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DS16GAMMA - MISSIONE 31 RSS DS16GAMMA - Missione 31

31.01 "Oggetto prezioso"

di Tara Keane, Pubblicato il 12-08-2025

D.S.16 Gamma - Ufficio del Capitano
D.T. 29/06/2404 - ore 9.30


Il Capitano Aymane stava finendo di leggere i rapporti del turno notturno, quando arrivò una comunicazione dal comando di Flotta. Il comunicato era breve e chiaro, ma Aymane sentì subito che la cosa non sarebbe stata così semplice come dicevano quelli del comando.
E, in effetti, a distanza di dieci minuti da quella chiamata, ne arrivò un'altra, stavolta dall'Ambasciatore Rogal, anche questa stringata come da caratteristica del klingon, che non amava dire più di quanto fosse necessario. Chiamata, però che gli fece suonare più di un campanello d'allarme sull'effettiva semplicità della questione. Convocò perciò Th'Tharek, Keane, Riccardi e Durani, che arrivarono immediatamente, in quanto di turno in plancia.
"Capitano, che succede? Novità dal Comando?" chiese Rerin che aveva passato la comunicazione ad Aymane pochi minuti prima.
"In effetti sì: il messaggio era per informarmi che è in arrivo la Hunter con un carico di contrabbandieri e il materiale a loro confiscato, i quali ci verranno affidati in attesa di una nave della Federazione che li porti sulla Terra per essere processati." rispose il Capitano e continuò, prima che qualcuno potesse interromperlo per dirgli che non vedeva problemi in quanto era un'operazione abbastanza di routine: dalla stazione passavano spesso navi che lasciavano in custodia qualcosa, perché qualcun'altro le venisse poi a recuperare. "Subito dopo il messaggio del Comando mi ha chiamato l'Ambasciatore Rogal dicendomi che sarebbe tornato in anticipo perché l'Impero era interessato ad alcuni pezzi della merce requisita dagli uomini della Hunter e che aveva avuto mandato dall'Imperatore stesso di recuperarla."
"Ma la merce in questione farà parte delle prove a carico nel processo contro quei contrabbandieri, non credo che potremmo consegnarla a chiunque, solo perché la desiderano." disse Riccardi.
"Rogal ha detto perché questo materiale confiscato è così importante per l'Impero?" chiese una perplessa Tara, che aveva parlato solo poche ore prima col suo compagno, il quale, però, non le aveva parlato della cosa: doveva trattarsi perciò di una richiesta successiva alla loro conversazione e anche abbastanza importante perché Rogal non fidandosi di una comunicazione radio, aveva preferito non informarla, una volta ricevuto l'incarico.
"Ha detto che sono dei manufatti klingon, trafugati all'impero anni fa e che ora che sono stati ritrovati, devono tornare in patria. E dal suo tono, non credo che accetterà come risposta che li potrà avere alla fine del processo!"
"Se sono oggetti che fanno parte della storia Klingon è giusto che siano riconsegnati a chi appartengono di diritto." disse Durani, che già stava ragionando su che tipo di oggetti potessero attirare l'attenzione delle più alte sfere dell'Impero.
"E sicuramente saranno riconsegnati ai loro legittimi proprietari, ma non prima che l'accusa li abbia usati per ottenere la giusta punizione per quei ladri. Ora, la Hunter arriverà da noi tra 24 ore, mentre la nave che porterà i prigionieri sulla Terra non potrà essere qui che tra cinque giorni circa e Rogal ha detto che sarà alla base tra 36 ore. Abbiamo quindi un po' di tempo per organizzarci. Riccardi e Th'Tharek preparate le celle per accogliere i prigionieri, Keane a lei l'incarico di inventariare la merce confiscata e Durani lei organizzerà la sorveglianza a quei reperti, in modo che a nessuno possa venire in mente di poterli prendere impunemente. Sapete cosa fare, in libertà."
Fuori dall'ufficio i quattro ufficiali si separarono, ognuno diretto alle loro mansioni. Tara, che stava ancora pensando per quale motivo Rogal non le avesse parlato della cosa, non prestava molta attenzione alle parole dell'amica che invece si era persa in elucubrazioni fantasiose su quale oggetto potesse essere così prezioso che l'Imperatore stesso, padre della moralità dei klingon, si era interessato alla sua restituzione.
"Ehi Tara, mi ascolti? Secondo te cosa ci sarà tra quelle reliquie?" chiese con entusiasmo Durani.
"Sinceramente non mi interessa più di tanto, ma qualunque cosa ci sia tra quei reperti, noi faremo il nostro dovere, che è quello di tenerli al sicuro finché la diplomazia non avrà deciso cosa farne." rispose con un sorriso alla giovane amica e poi prendendola sotto braccio, disse "Forza andiamo, che il ponte di stiva 2 ci attende!"



