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USS RAZIEL - MISSIONE 12 RSS USS RAZIEL - Missione 12

12.13 " LEZIONE DI SCACCHI "

di Francis "Frank" Moses, Pubblicato il 28-05-2022

USS Raziel
Ponte 2 - Cella di detenzione
5 febbraio 2401 - ore 17.39


Giulia Gardner era seduta sul letto estraibile della cella e si guardava le mani che tremavano leggermente, forse per lo stress che si stava scaricando dopo il salvataggio da parte degli uomini della Raziel, o forse per quello che da lì a poco sarebbe successo... o forse per lo sguardo inquisitorio di Moses che la guardava dall'altra parte del campo di forza.
Le porte si aprirono con un sibilo e Zukov entrò seguito da Chase.
"Giulia! Che sta succedendo?" esclamò il giovane superando con irruenza il Capitano della Zen.
"Calmati Chase, ha chiesto lei di essere messa in cella non appena è arrivata a bordo con i sopravvissuti della Zen, li aveva raggruppati tutti in un unico luogo sulle montagne piene di silicio cristallino per nasconderli dai naniti borg... ma ancora non ha spiegato il perché della cella. Aspettavamo voi" Moses fece un cenno ed il campo di forza fu eliminato. Chase si affrettò ad abbracciare la donna la quale lo strinse per un attimo e poi lo fece allontanare da sé.
"Capitano Zukov, Capitano Moses... vi informo che faccio parte di un complotto con alti livelli dell'Ammiragliato. La distruzione della Zen non è stata un caso, tutti voi siete stati attirati in una trappola" la donna si rifiutò di guardare Chase mantenendo gli occhi bassi.
"Ma... che stai dicendo Giulia?" Chase era congelato
"Silenzio Dave, lasciala parlare..." anche Zukov sembrava raggelato dalle parole del suo primo ufficiale.
"Vada avanti" tagliò corto Moses.
Il Comandante Gardner fece un paio di respiri profondi e poi iniziò.
"Quando ero un giovane Guardiamarina partecipai ad alcuni convegni organizzati da professori civili riguardanti la politica della Federazione o la funzione della Flotta al giorno d'oggi. In alcuni di questi partecipai attivamente dando un mio contributo o intervenendo come un qualsiasi relatore... volevo dire la mia insomma."
"E qual è la sua idea Signor Gardner?" chiese Moses stranamente interessato
Lei scosse le spalle, come se adesso non facesse differenza "Ero giovane, pensavo che la Flotta dovesse rafforzarsi di fronte a potenze belliche come i Klingon ed i Romulani. Nessun proposito di guerra sia chiaro, solo l'idea che la Flotta si sia lasciata abbindolare da promesse di pace in modo che rinunciasse ad alcune tecnologie in grado di rendere più forti le proprie navi, oppure l'abbandono di tecnologie genetiche per il miglioramento della vita umana... insomma tante cose che oggi considero non più che banali col senno di poi. Ma le mie parole attirarono su di me l'interesse di un gruppo segreto di Massoni."
"La massoneria della storia della Terra?"
"Cos'è?" chiese Zukov
"Sono antiche associazioni su base iniziatica e di fratellanza. Il concetto di base è che entrando a farne parte, avevi il supporto dei membri più anziani, come posti di lavoro migliori, soldi, ecc. L'altra faccia della medaglia era che, se la loggia o associazione, ti chiedeva qualcosa in cambio non potevi rifiutarti." rispose Chase
"Ed è così ancora oggi. La vecchia massoneria nata nella vecchia Europa del 1717 è ancora viva e vegeta e, come potete immaginare, conta fra i suoi membri politici, uomini di legge e addirittura ammiragli della Flotta Stellare. Fu proprio un ufficiale di alto rango che mi avvicinò, faceva parte della Loggia del Bufalo d'Acqua, una delle tante logge in cui è divisa la massoneria e discutemmo dei miei interventi. Mi prese in simpatia, insomma, e mi fece entrare in questo gruppo che la pensava come me... per un po' andò tutto bene. Io ed altri giovani parlavamo delle nostre idee durante incontri segreti e eravamo ascoltati ogni volta da una persona diversa che ci spronava a parlare liberamente..."
"In pratica era un modo di estrarre dal mucchio quelli che sembravano più decisi nelle proprie convinzioni." borbottò Moses mettendosi seduto alla console della sicurezza.
"Esattamente. Una volta entrata ufficialmente nella loggia iniziai ad avere incarichi di maggior responsabilità, in cambio facevo sapere ai miei Maestri di Loggia tutto quello di importante accadesse su quelle unità o le scoperte fatte nel corso delle nostre missioni. Niente di particolare alla fine e, comunque, colui a cui inviavo le mie informazioni poteva facilmente leggere i rapporti della nave, in definitiva ficcavo un po' il naso in giro e niente di più. Con gli anni e con l'aumento della mia carriera gli incarichi furono sempre più importanti arrivando ad un passo dallo infrangere le regole della Flotta senza però mai superare quel confine... naturalmente non so cosa ne facevano delle mie informazioni aggiuntive, per quanto ne sapevo io facevano solo il bene della Flotta Stellare, ma sotto sotto ero ben consapevole che potevano anche usarle diversamente."
Giulia rimase in silenzio per qualche attimo, come se la parte che doveva raccontare fosse particolarmente difficile per lei, poi riprese.
"Due anni fa fui assegnata come secondo in comando della Zen..." le parole le morirono in gola.
"Qual era il suo reale incarico Signor Gardner?" mormorò Moses
Lei sollevò lo sguardo per poi guardare il suo compagno. Poi riprese a parlare mentre gli occhi le si riempivano di lacrime. "Dovevo scoprire tutto sulla base K4. La loggia era convinta che le ricerche sull'immortalità dei Ba'Ku erano state riprese e volevano metterci le mani, ma, ogni volta che tentavano di mettere un loro uomo su quella stazione, c'era sempre qualcosa che glielo impediva e anche le navi che passavano da quelle parti non potevano fare altro che visitare la passeggiata e pochi insignificanti negozi di souvenir. La loggia quindi mi mandò sulla Zen per avvicinarmi all'unico uomo che fino a quel momento ne era uscito: Dave Chase, timoniere della USS Zen."
