di Albert K. Hair, Pubblicato il 19-05-2014
Pianeta Iridis, Insulae di Kerelt, in qualche luogo tra i corridoi dell'installazione - 16/06/2392, ore 16:31
"Carpenter a Capitano Tracey... Capitano, qualcosa non va e non è il mio stomaco stavolta!"
Non finì di comunicare con il superiore che percepì una presenza alle sue spalle.
John si girò di scatto mettendosi in guardia ma un impassibile Iren lo apostrofò come se non avesse minimamente avvertito che il terrestre stava per colpirlo fisicamente.
"Signor Carpenter, non sa che nei momenti di emergenza è vietato girare per la base?"
Facendo finta di non aver sentito l'avvertimento che era stato dato in Sala Ricreazione, John mentì: "A dire il vero no. Perché questa limitazione?"
"Per la vostra sicurezza, naturalmente. Le tempeste su questo pianeta sono molto intense e, in casi come questo dove la schermatura ha dei problemi, chi non ha una conoscenza più che buona dell'installazione rischia di trovarsi in pericolo."
Carpenter ebbe la sensazione che anche Iren stesse mentendo abbastanza spudoratamente ma non poteva esserne sicuro per la scarsa conoscenza della razza aliena, quindi evitò di bluffare ed evitò di menzionare il rumore della pistola laser sentito in precedenza. Lasciando aperto il comunicatore continuò: "Capisco. Chiedo scusa per l'imprudenza dimostrata. Torno subito in Sala Ricreazione."
Tornato in Sala Ricreazione John venne accolto dal Capitano: "Perché si è allontanato?"
"Volevo seguire il mio istinto. Mi pare che le cose non quadrino da queste parti."
"No che non quadrano, e anch'io vorrei capirci qualcosa di più, però dobbiamo evitare di fargli capire che non crediamo a nulla di ciò che dicono."
"Capisco. Chiedo scusa."
"Non c'è problema. Si riunisca con Vikram e Hair. Mentre lasciava aperto il canale di comunicazione ho chiesto alla Tokugawa un'analisi speciale del flusso dati."
Normalmente le comunicazioni tramite badge vengono semplicemente registrate e con essa immagazzinati i dati dei sensori biologici che monitorano lo stato di salute di chi li indossa, ma ordinando un'analisi speciale il comunicatore registrava anche i dati ambientali e uno spettro molto più ampio di onde sonore ed elettromagnetiche.
"Sì, Capitano. Scopriremo il più possibile da ciò che abbiamo registrato."
"Se queste tempeste non permettono il teletrasporto per via degli scudi di superficie, almeno avremo qualche dato più dettagliato da analizzare."
Pianeta Iridis, Insulae di Kerelt, alloggio dell'Ambasciatore Mogawa - 16/06/2392, ore 16:45
L'Ambasciatore era steso a terra. La pioggia che penetrava la struttura dopo il crollo lo bagnava abbastanza copiosamente e pian piano gli fece riprendere conoscenza. Sentiva un gran dolore alle gambe e al bacino, le braccia libere di muoversi andarono alla propria cintura. Lo speciale comunicatore che gli aveva fornito il Governo di Iridis, però, non era lì. Cercò di alzare la testa per capire come fosse la situazione e pian piano cominciò a sentire i rumori: una sirena d'allarme che si perdeva nel fragore della tempesta, il vento che faceva sbattere i rottami del crollo e, tenui ma fortemente desiderate, le voci concitate di gente che stava venendo in quella direzione.
Mogawa non sapeva per quanto tempo fosse stato senza conoscenza, ma la risposta non gli sarebbe piaciuta. Da quanto si sentiva zuppo doveva essere passata qualche ora.
I soccorritori arrivarono dopo qualche minuto e lo tirarono fuori dalle macerie. Lo misero su una sorta di barella e poi su un mezzo di locomozione interna.
Pianeta Iridis, Insulae di Kerelt, luogo sconosciuto - 16/06/2392, ore 16:58
"Allora?" interrogò la voce gracchiante.
"È ancora vivo. L'incidente non è stato calibrato bene."
"Dovrei ucciderti per quest'inefficienza! Perché non l'avete finito?"
"Sono arrivati prima i soccorsi governativi e a quel punto non avrebbe avuto senso tentare qualcosa. È molto più importante il nostro anonimato, come tu m'insegni."
"Non osare dare lezioni a me! Dovete farlo fuori prima che parli con quelli della sua Federazione!"
Non sarà una cosa semplice. Dovremo preparare un agente che entri in azione sotto copertura entro poco tempo. Il Capitano Tracey ha già chiesto di vederlo e non potranno trattenerlo per molto."
"Ma che combina quell'inetto di Iren?"
"Fa del suo meglio per non farsi scoprire. Sai bene quanto è difficile mischiarsi a questa gente. Il solo fatto di far credere di essere di un'altra insulae non basta per i locali."
"Cerchiamo di chiudere il cerchio alla svelta. La situazione precipiterà se non fermiamo i Federali."
USS Tokugawa, Plancia - 16/06/2392, ore 17:06
=^=Sala Macchine a Plancia, qui Lind.=^=
"Qui Plancia, mi dica, Juliette." rispose il Primo Ufficiale.
=^=Numero uno, la comunicazione che è arrivata dalla squadra di sbarco è stata analizzata e non ha rivelato nessuna particolarità.=^=
"Uhm... Non so se definirla una buona notizia o meno..."
=^=Chiedo il permesso di effettuare ulteriori analisi.=^=
"Pensa che la procedura standard non sia sufficiente?"
=^=Normalmente sì, ma il solo fatto che sia stata richiesta un'analisi speciale mi fa pensare che dalla superficie sospettino qualcosa di insolito.=^=
"Certo, il Capitano non l'avrebbe richiesta alla leggera..."
=^=E poi ho un sospetto. Scorrendo i dati ho avuto una sensazione che qualcosa non tornasse...=^=
"Segua il suo istinto, Lind."
Pianeta Iridis, Insulae di Kerelt, Sala Ricreazione - 16/06/2392, ore 17:18
Tracey sembrava una tigre in gabbia. La bella Rykhan riusciva a malapena a calmarlo, ma anche lei non aveva più quella calma serafica che l'accompagnava sempre. La notizia dell'Ambasciatore Mogawa ferito aveva scosso un po' tutti quanti, anche se forse erano più preoccupati per il crollo che si era verificato. Se una struttura governativa, costruita da gente abituata a queste tempeste, aveva ceduto c'era qualcosa di eccezionale nella situazione, da qualunque punto di vista la si volesse considerare.