D.S. 16 Gamma - Ponte d'attracco 5
29/06/2404 - ore 22.30


Tra le persone sbarcate dall'ultima nave arrivata dal tunnel c'era anche una vulcaniana, che con un cappuccio alzato, non troppo per evitare che le guardie che controllavano gli sbarchi si insospettissero, ma abbastanza da non mostrare troppo del suo volto alle varie telecamere di sorveglianza, cosicché non l'avrebbero riconosciuta immediatamente. I documenti falsi procuratele dal suo vecchio socio in affari, erano perfetti e adesso doveva solo cercare l'alloggio che era stato prenotato a nome di T'Liren, esploratrice e archeologa, così dicevano i dati della sua nuova identità, dove avrebbe trovato le informazioni sulla base che le sarebbero servite per attuare il colpo. Lui, per non destare sospetti, sarebbe arrivato il giorno dopo con la sua navetta, che avrebbero usato poi per la fuga, accompagnato dal loro nuovo socio, Korda.
Avevano dovuto decidere sul momento, dopo che l'avevano sorpreso a spiarli: ucciderlo o portarlo con loro come lui li supplicava di fare. Voleva scappare da quella vita misera e andare incontro a mille avventure e a soldi facili e credeva che la misteriosa vulcaniana, che aveva sempre fatto il possibile per non farsi notare, e l'umano, appena arrivato coi sui strani discorsi su reliquie Klingon, potessero dargli quello che cercava, sempre che non l'avessero eliminato.
L'umano l'aveva studiato per qualche secondo e poi con grande stupore della donna, lo aveva risparmiato e preso con sé come una specie di apprendista, dicendo che era troppo vecchio per fare tutto da solo. Lei però, aveva visto in quel giovane lo stesso sguardo di un loro compagno, scomparso troppo giovane e per la cui morte Robert si sentiva responsabile. E sapeva che anche lui lo aveva notato.
T'Liren, una volta trovato l'alloggio, una stanza in un'hotel appena fuori dalla zona dei ponti d'attracco, per quei viaggiatori di passaggio che non si fermavano a lungo, si buttò sul letto ampio e comodo: era stanca e aveva bisogno di riposare, ma il tempo stringeva e quindi si mise a sedere e cominciò a studiare i dati che Robert le aveva lasciato.



DS16 Gamma - Stiva 2
30/06/2404 - ore 10:30


La nave Hunter aveva scaricato il suo carico e poi era ripartita immediatamente, perché aveva altri criminali da rintracciare. I prigionieri erano stati alloggiati nell'area detentiva, dove Riccardi li aveva personalmente rinchiusi, mentre i contesi tesori erano stati stoccati nella stiva di carico 2, che per la durata della loro permanenza era stata interdetta a qualsiasi altra attività e munita di sistemi d'allarme, dei quali si era occupata Durani personalmente.
Keane stava facendo l'inventario della merce sotto sequestro e al momento non aveva visto niente per cui l'imperatore Klingon potesse avere un interesse, quando aprì una cassa che conteneva una armatura femminile Klingon, molto antica. La tentazione di prenderla e guardarla più da vicino era forte, ma la professionalità le fece richiudere il contenitore e continuò a fare il suo lavoro e passò alla cassa successiva. Ma per tutta la durata della sua permanenza nella stiva, era come se sentisse un richiamo che le spingeva a tornare a quella cassa. Ignorò quell'impulso e una volta terminato l'inventario, uscì dalla stiva.



