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USS MARCONI - MISSIONE 12 RSS USS MARCONI - Missione 12

12.09 "La Cavalleria"

di Charles "Chuck" Wyandot, Pubblicato il 11-05-2015

USS Marconi - Plancia - 13 gennaio 2395 - Ore 8.06


"Arrivano!" commentò Durani dalla console tattica. La sua voce era soddisfatta, come se avesse calcolato al secondo il momento in cui il nemico avrebbe di nuovo fatto la sua comparsa e il suo calcolo fosse stato perfetto.

Dal confuso baluginio della nebulosa, due ali d'attacco si dispiegarono in perfetta simmetria. I veicoli, neri e lucidi come sfaccettati scarafaggi, sembrarono posizionarsi in una formazione che aveva un qualcosa di rituale. Per la prima volta gli scafi furono solcati da venature rosse brillanti simili a neon che ne disegnavano le forme rendendoli al contempo affascinanti e inquietanti.
Dietro di loro, la nebulosa artificiale fu annullata ritirandosi velocemente verso il centro come se fosse aspirata da un potente aspirapolvere. Nel buio di quello spazio punteggiato di stelle, per la prima volta l'equipaggio federale poté vedere la potente ammiraglia nemica, un incubo di torri e lame neri come l'ebano e solcate dalle venature luminose rosso sangue.
Di fianco all'ammiraglia, grande quasi il doppio della Marconi, due incrociatori con le stesse caratteristiche della nave madre, si stagliavano silenziosi vomitando navette da combattimento come se fossero due formicai pronti alla battaglia.
"Impressionante..." commentò Shran dalla sua poltrona "Hanno deciso di fare sul serio! Tenente Durani, visto il nostro stato, come vede la situazione?"
"Oggi è un buon giorno per morire!" si limitò a commentare la klingon.
"Già, proprio come pensavo io..." nonostante la tragicità della situazione, Shran si ritrovò a sorridere.

Nave aliena - Villaggio - Contemporaneamente


"Noi veniamo da molto lontano!" tentò Resed con un tono di voce troppo alto gesticolando all'indirizzo di un fantomatico luogo posto chissà dove.
Nonostante Charles fosse riuscito a convincere l'anziano alieno che era lui al comando, questi continuava comunque a guardare il guardiamarina boliano come se la colorazione della sua pelle fosse un legame a cui agganciarsi per capire questi esseri venuti dalle montagne.
"Smettila di urlare Resed, sono alieni non sordi. Ecco qui, proviamo adesso." commentò rimontando il traduttore miniaturizzato nel badge della divisa. "Signore, riesce a capirmi?"
Il vecchio si limitò a piegare la testa di lato come un canarino, evidentemente le capacità tecniche del tenente non eguagliavano quelle di guida.
"Dobbiamo farci liberare, se non arriviamo al motore, questa nave si trasformerà in una palla di fuoco!"
"Come se non lo sapessi! Che ci facciamo noi qui? Non abbiamo l'esperienza per uscirne fuori... anche se riuscissimo a fuggire ci ritroverebbero in pochi minuti e comunque le montagne sono troppo lontane."
"Potremmo rubare qualcuno di quei volatili! Gira voce che sai far volare qualsiasi cosa..."
"La parola chiave è appunto 'cosa'. Un grosso uccello imparentato con rettile non rientra nella categoria veicoli..."
I due tornarono a guardare il vecchio che sorrise di rimando mostrando un paio di zanne di tutto rispetto.
"Tenente, io avrei un'idea..." bisbigliò il boliano.

Nave aliena - Poppavia - Contemporaneamente


"All'esterno la nostra nave sta cercando di proteggere l'Arca dall'attacco degli Adesto, ma se non facciamo qualcosa per quei motori sarà tutto inutile" commentò Tara quando la voce del computer di bordo terminò di narrare gli assurdi eventi.
=^=Non ti aspetterai che permetta ad una klingon di mettere le mani sui miei motori vero? Voi barbari non sapreste riconoscere un motore da un targ!=^= rispose la voce con quel suo consueto tono saccente.
=^=Brutta razza di...=^= una serie di improperi proveniente dal comunicatore di Tara tagliò l'aria come un fulmine in una notte d'estate. La voce baritonale di Rekon iniziò una dotta disquisizione sulle possibili parentele della IA, solo l'intervento di Dal evitò che il tellarite si catapultasse fuori dal taschino della mezza klingon andando incontro ad una morte certa.
=^=Sei contenta di vedermi o hai un tellarite in tasca?=^= chiese la IA dopo un attimo di raggelato stupore.
"Cosa è un 'figlio di una madre nubile'?" chiese innocentemente Klan che si era perso il significato degli improperi.

