saremo spacciati" proruppe il Capitano
Dave estrasse il piccolo dinamo ruotando la manovella, dopo alcuni secondi la luce tornò al pieno delle sue energie "Tecnologia antica, ma sempre operativa signore" guardando poi il livello di carica indicato dai piccoli led verdi "Sembra che qui siamo schermati dalla perdita di energia."
Zukov camminava ancora tenendosi una mano sul petto a causa delle costole incrinate, facendo poi una smorfia di dolore "Sì, ma non sappiamo ancora dove siamo, e l'effetto dell'antidolorifico per la caviglia sta finendo"
Chase si portò accanto a lui sostenendolo "Cerchi di resistere signore, magari possiamo trovare qualcosa qui dentro....almeno spero"
I due si trovarono davanti ad una porta dall'apparenza federale, entrambi si guardarono in faccia per poi allungare una mano per attivare l'apertura.
Per alcuni estenuanti secondi non accadde nulla, poi si sentì lo sblocco dei sistemi e, lentamente, la porta scivolò via aprendosi. I due, sebbene titubanti, fecero alcuni passi all'interno in quella che sembrava una grande sala.
Zukov portò una mano dietro la schiena recuperando il phaser, era totalmente scarico, ma dava un senso di sicurezza.
Le luci della sala iniziarono a sfarfallare per poi accendersi, mentre attorno a loro tutta una serie di pannelli olografici si andavano via via attivando.
Chase aiutò il suo Capitano a sedersi su una delle poltroncine "Vedo se riesco a trovare qualche informazione" osservandolo "E magari un kit medico"
Il timoniere si spostò verso una delle console osservandola attentamente "Uhm.. interfaccia LCARS, è sicuramente un'installazione federale"
"Precisamente. Benvenuti nel laboratorio di studi avanzati sulle nanotecnologie" entrambi si voltarono di scatto sentendo la voce alle loro spalle. Bloccato dentro una grossa bussola di vetro c'era un esoscheletro Borg.
Istintivamente Zukov sollevò l'arma puntandola verso di lui
"Avanti capitano. Sappiamo bene entrambi che quel phaser non ha più un minimo di energia. Non ho nessuna intenzione di farvi del male. Almeno finché rimaniamo nel laboratorio"
I due osservavano lo strano essere fatto totalmente di metallo "Chi diavolo sei? Dove siamo?"
Lentamente la teca si aprì mentre un complesso sistema di carrucole agganciava l'esoscheletro ad un corpo metallico che gli consentisse di muoversi.
"Come ho detto, questo è il laboratorio di studi avanzati sulle nanotecnologie e io sono....beh, non lo so esattamente. Quando la minaccia Borg è diventata troppo grande per poter esser gestita è stato creato questo laboratorio. L'idea era riuscire a cambiare la programmazione dei naniti Borg per poter attenuare la loro smania di conquista"
L'androide iniziò a muoversi per la sala
"I finanziatori di questo centro, pensavano di poter convivere con i Borg, una volta depotenziati e con questa idea sono stato creato io. Purtroppo non si sono resi conto che la vendetta si annida nei cuori di chiunque. Alcuni degli scienziati federali che avevano assunto, non avevano nessuna intenzione di convivere con i Borg. Le loro famiglie erano state assimilate e l'unico loro scopo era riuscire a creare un virus che si trasmettesse con i naniti, in modo da infettare tutta la razza Borg e distruggerla"
L'androide si avvicinò ad una delle console digitando qualcosa e una lunga serie di codici iniziò a scorrere sullo schermo
"Ma, per citare un antico filosofo, quando guardi a lungo nell'abisso, l'abisso ti guarda dentro. Non si erano accorti che mentre loro studiavano i naniti, i naniti li stavano studiando a loro volta. Il giorno del test è stato un completo disastro, la nuvola di naniti ha abbandonato il laboratorio e si è riversata all'esterno"
L'androide attivò una mappa sul monitor che indicava il pianeta attorno a loro ed una macchia che andava via via ingrandendosi. "Non hanno un corpo fisico a cui potersi attaccare per potersi ricaricare così sono diventati quell'essere che avete visto la fuori"
Sia Chase che Zukov avevano ascoltato tutto il racconto alternando lo sguardo tra lo strano Borg e la console.
