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USS TOKUGAWA - MISSIONE 10 RSS USS TOKUGAWA - Missione 10

10.05 " Eliminare la zavorra "

di Asami Hana, Pubblicato il 26-05-2019

- Flashback -
USS T'Karn - Plancia
6 aprile 2399, ore 10.15



Tramortire il Comandante una nave stellare facendolo teletrasportare in una cella detentiva senza far sorgere dubbi all'equipaggio è qualcosa piuttosto semplice quando la maggior parte della sezione sicurezza è parte dell'ammutinamento, ma prima o poi il resto dell'equipaggio si sarebbe certamente accorto che quello stacanovista del Capitano era svanito nel nulla. Il Comandante Jerry Callinter lo sapeva fin troppo bene una volta messa in moto l'operazione per prendere il controllo della nave avrebbe avuto poco tempo per agire e la prima tappa obbligata era la plancia.

Salì sul turbolift assieme a quattro membri della sicurezza, l'arma era celata al cinturone mentre avanzava alla postazione di comando.

"Cambio di rotta, dirigersi alle coordinate che vi sto inviando.." digitò al tastierino della postazione di comando "Curvatura 8, attivare!"

Tutti i membri presenti in plancia restarono per qualche attimo perplessi, osservandosi fra loro senza comprendere il cambio dei piani "Signore, si tratta di dirigersi esattamente dalla parte opposta rispetto alla nostra meta.. il Capitano è stato qui poco tempo fa e aveva ribadito al Comando che saremmo giunti in tempo per i trattati di pace su Asgaerd"

"Cambio di piani.." la voce del Comandante era asciutta, segno che non intendeva lasciar spazio ad eventuali obiezioni, e nel mentre gli ufficiali della sicurezza si disposero a raggiera pronti ad intervenire. Gli altri ufficiali in plancia sembravano aver intuito che qualcosa in quanto stava succedendo era maledettamente sbagliato, ma quando il Comandante e i suoi complici aprirono il fuoco finirono uno ad uno a terra privi di sensi.

Il Comandante Callinter osservò gli ufficiali a terra per qualche attimo prima di far segno ai suoi di prendere posto alle consolle "La prima parte era in fin dei conti semplice.. ora passiamo al resto" si voltò alla consolle dei controlli ambientali e sorrise "Tenente.. li mandi tutti a nanna"

Il Tenente si limitò ad annuire, isolando la plancia e la stiva tre per poi immettere forti dosi di axonon all'interno del sistema di ricircolo dell'aria della nave "E' inodore, fra poco perderanno tutti i sensi ad eccezione nostra ed i nostri colleghi che si sono rifugiati nella stiva prestabilita"

"Molto bene, pochi attimi e la nave sarà nostra!" il tono di vittoria di Callinter non sembrava condiviso dai suoi complici "Beh, cos'è quella faccia?"

"Signore.. siamo all'incirca una trentina di persone che si sono ammutinati e questa è una nave stellare, non siamo assolutamente sufficienti per gestire questo vascello con un numero così esiguo di persone.. senza contare che potremmo anche tenere quegli uomini sedati ma per quanto?"

"E se li dovessimo solo rinchiudere, quanto tempo ci vorrebbe perché studino un piano per riprendersi la nave o mandare una richiesta d'aiuto.. sono nostri colleghi, sappiamo quanto sono bravi nel proprio lavoro"

Callinter alzò una mano osservandoli "Di questo non dovete preoccuparvi, tempo un paio di giorni e questa nave avrà un nuovo equipaggio.." poi fece spallucce "E per quanto riguarda la zavorra, la galassia è un luogo immenso.. li scaricheremo su un pianeta qualsiasi"



Alfa Centauri City - Ospedale centrale
Reparto di Terapia Intensiva
7 Aprile 2399 ore 03.03



La dottoressa Mary Lore se ne stava quasi stravaccata sulla poltroncina dell'accettazione sfogliando con sguardo annoiato quella serie di cartelle mediche quasi interminabile relativa ai pazienti ricoverati in reparto già la terapia intensiva non era il massimo come area dell'ospedale, del resto si lavorava al solo scopo di ingannare la morte e spesse volte non ci si riusciva, ma finire addirittura al turno di notte era davvero l'apoteosi della sfortuna! Sospirò per un attimo osservando la foto del caporeparto posizionata alla parete con la scritta "miglior medico del mese" per poi scuotere la testa.