Tara si portò le mani al volto sconsolata.
"Diamoci una calmata tutti... H5T67, ascolta. Sono passati moltissimi anni da quando sei stato progettato, ti posso assicurare che la nostra tecnologia adesso è molto più avanzata di quello che credi. Non sono nemmeno totalmente klingon, solo per metà e l'altra metà è umana. I nostri sensori ci hanno permesso di trovare i guasti e sappiamo che se non interveniamo subito moriremo tutti... vuoi fare qualcosa o no?"
=^=Però hai un tellarite in tasca...=^=
Tara estrasse delicatamente i compagni dalla tasca. Tutti insieme stavano comodamente sul palmo della sua mano.
=^=Il signor Rekon è riuscito a potenziare il segnale dei nostri comunicatori e collegarli al tuo. Adesso almeno possiamo comunicare senza sgolarci.=^= La voce di Dal era perfettamente udibile. Tara si sentì un po' sollevata, la difficoltà di comunicare con i compagni iniziava a farla sentire sola.
"Tutto bene?" chiese Tara portando la mano al volto per guardare meglio gli amici.
=^=Un po' sballottati ma tutto bene.=^= rispose Dal
=^=Questo lo dite voi...=^= borbottò Kuwano strappando di mano il comunicatore costruito da Rekon usando i badge della squadra =^=I nostri segni vitali sono stabili per il momento, ma la cosa non durerà.
Secondo me e Julie la nostra struttura molecolare non può reggere ancora per molto.=^=
"Cosa pensate che potrebbe succedere?"
=^=Ci sono due possibilità, una remota e una probabile: la nostra struttura molecolare tornerà da sola allo stato naturale e noi riprenderemo la nostra statura o la struttura molecolare andrà in pezzi e noi ci trasformeremo in un liquame biologico... indovina quale delle due è la probabile?=^=
"Quanto tempo abbiamo? E c'è una cura?"
=^=Non ho idea del tempo a nostra disposizione prima di trasformarci in brodo, ma secondo noi per tornare allo stato naturale basta semplicemente un teletrasporto. I buffer di memoria delle sale teletrasporto hanno i nostri dati biomolecolari, con qualche accorgimento dovremmo poter ricreare la nostra struttura fisica reale.=^=
"Signor Rekon, cosa le serve per aggiustare l'arca?"
=^=Normalmente direi un paio di mani in più, ma in questo stato almeno una squadra di ingegneri...=^=
"Nell'ultima squadra di sbarco c'erano Resed con altri tre ingegneri, ma sono stati catturati."
=^=Portare quel ragazzo qui è stato come lasciare un bambino libero di scarrozzare in un'acciaieria!=^=
=^=Resed è in gamba vedrai che ce la può fare...=^= commentò Julie cercando di tranquillizzare il ruvido ma apprensivo tellarite che rispose con uno sbuffo.
"Dottor Kuwano, se anche riuscissimo a liberare l'equipaggio dalla stasi, pensa che si riprenderebbero abbastanza in fretta da aiutarci nelle riparazioni?"
=^=Ne dubito. Anche se tutto fosse apposto e l'equipaggio si svegliasse tranquillamente ci vorrebbero alcune ore prima renderli operativi...=^=
"H5T67... hai preso una decisione? Se non vuoi che salviamo quello che rimane della razza Allesto noi possiamo anche andarcene. Fuori di qui la nostra nave è in pericolo per voi!"
=^=Immagino che non si possa fare altrimenti... certo che lasciare la situazione in mano ad una klingon e una squadra di formiche...=^=
"Cos'è 'vaffanculo'?" chiese di nuovo Klan
"Rekon per favore... allora l'unica cosa da fare è metterci in comunicazione con la squadra, poi..." Tara iniziò a spiegare.

