Home Home
 
 
 
 
 
 
USS MARCONI - MISSIONE 12 RSS USS MARCONI - Missione 12

12.03 "Questo è l'unico avvertimento che riceverete da noi"

di Shran del clan Mira , Pubblicato il 29-01-2015

Nave aliena - camera d'ingresso - 13/01/2395 - Ore 02.45


Alle parole dell'amico, Chuck si fece scappare un piccolo sorriso e, rivolgendosi a lui disse "Ma dai, perché mai il Capo Rekon ti dovrebbe dire una cosa del genere? Vivo o morto che sia..." e lo guardò come a volerlo consolare. Un'altra lacrimuccia uscì dall'occhio del povero boliano, che in quel momento stava evidentemente soffrendo.
"Ma guardalo, maltrattato come l'ultimo degli scemi e guarda come piange..." bisbigliò quasi fra sé Kuwano là sotto
"Capo, quel ragazzo ti si è proprio affezionato! - gli fece eco Dal - dovresti iniziare a trattarlo un po' meglio!"
Inutile dire che entrambi si meritarono una bella imprecazione da parte del loro Capo Ingegnere, che però seguiva con la coda dell'occhio tutti gli spostamenti di Resed. Quest'ultimo nel frattempo si era rannicchiato in un angolo di quella stanza attendendo che qualcuno gli ordinasse qualcosa da fare, qualunque cosa... Nel mentre, il suo amico Chuck gli si era accovacciato vicino in segno di amicizia e di supporto. Quella stessa scena si trovò davanti Keane quando rientrò dal suo velocissimo giro di perlustrazione: tornata indietro con un'aria piuttosto grave, vedendo i due ragazzi rannicchiati in quel modo non poté esimersi dal cambiare umore e sorridere.
"Resed, ma che hai fatto? Che sono quegli occhi gonfi?" disse cercando di essere carina, ma era visibile la sua tentazione di ridere.
"È-è-è dis-dis-dispia-dispia-dispiaciuto pe-pe " Chuck avrebbe voluto rispondere per conto di Resed, ma non riusciva a tirare fuori una frase compiuta avendo come interlocutore la Keane... "è dispiaciuto per Rekon?" chiese lei interrompendo quella scena abbastanza pietosa...
Non era necessario aspettare una risposta a questa domanda, in effetti era abbastanza evidente...
"Stai tranquillo marinaio, quel tellarita ha la pelle dura, poi non ho trovato nessun Ufficiale morto nel mio giro di perlustrazione... Sicuramente saranno nascosti da qualche parte, ne sono sicura. A meno che - decise di sdrammatizzare un pochino l'atmosfera - a meno che il teletrasporto non li ha mai rimaterializzati a bordo dell'arca... e in questo caso..." gli occhi di Keane sorridevano, sapeva di aver in qualche modo provocato la reazione del ragazzo, che infatti non tardò ad arrivare:
"No! - disse - questo non è possibile! Sono sicuro al cento per cento di averli portati indietro proprio qua su questa nave ed in questa posizione. Vivi o morti devono essere qua..."
A queste parole il Capo Operazioni lo guardò con aria bonaria e gli fece un bell'occhiolino...
*Ma che bella scenetta, quasi quasi vomito...* pensò Kuwano da là sotto.