Mary Lore si stiracchiò boffonchiando "Altro che miglior medico, quel bastardo fedigrafo non saprebbe riconoscere il suo naso dal culo di un babbuin..." il suono degli allarmi scattati all'improvviso nella sala la fecero scattare in piedi.

Rapidamente la dottoressa si portò al terminale per controllare in quale stanza fossero scattati i sensori salvavita "Camera 16B.. Comandante Durston" pronunciò a mezza voce quelle parole per poi scattare rapidamente verso il corridoio di destra e correre quasi a perdifiato per raggiungere la stanza.

Percorse quella distanza in pochi minuti ed aveva già la mano sulla porta quando qualcosa la fece fermare per pochi istanti si voltò quasi d'istinto verso il corridoio di destra con la netta sensazione di aver visto l'ombra di qualcuno che si allontanava nella direzione opposta alla sua, ma chi poteva mai essere? Il reparto di terapia intensiva ospitava moltissimi pazienti ma nessuno di essi avrebbe potuto alzarsi in piedi e mettersi a correre per l'ospedale, già era tanto se muovevano di tanto in tanto una mano o un piede! Per un attimo ipotizzò che potesse trattarsi di un medico, un collega di qualche altro reparto, ma quale dottore sentendo gli allarmi salvavita avrebbe mai deciso di scappare lasciando morire il paziente? Lo stesso si poteva dire degli infermieri, nessuno lo avrebbe mai fatto!

Scosse il capo per un attimo massaggiandosi gli occhi e maledicendo i turni di notte, poi sentì arrivare gli infermieri ed entrò nella stanza osservando i monitor.

La Camera del Comandante Durston, fra allarmi sonori e visivi, sembrava essersi trasformata in una sorta di macabra discoteca ma oramai la dottoressa May non vi faceva neppure caso la sua attenzione fu immediatamente attirata dal pannellino del biolettino.

"Signori sapete la procedura.." Mary si mosse rapida verso il carrello degli strumenti "Arresto cardiorespiratorio in corso, una dose di lectrazina ed attivate la funzione del biolettino per la respirazione artificiale"

L'infermiera non se lo fece ripetere e mentre iniettava il farmaco attivando le respirazione indotta, appoggiò sul petto del paziente lo stimolatore cardiaco attivandolo. Le macchine iniziarono a compensare le due funzioni vitali compromesse e gli allarmi si spensero quasi tutti.

"Dottoressa, il paziente è cerebralmente morto.." l'infermiera fissò i dati restando poi in silenzio

"Come è possibile? Il tempo è stato troppo breve per aversi un ipossia cerebrale tale da compromettere completamente il cervello.. forse era possibile qualche danno secondario ma.. non a questi livelli!" la dottoressa May rimase per un po' a fissare i dati che scorrevano sul pannellino del biolettino "Possibilità di errore?"

"Nessuna dottoressa, il biolettino funziona correttamente" rispose l'infermiera

"Tutto ciò mi sembra strano, ma non sta a noi capire cosa possa essere andato storto.. lascio la patata bollente ai medici legali.." quindi portò nuovamente lo sguardo sul pannellino sospirando "Comandante Durston.. ora del decesso 03.07"



