Home Home
 
 
 
 
 
 
USS HOPE - MISSIONE 04 RSS USS HOPE - Missione 04

04.04 " Abbiamo un piano! "

di Ferris Bueller, Pubblicato il 22-06-2016

Starbase 214 - Passeggiata - 6 febbraio 2395 - ore 20.00


I Guardiamarina Bueller e Xyr, guardavano le stelle attraverso i vetri blindati della passeggiata. Le preoccupazioni per Luna e per Tucci, nonchè l'imminente arrivo di una flotta klingon, avevano unito i due giovani ufficiali in quel momento di riflessione. Rodriguez, come suo solito, apparve dal nulla emergendo dalle ombre della stazione.

"Ferris, Xyr, abbiamo una possibilità." La giovane andoriana, seppur infastidita per l'eccessiva familiarità con cui il cadetto si stava rivolgendo a lei, non fece commenti. Tecnicamente erano in licenza e quindi i gradi non contavano.
"Meno male!" commentò Ferris sperando che, almeno uno dei problemi, potesse essere risolto.
"Fra due ore la Hope avrà un cambio di turno dei tecnici. Doohan è certo di poterli rallentare, quel tanto che serve per accedere all'hangar e far sparire la nave di Luna. Gli unici problemi sono: prendere i codici di decollo dell'Akesh e fare in modo che il centro di controllo della stazione e della Hope non rilevino il decollo."

Ferris lanciò un'occhiata a Xyr "Nessun commento su regole e protocolli?"
"Tecnicamente siamo in vacanza e il B'rel del Cadetto Jones non è di proprietà della Flotta Stellare. Certamente uscire dalla base senza comunicare il piano di volo, infrange numerosi regolamenti, ma..." Xyr rimase un attimo a corto di parole ma poi si riprese "il Cadetto Tucci potrebbe essere in pericolo e non è detto che ci diano il permesso per andarlo a cercare, soprattutto vista la pericolosità della situazione." *E io ero responsabile della sua sicurezza alla stazione!* aggiunse a se stessa.
"Ma noi non lo andremo a cercare, faremo solo un giro con la nave di Luna! Ci sono un sacco di posti da visitare e l'Ammiraglio Lennox non ha mai detto che dovevamo per forza rimanere qui!" Rodriguez sorrise insieme a Ferris, Xyr si limitò a sbuffare.

"Sono contento che la pensi così Numero Uno, perchè sarete lei e Rest ad andarlo a cercare..." commentò Bueller mentre le antenne di Xyr si afflosciavano "Naturalmente su mio ordine..." le antenne ripresero un po' vita.
"Perchè noi?" chiese lei anche se conosceva già la risposta.
"Io dovrò essere qui quando arriverà il nonno di Luna, semprechè non vogliamo una guerra con l'Impero. Posso calmarlo, mi conosce e si fida di me... spero. Comunque dovrò tenere a bada sia lui che Luna, senza contare la Lennox quando verrà a sapere che siete partiti. Stia tranquilla mi assumerò tutte le responsabilità. Come sempre..."
"Porterò con me Basta e un paio di uomini della sicurezza per ogni evenienza." confermò l'andoriana.
"Si porti anche la dottoressa, non si sa mai." aggiunse Rodriguez con una scrollata di spalle.
"E io penserò a farmi dare i codici dell'Akesh da Luna. Cosa che sarà ancora più difficile che calmare l'ammiraglio Klaa e impedirgli di vaporizzare la stazione. Per quanto riguarda la rilevazione del decollo?"
"Doohan farà in modo che l'apertura dell'hangar sia rilevata come un test. I sensori della Hope saranno disabilitati, ma non quelli della base. L'unico modo per superare questo ostacolo è fare un accordo con gli addetti ai sensori della stazione." Rodriguez indicò dietro di lui. Al ristorante una bionda e giovane tenente stava terminando la sua cena.
"Nessun problema" commentò Ferris pettinandosi i capelli ribelli con le mani.
"Errato. Prima di tutto è Betazoide, secondo sei del sesso sbagliato!" lo fermò il capo operazioni.
"Quindi?" chiese Ferris abbattuto.
"Quindi ho chiamato in azione il nostro 'uomo migliore'..." fece un cenno in direzione dell'ascensore. Le porte si aprirono e Caytlin fece la sua comparsa vestita con un abito civile molto semplice ma altrettanto sensuale. Guardò il gruppetto di ufficiali della Hope e poi, dopo un cenno di Rodriguez, si voltò verso il ristorante. Un sorriso si dipinse sul volto della risiana.
"Caspita..." commentò Bueller sollevando un sopracciglio. "Usiamo l'artiglieria pesante!" Xyr vicino a loro sbuffò.
"Ha parlato di addetti al plurale Signor Rodriguez..." chiese l'andoriana riportando il discorso sul piano.
"Il secondo è un mezzo vulcaniano di nome Poteck. Il dottor Haez'litt, ufficiale medico della stazione, mi ha detto che va pazzo per il tè 'Pi Lo Chun'. Quasi impossibile da trovare sulla stazione." Rodriguez mise una mano nel taschino della divisa e tirò fuori un contenitore sigillato contenente delle polveri verde scuro "Quasi... Mi affido alla sua metà bajoriana per fare un accordo."
"Signor Rodriguez lei mi spaventa..." commentò Xyr con un certo sdegno.
"Grazie signore!" rispose lui con un sorriso.
"Bene signor Xyr avverta gli altri e andate sulla Hope. Appena sistemate le cose qui vi daremo il via libera!" l'andoriana fece un cenno affermativo e si diresse verso il turbo ascensore.

