Home Home
 
 
 
 
 
 
USS RAZIEL - MISSIONE 12 RSS USS RAZIEL - Missione 12

12.10 " GIOCO DI SPIE "

di Hazyel , Pubblicato il 10-01-2022

FLASHBACK
Zona Neutrale Romulana
Alpha Mensa V - Città di Adiug
04 febbraio 2401 - ore 12:20


Subito dopo aver ricevuto la notizia della scomparsa dell'amata compagna, come era stato ampiamente previsto da Linus, il grande e grosso Risiano si era, prima, incupito e, poi, sciolto come neve al sole.
Trattenendo a stento le lacrime, si era divincolato dall'abbraccio ed aveva tentato di far perdere le sue tracce in mezzo alla confusione che regnava sovrana.
Il massone aveva sorriso di fronte all'enorme prevedibilità dell'individuo che avevano scelto come capro espiatorio e, con un banale cenno del capo, aveva dato via libera ai suoi uomini di tenerlo sotto stretta osservazione.
Forse aveva veramente delle potenzialità nascoste, ma, in quel periodo di convivenza forzata sulla Nautilus, Hazyel gli era apparso come un enorme armadio, più adatto come stazza fisica ai reparti di sicurezza che al Comando, di sicuro appeal con il gentil sesso e dotato di un certo grado di intelligenza, ma niente di più: per nulla in grado, quindi, di veder cose più ampie di quelle che apparivano.
Forse dal Comando di Flotta non avevano del tutto sbagliato a spedirlo in quel buco di base in mezzo al nulla nella Macchia di Rovi: era l'esempio vivente che la macchina di addestramento, a partire dall'Accademia, non dava risultati adeguati ormai da parecchi anni, con rare eccezioni.
Era un punto in più a loro favore: con una guerra alle porte e, per una volta, dalla parte del torto, la Federazione avrebbe toccato con mano che, non solo uno dei suoi ufficiali era colpevole di un vile attentato verso civili, ma che questi ricopriva anche un ruolo di Comando ed era stato nominato Capitano per cui un intero processo di selezione, di addestramento e di promozioni per meriti, era del tutto degenerato dal punto di vista qualitativo rispetto agli obiettivi iniziali.
Occorreva riformare la Flotta Stellare e, in attesa di avere soltanto degli uomini validi in posti di comando, era necessario far ampio uso di tutte quelle tecnologie sperimentali che si erano accantonate negli anni per rispettare gli Accordi ed i Trattati stipulati con le altre organizzazioni planetarie dei Quadranti Alfa e Beta.
Il tutto con un piccolo e trascurabile vantaggio economico, politico e di influenza sociale per il gruppo massonico che lui aveva l'onore e l'onere di rappresentare.
Soddisfatto delle proprie idee e fantasticando sui risultati che avrebbe ottenuto a breve, Linus voltò le spalle alla folla e, lucidando i suoi piccoli occhiali, si diresse verso la Nautilus con un sorriso sornione sulla faccia.
Non poteva immaginare che, in quel preciso istante, anche la sua apparentemente insignificante figura, minuta e claudicante, fosse attentamente osservata da più occhi, sia Federali che Romulani.

FLASHBACK
Zona Neutrale Romulana
Alpha Mensa V - Città di Adiug
Viewpoint Hotel
04 febbraio 2401 - ore 13:38


Un campanello di allarme continuava a suonare fra le sinapsi cerebrali del Comandante Terr: la missione che lui aveva ricevuto da Moses non era affatto quella di far da balia al Capitano.
Cosa che, infatti, aveva evitato di svolgere per l'intero viaggio sulla Nautilus verso una destinazione ignota ed un contatto altrettanto sconosciuto.
Si trattava di un aspetto estremamente anomalo in tutta quella situazione: sapeva che il presunto committente aveva espressamente richiesto i servigi di Mister Roland, una copertura che il padre di Terr aveva utilizzato, per decisamente breve tempo, una decina di anni addietro, poco prima di sparire, essere dichiarato prima disperso e poi caduto in azione.
Il tutto proprio nello stesso momento in cui Empireo sembrava entrare in crisi con l'attivazione di un protocollo Cerberus ai danni del suo Capitano.
Navras aveva speso ogni momento libero a bordo della Nautilus nel costruire e demolire, a suon di logica, ogni possibile correlazione che potesse esservi fra i due aspetti, senza trovarne di sufficientemente valide ed accurate da superare il controinterrogatorio da lui stesso sostenuto.
Il gruppo capeggiato da Linus non si era minimamente interessato a Mister Roland per l'intero viaggio e, d'altro canto, secondo il resoconto fornito in seguito dal Capitano, aveva interessi del tutto diversi da quello, inizialmente dichiarato, di contrastare un pericoloso gruppo criminale.
Anche volendo fare forzatamente una correlazione tra le due situazioni, Mister Roland era conosciuto come affarista ed assassino senza scrupoli, ma non vi erano evidenze che fosse appassionato di bombe ed esplosivi.
Per quale motivo, quindi, era stato invitato a recarsi su Alpha Mensa IV?
Si trattava forse di un test?
O avevano bisogno di più capri espiatori? E chi meglio di un affarista criminale in combutta con un Capitano deluso dalla propria assegnazione e con la carriera praticamente finita?
Era una soluzione possibile, ma quanto mai anomala e statisticamente eccezionale.
Con la Nautilus piena di sgherri di Linus, se anche fossero stati tenuti d'occhio, ed era una cosa altamente probabile stante l'ipotesi iniziale, l'unico momento di contatto era stato quel ballo fra Malin ed il Risiano, adeguatamente preparato con la messa in scena di un presunto dissapore tra Mister e Miss Roland.
L'esibizione aveva avuto risvolti fin troppo esplicitamente sessuali a cui lui aveva dovuto fingere, con fatica, di far buon viso a cattivo gioco.
Non solo per una questione di mantenimento delle coperture: si sapeva che Mister Roland fosse glacialmente geloso e non appariscente nelle sue vendette nei confronti delle sue innumerevoli ex mogli.
Ma, soprattutto, ed era una cosa che aveva iniziato a lambiccargli il cervello come un tarlo nel legno, per un latente aggrovigliamento delle budella nel vedere quella scena.
Non aveva mai visto, o pensato, Malin con pensieri che non fossero puramente tattici, strategici o di azione. Sulla Nautilus qualcosa era cambiato, specialmente dopo la battutina che la Stromm si era lasciata sfuggire in piscina.
Quella distrazione, per lui insolita, sembrava in grado di infrangere quella coltre di imperturbabile resilienza agli eventi critici che, da sempre, lo aveva contraddistinto.
Dal punto di vista puramente logico, una debolezza sentimentale, anche momentanea, nei confronti della collega con cui più a lungo aveva condiviso la sua strada, era qualcosa di insensato.
Un sentimento era qualcosa che li avrebbe resi più deboli e non più forti, privando entrambi di quella efficienza che li aveva sempre contraddistinti.
Eccezion fatta per la perdita del padre, Terr aveva sempre mantenuto il controllo: sapeva di non potersi permettere di perderlo nuovamente.
A sostenere quella tesi, aveva svariati esempi sotto i suoi stessi occhi: senza il rischio di perdere il figlio, probabilmente, il Capitano avrebbe potuto compiere altre scelte per non sottostare al ricatto di quel viscido procacciatore di incarichi che si faceva chiamare Benjamin Linus.
Lo stesso Moses aveva dei punti deboli ben evidenti: i figli, la moglie, la stessa Victoria Winslow che pure aveva trascinato con sé in quella missione ad alto rischio che portava il nome di Empireo.
Wood e la Tarev erano entrambi il punto debole dell'altra e viceversa.
Navras non voleva diventarlo per Malin: non era logico o forse, semplicemente, la sua era diventata, improvvisamente, paura di perderla.
Doveva troncare quel rapporto simbiotico per qualche tempo e capire cosa e dove avrebbe portato loro il futuro.
Sarebbe stato difficile separarsi se rimanevano entrambi sulla USS Raziel, ne era consapevole, ma quel campanello di allarme che continuava a rimbombare nella sua testa sembrava indicargli un'altra via.
Ci sarebbe stata una strada differente da percorrere, doveva solo capire perché fosse ancora così concettualmente inafferrabile da essere incapace nel metterla chiaramente a fuoco.

