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USS HOPE - MISSIONE 04 RSS USS HOPE - Missione 04

04.02 " Preso! "

di Edison Ray Tucci, Pubblicato il 15-06-2016

Starbase 214 - Passeggiata - 6 febbraio 2395 - ore 17.00


Una licenza! Ma come potevano pensare di dare a tutto l'equipaggio un'altra licenza? Tucci era, cosa piuttosto rara, su tutte le furie: aveva dei progetti e delle ricerche da terminare nel suo laboratorio, l'esperimento con i naniti riprogrammati doveva essere chiuso entro settantadue ore, e poi i kit molecolari per le analisi delle onde delta andavano preparati prima della prossima visita ispettiva.

Aveva saputo, dal consigliere Caytlin, dell'arresto della Jones ma per ora non era stato coinvolto nelle indagini dal capitano Ferris, a quanto pareva Luna era accusata di omicidio, cosa a parer suo impossibile *Se dovessi applicare il teorema vulcaniano di T'Rok posso escludere a priori che la nostra timoniere sia un assassina... audace sì, vendicativa forse, ma un'assassina a sangue freddo no, dovrei parlarne con il capitano*
Mentre rifletteva e camminava per la passeggiata un paio di negozi attirarono la sua attenzione: uno vendeva pezzi di ricambio per datapad e tricorder, sarebbe stato divertente modificare nuovamente il suo tricorder ma aveva bisogno di un laboratorio! L'altro invece vendeva antichi dispositivi di ricerca, in vetrina erano esposti addirittura dei microscopi che Edison aveva visto solo in alcuni documenti storici.

"Interessanti" mormorò 'inforcando la porta'. Subito un boliano gli si fece incontro.
"Buongiorno signore, in cosa posso esserle utile?" con un sorriso affabile l'alieno blu si portò dietro il bancone.
"Ho notato, che in vetrina avete un microscopio 'koristka'"
"Oh! Siete un esperto!" si sfregò le mani "E' proprio un koristka di inizio millenovecento... vecchio calendario terrestre"
"Sì e credo sia di origine italiana forse del nord..."
"Non so cosa sia questa Italia..."
"Una antica regione del mio mondo, ma ditemi quanto potrebbe venire a costarmi un oggetto del genere?"

Le due figure fuori dal negozio, stavano osservando l'umano.
"Ti dico che quello va bene" con un cenno il ferengi indicò Edison.
"Sei sicuro? Mi sembra giovane..."
"Tu non capisci proprio niente! Ecco perché i tuoi lobi sono così piccoli!"
"Guarda che l'ultima volta che li abbiamo misurati i miei erano più grandi dei tuoi" il secondo ferengi spintonò il primo.
"Smettila! Allora decidiamoci, sì o no?"
Come in risposta a quella domanda lo stomaco del secondo ferengi borbottò "Ho fame, quindi direi proprio di sì, male che vada con Krox qualcosa rimediamo lo stesso"
"Hai intenzione di portarlo da Krox?"
"E' l'unico che ancora commercia ancora con noi, da quando la Torre del Commercio ha sospeso tutti i nostri permessi..." il ferengi quasi si tappò la bocca con le mani.
"Ecco bravo! E vogliamo ricordare di chi è la colpa?"
"Ma... ma..."
"Smettila di balbettare, eccolo che esce!"

Tucci, con una scatola in mano, lasciò il negozio incamminandosi verso l'area dei ristoranti, mentre camminava accarezzava il contenitore che teneva in mano.
I due ferengi seguirono a ruota il cadetto della flotta, avvicinandosi a passo svelto. Il primo dei due sorpasso Tucci mentre il secondo che aveva quasi raggiunto l'umano sincronizzò il passo con Edison.
"Mi scusi signore" il ferengi alle sue spalle attirò l'attenzione del cadetto, Edison si voltò "Mi scusi signore, ho notato che è stato dal vecchio Teryon" indicò il pacchetto che Tucci teneva in mano "Quindi immagino le interessino i vecchi...ehm...antichi oggetti di ricerca, siete forse uno studioso?"
Un po' sorpreso da quell'approccio Ray guardò l'alieno "Effettivamente sono un'ufficiale scientifico..."
"Ma veramente? Interessante!" il ferengi mostrò un sorriso fatto di denti affilati e storti.
La vista periferica di Edison cercò di avvertirlo di qualcosa alle sue spalle, ma non fu sufficientemente veloce a reagire.

Poi il buio.