Alfa Centauri City - Ospedale centrale
7 Aprile 2399 - contemporaneamente



Aveva compiuto la propria missione in tempi record, aveva lasciato le stanze in cui era ricoverato il Comandante Durston ed aveva lasciato il corridoio il più rapidamente possibile, ma forse non era comunque stato abbastanza Silvia Blighter si bloccò subito dopo aver chiuso dietro di sé la porta che la portava fuori dal reparto con la netta impressione che la dottoressa di turno poteva risultare una testimone scomoda, una scocciatura non prevista che avrebbe potuto farla finire sulla graticola. La mente della giovane vagliò le possibili azioni da compiere ma, dopo aver escluso la possibilità di tornare indietro al solo scopo di eliminare anche la dottoressa, riprese la sua corsa in solitario scendendo i tre piani dell'ospedale e raggiungendo rapidamente i complici nel parcheggio antistante l'edificio.

"Forza, parti!" Silvia si sedette all'interno della vettura iniziando a riprendere il fiato

Il giovane boliano alla guida non sembrava attendere altro e partì facendo quasi sgommare il pesante veicolo "Allora? Dalla rapidità con cui sei uscita mi fa pensare che qualcosa non sia andato per il verso giusto!"

"Pensa a guidare Wimp, è andato tutto come doveva andare!"

"Quindi perché tanta fretta?" la incalzò il boliano

"Perché sono scattati gli allarmi della stanza e preferisco essere lontana prima che qualcuno possa iniziare a fare due più due, cosa che fra l'altro dovresti volere anche tu!"

"Certo che.. proprio un gran sicario sei! Non hai pensato che ci potessero essere degli allarmi salvavita in terapia intensiva?"

Silvia guardò il complice con espressione sdegnata "Mi hai preso per idiota? A parte che solitamente io non faccio la sicaria.. ad ogni modo ovvio che sapevo dell'allarme, così come lo sapeva l'organizzazione, ma era assolutamente necessario che il Comandante Durston morisse prima che malauguratamente riprendesse conoscenza e desse qualche informazione alla flotta!" sbuffò con espressione stizzita "Non c'era il tempo per riuscire ad ottenere i codici di sicurezza di un edificio civile come il maggior ospedale di Alfa Centauri City e quindi hanno pensato di mandarci qualcuno di molto rapida nel muoversi!"

"O molto sacrificabile.." la corresse Wimp

"Sei un bastardo!" Silvia incrociò le braccia al petto "Piuttosto, dovremo scoprire e tenere monitorata la dottoressa che era di turno questa notte"

"Non mi dire che ti sei fatta vedere!"

"Assolutamente no!" rispose con una certa veemenza Silvia "A parte che anche se avesse visto qualcosa, al massimo avrebbe visto un'ombra in fondo ad un corridoio! Oltretutto avevo il cappuccio e sapevo dove erano le telecamere.. non riusciranno a ricavare il mio volto da nessuna di esse! Ad ogni modo non si sa mai, un controllino non fa mai male e poi.. morto più, morto meno, chi ci fa più caso? In caso eliminiamo anche lei e fine!"



USS T'Karn - Plancia
7 aprile 2399, ore 08.22




La nave era nascosta all'interno della nebulosa J7-36 da svariate ore il numero esiguo di uomini ancora abili al lavoro era insufficiente per permettere alla nave di operare come di consueto ma tutto stava per concludersi. Il Comandante Jerry Callinter sorrise soddisfatto, mentre seduto alla postazione di comando sentiva il suono acuto della consolle delle comunicazioni.

"Comunicazione in entrata.." lo avvisò con tono tranquillo l'ufficiale alla consolle delle comunicazioni "Sono puntuali.. esattamente come c'era da aspettarsi da loro"

"Ovviamente.." Callinter osservò il sottoposto "La Cura non è uno di quei patetici gruppi sovversivo nato dalla mente di qualche patetico studente universitario, siamo arrivati a vari livelli della società e della Flotta.. siamo persone preparate, tutti con specifiche abilità o non avremmo mai avuto l'onore ed onere di far parte di un progetto così grande e importante.." si voltò verso lo schermo visore attendendo apparire il volto del suo capo ma finì per rimanere deluso

"Maestro.. pensavo che a questo punto si sarebbe rivelato.."