"Cosa?" Chase apparve afflosciarsi come un pallone sgonfio.
"Iniziai a frequentarlo e, grazie a questo, a vivere di più la mia nuova nave. Fino a quell'incarico ero rimasta distaccata dagli uomini e le donne degli altri equipaggi, ma, per riuscire ad adescarlo con successo, dovevo aprirmi di più per poter rendere credibile la cosa. Al nostro primo incontro pensai che fosse uno sciocco insicuro con poche abilità se non quelle da timoniere..."
"Ehi!?"
"Poi frequentandolo mi resi conto che avevo scambiato la sua timidezza per insicurezza ed il suo entusiasmo per una mancanza di scaltrezza. E non solo, Chase si dimostrò un ottimo ufficiale di comando, in meno di due anni, senza aiuto o spinte di nessun genere, non come me intendo, aveva scalato le gerarchie della nave fino a diventare il terzo in comando del Capitano Zukov che forse si fidava di lui anche più di quanto si fidasse di me. E, come aveva conquistato il Capitano... beh in poco tempo conquistò anche me in modi che nemmeno avevo progettato di usare contro di lui... insomma fui io quella ad innamorarsi"
"Mmpf... continui."
"Quando iniziò la mia storia con lui, mi sembrò di guardare tutto con occhi nuovi. Quelle che avevo considerato debolezze della Flotta iniziai a vederle come punti forza e mi resi conto che ero stata indottrinata nel corso degli anni e che i miei punti di vista da Guardiamarina sono comuni anche oggi in qualsiasi cadetto dell'Accademia... arrivata a quel punto avevo deciso di lasciare la Loggia, ma sapevo che non sarebbe stato facile... potevano uccidermi per fare in modo che io non raccontassi i loro segreti. Per questo misi a punto un'assicurazione sulla vita: raccogliere tutte le informazioni sui massoni che conoscevo con nomi e date e le misi al sicuro sulla Zen, solo dopo avrei 'dato le dimissioni' avvertendo che se mi fosse successo qualcosa, 'qualcuno' avrebbe provveduto a mandare quelle informazioni ai servizi segreti della flotta. Quello che interessava a me era rimanere con Chase e, ancora meglio, se potevo rimanere sulla Zen che era diventata la mia vera casa. Il giorno che diedi le dimissioni fui contattata da una donna sconosciuta di un'altra Loggia la quale mi assicurò un'uscita onorevole e senza ritorsioni dalla Loggia del Bufalo in cambio di un piccolo incarico."
"Di che cosa si trattava?" chiese Chase con voce spezzata
"L'Ammiragliato avrebbe dato delle coordinate alla Zen e, una volta lì, avrei dovuto fare di tutto per tenerli in quella posizione almeno per cinque giorni. Naturalmente accettai, potevo uscire da quella vita di menzogne in cambio di soli cinque giorni di guasti casuali..."
"Ma..? Non è andata così" la incitò Moses
"Naturalmente si trattava di una trappola, le coordinate erano quelle del tunnel spaziale, probabilmente il loro intento era farmi sparire insieme alla nave, così qualsiasi documento compromettente sarebbe sparito insieme a me."
"Capisco... bene, alla fine è andata comunque tutto per il meglio!" esclamò Zukov dando una pacca a Chase che era vicino a lui.
"Mi scusi Capitano, ma non direi che è andata per il meglio..." il secondo ufficiale della Zen era sbalordita.
"Hai ricevuto degli ordini ai quali non potevi rifiutare, da membri del tuo alto comando, le coordinate per il luogo della trappola le ho ricevute io e non tu e per finire, hai dimostrato la tua fedeltà alla nave ed all'equipaggio salvando gli uomini della Zen che erano caduti vittima del mostro di fumo. È stata un'ottima idea spostarli tutti fino ai monti una volta capito che quei cristalli rendevano per lui difficile trovarli. Hai idea del perché il fumo borg non vi abbia direttamente assimilato?" continuò Zukov
"Penso che quei naniti non fossero completi. Seguivano la direttiva di assimilare le persone e quindi ci hanno catturati, ma in definitiva non potevano veramente assimilare. Durante il viaggio controllai diverse volte la nave in cerca di materiali dei Massoni che potevano darmi il motivo della missione e in uno degli scomparti segreti che usavo per portare messaggi ho trovato un contenitore pressurizzato... col senno di poi sospetto che all'interno ci fosse qualcosa che avrebbe reso completa la nube borg."
"Che fine ha fatto quel contenitore?" chiese Moses
"Temendo che potesse essere qualcosa di pericoloso per la nave me ne sono liberata.. con il senno di poi probabilmente questo non è comunque bastato per evitare i problemi tecnici alla Zen"
"Ha fatto bene... beh io non sono ottimista come Zukov ma lei ha sicuramente delle attenuanti e ne avrà molte di più se ha ancora con sé quel dossier di cui parlava." tagliò corto Moses
"Ne ho una copia in un impianto nascosto nel mio corpo e sarò felice di darlo a voi."
"Bene, manderò il Comandante Mendel a scaricare i dati. Chase vieni con me un paio di minuti e lascia che la Gardner parli con il suo Capitano."
I due uscirono.. Moses aveva il suo solito sguardo arcigno mentre Chase sembrava distrutto dalle scoperte fatte. Appena fuori dalla porta, Moses lo trascinò dentro una stanza a caso del corridoio.
"Dave hai mai raccontato niente al Comandante Gardner dell'Empireo?"
"No signore, ho sempre ripetuto la storia di copertura, ce l'avete fatta ripetere così tanto spesso che era più credibile della realtà."
"Questo è un bene, mi fido di te, però da ora in poi dovrai stare attento, la Gardner è in una situazione molto pericolosa e probabilmente lo sarai anche tu. Stalle accanto, almeno finché non la metteremo nelle mani dei Nove."
"Perché loro?"
"Non hai ascoltato? Questi Massoni sono persino dentro gli alti vertici della Flotta, almeno con i Nove possiamo stare sicuri, difficilmente la Loggia avrebbe investigato su K4 se uno dei Nove fosse stato coinvolto con loro, in quel caso avrebbero saputo già tutto."
"Capito... è bello vederla signore."
"Mmpf..." borbottò Moses uscendo dalla stanza.