USS Raziel
Ponte 2 - Laboratorio Medico Scientifico
04 Febbraio 2401 - ore 15:53


Dopo la sfuriata di Moses, rivolta a tutti ed a nessuno, Alexander Wood aveva aumentato i propri segni di malessere.
Era la prima volta da anni, dal rapimento ad opera degli Aetos, che non provava lo stesso grado di malessere ed inquietudine: non era al fianco di Elaina, ne ignorava la sorte e si sentiva passivamente impotente.
Sapeva benissimo, sin da quando avevano entrambi accettato di far parte di Empireo, che sarebbero aumentati esponenzialmente i rischi ed avevano accettato ugualmente la cosa perché erano assieme e niente e nessuno avrebbe mai potuto scalfire la loro unione.
Con la nascita dei due bambini, quella convinzione di assoluta sicurezza era andata scemando.. ogni loro azione si poteva riflettere, positivamente o negativamente, nei piccoletti.
Vi era un'amorevole pletora di parenti, dai nonni agli zii, pronti a prendersi cura di Isabella e Gabryel in ogni momento, ma la sola idea che, in quel preciso momento della loro vita, potevano entrambi diventare orfani di tutti e tre i genitori era una cosa che letteralmente aveva impallato tutte le sinapsi di Alexander che aveva chiesto di essere sostituito in plancia dalla sua vice Olga Pavlov per potersi schiarire le idee ed essere di supporto ai propri compagni.
Si era recato nel piccolo laboratorio di bordo che condivideva con Elaina e la cosa non aveva migliorato il suo stato d'animo: ogni cosa gli faceva tornare in mente lei.
Vicino alla porta vi era il camice che lei amava indossare e, appena entrato, Alexander aveva immediatamente percepito che aveva conservato inalterato il suo profumo.
Alla scrivania, che condividevano, vi era il cassetto segreto delle leccornie che Elaina puntualmente svuotava e lui magistralmente riforniva con il tacito accordo di Olga e degli altri membri dei loro staff.
Vi erano gli strumenti che entrambi adoperavano, il piccolo replicatore alimentare modificato da entrambi per avere sempre pronte le loro bevande preferite..
Decise di socchiudere gli occhi, ma il forte magone e la sensazione di vuoto si misero ad attanagliare anche il cuore di Wood fino a quando un rumore metallico non lo riscosse dai suoi pensieri.
Quando aprì gli occhi, vide Victoria Winslow puntargli al collo, protetta dalla sua custodia, una Kodachi, una spada giapponese più corta della Katana.
La rossa non aprì bocca, ma non ne ebbe bisogno: la soluzione era la più congeniale.. attivare il mini programma di addestramento in sala ologrammi gli avrebbe permesso di incanalare le energie negative lungo il taglio della spada, trattenendo pensieri positivi.
Alexander provò ad obiettare sul fatto che fosse inopportuno attivare un dispendio energetico ulteriore solamente per offrire a lui una valvola di sfogo, ma Victoria si limitò a scrollare le spalle, mostrargli un pad con l'autorizzazione concessa dal vecchio orso ed il tempo massimo offerto.
Moses voleva farsi perdonare la sfuriata e l'aveva fatto a modo suo.
Alexander sorrise, afferrò la Kodachi e si diresse verso il ponte 3 alla sala d'addestramento olografica, non aveva molto tempo, ma se lo sarebbe fatto bastare e sarebbe tornato più concentrato e determinato che mai.