=^= A tempo debito, a tempo debito =^= una voce metallica si propagò nella plancia =^= Abbassa gli scudi così il tuo nuovo equipaggio potrà salire a bordo =^=

"Si, maestro.. posso chiederle le sorti delle altre navi?"

=^= La USS Stanton e la USS Amabilia sono già in mano nostra, per le altre è solo questione di tempo =^=

"E.. per il resto dell'equipaggio?"

=^= Fanne ciò che vuoi, non fanno parte dei nostri piani.. liberatevene il prima possibile =^=

"Pensavo di lasciarli su PT-36.. è un pianeta di classe M piuttosto isolato, ci vorrà parecchio tempo prima che possano essere ritrovati" Callinter sembrava essere sulla difensiva, come se sapesse bene di dover giustificare con cura le proprie scelte "Sono ufficiali preparati ma senza ulteriori mezzi saranno solo in grado di sopravvivere, non potranno allertare nessuno ed il piano potrà procedere nonostante tutto"

=^= E per quanto riguarda le alterazioni delle razze? =^=

Callinter non sentì neppure la necessità di chiedere spiegazioni, sapeva bene a cosa si riferiva le alterazioni delle razze erano tutti gli ibridi, ossia coloro che avevano avuto la sfortuna di nascere da due genitori di razze diverse. L'organizzazione aveva sempre visto di cattivo gusto l'esistenza di tali obbrobri perchè erano la rappresentazione vivente di quella perdita di unicità che stavano subendo le varie popolazioni finite sotto il giogo della Federazione Unita. Tuttavia, benché il Comandante appoggiasse l'ideale di un ritorno alla purezza razziale, non si sentiva pronto ad iniziare uno sterminio razziale contro coloro che erano stati etichettati come inquinamento dei geni razziali.

L'interlocutore sembrò irritarsi parecchio nel vedere Callinter così titubante =^= Non sei ancora pronto a compiere quanto necessario per ristabilire l'equilibrio nella galassia.. =^=

"Ma maestro.. si tratta dei nostri colleghi" cercò di difendersi il Comandante

=^= Sono vite indegne di essere vissute, la morte per loro è solo una liberazione =^=

"Cerchi di capire, Maestro.. con quelle persone abbiamo condiviso per anni ogni avventura e disavventura della nave, non possiamo ucciderli.."

=^= Non sei ancora disposto a seguire sino in fondo il grande progetto, la tua mente è debole ed è per questo che non sei ancora pronto a conoscere chi io sia.. ma un giorno lo sarai, tutto ti sarà più chiaro =^= l'individuo rimase per un attimo in silenzio =^= E sia, abbandonali sul pianeta da te scelto.. =^=



Alfa Centauri City - Ospedale centrale
Reparto di medicina legale - Sala autoptica 3
7 Aprile 2399 - contemporaneamente



Il corpo del Comandante Durston era sdraiato sul freddo tavolo autoptico coperto parzialmente da un semplice lenzuolo bianco il silenzio era quasi assordante mentre il medico legale, il dottor Michael Capear, osservava con sguardo ancora assonnato la cartella medica del defunto. Dedicò all'analisi del corpo si e no un quarto d'ora e poi chiuse il proprio rapporto con la classica dicitura "morte naturale".

"Dottor Capear, buongiorno.."