"Rodriguez..."
"Si?"
"Quello non è tè vero? E Poteck non è mezzo vulcaniano ma tutto vulcaniano."
"Esatto, questa è una spezia vulcaniana alla quale Poteck è allergico. Gli procurerà alcune ore di disturbi intestinali, tanto da doversi recare dal dottor Haez'litt. Sarebbe stato inutile cercare di corromperlo."
"Come hai fatto ad accedere alla scheda personale di Poteck?"
"Haez'litt fa alcuni affari sottobanco per permettersi delle entrate non registrate per comprare regali alle sue giovani 'amiche', naturalmente tutto questo all'insaputa della signora Haez'litt. Ho solo chiesto un favore all'ufficiale medico in cambio del mio silenzio e di un braccialetto di latinum per la sua attuale amichetta."
"Hai capito il vecchio! E il braccialetto dove l'ha trovato?" chiese interessato.
"Alcuni souvenir della missione con i ferengi. Quando Xyr si era infiltrata nel gruppo di quel ricco pancione. Se lo ricorda l'abito di Xyr?"
"Non potrei mai dimenticarlo!"
"Esatto. Tutti ricordano l'abito ma nessuna ha fatto caso agli accessori che il riccastro le aveva fornito..."
"Signor Rodriguez lei mi spaventa..." commentò Bueller facendo eco a Xyr.
"Grazie signore!" rispose lui con un sorriso.



Starbase 214 - Ovunque - 6 febbraio 2395 - ore 20.30


Tutto l'equipaggio della Hope era stato allertato. Dall'ufficiale di plancia, al marinaio addetto alle pulizie dei ponti, si erano offerti volontari per mettere in moto un piano di proporzioni epiche.
Xyr, Rest, la dottoressa Graahn e Lon Basta, insieme ad altri due uomini della sicurezza, erano andati a fare dei controlli sulla Hope per assicurarsi, così avevano affermato, che tutti i cadetti avessero lasciato la Hope durante la revisione. Erano tutti in abiti civili e adesso sostavano a pochi metri dal B'rel di Luna mostrandosi interessati ad alcuni protocolli interni della nave.

Da un'altra parte sulla Hope, il cadetto Doohan stava dando gli ultimi avvertimenti alla squadra di ingegneri della base spaziale. Nonostante si trattasse di un semplice cadetto, anche il Tenente Kot'ar, l'ingegnere boliano assegnato alle riparazioni, non aveva il coraggio di interromperlo. Doohan stava promettendo morte e distruzione su chiunque rovinasse la sua preziosa, per quanto vecchia, nave. Nel frattempo, le sue esperte e agili mani, stavano modificando gli allarmi collegati all'apertura dell'hangar navette della Hope.

Bueller si trovava all'ufficio di sicurezza della stazione e parlava amabilmente con il Comandante Ah'Mos. Come prima cosa si era scusato per il suo comportamento di alcune ore prima e aveva comunque fatto i complimenti all'agente Booth per la veloce risoluzione della situazione. Certo riteneva ancora che tutto fosse un fraintendimento, ma non poteva negare che tutti e due avessero agito con una risolutezza degna dei migliori uomini della flotta. Dopo pochi minuti ormai i due erano talmente frastornati dalle chiacchiere da accettare una visita alla prigioniera per carpire ulteriori informazioni.