DS16 Gamma- Ambasciata Klingon
30/06/2404 ore 20:30


La nave dell'Ambasciatore Klingon arrivò con un paio d'ore in anticipo rispetto al previsto e Rogal entrò nel suo ufficio come una furia: era dovuto tornare prima del previsto e quasi sicuramente avrebbe perso la nascita dei gemelli: aveva organizzato il ritorno in patria in modo da conciliare la partecipazione a importanti riunioni di lavoro con l'essere presente al parto della moglie ufficiale, ma, a quanto pareva, l'universo stava complottando perché questo non accadesse.
Per fortuna la prima persona che trovò appena varcata la soglia del suo appartamento fu la donna che amava più della sua vita e tuffandosi tra le sue braccia sentì tutte le preoccupazioni come dissolversi per magia, per lasciare spazio alla serenità che solo lei riusciva a dargli.
"Amore mio, quanto mi sei mancata!" Disse aspirando il profumo dei suoi capelli "hai visto le reliquie?" Disse scostandole un ciuffo ribelle dalla guancia.
Lei lo prese per mano e lo guidò verso la loro camera.
"Sì, mi sono occupata personalmente della loro sistemazione. Adesso però non ne parliamo: che ne dici di dimostrarmi quanto ti sono mancata?" Disse con aria maliziosa Tara, la quale venne sollevata di peso dal compagno che la adagiò sul letto guardandola con desiderio ardente. E per il resto della notte nessuno parlò più!



DS16 Gamma - stiva di carico 2
31/06/2404 ore 08:05


Il Capitano Aymane era già arrivato: per quella mattina era stata organizzata la valutazione dei reperti sotto sequestro da parte degli esperti Klingon che erano arrivati con Rogal.
Aymane era accompagnato dal suo Primo Ufficiale, da Durani e dell'ambasciatrice T'Lani, stava già per lamentarsi del probabile ritardo della delegazione Klingon, quando l'imponente figura di Rogal entrò nel locale, accompagnato dalla sua compagna e Capo OPS della stazione, dal suo mentore Vorn, da un paio di Klingon che non conosceva e da un paio delle sue guardie rosse, alla cui presenza, ovunque andasse l'ambasciatore, si erano ormai abituati.
"Ambasciatore, ben tornato." Disse, avvicinandosi al Klingon "sono curioso di vedere queste preziose reliquie: lei sa già di cosa si tratta?"
"Sì, l'Imperatore personalmente mi ha fornito l'elenco dei reperti che ci appartengono: devo solo verificare che siano autentici!"
"Bene, allora non ci resta che andarli a vedere. Comandante Keane se vuole mostrarci la merce." Disse il Capitano.
"Certo, se volete seguirmi. "
E guidò il gruppetto al centro della stiva dove le reliquie erano custodite dentro a teche in cristallo. Quando tutti furono vicini, Keane fece scattare il meccanismo che faceva aprire le teche, dopo che Durani aveva staccato l'allarme che le proteggevano.
I pezzi contenuti erano evidentemente antichi: c'erano diverse armi rituali, preziosi monili, ma la cosa che attrasse l'attenzione di tutti era l'armatura da guerra, appartenuta ad una guerriera di alto rango. Il vecchio Vorn s'avvicinò per guardare meglio, poi si ritrasse, come folgorato.
"Non posso credere che sia veramente lei! Ma dalle descrizioni dei nostri testi antichi, sembra proprio così!" Disse con ammirazione.
"Di cosa si tratta Vorn" chiese Aymane, adesso veramente incuriosito.
"Se gli esperti lo confermeranno, è l'armatura di Lady Lukara, la compagna di Khaless!" Rispose Rogal con riverenza.
"Se fosse così, si tratta di un pezzo preziosissimo e senza prezzo. " disse T'Lani, avvicinandosi per osservare i particolari che impreziosivano l'armatura. Tutti i Klingon presenti nella sala, quasi trattenevano il respiro, tanto il momento era carico di tensione per l'enorme onore che stavano vivendo, nell'essere tra i primi a poter guardare un oggetto appartenuto alla compagna di Kahless l'indimenticabile, a cui era legata una leggenda, secondo la quale solo la vera erede di Lukara, avrebbe potuto indossarla senza subirne le conseguenze.
E l'atmosfera era così carica di tensione che nessuno notò la strana espressione sul volto di Tara Keane, che sentiva come una voce che la chiamava, e quella voce sembrava venire dell'armatura!