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USS HOPE - MISSIONE 04 RSS USS HOPE - Missione 04

04.10 " Qui comando io! "

di Edison Ray Tucci, Pubblicato il 21-09-2016

Starbase 214 - Infermeria - 7 Febbraio 2395 - Ore 01:40


Lo avevano preso... di nuovo! Ray guardava quei quattro alieni dall'aspetto deforme, purtroppo il pugnale che aveva trovato era stato inutile, il più piccolo, forse una femmina, lo aveva disarmato, poi altri due lo avevano preso alle spalle gettandolo a terra. Tentò di divincolarsi ma era troppo stanco aveva bisogno di energia, lo stomaco gli si contraeva a causa dei crampi. Dov'era Krox, dov'era il suo amico? Lo chiamò: "Krox! Aiutami!"

Melanne tentò di capire cosa stava dicendo il suo compagno ma la voce di Tucci risultava impastata e troppo debole, la dottoressa poteva vedere gli effetti dell'astinenza propagarsi in tutto il corpo di Edison, gli occhi allucinati, i crampi, i tremori e quelle frasi incomprensibili.
Il ragazzo aveva gli occhi pieni di lacrime e continua a muovere le labbra in vani tentativi di chiamare qualcuno.

"Tucci mi sente?" la dottoressa si avvicinò al cadetto "Edison? Ray?" Haez'litt premette l'ipospray con il sedativo sul braccio dell'uomo.
Ray spalancò ancora di più gli occhi, quegli alieni erano tutti attorno a lui, dalle fauci colava bava, e quei denti affilati sembravano volerlo ghermire.
Quello più piccolo, era sicuro si trattasse di una femmina, era vicinissimo e si divertiva a muovere la sua orrida bocca.
Poi di colpo il gelo lo investì: prima le mani ed i piedi, poi le gambe e le braccia, il torso, la testa... la mente. E dopo il gelo, la luce.
Per un attimo il corpo di Tucci si fermò, poi iniziò a fremere, e una serie sempre più forte di convulsioni ne sconquassò ogni parte.
"Convulsioni!" urlò il dottor Haez'litt "Cinque unità di Calmsox!"
"No, inietti dell'adrenalina, due dosi!" si intromise Melanne "il DAMN sembra reagire ai calmanti, forse l'opposto è meglio"
Il medico della stazione studiò un attimo la donna e poi il suo paziente "Due unità di adrenalina" appena l'ipospray iniettò la sostanza, il calore tornò nel corpo di Tucci, attesero alcuni secondi poi anche le convulsioni lasciarono il giovane cadetto, lo sguardo era ancora perso nelle allucinazioni ma se non altro si era calmato.
"Signor Gerome prepari l'attrezzatura per l'emodialisi e segua le indicazioni della mia collega, dottoressa Graahn, faccia come se fosse nella sua infermeria... e mi scusi".



Starbase 214 - Passeggiata - 7 Febbraio 2395 - Ore 01:50


Basta aveva seguito l'uomo biondo per venti minuti in modo discreto. 'Senape', come l'aveva battezzato, si era fermato in un paio di negozi lungo la passeggiata ma non aveva acquistato nulla, i colori dei proprietari variavano del grigio-nero della preoccupazione all'arancio-rosso della rabbia repressa, ma nessuno di loro reagì alla presenza di Senape. Il capo della sicurezza della Hope invece aveva comprato un paio di souvenir e sondando a distanza il suo sospetto: era certo che Senape non lo aveva notato, e sarebbe andata così finché l'umano fosse rimasto sulla, discretamente affollata, passeggiata.
Le linee d'oro nel colore di Senape variarono verso un verde e poi il rosso. *Ansia? Preoccupazione?* pensò il betazoide mentre osservava la sua preda infilarsi in un boccaporto di servizio. Basta attese circa trenta secondi e poi seguì a ruota il sospettato.
Appena varcata la porta si trovò in tunnel di servizio per la manutenzione della stazione, molto probabilmente i cavi e i tubi che vedeva correre lungo la parete servivano i locali ed i negozi della passeggiata. Guardò a destra e a sinistra tentando di capire da che parte fosse andato Senape, vide del movimento alla sua sinistra e si gettò all'inseguimento.