USS Raziel
Ponte 1 - Plancia
04 Febbraio 2401 - ore 19:00


Le quattro ore concesse da Moses erano terminate e, a bordo, si respirava ancora una certa tensione.
Zukov, pur non volendo scontrarsi apertamente con il vecchio amico, non aveva perso occasione di sottolineare che occorresse fare in fretta e mandare in orbita quante più navette possibili per ampliare la rete dei sensori e facilitare il soccorso e l'evacuazione dei suoi uomini.
Fox aveva ribattuto più volte che ciò non solo non era possibile, ma nemmeno consigliabile: avevano bisogno delle navette per attraversare il wormhole nel tragitto di ritorno e non potevano rischiare anzitempo di perderle, senza considerare tutto il lavoro di preparazione, schermatura e potenziamento necessario alle medesime al fine di garantir loro un minimo di autonomia suppletiva.
Chase, dal canto suo, pur essendo entusiasta di aver ritrovato i compagni d'armi di Empireo, aveva il cuore dilaniato dal pensiero che la sua amata Giulia fosse stata rapita, forse ferita o uccisa da quella nube di naniti e, imperterrito, aveva tentato in tutti i modi di aiutare la Prince alla consolle del timone.
Se all'inizio la cosa era stata accolta con favore da Atena, col passare del tempo, i livelli di insofferenza di quest'ultima verso i consigli del primo erano andati ben oltre la soglia di allarme.
Avevano modi di fare differenti, approcci difformi ed ognuno dei due, in qualche modo, invidiava la posizione dell'altro: la Prince sarebbe voluta essere al fianco di Zukov, quando questi ne aveva avuto più bisogno, Chase avrebbe desiderato essere ancora il responsabile volo della Raziel per poter spingere a più non posso nella ricerca di Giulia Gardner.
Alla fine, Moses aveva preso una decisione: escludendo le navette, la cui modifica avrebbe comportato ulteriore dispendio energetico, e che, come sottolineato da Fox, erano strumento necessario e non accessorio per andar via da quel posto, dovevano effettuare pochi teletrasporti contemporanei del maggior numero di persone per volta.
Costo variabile energetico più alto, ma meno dissanguamento della rete EPS.
La possibilità di scendere con le tute Prophet per quel compito era stata scartata: avrebbe avuto poco senso scendere in coppie da due a cercare circa duecento persone. Non sarebbero bastati mesi a trovarle tutte in una ricerca a tappeto. Per forza di cose, anche al costo di dimenticare qualcuno sul pianeta, dovevano evacuare tramite teletrasporti.
L'utilizzo delle Prophet, opportunamente settate da Fox e da Wood non appena avessero individuato e testato la modifica opportuna da apporre, sarebbe stato limitato ad una missione mirata, come quella di prelevare l'androide Borg o semplicemente tornare al laboratorio al fine di raccogliere dati ed informazioni utili ad individuare e smantellare chiunque avesse messo in piedi quell'operazione sui naniti.

USS Raziel
Ponte 4 - Hangar di attracco
04 Febbraio 2401 - ore 21:03


"Mi hai capito bene?" domandò Moses ad Wood
Alexander fu quasi sorpreso dalla domanda diretta da parte del suo superiore.. il vecchio orso difficilmente dava del tu.. fosse in servizio o meno.
Se lo aveva fatto in quel frangente era per sottolineare in un vocabolario non detto l'estrema attenzione e cura ai dettagli che pretendeva dal suo ufficiale scientifico.
Si trovò ad annuire convintamente, ripensando al piano d'azione elaborato.
Senza Hazyel in plancia a far valere i gradi, se Moses fosse sceso in missione, in caso di problematiche serie, Zukov avrebbe preteso il comando e Victoria impossibilitata a mantenere la gerarchia se non andando ad uno scontro diretto.
Seppur estremamente malconci, i circa venti superstiti della USS Zen prelevati tramite teletrasporto ed ospitati nella stiva 2, si sarebbero schierati con il loro Capitano.
Tutti speravano di poterne salvare ancora altri e, quindi, i numeri a bordo si sarebbero ulteriormente assottigliati.
Se fra loro ci fosse stato qualche traditore o doppiogiochista, avrebbe alimentato il malcontento e, fingendo supporto alle rivendicazioni di Zukov, ci si sarebbe potuti aspettare una sorta di ammutinamento.
Non se lo potevano permettere se volevano uscire vivi ed incolumi dal wormhole e riabbracciare Elaina, i piccoletti e quante persone care ognuno di loro aveva lasciato a casa.
Alexander fissò negli occhi Moses con rinnovata determinazione.
"Molto bene.. Cortez ti accompagnerà! Mi fido del tuo istinto, ma se lui ti dovesse dire buttati nel fuoco, tu fallo.. lo conosco meglio di te.. sai che parla poco, ma quel poco è indispensabile che tu lo faccia. A maggior ragione perché sarete soltanto in due e l'infermeria è già al collasso.."
"D'accordo.. "
"Ottimo, allora ricapitoliamo: dubito che avremo modo di tirare fuori quel Borg dal laboratorio: non abbiamo posto a bordo ed energia disponibile per isolarlo con campi di forza.. a maggior ragione se continua di questo passo il dispendio energetico che stiamo subendo da quanto raccontato da Zukov non ha problemi ad interfacciarsi con ufficiali federali, quindi fatevi prima riconoscere e poi aiutare a raccogliere prove"
"Tipo progetti, nome degli scienziati o qualche traccia di DNA?"
"Tutto ciò che è possibile.. anche solo dagli scienziati, la Mendel potrebbe risalire a chi li comandava, sempreché non siano già tutti morti"
"E se avessero già fatto un repulisti?"
"Dobbiamo tentare in ogni caso.. con un chip potremmo chiedere al Borg di farci avere una copia della sua memoria.. ritengo comunque improbabile siano riusciti a nascondere tutte le prove dentro un laboratorio segreto.. nel quale, pare, nessuno ha più messo piede da parecchio".

Zona Neutrale Romulana
Alpha Mensa V - Città di Adiug
Pub "The Saloon"
04 febbraio 2401 - ore 22:57


Hazyel salì le scale esterne del locale barcollando visibilmente.
Si appoggiò alle due rudimentali ante di ingresso con tutto il peso, mandando una cerniera fuori asse ed attirandosi urla di rimprovero da parte del barista, subito seguito da una ola di turpiloqui in varie lingue conosciute e non.
Il locale era caratterizzato da un'ampia base quadrata, ma strutturato su più livelli.
Ove vi era l'ingresso, si trovava la stragrande maggioranza dei tavoli e l'enorme bancone del bar sormontato da una miriade di specchiere di varie dimensioni e stato di conservazione.
Al fianco sinistro del bancone, una scala rudimentale dava al piano superiore, con probabilmente qualche stanza da letto con un rudimentale ballatoio che si affacciava sul piano terra.
Al fianco destro del bancone vi erano tre aree situate su pedane sopraelevate di diversa altezza: la prima dava l'aria di essere un'area lettura o una zona relax più appartata ed elegante rispetto al resto del locale, la seconda, al lato opposto della prima, e separata con pannelli di tipo fonoassorbente, era l'area di intrattenimento e svago, mentre l'ultima sembrava un'altra zona in cui poter mangiare, dotata di un maggiordomo e di ogni comfort possibile.

