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USS POSEIDON - MISSIONE 01 RSS USS POSEIDON - Missione 01

01.06 " IL CAVALLO DEL RE "

di Durtak Waity Junior , Pubblicato il 07-01-2021

USS Genes NCC-79345
Ponte 6 - Sala teletrasporto 1
10 ottobre 2399 - ore 12.38


Erano passati anni da quando aveva posato piede sui ponti di una nave: all'epoca, era un giovane con grandi prospettive ed un universo tutto ancora da scoprire.
Alla sua età, avrebbe potuto chiudere la sua carriera con tutti gli onori e gli oneri del caso: una bella moglie, un'amante ancora migliore ed un posto di tutto rispetto accanto ai grandi della Flotta.
Quanto impegno avrebbe dovuto profondere nell'inchinarsi, nell'obbedire a standard di etichetta e protocollo? Nel chiudere gli occhi ed ingoiare tutto quello che gli altri avevano in serbo per lui?
No, buona parte dei suoi cinquant'anni di servizio li aveva passati all'ombra di quei papaveri, alimentandone i desideri, rendendone reali i sogni e procurando tutto quello che rendeva sensate le loro vite.
Di questo andava orgoglioso Shrennik.
Un uomo libero, astuto e, a suo modo, influente, capace di muoversi tra le pieghe della società e rendersi indispensabile.
Gli anni passati a San Francisco non l'avevano reso ricco, ma gli avevano permesso di accumulare innumerevoli favori ed entrare a conoscenza di indicibili segreti.
Ciò gli aveva consentito di uscire indenne, qualche anno addietro, dal crollo improvviso del suo giro d'affari e di avere, ora, la possibilità di terminare onorevolmente la carriera mettendo la sua esperienza al servizio della lotta alla C.U.R.A.
Il Vissiano si lisciò i baffi pregustando l'incontro con il Capitano Kevides.
Quel ragazzino Argeliano aveva la metà dei suoi anni, ma, in fondo, gli piaceva. Gli ricordava, in qualche modo, lui da giovane: snobbato e poco considerato, ma capace ugualmente di far valere le proprie abilità
Kevides si era comportato bene recentemente e Shrennik aveva un dono per lui.

USS Poseidon NCC-83302
Ponte 10 - Sala teletrasporto 3
10 ottobre 2399 - ore 19:50


Durtak era nella sua infermeria, impegnato a studiare uno strana variante del virus responsabile dell'Avvizzimento Teplano, quando il comunicatore lo aveva riportato alla realtà.
=^=Kevides a Waity=^=
=^=Eccomi Capitano=^=
=^=Tra poco avremo un rende-vous con la USS Genes e salirà a bordo il Comandante Shrennik. So che è impegnato nelle sue ricerche, ma vorrei che venisse con me e il Consigliere ad accoglierlo=^=
=^=Signore, potrei chiederle il motivo?=^=
=^=Come sa, il Comandante è piuttosto anziano e, seppur abbia già ricevuto il suo rapporto medico, gradirei il parere di un occhio più esperto del mio=^=
=^=Capisco... Vado subito alla piattaforma di teletrasporto=^=
Fu così che Durtak si era trovato ad accogliere in pompa magna un uomo che, in altre Flotte, avrebbe meritato ben altra sorte.
L'unica consolazione era sapere che, in qualche modo, anche il Tenente Comandante Hana sembrava provare sentimenti contrastanti.
Sempre che i suoi deboli sensi telepatici non facessero cilecca.
Lo sbrilluccichio del teletrasporto annunciò la comparsa di Shrennik .
Il Vissiano, dapprima, rimase un po' interdetto dalla bellezza di Asami, poi i suoi occhi si posarono sul colossale Klingon, riprendendosi giusto in tempo per stringere la mano tesa del Capitano.
"Benvenuto a bordo della Poseidon, Comandante"
"La ringrazio, Signore. Il Consigliere Hana, suppongo?" disse con un ampio sorriso rivolto alla giovane ufficiale.
"Esattamente. Vedo che si è informato piuttosto bene"
"L'informazione è alla base di ogni vittoria e, a tal proposito, avrei qualcosa di utile per lei Capitano".
"Ogni aiuto è bene accetto in questi tempi. Avremo modo di parlarne tra poco. Nel frattempo, le presento il nostro Ufficiale Medico Capo. Il Tenente Comandante Durtak Waity Junior"
La mano del Vissiano quasi si perse in quella del Klingon che, per una disinvolta, e nemmeno troppo dissimulata, prova di forza, strinse un po' più del necessario.
Con sua grande sorpresa, l'uomo resistette senza scomporsi e, mostrando un caldo sorriso, disse:
"Vedo, con piacere, che, anche nelle nuove generazioni di Qo'noS, permane lo spirito combattivo di Kahless"
Solo la metà Betazoide di Durtak impedì al Klingon di mostrare la rabbia che, in quel momento, attraversava tutto il suo essere.
Con esasperata cordialità rispose:
"L'età ed anni di lavoro da impiegato non hanno intaccato la sua fibra. Me ne compiaccio, in ogni caso, benvenuto a bordo Signore".


