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USS MARCONI - MISSIONE 12 RSS USS MARCONI - Missione 12

12.02 "Sento la gente morta..."

di Charles "Chuck" Wyandot, Pubblicato il 23-01-2015

Settore 16 Lambda - Spazio - 12/01/2395 - Ore 23.57


Nel silenzio dello spazio, raggi di luce abbaglianti disegnavano colorati arabeschi sullo sfondo punteggiato di stelle. L'enorme nave aliena, testimone della battaglia, sembrava ancora non avere intenzione di intervenire, come un enorme elefante che guarda dei leoni che si accapigliano.
La Marconi faceva di tutto per fare da scudo alla più debole nave prendendo su di sé il fuoco nemico. Ogni volta che uno spiraglio si apriva veniva coperto immediatamente dall'impareggiabile fuoco di copertura del Comandante Keane e da chiunque fosse alle armi del cargo. Furono necessari venti minuti per mettere in rotta le navi assalitrici. Almeno quelle rimaste intatte.
"Capitano si stanno ritirando!" avvertì l'ufficiale tattico di turno "Sono rientrati nella nebulosa."
"Rapporto danni" chiese l'andoriano rivolto al capo OPS
"I danni sono numerosi anche se non gravi, ma altri attacchi così..." Tara non terminò la frase.
"Mettetemi in comunicazione con il cargo" dopo un secondo sul monitor principale della Marconi fece la sua comparsa il volto sorridente di un bajoriano.
=^= Qui nave cargo Fede nei profeti, sono il Capitano Jackros, grazie per il vostro intervento Capitano. Ma chi diavolo erano quelli? =^=
"Purtroppo non ne abbiamo la minima idea ancora, sarà meglio che vi allontaniate al più presto da qui!" commentò Shran con il volto tirato per la stanchezza.
=^= Fosse stato per me non sarei nemmeno venuto, le ho portato dei doni, se si sbriga a ritirarli posso anche andarmene! =^=
Accanto al capitano del cargo apparve una giovane con la divisa della Flotta Stellare, nonostante quella divisa la sua razza era evidente dalle creste frontali pronunciate e dalla fierezza con la quale si presentò.
=^= Tenente Durani della Casata di Kanjis a rapporto signore! La Fede nei profeti trasporta altri membri dell'equipaggio desiderosi di prendere servizio! =^= lo sguardo ancora le luccicava per la gioia della battaglia.
"Adesso mi spiego quel fuoco di copertura, lo dobbiamo a lei!" aveva letto il suo curriculum ed era curioso, era raro avere un klingon nella flotta, si potevano contare sulle dita di una mano i membri di quella razza che si erano arruolati.
=^= La ragazza è un portento! =^= commentò una voce fuori dall' inquadratura che fu ripresa immediatamente dall'ufficiale in comando del cargo.
=^= Sta zitto Mikehact!=^= il battibecco fra i due sfumò in sottofondo mentre la klingon faceva rapporto.
=^= E' stato un lavoro di squadra signore, il Signor Mikehact è un vecchietto irascibile ma un buon tiratore! =^=
=^= A chi hai dato dell'irascibile testa zigrinata! =^= commentò lui di rimando sempre rimanendo fuori dalla visuale. Per un attimo Shran si domandò se Rekon avesse parenti bajoriani.
"Signor Durani, parleremo dopo, appena pronti vi teletrasporteremo a bordo, fate in fretta non sappiamo se e quando attaccheranno ancora. Si presenti in plancia appena può, abbiamo problemi da affrontare e poco tempo per farlo!" Shran chiuse la comunicazione e si rivolse alle comunicazioni "Qualche notizia dal Signor Salen?"
"Ancora niente signore - rispose il tenente addetto - sto cercando di comunicare su tutti i canali ma non ricevo nessuna risposta." il suo tono era preoccupato e faceva eco nell'animo del Capitano. La squadra di sbarco poteva non avercela fatta.
"Plancia ad infermeria" chiamò Shran mentre nella mente le preoccupazioni lasciavano il posto a piani d'azione.
=^= Qui McGregor, Capitano mi dica...=^= rispose la donna che aveva sostituito il medico capo.
"Come sta il Signor Resed?"
=^= Questo particolare boliano, oltre ad un apparato digestivo foderato di amianto, sembra avere anche la testa foderata di duranio. Lo stavo per dimettere! =^=
"Lo mandi in plancia per favore abbiamo bisogno di lui!"
=^=Signorsì. McGregor chiudo.=^=