Zona Neutrale Romulana
Alpha Mensa V - Città di Adiug
Pub "The Saloon"
04 febbraio 2401 - ore 23:10


Le cose si mettevano decisamente sempre di meglio in meglio.
Con quel goffo e maldestro ingresso, il Risiano aveva attirato l'attenzione su di sé e sicuramente qualcuno fra avventori o personale del locale si sarebbe ricordato di lui alla fine di tutto.
Ne avrebbero descritto lo stato d'animo ed ulteriormente alimentato la miriade di prove che lo identificavano come disperato unico autore dell'attentato kamikaze.
Linus chiamò il maggiordomo ed ordinò da bere: un vino di New France invecchiato di una ventina d'anni.
Mentre assisteva alla degustazione da parte del sommelier, inforcando i suoi piccoli occhialini, Linus mosse velocemente il suo sguardo verso tutti i suoi uomini appostati dentro il locale: erano efficacemente sparsi fra gli avventori, un paio facevano anche da palo all'esterno, mentre le due pedine più importanti erano al bancone del bar.
La prima era un barista Brekkiana, adeguatamente informata su quale fosse la vittima predestinata a cui dover aggiungere ai drink un po' di una particolare sostanza drogante in grado di addormentare i sensi senza lasciar tracce evidenti.
La seconda era la classica spalla con cui ubriacarsi insieme: un Rutiano di corporatura abbastanza massiccia quanto il Risiano, con età similare e, pertanto, pressoché identica capacità organica di sopportare la stessa quantità di alcolici in corpo.

Zona Neutrale Romulana
Alpha Mensa V - Città di Adiug
Pub "The Saloon"
04 febbraio 2401 - ore 23:33
Era illogico e quanto mai curioso: si trattava di un sospettato, di un Capitano della Flotta Stellare che aveva chiesto di punto in bianco una licenza per ferie accumulate e che, al posto di passarle al pianeta natio o in compagnia del figlio, aveva scelto di fare un viaggio, senza senso alcuno, verso una meta sperduta in piena zona neutrale Romulana.
Era illogico e quanto mai curioso: le indagini del suo team erano andate in profondità, ma senza ricavare nulla, nessuna traccia di contrabbando o di altre attività illecite: il Capitano Hazyel era un ufficiale senza particolari meriti o demeriti che, dopo una promozione avventata ed una quanto mai sconsiderata relazione con la moglie di un alto funzionario della Federazione, era stato sbattuto in una base scientifica semi in disuso a far la guardia al nulla.
Era illogico e quanto mai curioso: per quanto fosse del tutto ubriaco e chiaramente disperato, aveva un qualcosa che le appariva stranamente lucido nelle sue movenze goffe e impacciate.
Era illogico e quanto mai curioso: lei era seduta ad un tavolo in pressoché penombra con poco più che il volto a malapena visibile, in una posizione di controllo pressoché perfetta e del tutto anonima.. eppure più passavano i minuti più T'Pak era convinta che il suo sospettato l'avesse adocchiata già almeno un paio di volte.
Cosa senza dubbio possibile, ma per lo meno peculiare..
Fu alla terza volta che T'Pak capì: incrociarono gli sguardi per un secondo.. un dannato secondo di troppo per entrambi.
Il Risiano ebbe la certezza di essere sorvegliato, mentre la Vulcan/Klingon ebbe l'intuizione: il Capitano Hazyel stava fingendo, non sapeva come, ma era perfettamente consapevole che lei fosse lì e lui aveva bisogno di tempo e mano libera.
Era illogico e quanto mai curioso: quello sguardo le aveva acceso qualcosa dentro, un fuoco che pensava spento.. diede un colpo di tosse inghiottendo lo strano pensiero.. ne diede un secondo ed un terzo..
Era il segnale in codice: nessuno della sua squadra doveva intervenire sino a suo diretto ordine.

Zona Neutrale Romulana
Alpha Mensa V - Città di Adiug
Pub "The Saloon"
04 febbraio 2401 - ore 23:41


Servire ai tavoli era un'autentica prova di fatica come attività, figurarsi se a svolgerla era una Boliana tendente alla perfetta rotondità fisica con una vistosa capigliatura biondo platino al posto della solita calvizie tipica della sua specie.
I commenti di ogni tipo, dal volgare al patetico, si stavano moltiplicando di continuo, trascinandosi gli uni dagli altri, in un crescendo rossiniano di chiacchiere inutili e non apprezzabili.
Un rituale che andava avanti come un macabro spettacolo di terz'ordine da quasi quindici giorni, da quando era arrivata su Alpha Mensa IV allo scopo di fungere da agente di collegamento per una coppia di colleghi sotto copertura: i coniugi Roland.
Ciò senza aver ricevuto particolari indicazioni in merito dal Comando, ma, in fondo, era sempre stata una semplice analista della Intelligence: era lei che, di solito, forniva le indicazioni ai colleghi operativi.
Quella era la seconda volta che si trovava nella insolita veste di agente sotto copertura.
La prima era andata abbastanza bene, era subentrata al suo collega ucciso in azione ed aveva portato a termine la missione con inaspettato successo per una che veniva considerata dai propri superiori come monotona, sbadata e per niente cosciente dei propri mezzi.
Il suo aspetto fisico, non propriamente atletico per usare un eufemismo da lei stessa adottato ed ampiamente metabolizzato, era stato proprio la sua fortuna e, a quanto pare, dal Comando di Flotta, ritenevano che potesse bissare l'opera anche su Alpha Mensa IV.
La continua tortura verbale a cui era sottoposta sera dopo sera non era un problema: le battutine ed allusioni da bulli le aveva sempre sopportate prima e poi affrontate a muso duro.
Si poteva dire che era proprio la mancanza della valvola di sfogo che stava mettendo a dura prova i nervi di Olivya Coperr, non poterli mettere in riga a suon di ceffoni, per non parlare di quel dannatissimo nome che le avevano affibbiato al locale: Amber Valentine le sembrava fin troppo dar adito a doppi o tripli sensi sessuali.
Non vedeva l'ora che i coniugi Roland facessero la loro apparizione, portassero a termine il loro compito e le lasciassero mano libera per sfogarsi con una bella scazzottata con tutti quegli idioti che avevano pensato di poterla sottovalutare ed insultare.
Sarebbe arrivato il giorno..
Non aveva dubbi che sarebbe arrivato..