Nave aliena - Villaggio - 13 gennaio 2395 - Ore 9.36


"Piglialo? Era questo il tuo piano? Piglialo!?" borbottò Charles cercando di liberarsi dai lacci di cuoio che lo bloccavano alla struttura.
"Lì per lì mi pareva una buona idea... se riuscivamo a bloccare quel vecchio potevamo usarlo per liberare gli altri" anche Resed e il resto della squadra erano stati legati ad una sorta di struttura fatta d'ossa, solo che il boliano era a testa in giù come se gli Allesto avessero voluto punirlo per aver infranto qualche taboo.
"Come potevo immaginare che quel vecchietto fosse cintura nera di qualche loro strana arte marziale?"
"Non è lui ad essere bravo, siamo noi che siamo incapaci..." in effetti Resed non era nemmeno riuscito ad arrivare al vecchio. L'azione a sorpresa era terminata con il boliano che inciampava in una roccia e cadeva rovinosamente ai piedi dell'anziano, ma il tentativo era stato palese e nonostante le suppliche del giovane timoniere, l'intera squadra era stata portata fuori dalla caverna e legata.
=^=Tara a Tenente Wyandot.=^=
"Comandante!" la voce del giovane era rotta dalla felicità.
=^=Com'è la situazione?=^=
"Tutto bene signore!" rispose Resed facendo poi un sorrisetto imbarazzato all'indirizzo del resto degli uomini legati.
"Non proprio del tutto bene. In questo momento siamo legati, ma non sembrano volerci fare del male..."
=^=Adesso comunicheremo con loro... voi state pronti. Se tutto va bene vi porteranno qui da noi.=^=
Una voce maschile iniziò ad uscire dal comunicatore. Il vecchio capo tribù ne rimase sorpreso ma, dopo un po' di titubanza, rispose alla voce iniziando ad intavolare una discussione.
"Come sarebbe a dire: se tutto va bene?" bisbigliò Resed
"Stai zitto!" gli rispose di rimando Chuck.


USS Marconi - Plancia - Contemporaneamente


"Signore, comunicazione in arrivo dall'ammiraglia nemica"
Shran si alzò sistemandosi la divisa e unì le mani dietro la schiena, poi fece un cenno all'addetto alle comunicazioni.
Sul monitor centrale apparve il volto animalesco del loro avversario. Le luci rossastre della plancia lo rendevano una creatura infernale pieno di odio e furia.
=^=Impuri! Io sono il Primo Guardiano Tylca. Vi siete dimostrati degni avversari ma la vostra stessa esistenza è un insulto. Da quando otto secoli fa la prima flotta fu imbarcata per adempiere alla sacra crociata di purificazione, ci siamo imbattuti in molti popoli che si sono dimostrati frutto di incroci fra razze.
Lo spazio sembra solo un ricettacolo di esseri infetti che si riproducono come klosa delle fogne. Ben pochi hanno mantenuto la loro purezza unendosi ad un credo assurdo secondo il quale infinite diversità rendono migliori. Nessuno di loro capisce che infettare il proprio patrimonio genetico rende solo più deboli...=^=
"Mi permetta di dissentire Primo Guardiano." si intromise Shran per bloccare la filippica "Lei stesso ha detto che ci siamo dimostrati degni avversari. E' proprio le nostre infinite diversità che ci hanno resi così forti: i vulcaniani con la loro logica, i tellariti con la loro testardaggine, gli andoriani con la loro risolutezza, gli umani con la loro adattabilità. Noi tutti eravamo in guerra una volta, ma ci siamo spinti oltre, abbiamo abbracciato le nostre differenze e le nostre debolezze rendendole una forza."
=^=Le stesse parole le abbiamo sentite in passato e come sempre si sono dimostrate parole vanagloriose.
Tutti coloro che professavano una tale blasfemia sono stati purificati! Come loro, anche voi subirete il nostro castigo e, una volta distrutta l'Arca dei nostri nemici, per impedire loro di espandere il loro seme nella galassia, ci occuperemo anche di quella che voi chiamate Federazione! Una nuova crociata inizierà al termine di questa, una crociata che spazzerà via le razze che tanto hai elogiato: vulcaniani, andoriani e umani saranno...=^=
=^=Se permette mia moglie è umana e io ci tengo particolarmente a lei! Ehi Shran serve aiuto?=^=
"Capitano navi in arrivo dalla curvatura! E' la terza flotta andoriana!" la voce dell'addetto alle comunicazioni era quasi isterica dal sollievo.
Quattro navi da guerra apparvero dal sub-spazio come sassi scagliati da un fionda, posizionandosi in formazione a ventaglio davanti ad una Marconi ormai allo stremo.
"Proprio lui doveva arrivare!" borbottò sconsolato Shran pur emettendo un sospiro di sollievo. "Nhial è un piacere sentire la tua voce, anche se avrei preferito incontrarti in un momento migliore"
=^=Si immagino. Come sempre il clan Tool al salvataggio del Clan Mira!=^= Shran sollevò gli occhi al cielo esasperato.

"Capitano le navi nemiche hanno lanciato una salva di missili! E due navette da sbarco hanno eluso i nostri sensori, sembra che l'away team avrà presto delle visite!"