Pianeta sconosciuto
Laboratorio scientifico
Contemporaneamente


"Comandante Winslow siamo pronti" comunicò Wood
=^=I potenziatori di teletrasporto funzionano bene?=^= chiese lei di rimando.
"Certamente e siamo in contatto diretto con la navetta su cui è stato installato l'emettitore olografico quindi invieremo il chip di Archibald e aspetteremo che i naniti si accorgano che le difese del laboratorio sono cadute. Al momento opportuno teletrasportiamo anche il suo corpo in magazzino dove abbiamo approntato una cella di contenimento ad hoc."
=^=E le cariche EMP?=^=
"Cortez ha appena finito di piazzare... direi che tutto fila liscio. Una volta che i naniti saranno distrutti potremmo iniziare le ricerche degli uomini della Zen."
=^=Non si preoccupi di quello signor Wood, gran parte dell'equipaggio è stata trovata ed è in salvo. Il Comandante Gardner li aveva fatti nascondere fra le montagne dove i cristalli di silicio creavano campi di disturbo più potenti. Fox mi ha spiegato anche come hanno fatto a mettersi in contatto con noi attraverso quei cristalli, ma mi sono persa dopo che ha detto 'Ha fatto così', dovrà chiedere a lui direttamente.=^=
"Spiegazioni che non capirò probabilmente... bene, se è tutto, possiamo iniziare."
=^=Prima di chiudere... abbiamo ricevuto una comunicazione da Elaina=^=
"Oddio! Sta bene? Si è liberata? Dov'è adesso?"
=^=Si calmi! Elaina sta bene, gli abitanti del tunnel l'avevano presa solo per evitare qualche spiacevole sorpresa da parte nostra, quando torneremo indietro lei ci sarà restituita. Ha accennato anche ad un modo per passare senza essere attaccati... qualcosa su un'inversione, comunque ne parleremo quando lei sarà tornato. Volevo solo darle la notizia.=^=
"Grazie Signore... grazie..."
Cortez gli diede una pacca sulla spalla e i due si misero a lavoro per finire i preparativi. Dopo pochi minuti Wood premette di nuovo sul comunicatore.
"Wood a Fox"
=^=Sono pronto. Diamo il via alle danze=^=
Il primo teletrasporto fece sparire il chip isolineare di Archibald che Wood aveva messo per terra al centro del cerchio composto dai potenziatori di teletrasporto. Poi lui e Cortez si affrettarono a spostarli, mettendoli attorno al corpo meccanico dell'automa. Wood attivò quindi l'androide provvisto del nuovo chip.
"Computer, collegarsi all'impianto di sicurezza del laboratorio."
=^=Collegamento effettuato.=^=
"Computer disattivare i sistemi di sicurezza della base e abbassare gli scudi."
=^=Attenzione questa azione metterà a rischio l'intero laboratorio e lo staff al suo interno=^=
"Lo sappiamo, esegui l'ordine."
Passarono alcuni minuti senza che niente succedesse, poi all'improvviso scattò l'allarme. Un'enorme nuvola nera si gettò all'interno dei laboratori e Cortez fu lesto a dare l'ordine di teletrasporto, ma non prima di aver attivato le bombe EMP.
Passò un altro minuto senza che succedesse niente poi un enorme forza invisibile si espanse in tutte le direzioni e la furiosa nube di naniti si disgregò facendo cadere su tutto il laboratorio quelli che sembravano almeno una decina di centimetri di polvere inerte.
"È andata alla grande direi." commentò Fox
"Non possiamo ancora esserne sicuri, però direi di si... come vanno i livelli di energia della nave?" rispose Cortez in uno dei suoi momenti di loquacità.
"Sembra che stiano risalendo, come avevamo supposto erano i naniti ad assorbire l'energia attorno al pianeta. Tra qualche minuto ne avremo abbastanza per metterci in orbita bassa e scandagliare per bene il pianeta alla ricerca dei membri della Zen mancanti."
"No Archibald, non puoi usare quella skin per il tuo avatar, dovrai cercarne un'altra" esclamò Wood dall'interno della navetta
"Che c'è che non va in quella skin?" chiese Fox affacciandosi per poi esclamare immediatamente "No! Quella skin non va affatto bene!"
=^=Ma è stato il Signor Cortez a suggerirla e devo dire che la trovo molto interessante.=^=
"Ah beh, se l'ha detto Cortez allora va bene per me" sorrise Fox facendo l'occhiolino ad Alexander.
"Lui ci ucciderà..." mormorò Wood scuotendo la testa.

Pianeta Artelia
Studio Privato di Argel
5 febbraio 2401 - ore 19:00


"Argel, non voglio immischiarmi nella vostra cultura e nelle vostre problematiche, ma una delle nostre navi potrebbe accogliere tutti coloro che vogliono tornare nel mondo reale, se volete." si offrì Elaina dopo aver appoggiato il suo tè sulla scrivania di mogano che campeggiava nell'ufficio privato della donna al comando.
"Capisco quello che vuoi dire, ma, anche se volessimo, sarebbe un grosso problema. Sono passati cento anni dall'ultima persona che abbiamo salvato... a parte te ovviamente. Quasi tutti loro tornerebbero in un mondo che non conoscono, non sono certa che faremmo loro un piacere a lasciarli andare."
"Dovevo provarci, ma, in effetti, non hai tutti i torti. Però, se dovessero esserci nuovi arrivi, ti prego di comunicarmelo, così potremmo venire a salvarli. Posso fornirti un canale sicuro con la mia base operativa, posso assicurarti che sappiamo bene come mantenere i segreti."
"Ragioneremo su questa eventualità ed anche sulla possibilità di integrare nel nostro popolo alcuni individui selezionati fra coloro che sono in stasi... hai ragione dopotutto, la presenza di nuovi individui potrebbe allargare i nostri orizzonti ed evitare una stagnazione delle idee... a questo proposito... che ne dici di rimanere con noi? La tua presenza ci ha portato già a discutere su noi stessi e sul nostro futuro... potresti essere la portavoce del nostro popolo se un giorno volessimo aprirci verso l'esterno."
"Ti ringrazio per l'offerta Argel, ma devo rifiutare. Ho un compagno e due figli che amo alla follia... non potrei mai rimanere qui" si affrettò a declinare Elaina.
"Immaginavo, però sarebbe stato divertente" Argel sorrise di rimando
=^=E' arrivato il segnale dalla nave di Elaina =^=
"Bene lo attendevamo.. contattare, massima cripta-tura... scusa Elaina ma i nostri protocolli per il momento sono questi."
"Tranquilla, nessun problema. Elaina Tarev a USS Raziel, mi ricevete?" chiese la dottoressa dopo un cenno affermativo del capo degli Arteliani
=^=Elaina!=^=
"Ciao Alexander, è andato tutto bene?"
=^=Sparisci per due giorni e mi chiedi com'è andata la giornata?=^=
"Vedi che tipo mi sono scelta? Forse potrei rivalutare la tua offerta di rimanere qui."
=^=Qui dove? Non fare scherzi!=^=
"Signor Wood, sono Argel. Sono a capo di questo popolo, mi dispiace per il dolore che le abbiamo sicuramente provocato, ma ne andava della nostra sicurezza. Spero che potrà perdonarci."
=^=Ecco vedi? Lei è più simpatica... Argh! Comandante quel braccio mi serve!=^=
=^=La cosa stava andando troppo per le lunghe=^= grugnì Moses intervenendo nella conversazione =^=Mi scuso per le maniere rudi ma rivorrei indietro la nostra dottoressa ed anche un modo per uscire da quel tunnel senza friggere tutta la nave=^=
"Questo invece è il mio capo... non è male anche se è un brontolone."
=^=Signor Tarev =^= la voce dell'attuale capitano della Raziel era, se possibile, scesa di tono ed era diventata più minacciosa.
"Signor Moses le invieremo le coordinate di entrata e il secondo preciso in cui dovrete entrare. Non avrete bisogno del trucchetto con le navette, il passaggio sarà sicuro al 100%" si intromise Argel
=^=Signor Tarev? =^= Questa volta nella voce di Moses c'era una richiesta di conferma... si potevano fidare di loro?
"Sono certa che tutto andrà bene, appena la nave sarà passata sarò teletrasportata sulla Raziel."
=^=Bene allora, ci vediamo più tardi. Moses chiudo.=^=

