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USS TOKUGAWA - MISSIONE 05 RSS USS TOKUGAWA - Missione 05

05.11 " A noi due, maledetto... "

di Shnar del Clan Atis , Pubblicato il 26-01-2015

Esterno della Nave Koraxal - 8 luglio 2394 - 9.35


I quattro ufficiali della Tokugawa si erano appena ancorati allo scafo della nave nemica. All'interno di quel piccolissimo velivolo regnava un silenzio tombale, come se Taor avesse potuto sentire le loro voci nonostante la distanza. Il loro piano era abbastanza semplice, e per il momento l'unica cosa che dovevano fare era quella di passare inosservati.

"Capitano, tra mezz'ora arriveremo a distanza di teletrasporto per Qumo e sembra che ancora nessuno ci abbia rilevati" Shnar, seppur parlando con un filo di voce, ruppe il silenzio rivolgendosi al suo Capitano che era rimasto per tutto il tempo seduto con braccia e gambe incrociate, concentrato sulla loro azione.

"Molto bene" rispose deciso Maximilien *a noi due, maledetto...*

Dai dati che avevano ricavato dalla sonda lanciata dal pianeta Qumo qualche giorno prima, era parso evidente che l'arma usata da Taor per tenere sotto assedio quel pianeta aveva principalmente effetto sul cervello delle vittime: gli effetti erano più o meno evidenti in base alla razza del soggetto e in base anche alla sua forza e disciplina mentale. Inoltre l'effetto di questa arma era amplificato all'ennesima
potenza se Taor era fisicamente sul pianeta, quindi era presumibile che avesse a disposizione una specie di chiave di attivazione. Da altre analisi effettuate in precedenza, gli scienziati federali avevano ipotizzato che il reparto informatico dei nexoriani fosse interfacciato a quello di Qumo in modo da attingere alle loro riserve planetarie, ipotesi poi confermata sempre grazie ai dati ricevuti
dalla stessa sonda. Era stato sviluppato un virus allo scopo di rompere questa simbiosi ed isolare così i nexoriani: senza l'aiuto elettronico ed informatico sarebbero di certo stati molto meno pericolosi... Il primo tentativo di innestare questo virus era tragicamente fallito ma Tracey non aveva nessuna intenzione di
mollare. E questo era esattamente il loro piano: agganciati alla nave di Taor, sarebbero entrati con loro nell'orbita del pianeta, avrebbero aspettato che lui ed i suoi scagnozzi si teletrasportassero chissà dove su Qumo mentre loro sarebbero andati dritto al palazzo della Federazione per scaricare il virus direttamente nel computer principale. Quali sarebbero stati gli effetti di questa manovra, nessuno poteva saperlo con certezza: fino ad allora avevano solo delle ipotesi e delle congetture, ma quello di provare rimaneva comunque il loro asso nella manica e dovevano farlo. E sicuramente dovevano riuscire a farlo prima che Taor riuscisse ad azionare il suo congegno di morte... Era una vera corsa contro il tempo... Cosa prevedeva il piano dopo che fossero riusciti ad impiantare il virus? Niente! Nessuno ci aveva ancora pensato, avrebbero improvvisato, per il momento l'unica
cosa da fare era quella. Punto.


Nave Koraxal - Plancia - 8 luglio 2394 - 9.50


Nella plancia di Taor tutto sembrava filare liscio come l'olio, dall'analisi dei sensori nessuno li stava seguendo e loro stavano navigando dritti verso Qumo senza particolari intoppi. Taor sedeva sulla sua poltrona al centro della plancia e sul monitor davanti a lui poteva già vedere la sua destinazione.

"Quanto manca?" chiese rivolto verso il suo timoniere

"15 minuti Capitano" rispose quello all'istante... Taor non ammetteva titubanze nella sua Plancia, quindi all'equipaggio spesso conveniva rispondere in fretta e con sicurezza, anche se in realtà tutta quella sicurezza era solo una farsa.

