di Albert K. Hair, Pubblicato il 19-05-2014
USS Tokugawa, Sala Motori - 15/06/2392, ore 11:51
"Accidenti che fame!" esclamò Juliette tra sé e sé.
"Ragazza mia, mancano ancora 10 minuti alla fine del turno, se hai un po' di pazienza ti porto ad abbuffarti dove vuoi." rispose Albert con un sorriso sornione.
"Sì, però non perdiamo troppo tempo, eh! Non inventarti un lavoretto da 10 minuti che poi si rivela di mezz'ora..."
Albert rise. Adorava tutte le caratteristiche particolari nelle persone, ma quel tratto che faceva diventare una piccola belva la sua compagna quando aveva fame era una delle più divertenti.
"Tranquilla, sto concludendo giusto in tempo il diagnostico degli iniettori come previsto. 5 minuti e 32 secondi alla conclusione."
=^=Tracey a Hair.=^= tuonò il comunicatore, facendo sparire il sorriso ad Albert e facendo apparire un ghigno omicida sul viso di Juliette.
"Qui Hair." rispose l'Ingegnere Capo scambiando uno sguardo d'intesa con la donna.
=^=Quanto manca alla conclusione del diagnostico sugli iniettori? Vorrei riprendere al più presto la curvatura di crociera.=^=
"Ah, sì..." borbottò Albert guardando con un sorriso Juliette, quasi a farle capire che non c'era niente da temere. "Al momento mancano 5 minuti."
=^=Bene. Mi avverta quando abbiamo concluso.=^=
"Certamente, Capitano."
=^=Allora ci vediamo a pranzo. Chiudo.=^=
L'espressione di Albert si fece quantomai imbarazzata, alzò gli occhi verso il cielo imprecando silenziosamente e si voltò verso Juliette con l'aria di scuse migliore che potesse trovare.
"Non mi ricordavo più che oggi devo pranzare con il Capitano, gli ufficiali superiori e l'Ambasciatore Rykhan per aggiornarci sulla situazione di Iridis. Scusa..."
"Vorrà dire che pranzerò con il Tenente Biggs." fece lei con aria di sfida. Biggs era un collega dei tempi della Akagi, amico della coppia di lunga data.
Albert grugnì...
USS Tokugawa, Sala pranzo del Capitano - 15/06/2392, ore 12:13
I commensali si sedettero ai loro posti mentre scambiavano tra loro qualche convenevole. Albert, Raji e John erano seduti vicini, alla destra del Capitano, mentre l'Ambiasciatore Rykhan e gli altri erano dall'altra parte. Dopo che venne servita la prima portata, un semplice primo, Tracey richiamò l'attenzione di tutti: "Allora, Ambasciatore, che novità ci sono?"
"Nulla di particolarmente rilevante. Avendo percepito qualche perplessità riguardante i fenomeni atmosferici del pianeta Iridis ho provveduto a richiedere al nostro attuale personale distaccato sul pianeta quali fossero le cause e mi hanno informata che si tratta di cause perfettamente normali. Iridis è relativamente piccolo e viene influenzato relativamente di più dagli altri corpi presenti nel sistema, da qui le frequenti tempeste."
Carpenter, che la osservava con molto interesse (Tracey era divertito dal suo tentativo di mantenere un atteggiamento professionale *Ma forse*, pensava, *lo avverto solo io.*), cercò di capire meglio: "Quindi sarebbero le orbite dei pianeti del sistema e nient'altro? Eppure mi sembrava di aver tenuto conto anche di queste influenze quando ho fatto i miei calcoli."
Dex lo guardò e poi si rivolse a tutti: "Così mi è stato riferito. Ma io vi avevo convocati più che altro per fare la vostra conoscenza. Se dovremo portare avanti un'operazione insieme, per tanto tranquilla che possa essere, vorrei che ci si conoscesse meglio."
Il pranzò durò un'ora e mezza e fu l'occasione per poter apprezzare di più l'Ambasciatore e i suoi meravigliosi occhi. Quando il tutto si concluse metà degli ufficiali superiori era rimasto affascinato dalla donna.
John e Raji, in particolare, erano particolarmente contrastati. Carpenter perché trovava inopportuno, alla prima missione sulla Tokugawa, di far trasparire un interesse particolare per un diplomatico, Raji perché aveva come la sensazione di tradire in qualche modo il ricordo di Francesca.
USS Tokugawa, Alloggio di Hair - 15/06/2392, ore: 20:15
Albert stava completando i preparativi. Le due candele erano pronte sul piccolo tavolo, i tovaglioli preparati nelle posizioni precise, il vino alla temperatura giusta giaceva nel secchio con il ghiaccio, l'antipasto di mare era pronto. Niente replicatore per stasera, aveva deciso Albert, e quindi l'acqua stava leggermente gorgogliando sul fornello e nel forno si stava cuocendo con grande attenzione una bella anitra all'arancia. Juliette uscì dalla camera con il più bel vestito che aveva trovato ed era un incanto. Albert le scostò la sedia dopo averle baciato la mano, le accomodò la sedia e le versò un po' di vino.
USS Tokugawa, Alloggio di Hair - 16/06/2392, ore: 2:41
Albert si ritrovò ad ascoltare il respiro sommesso di Juliette con una sensazione di déjà vu. Ebbe l'ultima visione di Sheba durante la notte e si sentiva esattamente così, ma non ricordava di averla neanche sognata. Si alzò per schiarirsi un po' le idee e si versò un po' del vino che era rimasto dalla cena. Dalla sala osservò Juliette sorseggiando pian piano.
Pianeta Iridis, Classe M - 16.06.2392 ore 09.41 (tempo della Federazione)
La tempesta infuriava da quasi 5 giorni e l'Ambasciatore Mogawa era sinceramente stufo di starsene 'sotto coperta'. I terminali di comunicazione non funzionavano e non c'era neanche la possibilità di informarsi sulla situazione perché con la rete planetaria fuori uso in quella zona non sarebbe riuscito comunque a connettersi per reperire le informazioni. Si alzò e fece per uscire dal suo alloggio quando al primo tentativo non riuscì ad aprire la porta. Riprovò il codice sicuro di averlo digitato correttamente la prima volta. Stavolta la porta si aprì. Nel corridoio c'erano ad attenderlo due guardie appostate davanti alla porta. Una di esse fece un accenno come per chiamare qualcuno all'auricolare, mentre l'altra gli catturò l'attenzione: "Mi scusi, signor Ambasciatore, ma non è possibile lasciare gli alloggi durante la tempesta. Le era stato comunicato, vero?"
"Sì, certo, almeno una decina di volte. Vorrei solo fare due passi per il corridoio, sono quasi 5 giorni che sono segregato qui dentro."
"Mi spiace, ma non è possibile."
L'Ambiasciatore, suo malgrado, rientrò in camera segnandosi mentalmente che avrebbe dovuto discutere il punto con le autorità appena conclusa questa fase di maltempo.