Starbase 214 - Infermeria - 7 Febbraio 2395 - Ore 02:00


La dottoressa Graahn sistemò i capelli di Tucci, dopo avergli toccato la fronte che al tatto risultava calda.
Osservò il suo compagno, ora Ray era calmo ogni tanto era ancora scosso da leggeri tremiti e sudava. *Povero Edison, tra tutti proprio tu, tra cinque minuti inizieremo il trattamento di dialisi, quello che mi preoccupa di più sono gli eventuali danni psicologici* pensò la trill mentre con un cenno chiamava l'infermiere "Signor Gerome, credo possiamo iniziare, dovremmo monitorare la temperatura, ma prima iniziamo la pulizia del sangue del signor Tucci, prima potremmo intervenire su tutto il resto."
Gerome Vasilla, un umano dal fisico ben piazzato spinse la macchina vicino al bioletto e collegò i vari terminali e tubicini "Dottoressa quando vuole..." disse all'indirizzo della donna.
"Proceda pure, io informo il capitano Bueller" poi tocco il proprio combadge "Graahn a capitano Bueller."
=^=Qui Dohaan, dottoressa il capitano ora è in una situazione un po' complicata, può dire a me, ah come sta Tucci?=^=
"Situazione complicata? Chiamavo appunto per informare il capitano che il signor Tucci è ora sotto dialisi, è stato drogato stiamo tentando di 'ripulirlo' se mi passa il termine. Ma cosa vuol dire complicata?"
=^=Complicata vuol dire che il capitano è bloccato in sala ologrammi e presto verrà giustiziato...=^=
"Spegnete il programma no?"
=^=L'avremmo già fatto se potessimo, dottoressa ora la devo lasciare, ci tenga aggiornati sulla situazione di Edison=^=
"E lei su quella del capitano. Graahn chiudo."



Starbase 214 - Condotti di servizio - 7 Febbraio 2395 - Ore 02:15


Per un attimo temeva di aver perso Senape, poi Basta sentì delle voci provenire alcuni metri più avanti. Negli ultimi quindici minuti aveva percorso quel corridoio il quale, man mano che proseguiva, era sempre più abbandonato e in disuso. Ormai solo delle luci di emergenza lo illuminavano *Probabilmente porta ad una sezione in costruzione della stazione* pensò il betaziode mentre procedeva con cautela, poi i suoi pensieri vennero investiti dalla paura, il colore di Senape era diventato grigio-nero.
"Cosa ti avevo detto?" una voce rimbombò nel corridoio.
"Lo so, lo so, non dovevamo creare... ahhhh"
"...esatto non dovevate creare problemi! Vi avevo avvertiti!"
"Ahhhh... lasci... lasciami il braccio!"
"Te lo spezzo il braccio, così forse imparerai chi comanda!"
Senape aveva paura. L'altra voce inquietò Lon, o meglio la sua aura lo inquietò: l'aveva già 'vista' cercò di concentrarsi sui pensieri dello sconosciuto.
"...Krox... non... ahhhh... sarà contento se fai del male al suo portavoce!"
"Krox, Fulgor... o qualsiasi altro spacciatore non mi fanno paura! Sono il comandante di questa stazione e sono io a decidere quanto potete spacciare, cosa potete vendere e a chi potete vendere su questa installazione!"
Basta dovette trattenere un moto di stupore quando riconobbe il comandante Ah'Mos.
"Roger" si rivolse a Senape "sia chiaro che non voglio altre sorprese, un omicidio in un giorno è più che sufficiente..."
"Ma..."
"Lasciami finire! Dovete bloccare tutti i vostri affari per qualche giorno. Tra i klingon e quei giovani cadetti ficcanaso, molti occhi si stanno volgendo verso questa base, ed io non voglio che un paio di idioti mandino all'aria tutto il lavoro che abbiamo, anzi, che ho fatto per ritagliarmi questo angolo di spazio. Dillo pure a Krox: il mercato chiude per sette giorni!"
"Sette giorni?" Roger si strofinò il braccio sinistro "...perderemo migliaia di barre di Latinum!"
"Non mi importa perdere qualche uovo, l'importante è non perdere la gallina idiota!"
Basta troppo concentrato sulla conversazione dei due non si accorse del tecnico che stava arrivando dietro le sue spalle.
"EHI TU!" urlò il boliano "Cosa ci fai qui?"
Allertarti dall'urlo, Roger e Ah'Mos si guardarono, poi il comandante indicò un condotto secondario "Sparisci, vai da quella parte, e ricorda cosa ho detto."
Poi l'ufficiale della federazione infilò un altro condotto e si allontanò dal luogo dell'incontro.
"Ehi non puoi stare qui" disse il boliano mentre si avvicinava al capo della sicurezza della Hope "cosa stai facendo?"
Indossando una delle sue migliori facce da poker, Lon guardò il tecnico "Stavo cercando un negozio di antichità, ma ho sbagliato strada e credo proprio di essermi perso."
"Certo che ti sei perso amico!" disse l'alieno blu "Qui i negozi li potrai trovare tra qualche mese, vieni ti riporto sulla passeggiata."
I due si incamminarono verso l'uscita.