Rodriguez stava gettando il grembiule da cameriere che gli aveva permesso di infiltrarsi nell'affollato ristorante sulla passerella. Aveva atteso che Poteck ordinasse per poi mettere la spezia nel suo cibo. Fatto questo si era disinteressato alla cosa e aveva provveduto a mandare due dei suoi uomini, Taylor e Brown ormai ambedue nelle grinfie del capo operazioni già dal primo imbarco, a caccia di informazioni sul traffico di droga sulla stazione. Paulo non era un tipo da fare una cosa alla volta aveva pianificato le azioni sia per il salvataggio di Tucci che per scoprire cosa ci fosse sotto i fatti accaduti alla stazione. Non era un buon samaritano, sapeva che quello che stava facendo gli avrebbe fatto guadagnare punti agli occhi dei suoi amici ufficiali. Paulo si fermò. Amici? Si, dopotutto quello strambo gruppo di persone con cui si era ritrovato ad abitare su quel vecchio catorcio della Hope gli erano simpatici, ma da li a definirli amici... non era da lui. Scosse la testa e sospirò sconsolato. "Ti stai rammollendo Rodriguez!" mormorò a se stesso.

Caytlin guardò il Tenente Leory e le sorrise.
"Cadetto Caytlin, mi spieghi chiaramente cosa vuole." Essendo una betazoide sapeva che la giovane rossa si era avvicinata a lei per un motivo ed era visibilmente sulla difensiva. Nonostante questo non riusciva a toglierle gli occhi di dosso.
"Ha sentito quello che è accaduto sulla stazione? I due cadetti della Hope nei guai?"
"Si ho sentito. Ho aiutato anch'io nelle rilevazioni alla ricerca del cadetto scomparso. Era un tuo... amico?" chiese lei soffermandosi sull'ultima parola.
"Un membro del mio equipaggio e un amico, che ora è in pericolo. Sono venuta per chiederti una mano."
"Io? Come posso aiutarti?" chiese sempre più guardinga.
"Alcuni anni fa, il signor Tucci difese una sua compagna di accademia da attenzioni indesiderate. I tipi che la stavano molestando giurarono vendetta perchè furono cacciati dall'accademia. Purtroppo per noi Edison ha alcuni problemi, soffre di un leggero autismo che lo rende si un genio nel suo lavoro, ma anche una facile vittima. Temiamo che i rapitori siano gli stessi uomini che lui denunciò in accademia." Caytlin vide gli occhi della giovane spalancarsi. Secondo le informazioni ricevute da Rodriguez quella donna aveva un fratello affetto da autismo ed era tutt'ora vittima di stalking. Non aveva idea di come Paulo avesse trovato tutte quelle informazioni, ma se qualcuno poteva riuscirci era certamente lui. Inoltre il disagio che provava ricordando i brutti momenti della sua vita, aveva fatto in modo da distrarla dalle piccole bugie che le stava propinando. "A questo punto non possiamo abbandonare il nostro amico. Una squadra di ricerca è in procinto di imbarcarsi per andare a salvarlo, nonostante gli ordini contrari dell'ammiragliato."
"E vorreste che io chiudessi un'occhio sulla partenza della vostra nevetta? Lo sai che non è possibile. Tutte le navi attraccate sono state registrate come 'entrate'. Non è possibile farle uscire senza farsene accorgere."
"Non ti preoccupare, la nave che useremo non è stata mai registrata. Naturalmente faremo in modo di sdebitarci..."
"Non avrete intenzione di corrompermi vero?" rispose lei indignata.
Caytlin sorrise, tirò fuori un dpad e iniziò a leggere: "Tenente JG Hoogar, Tenete JG York ed infine il figlio del senatore Kastellan, il Tenente Gregory Kastellan Jr." la risiana vide l'altra irrigidirsi. Aveva riconosciuto l'uomo che l'aveva tornmentata nel corso degli ultimi anni e che ancora le creava problemi. Gli altri due erano suoi galoppini barra guardie del corpo. "Questi che vedi sono gli ordini di trasferimento per tutti e tre verso una base sperduta lungo la zona neutrale. Un posto rischioso e piena di feccia che adora la carne giovane." Rodriguez aveva pensato a tutto, e sospettava, ci fosse di mezzo anche lo zampino di Strauss in questo caso. Caytlin sollevò l'indice sopra il pulsante d'invio e attese.

Il Tenente Leory si morsè le labbra poi un pallido sorriso le illuminò gli occhi. Caytlin le fece l'occhiolino e premette il pulsante d'invio.