USS Raziel
Ponte 1 - Plancia
5 febbraio 2401 - ore 19:25


"Timoniere?" chiese Moses seduto sulla poltrona del Capitano
"Tutti i dati inviatici dagli Arteliani sono stati inseriti. Dovremo seguire un'onda di energia... dovrò solo stare attenta a non avvicinarmi troppo, ma non dovrebbe essere un problema." rispose fiduciosa Atena che sembrava molto più rilassata ora che avevano ritrovato il suo mentore.
"Bene allora veda di non farlo diventare un problema. Vada quando ritiene opportuno."
"Entrata nel portale fra 3... 2... 1... adesso!"
Atena diede acceleratore con uno scatto del polso e la nave spiccò un balzo proprio nel momento in cui il tunnel si apriva davanti a loro. Pochi chilometri più avanti, quella che sembrava una tempesta di energia e plasma si scatenava lungo il tunnel per andare a scaricarsi dall'altro lato dello stesso.
Era quello il momento in cui il tunnel diventava inerte, proprio mentre le energie invertivano la loro polarità per un fenomeno che ancora era inspiegabile.
"La tempesta sta rallentando, deve aver raggiunto uno spazio più ampio all'interno del tunnel. Diminuisco la velocità per mantenere le distanze."
"Signor Wood i sensori dicono qualcosa?" chiese Moses girandosi verso la console scientifica.
"Niente di niente, troppe interferenze... aspetti, dia un'occhiata a questo!" Alexander inviò quello che vedeva al monitor principale.
La luce della tempesta era abbagliante e, in più, la visuale aveva uno sfarfallio fastidioso, ma, aguzzando bene la vista, si poteva vedere un planetoide di un azzurro intenso grande all'incirca quanto una piccola luna.
Come era apparso, scomparve nascosto dalla tempesta.
"Quello doveva essere Artelia. Per resistere a queste tempeste devono disporre di una tecnologia incredibile." sospirò Fox dalla sua postazione di plancia.
"Non vi fate venire l'acquolina in bocca, soprattutto finché non siamo usciti da questa enorme zanzariera elettrica" li avvertì Moses con un cipiglio minaccioso
"La tempesta sta di nuovo accelerando, dovremmo essere fuori al massimo fra 10 minuti." comunicò la Prince dal timone completamente concentrata sulla guida.
Ne passarono otto prima di vedere di nuovo il cielo stellato e, nello stesso momento, un fascio di luce verde investì la plancia depositando un incolume dottoressa Tarev
"Elaina!" Alexander scattò immediatamente in piedi abbracciando la compagna che si abbandonò fra le sue braccia per qualche istante.
Un brontolio minaccioso li fece presto separare.
"Voi due piantatela! Signor Tarev tutto bene?" chiese Moses brusco anche se si poteva notare qualche ruga in meno sulla sua fronte sempre corrucciata.
"Sì Signore, ma per un rapporto completo dovrà aspettare qualche ora... devo rimettere insieme le idee prima di spiegarvi quello che è successo."
"Nessun problema. Per il momento è in libertà e si porti dietro Wood, è troppo agitato e mi distrae." Moses tornò a girarsi verso il monitor principale.
I due uscirono in fretta dalla plancia.

USS Raziel
Ponte 1 - Plancia
5 febbraio 2401 - ore 19:40


"Capitano, un messaggio criptato proveniente dalla USS Turikan... sembra una registrazione. È.. è il Capitano!" l'addetto alle comunicazioni sobbalzò visibilmente dalla poltrona.
"Si calmi Guardiamarina! Sentiamolo" un'altra ruga sulla fronte di Moses scomparve.
=^=Qui Hazyel. Non so se e quando riceverete il messaggio, ma sono certo che qualsiasi cosa abbiate trovato al di là di quel tunnel spaziale ne uscirete comunque. Non ho tempo di spiegarvi tutto, posso solo dirvi che c'è un complotto ai vertici della Flotta Stellare e io sono in una posizione incresciosa. Il Capitano della Turikan, su cui mi trovo, è molto probabilmente invischiato nella cosa... per il momento siamo ancora in posizione di attesa, sembra che stiano aspettando degli ordini, ma se dei nostri o dei loro non saprei dire. Mi trovo qua con alcuni uomini di fiducia e se non vi sentirò entro data stellare 78103.77 dovrò prendere il controllo della Turikan... non sarebbe male avervi al mio fianco. Se ascoltate questo messaggio potete contattarmi direttamente, Sarah saprà come entrare nelle comunicazioni della nave senza lasciare tracce. Hazyel chiudo.=^=
Dopo pochi attimi il messaggio riprese dall'inizio e Moses fece staccare la comunicazione.
"Signor Mendel, Capitano Zukov, Signor Chase... tutti in sala tattica. Portate anche il Comandante Gardner." ordinò Moses usando il comunicatore, poi si alzò e si voltò verso la figliastra che era rimasta in silenzio per tutto il viaggio attraverso il tunnel. "Contenta?"
"Si..." mormorò Victoria asciugandosi di nascosto una lacrima per poi sorridere a Frank. Lui la guardò per un attimo e poi se ne andò sbuffando.
"Fox vieni anche tu."