"In ogni caso, dobbiamo fare qualcosa, hanno preso i miei uomini e non ho alcuna intenzione di abbandonarli" Zukov fece per alzarsi, ma la caviglia ormai non reggeva più il suo peso e crollò nuovamente sulla poltroncina.
L'essere cibernetico si spostò avviandosi verso una delle paratie laterali, estraendo un medi-kit e portandolo vicino al Capitano della USS Zen "Questo vi sarà utile. Potrà sembrare strano, ma provo molta pietà per i vostri uomini"
Chase si voltò spalancando gli occhi sentendo l'essere parlare così "No, non può essere morta, non voglio crederci"
"Non so di chi parlate con precisione, ma non ho detto questo. I vostri uomini sono vivi e vegeti. Beh.. fino ad un certo punto, ma i naniti hanno bisogno di loro, sono le loro batterie."
Entrambi gli ufficiali strinsero i pugni sentendo parlare così degli uomini e donne che avevano condiviso con loro la vita sulla USS Zen.
Il Borg, rendendosi conto delle sue parole, rettificò quasi istantaneamente
"No, non sto dicendo che li consumeranno per alimentarsi. Come vi dicevo, quando sono fuggiti dal laboratorio, non hanno più avuto la possibilità di ricaricarsi, per ovviare a questo hanno creato un campo energetico intorno al pianeta che prosciuga tutte le fonti di energia. Ma i naniti sono stati creati anche per avere una parte biologica e non possono sopravvivere senza.. usano, quindi, le onde cerebrali dei vostri uomini e di quelli che li hanno preceduti per ovviare a tale mancanza. I vostri compagni sono costretti in un lunghissimo sonno senza sogni. Non moriranno, almeno finché non saranno vecchi e inutili"
Una lieve scintilla si accese nello sguardo dei due ufficiali "Quindi possiamo ancora salvarli?"
"Teoricamente si, ma la cosa è decisamente difficile e solo in due è praticamente impossibile"
Alle parole dell'androide entrambi spalancarono gli occhi, loro non erano in due e là fuori forse c'era ancora qualcuno da salvare
"Dobbiamo tornare a prendere chi si è salvato" entrambi portarono lo sguardo sul Borg "Tu ci devi aiutare"
L'essere scosse la testa "No, come vi ho detto, finché siamo qui io non vi farò del male, ma là fuori le cose cambierebbero. Quando il laboratorio è stato attaccato e gli scienziati rapiti è stato attivato il campo energetico. I naniti non possono entrare, pena la loro completa distruzione, ma io non posso uscire altrimenti sarei alla loro mercé, la mia programmazione verrebbe totalmente sostituita dalla loro e sarei un vostro nemico."
"E quindi?"
"Avrete il mio pieno aiuto, ma da qui dentro. Posso riattivare la griglia dei sensori e comunicare con voi, indicarvi dove si trovano i vostri uomini e fornirvi l'unica arma che potrebbe aiutarvi"
L'androide fece una pausa apprezzando l'attenzione immediata che avevano suscitato le sue parole ed indicò un pannello
"E' incastonata in un campo di forza che distruggerebbe la mia struttura, quindi non posso prenderla. Il che è ironico visto che l'arma non può far nulla ad un essere biologico. Tramite un'emissione energetica interrompe lo scambio di informazioni tra i naniti. Non potranno mantenere la forma. Io cercherò di non farvi cadere in trappola, quindi spero che non dobbiate usarla, ma è meglio se la prendete"

USS Raziel - NCC-79016
Ponte 3 - Stiva 2
3 Febbraio 2401 - ore 02.15


Moses arrivò imbufalito davanti alla porta della stiva di carico vedendo una simulazione attiva.