Zona Neutrale Romulana
Alpha Mensa V - Città di Adiug
Pub "The Saloon"
04 febbraio 2401 - ore 23:53


Seduta, spalle al locale, su una poltrona intarsiata nell'area relax, Thallee stava lentamente assaporando un brandy Sauriano.
Nessuno che non fosse in quella saletta, poteva vederla in viso, ma lei, grazie ad un sapiente uso degli specchi presenti nel locale, era in grado di osservare ciò che accadeva al suo interno.
Al suo fianco, in una decina di poltrone simili alla sua, vi erano i suoi uomini.. in coppie da due, del tutto disinteressati a quello che succedeva attorno, come se il loro regno fosse il tavolo a cui erano seduti.
Al di fuori del pub, vi erano i rinforzi..
Quel pericoloso gioco sull'ingarbugliata scacchiera di Alpha Mensa IV doveva essere stroncato prima che sfociasse in qualcosa di tragico e devastante per gli equilibri del Quadrante.
Le prove, che avevano raccolto, erano sufficienti per capire che dietro ai disordini vi era una mente unica, gli altri erano tutti pedine e burattini.
La Tal Shiar avrebbe avuto bisogno di più tempo per individuare l'artefice di tutto, ma era proprio la risorsa di cui meno Thallee ed i suoi disponevano: le lancette stavano sfrecciando inesorabili verso la catastrofe.
A complicare il tutto era il report che aveva ricevuto da più di uno dei suoi uomini: i loro informatori avevano rivelato che colui che avrebbe messo materialmente gli ordigni esplosivi era il Capitano della Flotta giunto nei giorni precedenti con una nave civile su Alpha Mensa IV.
Non ci sarebbe stato niente di strano, in passato altri ufficiali federali, membri della Sezione 31, avevano attivamente preso parte ad azioni contro l'Impero Romulano anche in tempi di pace per sovvertire lo status quo..
Eppure..
Lei conosceva Hazyel da quasi dieci anni e, per quanto si fosse fatta abbindolare dal suo bel faccino sulla USS Agincourt, la soluzione, che entrambi avevano allora trovato, aveva reso sicuro quel vertice mettendolo al riparo dagli attentatori senza che nessuna delle parti in gioco ne avesse avuto il benché minimo sospetto.
Era per quello che aveva dato lo stop al suo vice che mordeva il freno e voleva arrestare tutti.. Thallee non poteva credere che il Risiano si fosse improvvisamente rincitrullito e si facesse manovrare in un piano così folle e stupido come un attentato suicida.
Era convinta che lui avesse sicuramente delle buone ragioni per agire in quel modo e lei aveva tutta l'intenzione di sincerarsi di come stava realmente la situazione prima di far chiudere il sipario.

Zona Neutrale Romulana
Alpha Mensa V - Città di Adiug
Pub "The Saloon"
05 febbraio 2401 - ore 00:00


Come una moderna Cenerentola al suo debutto in società, Malin Stromm fece il suo ingresso trionfale nelle vesti di Miss Roland in un lungo abito color albicocca che le lasciava la schiena scoperta, con un'ampia scollatura sul davanti in un gioco di vedo non vedo sul seno, una spaccatura laterale che le arrivava quasi all'inguine ed un paio di scarpe, dal tacco vertiginoso, di apparente cristallo.
Un rimbombante silenzio calò improvvisamente nel Saloon.
Metà dei presenti di sesso maschile nel locale smise di parlare mentre all'altra metà andò di traverso quello che stava bevendo.
La sparuta rappresentanza femminile si suddivise equamente tra atteggiamenti di altezzoso distacco o di ostentato disprezzo, il tutto shake-rato in un'indivia pettegola.
Prima che il grosso dei presenti potesse riprendersi dallo stupore e partire con fischi di apprezzamento, alle spalle di Malin, fece la sua comparsa Terr nelle vesti di Mister Roland.
Se possibile, il silenzio aumentò trasformandosi quasi in surreale.
Avvolto in un abito elegante di una tonalità di verde scuro simile alla giada, Mister Roland era scuro in volto e sembrava stesse sfregandosi le mani mentre scrutava ogni angolo del Saloon.
I più accorti non ebbero difficoltà a riconoscere come armi i rigonfiamenti sotto la giacca del nuovo arrivato e si affrettarono a distogliere immediatamente lo sguardo da lui e dalla sua compagna.
Altri, intontiti dal bere, ci misero più tempo ad accorgersi che non era aria di fare allusioni o apprezzamenti.
I più temerari mantennero lo sguardo e furono inceneriti da quello di Mister Roland.
Hazyel ed il suo compare di bevute furono gli unici a brindare ai nuovi venuti, venendo ricambiati da un sorriso sbarazzino da parte di Miss Roland.

Zona Neutrale Romulana
Alpha Mensa V - Città di Adiug
Pub "The Saloon"
05 febbraio 2401 - ore 00:02


Linus sorrise alla sfacciataggine del Risiano, stava rischiando una rissa da ubriaco contro una persona vendicativa come Mister Roland.. ed il tutto per quello schianto di bambola che quest'ultimo si portava dietro come compagna di avventure.
Lui, però, non poteva rischiare che andasse tutto letteralmente a puttane: si tolse i piccoli occhiali per pulirli mentre ricambiava un breve cenno con la Brekkiana.
Le dosi droganti andavano aumentate, pur rimanendo nel range di non rintracciabilità in caso di esame autoptico.
Da quando era arrivato al locale, il Risiano si era scolato Birra Romulana, Kanar Cardassiano, Brandy Sauriano e Whisky Aldebarano senza fare quasi una piega se non aumentare goffaggine e sfacciataggine.
Il Rutiano, dal canto suo, aveva del tutto dimezzato il vantaggio iniziale di iniziare quella bevuta da sobrio ed a stomaco pieno e stava arrivando ai livelli di ubriacatura molesta che il Capitano Hazyel aveva già al suo arrivo al Saloon.
Ne avevano sottovalutato la capacità da bevitore, ma poco importava: presto sarebbe stato incapace di intendere e volere, prelevato e messo a fianco della bomba pronta ad esplodere.