USS Raziel
Ponte 3
Stiva 2 riconvertita in sala ologrammi
5 febbraio 2401 - ore 19:58


"Lei conosce il Capitano Iside della USS Turikan?" chiese Moses a Giulia non appena tutti si furono seduti.
"Sissignore. Appartiene all'Antico Ordine dei Tagliapietre, una loggia... diciamo rivale, credo sia ad un livello abbastanza alto nella gerarchia. Per la cronaca, è la donna che mi aveva incaricato di portare la nave verso il tunnel" rispose lei senza nemmeno un attimo di attesa e questo piacque a Moses.
"La situazione è questa, abbiamo l'occasione di porla agli arresti, ma sarebbe meglio farlo senza scatenare una guerra civile sulla nave. Siamo a corto di incursori quindi dovremmo fare affidamento anche sugli uomini della sicurezza della Zen."
"Nessun problema, i miei saranno felici di ripagare un debito. Ma cosa facciamo? Ordiniamo alla Turikan di consegnarci il loro ufficiale in comando?" chiese Zukov dubbioso.
"Serve un diversivo, ma forse è il caso di sentire prima il Capitano. Signor Mendel riesce a mettersi in contatto con lui senza allertarli?" domandò Moses al suo capo operazioni.
"Dovrei riuscirci. Con l'aiuto del Comandante Gardner potrei passare attraverso le backdoor nelle comunicazioni create dai Massoni. Non credo che la console di plancia li possa intercettare."
"Provvedete."
Mentre le due donne lavoravano, Fox si offrì di portare bevande per tutti. Chase lo seguì al replicatore per scambiare con lui qualche aneddoto sulle avventure passate. Dopo più di un'ora Sarah si disse pronta e tutti si misero in attesa di quello che sarebbe successo.
=^=Sei tu vecchio orso?=^= chiese Hazyel non fidandosi ancora della comunicazione.
"A quanto pare dobbiamo tirarti fuori di nuovo dai casini" rispose Moses con un grugnito
=^=Non sai quanto mi fa piacere sentirti... ma negherò di averlo detto se qualcuno me lo chiede.=^=
"Troppo tardi, ci sono dei testimoni. La vita non è mai così facile..."
La parola in codice per: puoi parlare, ma c'è gente non dell'Empireo. Hazyel comprese e si limitò ai fatti.
=^=A che distanza siete dalla Turikan?=^=
"Circa tredici giorni a curvatura 9.. meno se ci venite incontro.. Qual è il piano?"
=^=Voglio far parlare il Capitano Iside, voglio sapere chi è il suo capo. Sono quasi certo che sia un ammiraglio e vorrei scoprire chi.=^=
"Aspetta... Signor Gardner?"
"Mi dispiace signore, ma non conosco il Venerabile Gran Maestro dell'Antico Ordine dei Tagliapietre, è solo un caso che io sappia che lei appartenga a quella loggia, di solito anche i membri non si conoscono gli uni agli altri"
=^=Di cosa state parlando?=^= chiese Hazyel che non conosceva tutti gli avvenimenti vissuti dalla sua nave nei mesi precedenti.
"Per farla breve abbiamo recuperato la USS Zen e abbiamo scoperto che il suo secondo ufficiale, il Comandante Gardner faceva parte dei massoni. Per essere precisi tentava di lasciarli e per questo è stata usata per portare la Raziel in una trappola. Come facevi a sapere del tunnel a proposito?"
=^=Gli uomini che mi hanno contattato a quanto pare erano gli stessi massoni che conoscete voi. Da quello che ho capito volevano preparare un attentato su Alpha Mensa V e volevano usare me come capro espiatorio. Una volta data per dispersa la Raziel volevano farmi passare per un disperato in cerca di vendetta... o roba simile. Fortunatamente la Tal Shiar e l'intelligence della Flotta avevano riempito la colonia di agenti. Non hanno nemmeno fatto in tempo a scendere che li hanno presi tutti. Comunque adesso un po' di tasselli stanno andando al loro posto... e la cosa sembra più grossa di quanto credessi.=^=
"Quindi cosa facciamo? Vorrei evitare di infilarmi in uno scontro fra navi federali... la Raziel è piena fino a scoppiare, la Zen purtroppo è andata distrutta." chiese Moses
=^=Forse un'idea ce l'avrei... ti ricordi la simulazione del Suk Orioniano?=^=
"Quella dove hai barato uccidendomi per dimostrare la tua fedeltà al cartello oroniano? Preferirei evitare grazie." ringhiò Frank ricordando quanto quel giovane lo mandava in bestia.
=^=Beh questa volta non ti ucciderei... magari solo una piccola ferita più o meno superficiale=^= propose speranzoso Hazyel
"Non se ne parla!"
"Ehm scusate... io forse avrei un'idea... e forse potreste avere la morte che volete." disse Fox alzando timidamente la mano.