"Passa una buona serata e non fare caso alla Hope e ai suoi hangar..." La risiana si alzò e fece qualche passo verso l'uscita, poi si fermò e tornò indietro. "A che ora stacchi stasera?" chiese con uno sguardo talmente pieno di desiderio da far vibrare la betazoide come una corda di violino.



USS Hope - Hangar principale - 6 febbraio 2395 - ore 21.00


=^=Codice Rodriguez alfa-delta-564=^= la voce di Bueller raggiunse Xyr e lei lo digitò permettendo alla nave di aprire i portelli.
=^=Ehi! Quello è il mio codice personale! Perchè il mio codice apre il B'rel di Luna?=^= s'intromise Rodriguez indignato.
"Evidentemente il Cadetto Jones ha pensato che quello sarebbe stato l'ultimo codice al quale avrebbe tentato." commentò lapidario Rest intromettendosi nella discussione.
=^=Brutta...=^=
=^=Basta Paulo. I dati della traccia di curvatura della nave ferengi sono già stati inviati all'Akesh. Buona fortuna Numero Uno e ci riporti Tucci vivo!=^=
"Buona fortuna anche a voi..." rispose Xyr chiudendo la conversazione.

Pochi minuti dopo la nave occultata usciva dall'hangar della Hope per poi partire in curvatura dopo essersi allontanata. Nella centrale operativa della stazione Leory, trovatasi sola per un improvviso malessere del suo collega, vide accendersi una luce intermittente collegata ai sensori, ma le fu comunicato dal computer della Hope che si trattava solo di un test sul funzionamento degli hangar. Sorrise e non fece ulteriori indagini.



Starbase 214 - Alloggio di Bueller - 6 febbraio 2395 - contemporaneamente


"Bene, l'Akesh è partito e non sono scattati allarmi." esclamò Rodriguez soddisfatto dopo aver teso l'orecchio. Cosa inutile dato che gli allarmi non sarebbero scattati in quella stanza.
"Notizie da Taylor e Brown?" addentando un panino che si era fatto replicare al volo.
"Sono risaliti al locale ferengi della passeggiata. C'era da immaginarselo ma era meglio controllare."
"Beh andiamo allora, gli chiediamo di venderci un po' di DAMN e poi..."
"Pessima mossa. Due giovani cadetti, con un loro collega in galera e un altro che è stato rapito presumibilmente dagli stessi che vendono la droga che vanno a comprarne qualche dose? Troppo sospetto." rispose Paulo scuotendo la testa.
"Ma tu hai contatti con qualcuno che potrebbe non destare sospetti immagino..." bofonchiò Ferris masticando.
"Un certo mercante che bazzica queste zone e che potrebbe essere disponibile ad uno scambio di favori, soprattutto se è una buona causa."
"Vacci piano con lo scambio di favori. Non voglio trovarmi in galera insieme a Luna. Ce l'ha ancora con me perchè le abbiamo preso la nave!"
"Sono certo che non sarà niente di esagerato e comunque non è detto che sia un favore immediato."
"Va bene, ci sono cose più importanti che infrangere qualche regola." Per un attimo, davanti agli occhi del Capitano della Hope apparve Xyr che prendeva appunti su un dpad.

Rodriguez assentì e sparì nei suoi alloggi.



Starbase 214 - Alloggio di Bueller - 6 febbraio 2395 - 21.45


"Abbiamo avuto dei risultati. Il mio amico ha contattato il locale e gli ha detto che ha urgentissimo bisogno di un certo prodotto venduto da loro."
"Non poteva essere più specifico?" chiese Bueller infastidito.
"Negativo. Avrebbe destato sospetti, ma ha usato la parolina magica."
"Per favore?"
"No, urgentissimo! Sa benissimo che urgente vuol dire guadagni in più per chi lavora in un certo ramo. Adesso i ferengi sanno che hanno un pollo da spellare al quale possono chiedere qualsiasi cifra."
"Non smetterai mai di stupirmi..." commentò Ferris
"Il gestore del locale ha detto che il suo capo, sarà di ritorno fra poche ore con un nuovo carico. C'è da decidere come agire da questo momento in poi."
"Che vuoi dire?"
"Compriamo la roba e controlliamo che sia la stessa che era nel sangue del tizio morto? Oppure li facciamo arrestare non appena mettono piede sulla stazione? O altro?"
"Tu cosa consigli?"
Rodriguez si grattò il mento pensieroso "Non saprei... siamo dal lato sbagliato del mio campo. Qui ci vorrebbe Rest."
"Non abbiamo Rest, ma abbiamo Strauss... quella vecchia volpe tirerà fuori un piano."

I due si alzarono e uscirono dagli alloggi.