Zona Neutrale Romulana
Alpha Mensa V - Città di Adiug
Pub "The Saloon"
05 febbraio 2401 - ore 00:13


Vi era particolare agitazione nel locale da parte di alcuni dei presenti: al bancone stava svolgendosi una gara di bevute tra i due energumeni e ciò pareva interessare molti.
Alcuni più di altri: non c'era bisogno di essere una analista come Olivya per capirlo.
Mentre la Boliana si stava destreggiando tra i tavoli ricevendo, a pari misura, ordinazioni e prese in giro, non le era difficile quantificare, in almeno una ventina di presenti, una malcelata insofferenza nel teatrino che stava andando avanti da più di un'ora al bancone del pub.
Era come se avessero puntato su un perdente sicuro e questi fosse tutt'altro che disponibile a far vincere loro la scommessa.
Oltre a coloro che stazionavano nel locale principale, vi erano anche altri interessati alla sorte della sfida alcolica: l'elegante Umano con gli occhialini nella zona ristorante, la Romulana narcisista intenta a specchiarsi di continuo nella zona relax, la Vulcaniana amante di ombra e riservatezza, per non parlare della bellissima Miss Roland e del suo incazzatissimo compagno.
Partendo dal fatto che vi era stato un contatto positivo tra lei ed i due colleghi operativi, per la Boliana non fu difficile capire per chi facesse il tifo la bionda in abito albicocca.
Il Risiano non solo era indubbiamente più bello del suo rivale, ma era anche l'unico con le carte in regola per servire nella Flotta Stellare.. quindi anche lei sapeva a chi, eventualmente, dar man forte.
Il problema era capire il resto del pubblico di chi realmente fosse sostenitore: coloro che manifestavano insofferenza sicuramente le davano da pensare a dei rivali.. volevano che il Risiano perdesse, ma a quale scopo?
C'era troppo interesse per una semplice gara di rutti e bevute.
In quel buco di pianeta stava per succedere qualcosa di grave, qualcosa che i coniugi Roland erano stati forse chiamati a sventare e, che, a quanto sembrava, l'altro team in gioco voleva che, invece, accadesse.

Zona Neutrale Romulana
Alpha Mensa V - Città di Adiug
Pub "The Saloon"
05 febbraio 2401 - ore 00:29


Battendosi grosse pacche sulle spalle, i due contendenti urlarono al loro affezionato pubblico di dover fare una pausa per sopravvenute emergenze di tipo idraulico, il tutto accompagnato da fischi, bestemmie e grida di incitamento da parte degli ubriachi intorno a loro.
Il livello di stupore della Brekkiana era ai massimi termini, così come la stizza di Linus.
Quel dannatissimo Risiano sembrava assorbire droghe ed alcool come una spugna.. come se fosse un fottuto.. un improvviso lampo di genio sembrò colpire la mente del massone! *No.. non può essere possibile.. un agente dei servizi segreti federali no! Dannazione!*
Si alzò di colpo dal tavolo ove, fino a qualche minuto prima, ancora stava degustando, con tutta la calma del mondo, una cena fredda, affrettandosi a scendere le scale che lo separavano dall'area relax.
Mentre stava per allontanarsi, una donna, Romulana, si alzò in piedi da una poltrona, bloccandogli il passaggio.
Prima che Linus potesse anche solo accennare ad una protesta, dalle poltrone a fianco si alzarono silenziosamente una decina di Romulani: al massone non servì sapere altro.. erano della Tal Shiar ed il loro piano scoperto.
Doveva soltanto sperare che i suoi uomini mantenessero il sangue freddo e procedessero con il piano: in fondo se i Romulani erano convinti di aver catturato la mente, avrebbero abbassato le difese e questo sarebbe stato il loro più grosso errore.. credere di aver vinto.
Linus fu, per così dire, gentilmente accompagnato all'uscita da due Romulani che lo tenevano per le spalle, obbligato ad inginocchiarsi di fronte alla femmina della loro razza che, senza dubbio, era la loro leader.
Linus ruppe silenziosamente la capsula che aveva come trentatreesimo dente ed iniziò ad aprire le labbra boccheggiando, cercando disperatamente ossigeno, ansimando ed emettendo grugniti di offese nei confronti dell'Impero Romulano, fino a quando non cadde riverso sulla schiena in preda alla convulsioni e la gola gli si aprì come corrosa da un acido letale.
Thallee scosse le spalle, abbandonò il corpo lì dove si trovava e rientrò nel Saloon assieme ai suoi uomini.

Zona Neutrale Romulana
Alpha Mensa V - Città di Adiug
Pub "The Saloon"
05 febbraio 2401 - ore 00:42


Dai bagni era tornato sulle sue gambe il solo Hazyel, mentre il Rutiano era malamente stramazzato al suolo, ancora prima di entrarvi, del tutto sbronzo ed esanime.
La Brekkiana dal bancone del bar, alla nuova richiesta di ordinazione da parte del Risiano, iniziò a sudare freddo: restare voleva dire non dare nell'occhio, ma rischiava di essere arrestata in una retata.. scappare le dava qualche chance di sopravvivenza, ma sarebbe stata marchiata come traditrice.
Quella situazione assomigliava sempre di più ad una dannata trappola per topi.. per lei fu troppo, sfilò velocemente il grembiule da barista e fece motto di andarsene.
Hazyel batté il pugno sul bancone scuotendo la testa e la Brekkiana si impietrì del tutto, tornando a versargli da bere in silenzio.
Quella fu, comunque, la mossa che provocò nei massoni presenti un aumento vertiginoso di malessere ed inquietudine: i loro piani stavano andando velocemente a rotoli e non sapevano ancora come uscirne fuori.
A tutto ciò, si aggiungeva la scomparsa di Linus e l'entrata al gran completo di un plotone di Romulani chiaramente alla ricerca di qualcosa o qualcuno.
Hazyel sghignazzò come in preda ad un'improvvisa crisi ilare dovuta all'alcool: aveva riconosciuto la sua vecchia ex sodale Thallee e sapeva che, a breve, tutto sarebbe andato per il meglio, con l'arresto dei massoni presenti, senza che lui dovesse nemmeno sporcarsi le mani.
Gli rimaneva soltanto una cosa da fare: permettere a Terr di infiltrarsi in territorio Romulano, al soldo di chi non era importante, ma non c'erano molte altre spiegazioni per la presenza del suo capo sicurezza su Alpha Mensa IV.
Il misterioso gruppo criminale antagonista, citato da Linus al momento del suo reclutamento, nemmeno esisteva: era il classico specchietto per le allodole per attirarlo in trappola.
Doveva esserci dell'altro, qualcosa di relativo a quel suo nome di copertura, presente nel dossier riservato del padre e mai adoperato dallo stesso Terr, anche perché Moses non avrebbe mai permesso a nessuno di violare il Protocollo Cerberus.
Il vecchio orso non avrebbe rischiato di compromettere l'intera Operazione Empireo per catturare Jak'Al, a maggior ragione soltanto per salvare lui..
Hazyel sorrise all'idea di un Moses romanticamente interessato alla sua salute prima di voltarsi, appoggiando i gomiti al bancone, e di mettersi candidamente a flirtare con Malin Stromm, a tutti i presenti conosciuta come Miss Roland.