"Ok, se qualcuno si sta divertendo in una situazione come questa, giuro che lo spedisco direttamente nell'anomalia"
Superò la porta, pronto a sbranare chiunque si fosse trovato all'interno della simulazione, ma, varcata la soglia, si trovò a fluttuare nello spazio. Quella fu una delle rarissime volte che apparve uno sguardo stupito sul viso del navigato comandante.
D'improvviso riecheggiò la voce di Wood "Computer resetta tutto e riportaci alle condizioni iniziali"
Un bagliore invase la sala ologrammi al centro della quale apparve la Raziel con tutti gli ufficiali superiori che gli fluttuavano intorno.
Fox recuperò il pad "Allora, là abbiamo il wormhole" attivando la riproduzione dell'anomalia "Quel coso che ci vuole mangiare"
Wood scosse la testa "Non è neppure corretto così.. quel coso vuole ingoiarci, ma non vuole che lo pungiamo quindi se solo pensiamo a reagire ci fulmina con il plasma"
Fox annuì "Quindi se disattivassimo la nave e ci lasciassimo inghiottire potremmo farcela?"
Fu la Tarev ad intervenire "No, perché senza i nostri scudi le radiazioni sarebbero eccessive. Posso somministrare a tutti dell'electrazzina per diminuire le conseguenze, ma ci sarebbero comunque"
Fox annuì prendendo nota "Quindi dobbiamo passare inosservati, ma non completamente"
La stanchezza iniziava a farsi sentire. Wood scosse la testa "Beh.. possiamo sempre farci schiantare dal plasma e poi come fantasmi passare" gli altri ufficiali spostarono lo sguardo sull'ufficiale scientifico che sollevò le mani in segno di resa "Era solo una battuta....schifosa, ma una battuta"
Fox tornò ad osservare il pad "No, aspetta forse possiamo farlo."
L'ufficiale medico si voltò verso di lui "No, non ci tengo a diventare un fantasma, potrei sembrare un po' all'antica, ma ci tengo al mio corpo fisico"
Fox scosse la testa "No, non intendevo quello.. ma potremmo diventare fantasmi" poi osservando lo sguardo smarrito dei colleghi "Ok, seguitemi. Diciamo che al punto zero noi diamo un colpo con i motori, giusto per darci una spinta. L'anomalia lancia una scarica di plasma. A questo punto, noi disattiviamo i motori e teniamo solo i sistemi di schermatura, nel contempo lanciamo una sonda dietro di noi. Il plasma colpirebbe la sonda lasciando che la Raziel scivoli indisturbata nel buio"
Wood inarcò un sopracciglio "Uhm.. e quante volte vorresti fare questo giochetto? Non abbiamo poi così tante sonde qui sopra"
L'ingegnere scosse il capo "Non lo so, ma quando saremo abbastanza vicini l'attrazione del wormhole dovrebbe attirarci naturalmente."
Elaina osservò la nave "Sembra parecchio rischioso, un minimo errore da parte di chiunque e faremo la fine della Zen"
Moses decise che era quello il momento di fare il suo ingresso guardando i suoi uomini "Ma è l'unica opzione che abbiamo"
Il sangue si ghiacciò nelle vene di tutti gli ufficiali presenti. Moses intanto osservava la nave dall'esterno "Mi spieghi tutto" rivolto verso l'ingegnere
Fox annuì facendo partire la simulazione.
"Allora, l'idea era di dare una spinta alla nave con i propulsori ad impulso in modo da farla muovere. A questo punto la spinta verso il tunnel ci sarebbe data dal tunnel stesso. A noi resterebbe solo lo schivare gli archi di plasma. Per quello servirà una scansione continua attorno alla nave e delle sonde pronte ad essere lanciate. Quando una scarica del plasma sta per colpirci, noi dovremo lanciare la sonda."