Spazio - Da qualche parte - 6 febbraio 2395 - ore 17.45


Irkis guardò il fratello "Ehi Ottur, secondo te faremo un buon affare?"
L'altro impegnato nel pilotare il loro piccolo vascello, sbuffò poi rivolse lo sguardo al fratello "Secondo la regola numero cinquec..."
"Smettila di citare le regole dell'acquisizione!! Non ci hanno mai portato a nulla di concreto, e secondo me ci portano anche sfortuna ogni volta che inizi di enunciarne una" Irkis guardò il loro passeggero ancora addormentato "Ti chiedo di nuovo, secondo te è un buon affare?"
Ottur si tocco i lobi "Non meno di sessanta barre di latinum se è uno scienziato in gamba qualcosa di più, però come al solito dipende da Krox..."
"Bhe la settimana scorsa voleva uno scienziato, gli stiamo portando un ufficiale scientifico della Flotta Stellare, non è che ce ne siano molti migliori di quello" Irkis punto il dito verso il cadetto.
Come se si fosse sentito chiamato in causa Tucci sospirò ed iniziò a muoversi si sentiva intorpidito, gli sembrava di navigare in qualche sorta di liquido, i suoi pensieri erano confusi e non riusciva a connettere i propri ragionamenti.
Ottur sobbalzò leggermente quando l'umano si mosse "Credo che il siero stia per esaurire il suo effetto è meglio se gli dai un'altra dose, meglio consegnarlo addormentato..."
Irkis prese un hypospray e si avvicinò a Edison e premendogli il dispositivo sul collo rilasciò una altra dose di calmante, Ray perse quel piccolo appiglio che era riuscito a raggiungere nella sua mente ed i suoi pensieri annegarono nuovamente nel mare liquido in cui era convinto di trovarsi.



Starbase 214 - Ristoranti sulla Passeggiata - 6 febbraio 2395 - ore 18.00


Ferris e Caytlin stavano mangiando qualcosa in attesa dei primi riscontri della squadra investigativa.
"Qualche novità?" chiese la risiana.
"Nulla ancora, i ragazzi si sono messi a lavorare sodo, appena scopriranno qualcosa mi chiameranno"
"Posso chiederti una cosa?"
"Basta non riguardi le mie sedute con il consigliere di bordo..."
"No" sorrise la donna "Si tratta del cadetto Tucci, perché non lo hai incluso nella squadra investigativa?"
"Bhe al momento le sue abilità non sono richieste e poi credo che quel ragazzo abbia bisogno di distrarsi.." il capitano abbassò la voce e si avvicinò alla donna "...io credo che abbia qualcosa che non va, è troppo timido e poi è sempre nei suoi laboratori, non l'ho mai visto neanche con una donna..."

Il consigliere osservò Bueller "Ti assicuro che non c'è nulla che non vada nel cadetto Tucci, certo è piuttosto introverso, ma è tutto nella norma, e poi oggi l'ho visto che faceva shopping qui sulla passeggiata"
"Impossibile!" sorrise il capitano "non ci credo, secondo me è riuscito ad imbucarsi in qualche laboratori della stazione e sta sperimentando qualcosa"
"Sono sicura che non sia così"
"Scommettiamo?" la sfidò l'umano.
"Va bene una cena come si deve in un ristorante giapponese"
"Andata!" così dicendo Ferris toccò il suo badge "Ferris a cadetto Tucci"
Nessuna risposta.
Il capitano riprovò la chiamata altre due volte, niente.
"Computer, capitano Bueller Ferris della USS Hope, accesso Teta-Teta-Alfa, dove si trova il cadetto Edison Tucci della USS Hope?"

=^=*Beep* - ricerca in corso=^=

Dopo alcuni secondi il computer fece rapporto =^=Impossibile individuare il cadetto Edison Tucci, o il suo comlink è disabilitato o il soggetto non si trova più a bordo della stazione.=^=
Lo sguardo preoccupato della risiana incrociò quello altrettanto preoccupato del Capitano.


Spazio - Da qualche parte - 6 febbraio 2395 - ore 18.47


Edison aprì gli occhi, la luce lo accecò per alcuni istanti, e anche la cacofonia che lo circondava lo infastidì parecchio. Mise a fuoco la vista.
Davanti a lui c'erano due ferengi e quello che sembrava un grosso orioniano dalla pelle verde.
"Ecco si è svegliato" gracchio uno dei due ferengi "Krox ti presento l'ufficiale scientifico della Federazione... Federale ti presento Krox, commerciante, filosofo, anfitrione e schiavista"
Edison sperava di aver capito male, soprattutto l'ultimo titolo, ma il fatto di essere rinchiuso in una gabbia frantumò qualsiasi sua aspettativa di aver compreso male le parole dell'alieno.