Zona Neutrale Romulana
Alpha Mensa V - Città di Adiug
Pub "The Saloon"
05 febbraio 2401 - ore 00:47


Da un lontano tavolo da gioco, nella parte ad esso dedicata, una criptica e longilinea individua, con un occhio cibernetico sormontato da un particolare visore di colore rosso in grado di permetterle di zoomare anche a particolare distanza, stava osservando attentamente l'evolversi della situazione nel locale.
Tralasciando movimenti inconsulti di patetici umani zoppicanti, di plotoni di Romulani, di ubriaconi di varia fattezza e genere, la sua attenzione era rivolta ad un'unica persona: Mister Roland.
Sempre che le sue referenze non fossero state eccessivamente alimentate da qualche ex datore di lavoro entusiasta del lavoro, quell'assassino ed affarista era uno dei più ampi conoscitore della rete criminale Romulana, a partire dalla Dev Aehallh, una sorta di cupola malavitosa con dieci capi di pari livello ed influenza.
Unendo le informazioni di Mister Roland con la sua rete di potere, Karik era convinta che avrebbe potuto ascendere a leader indiscussa dei traffici commerciali illegali in territorio Romulano e sfidare quella massa di inetti sempre pronti ad inginocchiarsi al volere di Jak'Al.
Non sarebbe stato facile, ma, così come aveva irretito i Principi di New France, avrebbe fatto lo stesso con quel presuntuoso misogino di Mister Roland.
Secondo il chip di informazioni ricevuto, era diventato vedovo almeno una ventina di volte in poco meno di sessant'anni di età: amava farsi accompagnare, sempre e comunque, da una sgualdrina da quattro soldi che lui sposava e che uccideva, o faceva uccidere, quando si stufava di lei.
Era quello il suo punto debole.
A vedere dall'ultima conquista, sembrava avere ottimo gusto, ma, per il compito che lei aveva in serbo per lui, quella bambola doveva sparire dalla scena il prima possibile.
Karik sarebbe subentrata al suo posto Mister Roland avrebbe perso in gioventù, ma avrebbe acquisito in carisma, esperienza ed abilità nascoste.
Non sarebbe stato troppo difficile, a giudicare il vergognoso e lussurioso gioco di sguardi che la giovane compagna di Mister Roland stava intrattenendo con l'ubriacone palestrato al bancone.

SOL III - San Francisco
Alloggio del Contrammiraglio Darion
05 febbraio 2401 - ore 02:27


Nella stanza un enorme letto faceva da assoluto protagonista della scena: era imponente, accogliente, invitante ed estremamente morbido soltanto a guardarlo.
Il resto del mobilio nella camera da letto del Contrammiraglio Darion era ridotto ai minimi termini: un piccolo guardaroba per le uniformi ed una cassettiera che fungeva anche da comodino.
Fu proprio da quel punto che partì un suono acuto, intenso e pungente.
L'uomo, coricato sulla schiena, con tre cuscini dietro alla nuca, continuò imperterrito il proprio russare con un'aria sognante e felice dipinta sul viso incorniciato dalla lunga e folta barba bianca.
Dopo qualche istante di silenzio, il suono riprese più e più volte..
Darion non si scompose ed aprì a malapena un occhio guardando verso la finestra che dava sull'esterno.. anche senza disattivare il sistema di oscuramento dei raggi del sole, vide che era ancora tutto buio.
Richiuse l'occhio e tornò a sistemarsi mollemente sul suo soffice letto.
A volte gli succedeva di svegliarsi troppo presto, quando ancora tutto taceva, per via di alcuni suoni o rumori che gli pareva di aver udito e che durante la giornata sarebbero passati del tutto inosservati.
Colpa dei pensieri, forse.
Il suono riprese prima che lui potesse tornare a godere del suo meritato riposo.
Un rumore così freddo ed insistente.
La prima cosa che fece Darion fu cercare di indovinare che ore fossero, poi accese il pad colpevole di tanto fracasso, digitò la password di protezione ed attese che venisse caricata la pagina.
Fra le nebbie dei suoi occhi ancora addormentati, lesse quanto a lui riportato.
I Nove avevano scoperto dove erano finite la USS Zen e la USS Raziel: in un dannatissimo esperimento che, decenni addietro, pezzi grossi della Flotta Stellare avevano spergiurato non fosse mai esistito.

SOL III (Terra) - San Francisco
Comando della Flotta Stellare
Commissione Servizi Segreti
05 febbraio 2401 - ore 04:29