Moses annuì osservandolo "Un po' come le contromisure aeree spiegate nei libri di storia"
Fox annuì proseguendo osservando la Mendel
"Nel contempo spingeremo al massimo i nostri emettitori di falsi segnali per schermare la nave e consentirgli di essere meno appariscente delle sonde."
Poi continuò verso la Tarev "Moduleremo gli schermi della nave in modo da ridurre al minimo le radiazioni" per poi finire indicando la Prince "Ma dovremo esser pronti a schivare ogni scarica di plasma"
Moses osservò la simulazione
"In altre parole, ho bisogno del miglior equipaggio esistente.... ma io ho solo voi, quindi... ora filate a dormire! Domani proveremo e ho bisogno del massimo da ognuno di voi" poi si girò avviandosi all'uscita.
Probabilmente neppure le più bieche torture l'avrebbero fatto confessare, ma era fiero di quel che il suo equipaggio era diventato.


USS Raziel - NCC-79016
Ponte 1 - Alloggio Tarev
3 Febbraio 2401 - ore 03.15


Elaina era ancora intenta ad osservare il soffitto del suo mini alloggio, mentre mille pensieri si accumulavano nella sua testa.
Era preoccupata per la situazione in cui si trovavano.
L'idea che i piccoli avrebbero potuto perdere tutti i genitori in una singola missione l'aveva sempre preoccupata, ma, stavolta, la sensazione era, se possibile, ancora più opprimente.
Era angustiata per Hazyel, dato che erano settimane che non lo sentivano. E con le comunicazioni interrotte non potevano neppure sapere se aveva avuto successo e se sarebbe tornato presto da loro.
Si lasciò scappare un lieve sospiro, rimuginando su tutto quello che era successo, ed era ancora immersa nei suoi pensieri quando sentì il pad.
Allungò una mano per prenderlo e vi trovò un messaggio da parte di Alex.
Rapidamente rispose appoggiando il pad sul tavolino per poi mettersi seduta.
Due minuti dopo l'ufficiale della scientifica faceva il suo ingresso nell'alloggio della compagna.
"Neppure tu riesci a dormire?" avvicinandosi a lei abbracciandola, Elaina scosse la testa, lasciandosi abbracciare per qualche secondo, per poi avviarsi al letto dove si sedette.
Alex prese posto accanto a lei allargando un braccio per circondarle le spalle.
"Ma non eri tu quello che si stava per addormentare in piedi?"
Alex annuì guardandola
"Oh sì, ma appena mi sono steso ho iniziato a pensare a Gabryel, Isabella ed a quello a cui stiamo per andare incontro."
Elaina sollevò lo sguardo su di lui "Non è la situazione peggiore in cui ci siamo trovati"
L'uomo annuì guardandola e stringendo le labbra "Vero, ma prima non c'erano i piccoli... e poi... beh, poi la squadra era al completo. O, se eravamo separati, almeno lo eravamo per cause di forza maggiore."
"Non ti è ancora andata giù?" chiese la donna incuriosita dal comportamento del compagno
Wood si strinse nelle spalle
"Dovrebbe? Mi è stato detto di non far domande, e non ne faccio, ma comunque non può andar bene" accarezzandola "Siamo stati mandati su Empireo per formare una squadra formidabile. Ora pare che continuino a toglier membri senza neppure dar spiegazioni. Prima Chase per dargli opportunità di carriera.. ora Hazyel e sto stramaledetto protocollo Cerberus. E..."
Alexander abbassò lo sguardo sulla compagna, ma ormai Elaina aveva poggiato la testa sulla spalla del compagno e si era profondamente addormentata "E... io sono stato declassato a cuscino" fece un sorriso appoggiandosi alla paratia per poi addormentarsi poco dopo.