Shran si guardò intorno, aveva ben poco su cui lavorare, ma doveva farselo bastare. "Consigliere, chiami a rapporto il turno delta poi mi raggiunga in sala tattica. Signor Keane e Signor Wyandot, venite anche voi non appena avete passato le consegne e fate venire anche Resed e Durani."
"Signorsì!" risposero i due all'unisono mentre il Capitano spariva nel suo ufficio.

USS Marconi - Turbo ascensore - 13/01/2395 - Ore 00.40


Prima della riunione il tenente Wyandot, aveva ricevuto il permesso di andare a farsi una doccia. Il suo turno ormai durava da tempi immemori e aveva la necessità di riprendere un po' di lucidità mentale. Nel tragitto di ritorno aveva incrociato Resed col quale aveva un rapporto molto amichevole. I due avevano scoperto di essere molto simili: si imbarazzavano per le stesse cose, si facevano prendere dal panico durante gli eventi sociali, non riuscivano a comunicare in maniera chiara con qualsiasi cosa fosse di sesso femminile (animali e piante comprese) e in generale si lasciavano incantare da qualsiasi cosa nuova trovassero lungo il loro cammino.
"Sei stato grande Resed, il Capitano ha detto che è stata un'idea ottima quella di mandare il team di sbarco alle coordinate precedenti!"
"Speriamo solo che abbia funzionato. Il capo Rekon mi ammazza se l'ho fatto morire!" Chuck stava per sorridere della battuta ma si accorse che Resed non stava considerandola tale.
"Vedrai che andrà tutto bene. C'è il signor Dal con loro, sono certo che riporterà tutti sani e salvi a casa!"
"Speriamo..." la conversazione fu interrotta dalle porte del turbo ascensore che si aprivano e il nuovo ufficiale tattico fece la sua prima comparsa. I due giovani rimasero a bocca aperta a fissarla, Durani si limitò a grugnire un saluto.
Il resto del breve tragitto si svolse con la giovane klingon al centro del turbo ascensore con un cipiglio irritato e le braccia incrociate al petto prominente e i due ragazzi schiacciati contro la parete con le bocche spalancate e gli occhi sgranati.

USS Marconi - Sala tattica - 13/01/2395 - Ore 01.20


"La situazione non è delle migliori e quindi saremo costretti ad improvvisare. Comandante Keane, lei prenderà con sé Resed, Wyandot e una squadra della sicurezza. Dovrete rientrare nella nave e cercare qualsiasi traccia dei nostri."
"Mi scusi Capitano, ma non sarebbe meglio che andasse il vice capo Seville? Io non sono che un marinaio..." balbettò il boliano.
"I danni sulla nave devono essere riparati in fretta. Ho bisogno del signor Seville qui a bordo... la vostra missione sarà quella di salvare i nostri compagni ma soprattutto dovrete trovare un modo per non far esplodere quella nave." Keane assentì senza discutere, lei e il consigliere avevano recepito il messaggio, i loro amici potevano non avercela fatta.
"Tenente Durani, adesso sa cosa è capitato, io e lei penseremo a delle tattiche efficaci per difendere la nave da eventuali altri attacchi. Sono sicuro che torneranno."
"E noi li aspetteremo..." rispose la klingon con fiducia.
"Bene andate!" ordinò l'andoriano.
"Shran, hai bisogno di dormire..." commentò il consigliere vedendo che il suo superiore si strofinava gli occhi con le mani
"Lo so Laura. Mi prenderò un'oretta di riposo nel mio ufficio, il mio predecessore si era attrezzata bene, evidentemente lo faceva spesso! Quel divano è una manna dal cielo!" sorrise stiracchiandosi "Prendi il comando e fammi svegliare fra un'ora e... tenete d'occhio la nebulosa.