USS Poseidon NCC-83302
Ponte 1 - Ufficio del Capitano
10 ottobre 2399 - ore 20:15


Dalla poltrona su cui era accasciato, il nuovo Numero Uno si godeva lo spettacolo di un indaffarato Kevides alle prese con i pad:
"Non si preoccupi, Capitano.. tra poco potrà rivedere il colore della sua scrivania"
"Lo spero.. avere a che fare con queste incombenze infernali è un lavoro che le affiderò volentieri"
"Sarò all'altezza non si preoccupi. Piuttosto mi ha stupito la presenza di un guerriero Klingon come medico di bordo"
Il Capitano lo squadrò da capo a piedi con l'aria di chi si aspetta ben altro
"Mi stupisce che lei non sappia nulla a riguardo"
Shrennik si alzò dalla poltrona, fece due passi verso la vetrata, sospirò e disse:
"Mi correggo Capitano. Ciò che mi incuriosisce è come un guerriero di tale levatura si trovi a ricucire ferite, anziché procurarle. Quel ragazzo è della casata degli N'ghalas. Suo zio Dar è considerato uno fra i papabili allo scomodo posto di Cancelliere e mi ha aiutato più di una volta in certe questioni."
"Preferirei non sapere esattamente di quali questioni parla" commentò un perplesso Kevides
"Forse è meglio così... in ogni caso, ciò che sto per dirle ha a che fare indirettamente con la sua Casata e, se lei è d'accordo, preferirei che, per il momento, il signor Waity non sappia nulla a riguardo."
"Va bene. Continui.."
"Nonostante non abbia più troppi amici presso il Comando della Flotta, qualche contatto mi è rimasto. Ebbene mi è recentemente giunto un sussurro circa il recente attacco della Sher all'avamposto 224 "
Kevides si trovò a guardare negli occhi il suo secondo.
Dietro quello sguardo aperto e gioviale si nascondevano settant'anni di segreti e ardimenti.
L'ombra di quello strano ufficiale era più lunga del previsto, ignota persino ai più alti gradi della Flotta.
L'anziano continuò:
"E' risaputo che una squadra di ingegneri abbia lasciato la base prima che la Sher la attaccasse per prelevare il trasduttore. Alcuni affermano che costoro non appartenessero alla C.U.R.A. ma ad una possibile fazione sopravvissuta di qualche servizio deviato della Flotta"
Kevides alzò gli occhi al cielo incurante: "Ammetto di averlo pensato, ma, evidentemente, non sono stato il solo... potrebbe trattarsi dell'azione di una rediviva Sezione 31?"
"Non abbiamo elementi validi, ma si potrebbe ipotizzare che sia sopravvissuta. Bisogna chiedersi, dunque, a cosa stiano puntando.."
"Se è vero, non hanno fatto tutto questo per benevolenza nei nostri confronti" rispose il Capitano
"Probabile. Ma, supponiamo per assurdo, che le idee deviate della rediviva Sezione 31 siano rimaste le stesse. A tal pro, avere il controllo dei vertici di un così grande e subdolo nemico potrebbe essere la chiave di volta per riprendere le redini occulte della Federazione".
"Sono supposizioni, ma possono essere plausibili. Non vedo però cosa c'entrino i Klingon in tutto questo" chiese un Kevides sempre più curioso di sapere dove voleva andare a parare il suo secondo.
"Conosce un certo Dante Littori?"
"No, mai sentito" ammise il Capitano
"Egli è stato un pericoloso criminale appartenente, con molta probabilità, alla ex Sezione 31. Sono anni che la Federazione gli da la caccia per i suoi numerosi crimini.. ebbene, voci di corridoio affermano che è stato visto incontrarsi su una nave con le persone corrispondenti ai profili dei presunti ingegneri. Un vascello Klingon, il Da'Sarat "
"Lo conosco" rispose Kevides: "E' lo sparviero di Karas, l'ufficiale più anziano della flotta di Dar N'ghalas. Lo incontrai qualche hanno fa"
"Esatto.. e, se riuscissimo a catturare quell'uomo, avremmo la possibilità di arrivare ai tecnici che han modificato il trasduttore rendendolo un obiettivo ostico per la C.U.R.A.".
Kevides sorrise.
Forse ora avevano una traccia.