USS Turikan
Alloggio del Capitano
5 febbraio 2401 - ore 20:25


La lampada da tavolo sulla scrivania iniziò a tremare, come se la lampadina fosse pronta a fulminarsi. Il Capitano Iside socchiuse gli occhi sospettosa e sorpresa... qualcuno della Loggia la stava chiamando.
"Computer attivare protocolli antintercettazione e poi interrompere il collegamento con questa stanza."
=^=Protocolli attivati. Computer nella stanza disattivato fino a nuovi ordini.=^=
"La fedeltà è dei cani verso i padroni..." disse la donna dopo aver premuto una serie di tasti nascosti nella scrivania.
=^=La lealtà è tra gli uomini.=^= rispose la Gardner
"Chi sei?" chiese il Capitano della Turikan
=^=Lei mi conosce, mi ha dato l'incarico di trattenere la USS Zen alle coordinate inviate dall'Ammiragliato.=^=
"Maestro Gardner è un piacere risentirla, ma il momento non è propizio per una chiacchierata."
=^=Non la contatto per facezie Gran Maestro Architetto, ma per aggiornarla.. la Flotta pare abbia scoperto qualcosa sui vostri piani per l'attentato su Alpha Mesa V.=^=
"Non so di cosa stia parlando.."
=^=Non finga con me.. oramai so tutto, ero stata incaricata di portare la Zen a precise coordinate.. immagino per essere inghiottita dal misterioso tunnel, poi la vostra Loggia avrebbe fatto in modo che la Raziel arrivasse in nostro soccorso sparendo anche lei. In questo modo voi Tagliapietre avreste avuto un ideale capro espiatorio per i vostri piani, mentre la Loggia del Bufalo d'Acqua si sarebbe liberata di me.. Era una trappola , ma questo adesso non è più importante. La Raziel è riuscita ad uscire dal tunnel e a portare via tutti i sopravvissuti della Zen, me compresa.. e la mia Loggia non apprezzerà il fatto che io sia sopravvissuta=^=
"Non conoscevo le vere intenzioni dei miei maestri... mi dispiace molto per i guai che le ho involontariamente provocato, ma le posso assicurare che nemmeno io sapevo del tunnel, comunque cosa vuole da me?"
=^=Non la accuso di niente, ma ho fatto importanti scoperte da quando sono a bordo della Raziel. Il Comandante Moses conosce l'identità del Venerabile Gran Maestro della Loggia dell'Antico Ordine dei Tagliapietre, o gli manca davvero poco per scoprirlo. Stiamo arrivando da voi con l'intenzione di porre agli arresti il Capitano Hazyel perché Moses ritiene che lui sappia qualcosa. Le offro questa informazione in cambio di un passaggio quando dovrà far perdere le sue tracce... non posso rimanere a lungo su questa nave.=^=
"Impossibile! Hazyel era solo una pedina nel nostro piano.. da usare e bruciare su Alpha Mensa! Purtroppo quel capitolo è chiuso: colui nel quale la loggia aveva posto fiducia, ha fallito la missione ed ora c'è solo tempo per far sparire le tracce." Iside si alzò in piedi seccata
=^=È quello che pensavate, ma Moses pare certo che il Risiano stesse già cavalcando i ranghi della massoneria.. siete stati tratti in inganno. Da quanto ho capito, la Loggia del Bufalo d'Acqua voleva fermare il vostro attacco terroristico su Alpha Mesa V, lo scopo era quello di screditare e distruggere l'Antico Ordine dei Tagliapietre.=^=
"Come può essere?! E soprattutto come hai scoperto tutto questo?"
=^=Mi credono ancora un ufficiale ligio al dovere e mi hanno fornito informazioni su investigazioni portate avanti dal Comandante Moses e dalla Flotta. Lui già sospettava di Hazyel. Per loro, però, sono informazioni scollegate fra loro, solo io che faccio parte della Loggia del Bufalo d'Acqua ho tratto i giusti collegamenti... il Comandante Moses deve essere fermato. Se mette le mani su Hazyel, scoprirà il resto della faccenda e saranno guai per tutta la massoneria=^=
"E come possiamo fare? Ormai i miei contatti hanno fatto sparire le loro tracce... sono sola al momento."
=^=Dovrà fare in modo di convincere il Capitano Hazyel che la sua Loggia lo ha abbandonato e lo informerà che il suo Primo Ufficiale sta arrivando per arrestarlo. Hazyel dovrà uccidere Moses così da non avere scampo se non collaborare.. a quel punto lo porteremo dal vostro Venerabile Gran Maestro... sarà lui a decidere se è meglio cavare dal prigioniero qualsiasi informazione utile e farne un strumento, oppure se è meglio ucciderlo per farne un monito futuro... questa è la mia idea, voi acquisite una pedina ed io avrò la mia vita di nuovo indietro, ma lungi da me dare più di un consiglio a lei che mi è superiore in grado e in saggezza. In ogni caso, temo che dovrà preparare un piano per far presto perdere le sue tracce perché, se il piano ordito dai Bufali d'Acqua andrà in porto, ci sarà una epurazione nella Flotta Stellare.. io stessa dovrò sparire far perdere le mie tracce.=^=
Iside era stata colta di sorpresa non aveva modo di contattare il Gran Maestro.. non era saggio né opportuno farlo dopo il disastro di Alpha Mensa IV.. pensava di avere più tempo per trovare una via d'uscita e, invece, doveva agire in fretta:
"Fra quanto sarete qui?"
=^=Un paio di settimane se mantengono questa velocità. Meno se ci venite incontro. Io opterei per la seconda via.. in tal modo, Capitano, lei non avrà destato sospetto alcuno.. io dovrei convincerli a farmi scendere sulla Turikan insieme a Moses.. se ci riesco posso preparare una navetta per la fuga... se Hazyel uccide Moses si scatenerà un vespaio e io vorrei evitare di rimanere qua da sola...=^=
"Ho capito... segua il suo piano, io convincerò Hazyel che l'unica via di fuga per lui è uccidere il suo Primo Ufficiale. Se non lo fa, ucciderò entrambi e verrò da lei. Iside chiudo."
Il piano era folle, ma il Comandante Gardner aveva ragione.
Tutto stava andando a rotoli, ma, se il piano avesse avuto successo e Hazyel fosse passato alla Loggia dell'Antico Ordine dei Tagliapietre, portando con lui le prove per distruggere i rivali, lei avrebbe guadagnato enorme fama e sicuramente avrebbe scalato molti altri gradini fino a portarla ai vertici dell'ordine. Se il piano fosse fallito, invece, avrebbe semplicemente chiesto l'immunità in cambio di informazioni che avrebbero distrutto la Loggia del Bufalo d'Acqua... il Venerabile Gran Maestro avrebbe comunque vinto e lei con lui.