Nave aliena - da qualche parte - 13/01/2395 - Ore 02.30


"Allora Dal?" urlò Rekon con il faccione peloso rivolto verso l'alto.
"Ti dispiace? Non è molto facile scalare una parete metallica senza un'attrezzatura adeguata e con un tellarite scorbutico che urla!" rispose il capo della sicurezza che si stava arrampicando lungo la parete della grotta verso quello che, dal basso, sembrava una presa d'aria.
"Poche ciance giovanotto! Alla tua età io..."
"Avevi la stessa pancia!" terminò per lui Kuwano seduto contro la parete.

Prima che il battibecco continuasse, con mal celata disperazione di Salen, il terreno prese a tremare con violenza. Dal si salvò dalla caduta solo grazie alla sua preparazione fisica e alle piccole buche scavate con il phaser nella parete.
"Attenzione! Le porte si stanno aprendo!" urlò il vulcaniano mettendosi a riparo.
"Mi dica qualcosa che non so!" sbraitò Rekon buttandosi a pesce e atterrando sulla pancia dietro alcune rocce poste vicino all'entrata.
L'apertura delle porte fu un vero e proprio boato, dalla confusione che ne seguì capirono immediatamente che i rinforzi erano arrivati.
Keane, Mosai e altri tre uomini della sicurezza pesantemente armati fecero la loro comparsa. Dietro di loro, Wyandot e Resed sembravano due bambini che salivano per la prima volta su un trenino dell'orrore: eccitati e spaventati allo stesso tempo.

USS Marconi - Plancia - 13/01/2395 - Contemporaneamente


"Mi dispiace signore, i sensori non riescono a leggere l'interno della nebulosa." commentò il tenente Rakshasa con un miagolio di disappunto.
"Cosa ne pensa tenente Durani?" chiese il Capitano alla klingon, non che gli servisse un suggerimento, ma era un modo come un altro per conoscere il suo nuovo acquisto.
"In questa situazione siamo svantaggiati. Se entriamo nella nebulosa lasciamo indifesa la nave aliena ma possiamo scoprire da dove arrivano i vascelli nemici. Lì dentro ci dev'essere o una stazione spaziale o un pianeta abitato, quelle navi non sembravano avere una struttura adatta ai lunghi viaggi, sono più dei caccia da combattimento, alta manovrabilità e molto veloci. Se invece rimaniamo qui fuori possiamo tenere al sicuro la nave ma non sapremo mai chi è che ci da' la caccia."
"Quindi?" chiese il capitano con un sorriso per il giusto preambolo della giovane.
"A mio avviso - la giovane ebbe un brivido come se stesse per dire qualcosa di oltraggioso e faticasse per dirlo - dobbiamo chiedere supporto. La USS Fearless era in revisione quando sono partita da DS16, sarebbe consigliabile avvertire nel caso una nave di supporto fosse troppo lontana per arrivare in fretta."
"Sono perfettamente d'accordo con lei tenente. Avverta DS16 della nostra situazione e comunichi che potremmo aver bisogno di supporto. Inviate delle sonde e cerchiamo di mappare quella nebulosa... prima di andare lì dentro voglio essere sicuro della sorte dei nostri uomini."

Nave aliena - camera d'ingresso - 13/01/2395 - Ore 02.40


"Non so se è peggio stare seduti qui o andare con il comandante Keane alla ricerca degli altri!" commentò Chuck guardando sconsolato il paesaggio desideroso di scoprire l'ignoto ma terrorizzato dal fatto che l'ignoto potesse scoprire lui.
"Meglio qui! Quei tizi blu sembravano pericolosi... finché il traduttore universale non funziona sarà un problema." commentò Capo Mosai di guardia all'ingresso della grotta.
"Preferisco rimanere qui." borbottò Resed.
"Su Resed vedrai che il comandante Rekon sta bene!" disse Charles cercando di tirare su di morale l'amico.
"Ho paura di no Chuck - borbottò Resed con voce sconsolata - ho paura che il capo questa volta abbia tirato le cuoia. Mi pare di sentirlo, una voce flebile dall' aldilà che mi rimprovera..." una lacrima sgorgò dall'occhio pallato del boliano.
"E cosa ti dice?" chiese Wyandot triste
"Resed razza di inutile deficiente, guarda quaggiù!" il giovane ingegnere tirò su rumorosamente col naso.