Starbase 214 - Locale Ferengi "Tutto per Tutti" - 7 Febbraio 2395 - Ore 02:47


"Che ne dice capo lo scolleghiamo?"
Stanton guardò Dohaan, poi alzò le spalle in segno di assenso "Per me sì".
James non era particolarmente rassicurato dal suo collega.
"Ok, o la va o la spacca" premette il suo badge "Capitano, stiamo per bypassare il dispositivo, trovatevi un posto riparato se potete..."
=^=Dohaan, lo sa che lei non è molto bravo a rassicurare la gente?=^=
"Sono un ingegnere non uno psicoterapeuta, mi dica quando siete pronti"
=^=Pronti, proceda!=^=
James con l'aiuto di Stanton iniziò le operazioni di rimozione, con un cacciavite magnetico tolsero quello che sembrava il piccolissimo coperchio del dispositivo. Mentre Dohaan cercava di bypassare i contatti, Stanton raffreddava il tutto con una sorta di ipospray che produceva una soluzione gelida che serviva a prevenire eventuali microesplosioni. Tutte le operazioni coordinate dei due sembrarono durare ore, invece ci vollero circa tre minuti perché James trovasse i due contatti che cercava, con il cacciavite magnetico puntò quello di colore rosso.
"Rosso?" chiese al collega.
Nuovamente Stanton alzò le spalle "Per me sì" rispose.
"E rosso sia!" Dohaan fece saltare il contatto mentre allo stesso tempo chiuse gli occhi.
Il silenzio. Silenzio assoluto.
Il capo ingegnere della Hope aprì prima un occhio e poi l'altro e si guardò attorno "Ce l'abbiamo fatta?" chiese al collega, per tutta risposta Stanton alzò le spalle "Per me sì" rispose.
"Dohaan a Capitano Bueller"
=^=Qui Ferris, allora quanto ci metterete?=^=
"Abbiamo fatto capitano, stiamo disattivando il programma in questo momento"
=^=Era ora, arriviamo=^=
Alcuni istanti dopo il capitano della Hope accompagnato da Rodriguez e un ferengi uscirono dalla sala ologrammi.
"Ottimo lavoro signor Dohaan, ora mi aggiorni."



Starbase 214 - Infermeria - 7 Febbraio 2395 - Ore 03:00


"Krox!" Tucci scattò, all'improvviso, in posizione seduta sul bioletto.
Melanne lo raggiunse praticamente all'istante "Calmo Edison, calmo."
Lo scienziato si guardò attorno, poi guardò la donna "Perché sono in infermeria?" chiese.
"E' una lunga storia, si distenda, deve stare calmo." aiutò il cadetto a stendersi nuovamente "ora le spiegherò tutto."
"Non c'è tempo dobbiamo fermare Krox!"
"Chi è Krox?" chiese mentre con il tricorder analizzava il compagno.
"Krox è un pazzo, dobbiamo fermarlo!"
"Calmo Edison..." ripeté la donna "hai subito una dialisi, non è che puoi alzarti subito così, devo fare dei controlli prima ci vorranno delle ore."
"Ore?!? Non ne abbiamo il tempo!!"
"Perché cosa sta succedendo?" chiese la voce del capitano Bueller che nello stesso istante fece il suo ingresso nell'infermeria.