USS Turikan
Ponte 6 - Sala Riunioni
16 febbraio 2401 - ore 22:00


Iside guardava Hazyel con un misto di disgusto e soddisfazione. Non c'era voluto molto per convincerlo che la sua Loggia lo aveva tradito e che il suo Primo Ufficiale aveva le prove per chiuderlo in una cella per molto tempo.
Lui aveva replicato che poteva denunciarla come facente parte del complotto, ma la donna aveva sorriso... lui non aveva prove su di lei e chi avrebbe creduto a lui che si era rivelato un traditore? Però, magnanimamente, gli aveva offerto una scappatoia... uccidere il Primo Ufficiale della Raziel e scappare con lei per essere accolto fra le braccia della sua Loggia. Loggia che lui aveva avuto l'incarico di distruggere, ma poco importava, Hazyel si era attaccato a quell'ancora di salvezza senza pensare che poteva portarlo giù con sé in profondità.
"Si calmi, mantenga la freddezza" lo redarguì osservando la gamba destra dell'uomo che ballava sotto il tavolo per il nervosismo.
"La fa facile lei... sono io a dover uccidere."
"Credevo che non lo sopportasse. Non mi dica che è la sua prima uccisione." rispose lei sprezzante
Hazyel si limitò a grugnire.
=^=Capitano, il Capitano Moses della USS Raziel è salito a bordo insieme al Capitano Zukov della USS Zen ed al suo Primo Ufficiale. Moses vorrebbe parlare in privato con lei.=^=
"Bene, gli dica di raggiungermi in sala riunioni e faccia accomodare il Capitano Zukov nel mio ufficio. Non voglio essere disturbata mentre parlo con il nostro ospite."
=^=Sissignore=^=
"Ha preso anche la tua nave... fino ad ora come Facente Funzioni, ma dopo che ti avrà arrestato si prenderà tutta la torta." rincarò Iside osservando il Risiano.
"Non aspettava altro che un motivo per farlo.... bastardo" Hazyel si alzò e si avvicinò alla parete su cui erano affisse le armi della collezione privata di Iside... Il luogo era stato scelto proprio per quel motivo.
Dopo qualche minuto, la porta si aprì con un sibilo e l'attendente del Capitano Iside fece entrare Moses per poi andarsene. L'umano guardò la sala con un ghigno di sufficienza per poi lanciare uno sguardo pieno di risentimento verso il suo superiore Risiano.
"Capitano Iside" salutò Moses per poi sedersi al tavolo dando le spalle ad Hazyel.
Era una mossa sciocca, ma evidentemente pensava che ormai Hazyel non avesse più via di scampo ed evidentemente non avevano dubbi su di lei... *meglio per noi* pensò la donna divertita.
"Capitano Moses, è venuto a ritirare il suo capo? Sarà felice di consegnare la nave al suo legittimo proprietario" rispose lei sorridendo come se fosse una normale conversazione fra ufficiali.
"Non è questo lo scopo, ma il risultato è lo stesso. Il nostro Capitano avrà molto da fare nei prossimi anni... se non le dispiace togliamo subito il disturbo, non vedo l'ora di fare due chiacchiere a quattrocchi con lui sulla mia nave" Moses sorrise in modo mellifluo.
Fu in quel momento che una lama gli squarciò il petto. Iside vide chiaramente la punta della lama sbocciare dal costato di Moses. Uno schizzo di sangue la raggiunse facendola indietreggiare disgustata.
Gli occhi dell'umano si spalancarono per la sorpresa e quando la lama fu ritratta si voltò lentamente mentre il sangue gli colava dalla bocca.
"Oh sì! Questo è stato catartico!" commentò Hazyel sorridendo. Poi il Risiano, aggirò la lunga tavola e si avvicinò a Iside... i suoi occhi avevano perso quell'aria di sconfitta e di paura che avevano fino a quel momento.
La donna si rese conto di quanto la Gardner avesse ragione: si era trattato tutto di una finzione... Hazyel non era un burattino da muovere a piacimento come credeva quello sciocco di Linus e non era un comune adepto della Loggia dei Bufali era probabilmente uno dei loro Maestri più capaci.
"Bene Iside, la mia parte è stata fatta, adesso tocca a te... semprechè tu non voglia spiegare perché hai addosso tutto il sangue del mio povero Primo Ufficiale. Se lo conosco bene lui non avrà mai parlato dei suoi sospetti su di me e quindi si tratta della tua parola contro la mia... contatta il tuo Venerabile Gran Maestro, voglio delle assicurazioni prima di 'saltare la barricata' e le voglio qui e subito."
Hazyel pulì le sue impronte dall'arma con il tessuto che copriva il tavolo e gettò la lama, ancora insanguinata, ai piedi della donna.
Il Capitano della Turikan deglutì: sapeva che non avrebbe avuto ragione in uno scontro fisico con quel Risiano e, allo stesso tempo, calcolò quali potessero essere i vantaggi nell'avere accanto uno come lui... praticamente incommensurabili. Sorrise ed iniziò a premere una combinazione di tasti sul replicatore della sala riunioni.
"Una persona incompetente alla guida di una Loggia è come un falco in volo dal quale tutti gli uccelli inferiori s'affrettano a sfuggire e lo lasciano come il solo inquilino del cielo" disse Iside dopo che il contatto fu avviato.
=^=Allo stesso modo un tale Maestro Venerabile farà sì che la Loggia sia disertata dai suoi membri ed egli resterà solo nella sua gloria=^= rispose la voce distorta dall'altra parte della comunicazione.
"Venerabile Gran Maestro ho importanti novità da comunicarvi..." la donna iniziò un veloce sunto degli eventi mentre replicava per sé una giacca della divisa pulita e si ripuliva il viso con delle salviette umide.
=^=Hai agito bene...=^= si complimentò l'uomo dall'altro capo della comunicazione dopo aver ascoltato tutto. =^=Porta Hazyel e la Gardner al luogo sicuro che conosci, assicuro ad entrambi la mia protezione personale, mi farò vivo io appena potrò.. Chi? Ma.. Come vi permettete?=^= la comunicazione fu interrotta bruscamente mentre la porta della sala riunioni della Turikan si aprì con un sibilò.
"Vecchio orso è bello rivederti." esclamò Hazyel ancora appoggiato al tavolo incurante che i suoi stivali stavano calpestando il sangue della sua vittima.
"Si lo immagino... hai goduto un mondo nel fare quello" lo accusò, burbero, Moses indicando il corpo riverso al suolo in una pozza di sangue "Puoi andare adesso."
Il morto si alzò osservando con sguardo interessato lo squarcio nel suo petto, poi sorrise in un modo che il vero Moses non avrebbe mai fatto.
"Tu devi essere Archibald. Il Comandante Tarev ha fatto davvero un ottimo lavoro con quella sintopelle... anche se forse ha esagerato un po' con le sacche di sangue." commentò il Risiano dando la mano alla copia del suo Primo Ufficiale.
"Ha avuto alcuni giorni pesanti" la difese l'altro con una scrollata di spalle.
"Come... cosa..." Iside riusciva solo a balbettare. Ma i due uomini la ignoravano.
Fu il Comandante Jackson, il Primo Ufficiale della Turikan, a farsi avanti con due uomini della sicurezza. "Elionor Iside, la dichiaro in arresto per alto tradimento nei confronti della Flotta Stellare. Portatela via."
I due energumeni che lo seguivano afferrarono la donna e la portarono via mentre lei sbraitava ordini che nessuno più ascoltava.
"Il Signor Mendel è riuscita a intercettare la chiamata a quanto ho capito... il Contrammiraglio Mattei è stato arrestato?" chiese Hazyel con finta innocenza
"Preso, impacchettato e spedito... aspetta un attimo? Come sapevi che centrava Mattei?"
"La squadra dei reparti investigativi della Flotta, che è ripartita insieme a me da Alpha Mensa V, ha dovuto fare le valigie troppo in fretta. Come qualcuno colto con le mani nella marmellata e costretto a fuggire di corsa.. Nessuno sano di mente avrebbe lasciato tutto in mano alla Tal Shiar.. Nemmeno se avesse sbandierato ai quattro venti di farlo nell'interesse di una strategia di non contrapposizione e di distensione fra le nostre due organizzazioni. Da quanto ho capito dell'autonomia operativa delle varie squadre degli investigativi, è plausibile che Mattei non sapesse nemmeno che i suoi sottoposti avessero seguito una pista di contrabbando d'armi in grado di condurli proprio su Alpha Mensa V.. quando ne è venuto a conoscenza, e so per certo che sia stato ragguagliato in merito, Mattei ha pensato di cancellare ogni sospetto a partire dal tenere i suoi agenti il più possibile lontani sia da lui sia dai massoni di Linus ancora a piede libero, tra cui proprio il sottoscritto... quando ho preteso un'evacuazione per me e Malin Stromm, facendo credere di avere con me la bomba che non è stata fatta esplodere, non ha potuto far altro che volerci tutti sulla Turikan.. per eliminarci o in attesa di capire se fidarsi o come colpire.. non da ultimi, se ho ragione, come penso, è probabile che le nostre frottole su un piano ordito dai Bufali per distruggere la Loggia del Tagliapietre non fossero poi così campate in aria. Anche Mattei deve aver avuto lo stesso sospetto quando ha saputo che la colonia era piena di operativi sia federali che Romulani."
"Mmpf!" grugnì Moses infastidito. "Comunque, se lo vuoi sapere, Bernadette era in ascolto sulla linea criptata che abbiamo collegato alle rete di comunicazione dei Massoni. Ha inviato due squadre della sicurezza non appena hanno capito chi stava parlando con voi. Adesso leviamoci di qua, ho bisogno di una dormita e una bella doccia."
"A proposito, devo parlarti di una certa T'Pak." i due uscirono dalla sala riunioni diretti verso casa.