"Sarebbe logico provare ad attirare la loro attenzione" disse Salen dopo qualche minuto di silenzio
"Signor Salen, voglio essere gentile con lei, che comunque è il mio Primo Ufficiale - parlò a quel punto il dottore visibilmente seccato da tutta quella faccenda - ma cosa pensa stesse facendo finora il Tellarita? E quell'imbecille di ragazzino pensava di sentire le voci... Incredibile..."
"Dai riproviamoci..." suggerì Dal e subito dopo gridò
"TAAAAARAAAAAAAAAAAAA"
"TAAARAAAAAAAAAAAAAAAAAAA" così forte che i presenti dovettero ripararsi le orecchie con le mani...
A quel secondo richiamo, il Tenente Comandante Keane si fermò di scatto: lei e il Capo Masai stavano elaborando un piano d'azione, ma, all'improvviso, la donna sentì una voce che la chiamava... e a dire la verità quella voce le era anche abbastanza familiare. Si guardò intorno sospettosa per qualche istante, poi si rivolse di nuovo al Capo Masai:
"Quindi, dicevamo... tu, Chuck e dieci uomini della squadra di sicurezza andrete tutti con Resed in sala macchine per cercare di non far esplodere il nucleo di questa nave. Più tempo passa senza muoverci più pericolosa diventa. Io invece, ho una questione da risolvere qua, vi raggiungerò il prima possibile..."
Keane aveva intenzione di capire da dove arrivasse quella voce che l'aveva chiamata... era sicuramente del Capo della Sicurezza: dovunque fosse era intenzionata a trovarlo. Sarebbe rimasta là con un paio di uomini della sicurezza...
"Eehhh, hai visto come si fa con le donne?" disse Dal a Kuwano mentre gli dava delle piccole gomitate sul braccio in segno di vittoria.

USS Marconi - Plancia - 13/01/2395 - Ore 03.00


La Plancia della Marconi era praticamente privata di tutti i suoi Ufficiali superiori, il che poteva essere normale considerato l'orario, ma la realtà, purtroppo, era diversa. A bordo erano rimasti solo il Capitano Shran, che in quel momento si trovava nel suo studio ad elaborare piani di attacco che in realtà tardavano ad arrivare, e il nuovo Ufficiale Tattico che in quel momento si trovava in Plancia al posto di comando. Le sonde erano state appena inviate verso la nebulosa, quello fu il loro primo tentativo di capire contro chi avevano a che fare. Ma per avere dei primi risultati, se mai quelle sonde fossero tornate indietro, avrebbero dovuto attendere. L'attesa in quei momenti di allarme è sempre lunga e snervante...
"Guardiamarina, mi metta in comunicazione con Deep Space 16 Gamma su una frequenza protetta. - Durani impartì l'ordine all'ufficiale addetto alle comunicazioni - e metta il video sul monitor principale"
"Subito signore"

Deep Space 16 Gamma - Ponte di Comando - Contemporaneamente


Sul ponte di Comando della Stazione DS16, a quell'ora della notte il silenzio era rotto soltanto dal Capo Ingegnere che stava terminando dei lavori di manutenzione. La Vok ad un certo punto sentì il terminale dell'Ufficio del Capitano che suonava, ma ovviamente se ne vide bene da andare a rispondere... almeno alla prima chiamata...
Dopo cinque minuti, il computer nell'ufficio ancora mostrava una comunicazione in arrivo.
*E va bene - pensò Karana - vediamo chi è che chiama a quest'ora di notte...* si tolse i guanti da lavoro e si diresse a grandi falcate verso la postazione di Tomphson. La chiamata in arrivo era su delle frequenze protette della Flotta, la donna decise di scomodare il suo Capitano... finalmente!
=^= Comandante Vok a Capitano =^= lo chiamò al comunicatore sperando di non trovarlo a dormire...
=^= Comandante che succede? =^= Tomphson rispose quasi subito, con una voce abbastanza allarmata e fortunatamente non assonnata.
=^= Capitano, mi dispiace disturbarla a quest'ora, ma qualcuno sta cercando di contattarla su una frequenza protetta e, chiunque sia, sono già dieci minuti che il suo terminale squilla... =^=
=^= Va bene, passi la chiamata nel mio alloggio per favore... =^=

USS Marconi - Plancia - 13/01/2395 - Ore 03.12


"Signore, hanno finalmente risposto da Deep Space 16, il video è sul monitor come mi ha chiesto" disse il Guardiamarina addetto alle Comunicazioni.
Sul monitor di Plancia della Marconi all'improvviso apparve l'immagine del Capitano Tomphson, anche se di notte e anche se quella comunicazione era arrivata così all'improvviso, il Capitano si fece trovare con una divisa perfetta.
=^= Capitano, sono il Tenente Durani della nave della Federazione, USS Marconi. =^=
Tomphson sapeva benissimo chi fosse quella donna... si erano incontrati qualche giorno prima proprio a bordo della sua stazione, come avrebbe potuto dimenticarla. E si ricordava benissimo anche del Capitano Shran, che aveva incontrato sempre là su DS16 circa l'anno prima.