"Jonathan.. Jonathan sei tra noi??" domandò il Contrammiraglio Often all'indirizzo del collega che pareva essersi addormentato sulla poltrona
"Non fare il furbo Steven, tenevo gli occhi chiusi, ma non stavo dormendo.. riflettevo.." ribatté Darion strappando un sorriso a tutti i presenti, Vulcaniani esclusi.
"Abbiamo riscontrato che, almeno in apparenza, i fautori di quel progetto sui naniti siano tutti passati a miglior vita.. ma è evidente che qualcun altro sapesse dell'esistenza del tunnel di Transito.. probabilmente qualcuno che aveva collaborato a creare una sorta di laboratorio di Borg in territorio federale, senza che questo risultasse in alcuna mappa stellare"
"Prove?" domandò l'Ammiraglio Rexen
"Nessuna.. ufficialmente quel laboratorio è sempre stato soltanto una chimera teorizzata e mai messa in pratica, ma, dagli arresti e dalle prove raccolte stanotte, il tunnel esiste davvero e qualcuno ha tramato al fine di attirare lì prima la USS Zen e poi la stessa USS Raziel"
"A che pro?" intervenne nuovamente Rexen
"La USS Zen ha smesso di dare report periodici già dopo l'uccisione della nostra agente su Vulcano, prima che scoprissimo cosa si celava dietro quell'asta di nominativi.. potrebbe essere incappata in qualche pista particolare, magari correlata proprio al fantomatico laboratorio che ufficialmente non esiste"
"Uhm.. non so se possiamo escludere la C.U.R.A. in tutto ciò, ma è plausibile sospettare di qualche gruppo industriale o di influenza politica che voglia riprendere qualche progetto o prototipo accantonato dalla Flotta Stellare in passato.." ipotizzò la Bates
"E per farlo avrebbe bisogno di un improvviso peggioramento delle relazioni diplomatiche con qualcuno dei nostri vicini.. il che ci porta al nostro Capitano Hazyel ed al Protocollo Cerberus ai suoi danni" argomentò nuovamente Rexen
"Vi posso sottoporre un'ipotesi a un certo grado di logicità, sebbene azzardata?" domandò Darion
"Ah allora è vero che ci stai seguendo vecchio mio.." lo provocò nuovamente l'amico Often
"Ehi! Un po' di rispetto per un venerando ammiraglio che è pure tuo superiore.." rispose sorridendo Darion prima di esporre la sua idea
Alla fine, prese la parola il Vice Ammiraglio Merak: "Quindi tu sostieni che la USS Zen sia incappata in qualcosa di anomalo, tanto che qualcuno, infiltrato o meno, forse la stessa Giulia Gardner che abbiamo già posto sotto esame, abbia pensato bene di creare una serie di ostacoli o indizi alla nave di Zukov che l'ha condotto, suo malgrado, ad entrare in un tunnel non segnato sulle abituali mappe stellari, in quanto posto sotto seclar e non di passaggio abituale su nessuna delle rotte conosciute?"
"Esatto.. che fra l'altro è compatibile con le informazioni che avete raccolto stanotte.." confermò Darion
"E, sapendo che la cosa avrebbe comportato un dispiego di forze della Flotta per individuare la nave scomparsa, chiunque sia questo nostro rivale abbia studiato i curriculum di qualche ufficiale comandante di basi sperdute per utilizzarlo in un contorto gioco di potere?" Merak sollevò un sopracciglio
"Sì lo so, come soluzione appare strampalata al momento.. ma a me appare una possibilità abbastanza chiara.. ipotizziamo che qualcuno avesse cercato un modo non solo di far sparire la USS Zen, ma anche di fare un attentato potenzialmente in grado di scatenare una improvvisa escalation, o addirittura una guerra, con i Romulani.. per farlo quale modo migliore di usare un ufficiale della Flotta Stellare e far esplodere una colonia che dovrebbe essere disabitata in piena zona neutrale?"
"E' un piano abbastanza machiavellico, ma ci può stare.." concordò la Contrammiraglio Vulcaniana T'Li
"Dato il luogo in cui avevano deciso di far sparire la USS Zen, per ciò che potrebbe aver scoperto o banalmente per eliminare una loro sottoposto diventata inaffidabile, avranno dovuto trovare un ufficiale spendibile ai loro scopi e, dopo un po' di ricerche, probabilmente avranno individuato in Hazyel il candidato perfetto."
"Le loro indagini sul curriculum di Hazyel lo avranno descritto come talentuoso, ma scartato per motivazioni esterne alle proprie capacità, quindi potenzialmente desideroso di rivincita, con un figlio da crescere e via dicendo" ebbe a sottolineare la Bates
"Esatto.. mancherebbe soltanto lo strumento per forzare la sua adesione alla causa: come fare? Ci sono innumerevoli piani possibili, dal minacciare il figlio, ma sarebbe venuto fuori, al più complesso sacrificio della madre del bimbo unitamente alla perdita di tutto l'equipaggio.." ipotizzò Often
"Quindi fanno sparire la Zen e poi contattano Hazyel per fare in modo che vada con loro, nel frattempo, tramite altri loro uomini, fanno partecipare alle ricerche anche la Raziel che, per quanto ne sanno loro, sta lì alla Macchia senza fare nulla. Alla Raziel viene assegnato un settore casuale di ricerca che pare essere stato tenuto libero apposta per loro e, come prevedibile, Moses e compagni riescono a trovare le tracce lasciate dalla Zen."
"A quel punto, dovevano semplicemente attendere che la USS Raziel sparisse nel Tunnel per spacciarli come dispersi in azione, comunicare la notizia ad Hazyel, sfruttarlo come burattino ed andare avanti con il piano della bomba per innescare un conflitto"
"Ammesso e non concesso che tutto quanto sentito abbia un senso, come li fermiamo?" domandò ancora una volta Rexen

Luogo sconosciuto
Tempo non determinabile


Elaina era ritornata in camera per l'ennesima volta.. non ricordava più a quante colazioni, pranzi, cene era stata invitata.
Aveva ideato un calendario mentale, ma in quel hotel non esistevano il giorno e la notte, era come essere in una simulazione continua in sala ologrammi.
Con la differenza che era tutto reale e che non aveva lei reale contezza del tempo che stava passando.. sempre che ci fosse una mutualità temporale e non fosse tutto immobile.
In trentasette anni di vita era la prima volta che si sentiva totalmente ed irrimediabilmente sola.
Privata dai suoi poteri, non aveva modo di percepire le emozioni, di avvertire le auree, di bilanciare il proprio mondo con quello altrui.
Era sola, con ologrammi o fantasmi, con un padrone di casa (o più d'uno) delle fattezze di una specie di genio della lampada, in grado di trasmutare corporature e personalità così se fossero semplici cambi d'abito.
Che ne era della ragazza dal carattere solare ed estremamente espansivo, in grado di sfidare il mondo grazie anche a quella corazzatura che le dava quella insita sorta di nobiltà dell'appartenere al popolo Betazoide che non la abbandonava mai?
In quel momento era come se Ferengi, Breen, Ulliani e Dopteriani si fossero fusi in un'unica entità, per lei indecifrabile, e quindi in grado di gettarla in un pozzo nero senza fine.
Elaina si ritrovò, ancora una volta, a piangere.. a ripensare a tutte le cose che avrebbe voluto dire alla madre, al padre ed ai fratelli, ad immaginare ciò che sarebbe potuto essere e che forse mai sarebbe successo con Alexander, pensò al volto perennemente sorridente di Hazyel e, inevitabilmente, il suo cuore perse un battito nel proiettare nel futuro i suoi due bei bambini, ormai cresciuti, pronti a prendere il loro percorso di vita da adulti, senza la loro mamma a proteggerli.
La piccola Isabella con le sue golosità, la sua testardaggine ereditata da Alexander, il suo divertente tentativo di emulare Moses sfruttando la genuina spontaneità di Gabryel e la sua innocente capacità di prendere tutto come un grande gioco.
Fu pensando proprio al piccolo quando stringeva convintamente l'amuleto del padre che Elaina decise che non poteva arrendersi.. nessun hotel, concierge, tunnel spazio temporale, wormhole o qualsiasi altra cosa nell'universo poteva separarla dai suoi due bambini.
Per una volta, senza essere espressamente invitata, decise di prendere l'ascensore e di andare in reception: avrebbero appreso cosa voleva dire avere a che fare con una Betazoide incazzata.