La voce del Comandante De Chirico fece voltare il vecchio medico con un leggero sobbalzo "Buongiorno a lei, giovanotto.. non credo di avere il piacere di conoscerla"

"Sono il Dottor De Chirico, mi domandavo se fosse possibile darle una mano su questa autopsia.. quest'uomo aveva una grande importanza per le indagini sull'attentato, la sua morte è una tragedia"

"Tutte le morti sono una tragedia" il vecchio medico fece un paio di passi verso il collega "Ad ogni modo è giunto tardi, non credo che vi sia nulla da trovare.. si tratta di una morte naturale"

"Morte naturale??" la voce di De Chirico sembrò decisamente sorpresa "Ma.. a suo avviso l'ipossia cerebrale non è avvenuta un po' troppo rapidamente? La morte cerebrale non avviene dopo meno di due minuti d'aria.. i danni erano decisamente vasti considerato come sono stati prodotti"

"Era un paziente della terapia intensiva, aveva subito molte lesioni a causa dell'attentato.. evidentemente lo stress neurale al quale era stato sottoposto era maggiore di quanto si fosse inizialmente immaginato, oppure soffriva già di qualche patologia che ha accelerato la degenerazione neurale.. ad ogni modo non ho trovato nulla che possa indicare una morte causata da azioni o omissioni altrui!" Capear osservò con espressione convinta De Chirico per poi procedere verso l'uscita "E in assenza di dati oggettivi che possano far ipotizzare un omicidio è mio preciso dovere indicarlo come un caso di morte naturale.."

"Mi scusi collega, ma non sono del tutto convinto dalla naturalità di questa dipartita.. ritengo che vi sia una certa probabilità che qualcuno abbia voluto accelerare la morte del Comandante per assicurarsi che non potesse parlare"

Capear si fermò ad osservare De Chirico "E di grazia, come pensa abbiano fatto?"

"Ritengo che gli abbiano somministrato una sostanza che agiva come una sorta di eccitante, possiamo parlare di tossina o di droga posso presumere fosse una sostanza in grado di portare ad una sovrastimolazione del cervello, costringendo il corpo ad accelerare il battito cardiaco.. cosa che ha portato al blocco cardiorespiratorio e poi a un collasso delle funzioni cerebrali"

"Mi spiace deluderla, ma ho fatto le analisi del flusso sanguigno e non ho rilevato alcuna droga o tossina"

"Non tutte le droghe e le tossine sono rilevabili, alcune sostanze non sono rintracciabili con analisi standard.. se non le dispiace vorrei fare un piccolo controllo aggiuntivo, tanto per fugare ogni dubbio"

Capear fece spallucce andandosene "Se ha tanta voglia di perdere il suo tempo faccia pure, io dal canto mio ho di meglio da fare che ricercare sostanze inesistenti nel cadavere di un uomo"

De Chirico evitò di rispondere a tono al medico legale, sarebbe stato del tutto inutile discutere con quell'incompetente piuttosto si portò al lettino lanciando una nuova scansione standard sul corpo del Comandante senza individuare nulla di anomalo "Se non altro era vero, non sembrerebbe esserci nulla di anomalo, ma io non demordo"

Passò alle analisi più specifiche, procedendo con una scansione submolecolare delle cellule neurali ed il bip che ottenne come risposta lo fece sorridere soddisfatto osservò rapidamente i risultati della scansione per poi sfiorare il comunicatore "Comandante De Chirico a Capitano Hesse, il Comandante Durston è stato ucciso.. causa del decesso, overdose di tropolisina"



Pianeta PT-36 - Luogo sconosciuto
7 aprile 2399, ore 10.36




Tutti gli abbandonati della T'Karn si stavano risvegliando a poco a poco dall'anestesia e si osservavano attorno con un misto di sorpresa e terrore nessuno di loro si sarebbe mai aspettato che il loro primo ufficiale, la persona con cui avevano condiviso gioie e dolori, li avrebbe abbandonati in un luogo del tutto isolato. Lentamente, ma inesorabilmente, tutti i membri dell'equipaggio dovettero fare i conti con la triste realtà: si trovavano in un pianeta di classe M del tutto inabitato, senza viveri e senza mezzi di comunicazione.

"Signore.." un guardiamarina spaventato si portò dal Capitano "Ora cosa facciamo?"

Il Capitano P'Jil non si scompose osservando ad uno ad uno i suoi uomini "Opteremo per la soluzione più logica.. ricercheremo il modo di renderci individuabili per richiedere aiuto"