Base Stellare K4
Ponte 12 - Hangar 2
12 marzo 2401 - ore 12:55


"Benvenuta Comandante T'Pak, si diriga verso la terrazza panoramica di questo molo d'attracco, , il Capitano Hazyel l'attende al bar ristorante sul ponte 17." il giovane Tenente aveva la divisa aperta con qualche macchia qua e là, evidentemente il codice di comportamento su quella base era praticamente assente.
*Dopotutto a chi interessa mantenere un decoro in un posto come questo* pensò disgustata la donna guardando la sala accoglienza della base. Le pareti avrebbero avuto bisogno di una riverniciata e anche gli ufficiali di una bella raddrizzata... visto che era in ballo doveva ballare.
Era stata mandata su quella base sperduta e la sua intera squadra era stata smembrata e riassegnata. Non si faceva illusioni, con l'arresto del Contrammiraglio Mattei ogni suo gruppo d'investigazione aveva subito la stessa sorte, alcuni erano stati addirittura arrestati. Quella base sarebbe stata la sua casa per lungo tempo, se non per sempre.
*Potrei sempre dimettermi...* pensò per un attimo, ma scacciò quell'idea... non era il tipo da arrendersi facilmente.
"Signore?" chiese il Tenente vedendola immersa nei suoi pensieri
"Qual è il ristorante sulla passeggiata?" chiese T'Pak
"Quale? Ce n'è solo uno signore..." rispose lui confuso
*Ottimo... sempre peggio!* pensò fra sé infastidita e se ne andò senza dire altro.
La base era in pessime condizioni, così come il suo equipaggio. Sembravano tutti fregarsene, come se ormai avessero accettato il fatto di essere in un buco dal quale non potevano uscire. T'Pak ne rimase disgustata... Hazyel avrebbe rimpianto di averla fatta spostare lì da lui.
Lo trovò seduto al bancone del bar mentre si intratteneva con una rossa di bell'aspetto con i gradi di Tenente Comandante.
La donna aveva occhi solo per lui... *Ti posso capire, ma dai davvero una pessima impressione ragazza!* pensò avvicinandosi.
"Tenente Comandante T'Pak a rapporto signore." esclamò interrompendo la loro conversazione senza preoccuparsi.
"Benvenuta" rispose Hazyel "questa è il Tenente Comandante Winslow, il consigliere della base e suo responsabile quando io ed il Primo Ufficiale usciamo per una missione" la rossa le sorrise.
*E fai davvero un pessimo lavoro ragazza* pensò lei per poi uscirsene con un più diplomatico "Piacere di conoscerla Comandante."
"Bene, ho prenotato un tavolo per tre, mangeremo un boccone prima di tornare ai nostri affari... immagino che avrà delle domande sul suo incarico a bordo." Hazyel e la rossa si scambiarono un sorriso, come se pregustassero uno scherzo ben congegnato.
"Se proprio insiste..." T'Pak non era assolutamente entusiasta di iniziare il suo incarico in quel modo, ma fece quello che il suo nuovo Capitano le diceva di fare.
Seguì i due in una saletta appartata. Il led sulla porta diceva 'Prenotata'. Le porte si aprirono al loro avvicinarsi e tutti si sedettero. Il Risiano e la donna da un lato, lei dall'altro.
"Ok... che fanno di buono in questo posto?" chiese T'Pak guardandosi intorno alla ricerca del menù.
"Non ne ho idea... non ho mai mangiato qua." rispose Hazyel con una scrollata di spalle. Toccò un pannello della parete rivelando un lettore di DNA, il Risiano appoggiò la mano e la piccola saletta scattò verso l'alto come un turbo ascensore.
"Che diavolo!" esclamò il nuovo Capo della Sicurezza tenendosi al tavolino.
La porta si aprì di nuovo su un corridoio panoramico.
Una volta uscita, si ritrovò su un'ampia sala open space piena di scrivanie e gente che si muoveva indaffarata.
Due uomini della sicurezza si avvicinarono squadrando l'intrusa e sondandola con un tricorder.
Tutto era lindo e ipertecnologico e la gente che vedeva dava un senso di efficienza fuori dal comune... ben diverso da quello che aveva visto fino a quel momento.
Si voltò verso i suoi due ciceroni e li vide sorridere sornioni.
"Comandante T'Pak benvenuta all'Empireo." le disse Victoria Winslow con un sorriso.