Taor tamburellava con le dita sul bracciolo della poltrona dall'impazienza di sbarcare su Qumo, lo faceva sempre, se era nervoso, se era impaziente, se temeva per qualcosa... quel pezzo di bracciolo molto presto si sarebbe logorato per il suo 'tamburellare'. Pensava al fatto che non appena avesse rimesso le mani su quell'oggetto, avrebbe finalmente avuto tutti i suoi nemici fuori combattimento e nel frattempo avrebbe avuto la possibilità di mandare altri ufficiali a cercare le altre armi sparse sul pianeta... In realtà, sui manufatti che aveva recuperato tempo addietro non c'erano delle mappe ben precise di dove avrebbero trovato queste altre armi, ma alla fine aveva tutto il tempo di cercarsele senza essere intralciato da nessuno.

Taor era parecchio deluso del fatto che quella nave federale ed il suo equipaggio gli fosse sfuggita, ma era quasi certo che sarebbero tornati *quei palloni gonfiati sicuramente torneranno per cercare di liberare i Qumani... vedremo chi vincerà questa guerra* pensò e mentre pensava questa cosa, i suoi occhi gli luccicarono d'odio.

A dirla tutta, c'era anche un'altra cosa che rendeva Taor ancora più nervoso per questa sua missione... che andava ben oltre il sottomettere un popolo così 'inutile' per quel pezzo di quadrante: da tempo ormai su Nexor era in corso una guerra di potere tra due fazioni rivali, Taor era il comandante delle forze armate di una delle due. Quelle armi così preziose che si trovavano su Qumo erano il suo asso nella manica per la vittoria definitiva e non poteva lasciarsele sfuggire. I
Qumani e i Federali che si erano intromessi, erano solo delle cavie da laboratorio tranquillamente sacrificabili. Una volta avuto il pieno controllo di quei manufatti così potenti, non ci sarebbe stata Federazione che avrebbe potuto sconfiggerlo e a quel punto avrebbe fatto fuori anche il suo, unico, superiore laggiù su Nexor. Magari avrebbe iniziato anche una guerra di espansione... Certo non si può dire
che Taor non avesse ambizioni un po' megalomani. Era proprio per questo che i suoi ufficiali sulla Koraxal avevano perso fiducia in lui e ne erano a dir poco spaventati.

Sulla consolle tattica, alle spalle della poltrona di Taor, a un certo punto l'ufficiale addetto notò qualcosa che non andava: era come se uno di quei detriti che qualche minuto prima avevano urtato la loro nave si fosse in qualche modo agganciato al loro scafo...

"Capitano, sembra che abbiamo un corpo estraneo agganciato alla Koraxal, vorrei indagare sulla sua natura..." disse quindi l'Ufficiale rivolgendosi a Taor.

"Signor Kes - rispose Taor con finta pacatezza e anche mal celata - cosa pensa che sia?"

"A dir la verità non ne ho idea Signore. Per questo volevo approfondire. Sembra un oggetto metallico anche se comunque di dimensioni molto ridotte."

"Senta Ufficiale dei miei stivali, a me non interessa affatto se un pezzo di quella lurida nave federale è rimasto attaccato al nostro scafo. Si è accorto che è arrivato il momento dell'azione? Anzi, faccia una cosa utile a tutti, si inizi a preparare per lo sbarco, avrete da lavorare laggiù."

La scintilla maligna nei suoi occhi si riaccese a quelle parole...


Nave Koraxal - Stanza Teletrasporto - 8 luglio 2394 - 10.07

La squadra di sbarco di Taor era pronta sulla pedana del teletrasporto. Lui si posizionò per ultimo.

"Coordinate alfa-1! Andiamo a riattivare subito la nostra arma anti federali, ci vediamo tutti tra 20 minuti esatti al sito di scavo
alfa-2. Energia."

Navetta federale all'esterno della Nave Koraxal - 8 luglio 2394 - 5 secondi dopo

"Capitano, i sensori della navetta indicano che un gruppo di una decina di persone si è appena teletrasportato sul pianeta, non abbiamo mezzi sufficienti per stabilire le loro coordinate di sbarco, ma sono appena scesi" disse Carpenter che seguiva pedissequamente tutto quello che accadeva sulla Nave a cui erano ancorati.

"Perfetto, noi andiamo subito al palazzo della Federazione, abbiamo pochissimo tempo." Rispose Tracey