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USS HOPE - MISSIONE 03 RSS USS HOPE - Missione 03

03.03 " Ombre nel buio "

di Edison Ray Tucci, Pubblicato il 18-01-2016

USS Hope - Sezione Scientifica - 1 febbraio 2395 - Ore 19.15


"Sono solo io ad essere inquietato da questa scena" chiese Ferris guardando oltre i vetro del laboratorio.
Le antenne di Xyr seguirono lo sguardo del capitano, nel laboratorio vicino Tucci e un Benzita stavano lavorando alacremente su delle consolle, i due non si parlavano quasi per nulla ma si muovevano quasi in sincrono, finendo uno le operazioni dell'altro.
"Ma come diavolo fanno?" Bueller guardò il suo primo ufficiale "Si conoscono da neanche venti minuti e sembrano due fratelli siamesi!"
"A quanto pare il tenente comandante Mendon si trova a suo agio con il nostro ufficiale scientifico, non ci vedo nulla di strano capitano."
"Ma si rende conto che da quando sono li dentro avranno detto si e no cinque frasi complete?"
"Sta mettendo in dubbio la sanità mentale dei nostri ufficiali?"
"Non sto dicendo questo, Xyr, Tucci si è sempre dimostrato equilibrato e professionale, soltanto lo trovo un po' troppo introverso..."
"A me non sembra che sia così introverso" con gli occhi indicò di nuovo il laboratorio, Rey e Mendon stavano ridendo scambiandosi delle battute mentre osservavano la consolle davanti alla quale si trovavano "Però, capitano, se lo ritiene necessario dovrebbe parlarne con il consigliere di bordo non con me."
"Lasciamo perdere Numero Uno, andiamo lasciamo gli scienziati 'pazzi' alle loro ricerche, noi abbiamo altro da fare."

"A quanto pare abbiamo fatto un buon lavoro signor Tucci!"
"Grazie comandante, stavo lavorando su queste equazioni da un po' di tempo, ma ovviamente mi serviva un aiuto."
Il benzita sorrise "Tutti abbiamo sempre bisogno di un aiuto questa volta lei ha avuto il mio, magari un domani sarà lei ad aiutarmi."
"Se ne sarò in grado, potrà contare su di me signore!" sorrise l'umano.
"Me lo ricorderò signor Tucci, magari verrò a cercarla quando si sarà diplomato."



USS Ammard - Hangar navette 2 - 1 febbraio 2395 - Ore 20.02


L'uomo si mosse silenziosamente, sfruttando ogni angolo in ombra dell'hangar, lo conosceva bene e conosceva anche i turni di servizio ma era meglio non rischiare, la sua missione era importante meglio non farsi scoprire o tutto sarebbe stato compromesso.
Una seconda figura si trovava accovacciata vicino ad una delle navette, fece un cenno alla prima figura, che visto il suo contatto si diresse verso di lui.
"Allora ce l'hai?" chiese la prima figura.
"Sì non è stato facile, portare a bordo la cassa, ho dovuto sincronizzare i teletrasporti della Hope, ovviamente ti costerà un po' cara!"
"I soldi non sono un problema, l'importante è che il carico sia di qualità."
"Ci puoi contare, la qualità è la mia priorità!"
"Tieni..." la prima figura allungò alcune barre di latinum alla seconda, poi i due uomini si salutarono con un cenno, e la seconda figura si allontanò mentre la prima si prese in carico una cassa di discrete dimensioni e lasciò l'hangar.



USS Ammard - Plancia - 1 febbraio 2395 - Ore 21.30


"Rapporto!" chiese il capitano Will Royce mentre usciva dal turbo ascensore, il primo ufficiale si alzò dalla poltrona del capitano per lasciargli il posto.
"Tutto nella norma signore..." rispose la donna "stiamo mantenendo la velocità di crociera in tandem con la Hope. Saremo su Manlas entro quarantottore."
"L'ambasciatore?" Royce si sedette sulla sua poltrona.
"Vinard e il suo staff, sono chiusi nei loro alloggi da quando siamo partiti, a parte un uso continuo dei replicatori non c'è nulla da segnalare."
"Insomma, tutto regolare bene, avanti così allora, altro?"
Il primo ufficiale prese posto vicino al capitano "Effettivamente signore, ci sarebbe una questione in sospeso..." sussurrò la donna.
"Riguardo a cosa?"
"...ci sarebbe la faccenda della festa in suo onore."
"Numero Uno le ho già detto che non voglio nessuna festa!"
"Ma l'equipaggio si è già organizzato... non vorrà deluderli vero?"
Will sbuffò "Numero Uno... faccia in modo che sia una cosa veloce e non troppo rumorosa."
La donna sorrise "Come vuole lei signore" poi alzandosi si diresse alla postazione del timoniere "Tenente Marin contatti la Hope si sincronizzi con loro riduciamo la velocità di un quinto, vogliamo viaggiare per qualche ora in tranquillità."



USS Hope - Ufficio del capitano - 1 febbraio 2395 - Ore 21.30


=^=Capitano, la USS Ammard ci informa che stiamo riducendo la velocità di crociera.=^=
Ferris toccò il suo comunicatore "Ci hanno informato del motivo?"
=^=No signore, devo chiedere spiegazioni?=^=
"Bha! Lasciamo stare, adattarsi alla Ammard, siamo solo dei gregari in questa missione."
=^=Ricevuto, signore.=^=
*Royce, inizia a stancarmi* pensò il capitano della Hope *non riconosce il mio grado, anzi deve sottolineare 'il facente funzione', si è portato via parte del mio staff, detta la tabella di marcia, e dobbiamo fare da gregari*
Chiuse il programma che aveva sul terminale.
*Bhe almeno se qualcosa dovesse andare male questa volta, la colpa non sarà nostra!*



USS Ammard - Alloggi Riservati Personale Diplomatico - 1 febbraio 2395 - Ore 23.00


"Ambasciatore!"
"Si?" Rispose Vinard alzando lo sguardo dalla scrivania. "Dimmi Agor."
"Stavo pensando, che per l'incontro su Manlas, dovrebbe indossare l'abito che le ha donato l'ambasciatore Betazoide alla conferenza di Dalan."
"Sul serio? Quell'abito non mi è mai piaciuto particolarmente e se ben ricordo non era neanche della mia taglia."
"Sicuramente troveremo qualche sarto, per adattarlo."
"Ci penseremo domani, mancheranno almeno quarantotto ore all'arrivo, e devo finire questa relazione, l'abito può attendere."
"Come vuole signore."
"Agor, non credo di aver ulteriormente bisogno dei tuoi servizi e vista l'ora puoi congedarti, ci vediamo domani mattina alla solita ora."
"Come preferisce, Ambasciatore, le auguro la buona notte."
"Buona notte a te."
Quindici minuti più tardi Vinard spense il terminale, si diresse verso l'armadio si cambiò d'abito e si coricò sul letto spegnendo le luci.
Quando la luce fu completamente sostituita dalle tenebre un'ombra emerse dall'oscurità dirigendosi verso l'ambasciatore.