Pianeta Boridius - Zona Polare - Infermeria - Ore 16:35
“Come le accennavo Dottoressa il paziente 135 ferito è stato sedato e sottoposto a cure. Colui che invece mi preoccupa particolarmente è il paziente 136. Lo shock è stato forte. L’incidente, il ritrovarsi in uno spazio tempo totalmente diverso dal proprio. Il paziente 136 dimostra chiari sintomi di stress, ansia e crisi di panico. L’intervento del Comandante ha solo rallentato la degenerazione psichica del paziente 136 e in poco tempo riprenderò la terapia di ansiolitici e calmanti. Il paziente 135 invece...”
“Grazie collega, basta così.”
Vanessa era esterrefatta dal comportamento della sua controparte civile.
Erano dieci minuti che parlava… un monologo tragico e deprimente di un essere che nemmeno poteva essere chiamato medico. L’esasperazione del termine paziente l’assoluta mancanza di tatto e amore per la disciplina, il paragonare i pazienti a cavie con tanto di numeretto e il desiderio di onnipotenza di prescrivere calmanti di ogni genere e forma per sedare il dolore.
Senza dubbio le pupille dilatate ed il comportamento fortemente emozionale di Matteo erano dovuti oltre allo stato di shock ad una forte dose di farmaci ricchi di controindicazioni terapeutiche.
“Desidero parlare con il Signor Matteo Lucio, da sola!”
“Non è possibile, io solo ho l’autorità in questo centro medico… e non posso concederle questo privilegio. Potrà esaminare il paziente 136 solo in mia presenza e sotto scorta di personale paramedico addestrato all’uopo.”
“La vedremo Dottor Hileth la vedremo.”
Il sudore imperlava la fronte dell’omuncolo basso e tozzo mentre osservava Vanessa uscire infuriata dall’infermeria.
* Questa non ci voleva! Occorre avvertire Kraturh. *
USS Nibiru - Plancia - Ore 17:07
“Che ne pensi Miguel? Riesci a trovare un canale per comunicare col pianeta in mezzo a tutti questi disturbi???”
Delgado guardò di sfuggita Andrew… la domanda era palesemente innocua, ma era stata posta con un tono di voce che ormai ben riconosceva. Sapeva che Reed non si stava riferendo realmente a Boridius: avevano deciso di non allargare la cerchia di persone a conoscenza della situazione in atto. E pertanto celavano dietro ad innocenti frasi allusioni più o meno velate.
Non era la prima e non sarebbe stata l’ultima durante quel turno.
Però ora qualcosa non tornava, interferenze radio erano numerose e diversificate, e non provenivano da Boridius. Ma da… altre navi che uscivano dalla curvatura attorno al pianeta.
Miguel stentava a crederci ma l’espressione dell’amico Timoniere confermò i suoi dubbi.
“Delgado a O’Riordan, Capitano in plancia subito!”
USS Arabia - Plancia - Contemporaneamente
“Nave non identificata in orbita geostazionaria attorno al pianeta Boridius Comandante… sembra una delle nostre dai codici ma utilizzano segnalazioni… ehm particolari… forse distorte dal campo magnetico elettrico del pianeta.”
Il giovane addetto ai sensori si rivolse quindi al proprio Ufficiale in Comando… un uomo dal portamento fiero, dai capelli rossi, il viso chiaro con segni di lentiggini qua e là, in attesa di ordini.
“Molto bene Guardiamarina, continui a monitorare la situazione… Capo Operazioni Lee! Comunichi alle varie sezioni della nave di procedere in stato d’allarme giallo!”
“Sì Comandante. Sala Macchine! convogliare energia agli scudi… Saremo pronti in pochi secondi Signore…”
“COMANDANTE! - urlò l’addetto sensori - Sto rilevando un Falco da Guerra Romulano! Nascosto alle spalle del pianeta in posizione simmetrica a quella della nave non identificata.”
“Dannazione, identificate la nave sconosciuta! Prepararsi ad attivare l’allarme rosso. Ufficiale Tattico prepari una strategia d’ingaggio e d’uscita… pronti al combattimento!”
Gli ordini erano stati dati in maniera rapida, decisa ma non convulsa. Il Comandante trasmise così la sua sicurezza agli uomini di plancia e pure l’addetto sensori sembrò giovarne.
“Comandante ho ricevuto i codici della nave sconosciuta… risulta essere la USS Nibiru NCC 20108 classe Excelsior! Ma…”
“Dica Guardiamarina forza!!” incalzò l’Ufficiale in Comando.
“Risulta scomparsa in azione circa venticinque anni fa signore… Nessun superstite.”
“Impossibile! La nave è operativa signore! A pieno regime!” interruppe il Capo Operazioni.
“Calmi Signori calmi… Non è la prima volta che incontriamo anomalie spazio tempo… Ufficiale Scientifico in plancia!”
“Signore dalla USS Nibiru si stanno mettendo in comunicazione con noi!”
“Attivare!”
“Qui è Gill O’Riordan, Capitano della USS Nibiru della Federazione Unita dei Pianeti, nave sconosciuta rispondete. Rivelate vostra identità. I vostri codici di riconoscimento sono errati.”
Un silenzio surreale calò in plancia… tutti si volsero a guardare il loro Comandante che per la prima volta apparve più pallido del normale e indeciso.
Confuso… come stordito…
Dopo un minuto di pausa che sembrò interminabile…
“Parla Thomas Zacks, ufficiale comandante della USS Arabia. Data Stellare 12653.85.”