USS Marconi - Ufficio del Capitano - 13/01/2395 - Ore 03.40


Il tenente Durani bussò alla porta dell'Ufficio del Capitano non appena chiusa la chiamata con Tomphson. Se Shran non si fosse aspettato da un momento all'altro il rapporto del suo Ufficiale Klingon, avrebbe pensato ad un tentativo di aggressione per quanto era stato impetuoso il suo ingresso...
L'andoriano capì subito che la donna non portava buone notizie.
Con le braccia conserte, schiena dondolante sulla sedia, sguardo fisso e sicuro, Shran invitò Durani a sedersi alla sedia di fronte a lui. I modi di quell'uomo erano sempre molto affascinanti, anche nelle situazioni di crisi come quella. Difficilmente passava inosservato alle donne... ma quella che si trovava davanti era una vera Klingon ed in pieno assetto da combattimento...
"Quindi?" Shran chiese a Durani
"Da Deep Space 16 non ci possiamo aspettare nessun aiuto, Capitano." disse lei e Shran non fece una piega, era scontato che nessuno si sarebbe mosso, ma comunque avevano fatto bene a provarci...
"La Fearless come sapevamo è ancora in manutenzione - continuò - il Falco Romulano e lo Sparviero Klingon non hanno nessuna intenzione di immischiarsi in battaglie senza un buon tornaconto. La stessa cosa vale per i Cardassiani..."
* ...arpie... * pensò Shran, al contrario della Klingon che invece ammise di capire benissimo il loro punto di vista.
"Il Capitano però mi ha dato una informazione che forse potrebbe interessarci - continuò l'Ufficiale - ossia che due giorni fa alla stazione si è fermata una nave della Guardia Imperiale Andoriana. Si sono fermati là per dei rifornimenti, erano diretti altrove nel quadrante Gamma, ma questo settore è proprio lungo la loro rotta. Ci hanno anticipato di poco, probabilmente potremmo ancora contattare loro..."
Shran, che aveva appena dato delle arpie a Romulani, Klingon e Cardassiani, ebbe un istante di esitazione... non era proprio certo del fatto che degli andoriani avrebbero accettato volentieri di aiutarli al contrario di quello avevano fatto gli altri, ma qualcosa dentro di sé lo rendeva abbastanza ottimista...
"Ottimo - rispose quindi - cercherò di contattarli di persona... - disse, comunque pensieroso, il Capitano - torni in Plancia Tenente, io arriverò tra qualche minuto."

Interno della Nebulosa - Nave Nemica Zama - 13/01/2395 - Ore 04.37


Le sonde lanciate dalla USS Marconi per indagare cosa ci fosse all'interno della Nebulosa, furono ovviamente e velocemente intercettate dalla flotta nemica che si era riparata proprio là.
Il Capitano della nave Zama, la nave ammiraglia di quella flotta, non aveva mai lasciato la nebulosa e aveva seguito tutta la battaglia da là dentro: avevano dei sensori con tecnologia più avanzata rispetto a quella della Federazione che riusciva a bypassare le interferenze dei gas presenti in quell'area di spazio. Il Capitano diede prontamente l'ordine ai suoi:
"Distruggete tutte quelle sonde tranne una, voglio mandare ai nostri amici là fuori un bel messaggio di avvertimento..."

Sono Tylca e sono a capo della Flotta che avete già incontrato. Voglio essere generoso con voi, visto che non ci siamo mai incontrati prima e mi piace sempre fare una buona impressione. Andatevene e fatelo anche alla svelta. Il mio popolo ed il popolo che state cercando di proteggere nella nave generazionale sono in lotta da secoli, vi avverto che non vi conviene ostacolarci e non provate neanche ad entrare nella nebulosa: ci appartiene... questo è l'unico avvertimento che riceverete da noi.