03.05 " Statua o burattino "
di Alejana King, Pubblicato il 13-11-2014
Laboratorio scientifico 2 - Ore 10.50
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Luther Van Ladden si era trovato davanti una situazione ai limiti dell'assurdo.
Bellatrix Laris era riuscita a rinchiudere un essere bluastro e peloso, chiaramente un'evoluzione di quelli che aveva esaminato nel laboratorio e che era riuscito a catturare un MACO, dentro una delle stanze per i test con radiazioni.
Il corpo, coperto da brandelli dell'uniforme di quello che era stato un marines, aveva delle ferite da cui gocciolava un liquido denso e blu... probabilmente il sangue dell'essere aveva contaminato l'umano rendendolo qualcosa di diverso e nuovo... e pericoloso.
*Strano! come c'è riuscita da sola? Quello è il corpo di un uomo addestrato perfettamente...*
Luther era pensieroso.
Aveva già avuto la sensazione che quella donna fosse potenzialmente pericolosa, ma quella per lui era l'evidenza.
Laris con il viso freddo come scolpito nella roccia aveva attivato i comandi attivando le radiazioni gamma... ma non sembravano avere alcun effetto su quel corpo mutante.
Non poteva sapere da quando le radiazioni fossero attive, e tanto meno poteva essere certo del livello esatto a cui l'essere era stato sottoposto, ma era abbastanza certo che il Tenente Comandante non c'era andata leggera.
"Comandante Laris..." la sospensione era voluta per cercare la reazione e l'apertura del dialogo da parte della donna, e la ottenne.
"Quell'essere è una mutazione. Una commistione tra la natura umana e la loro, che ha rafforzato e molto il nostro Tenente Henderson... sempre se è lui perché onestamente non è facile da capire chi sia sotto tutta quella peluria blu."
"Da quanto lo sta bombardando di radiazioni gamma?"
"Sono oramai... quindici minuti... e non sta succedendo niente. Inizialmente ha cercato di uscire dalla stanza, ha colpito più volte le pareti ed il vetro divisore... come si vede dalle macchie blu del suo sangue o quel che è quella cosa che gli gira nelle vene. Poi si è messo lì fermo, come se stesse attendendo qualcosa."
*Non è possibile che le radiazioni non gli facciano niente. Qualcosa sta succedendo a quell'essere. Devo capire cosa sta succedendo.*
Luther non voleva assolutamente porgere il fianco a Laris, quindi si limitò ad affermare l'ovvio.
"Devo analizzarlo."
"Le sue analisi ci hanno messo in questa situazione Dottor Van Ladden... credo converrà con me che il Capitano sarebbe più propenso ad un'analisi fatta alla mia presenza."
Luther sentì una violenta forma di rabbia montargli dentro. Quella situazione era ad altissimo rischio per lui, poteva finire per essere il capro espiatorio di tutta quella situazione. Nello spazio profondo l'influenza politica di suo padre poteva essere 'accantonata' in mille modi...
I suoi studi ed i suoi interessi lo rendevano facilmente incolpabile.
Corridoi sezione ingegneria - Ore 11.38
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Il Capo Gant aveva saputo dell'uccisione di uno dei mutanti e della cattura di un secondo... vivo.
La voce del fatto che parevano resistere alle radiazioni gamma lo aveva agitato.
Luther Van Ladden aveva troppe informazioni in mano in quel momento.
La situazione poteva degenerare rapidamente.
Con quei due nuovi mutanti in mano il medico poteva arrivare più rapidamente ad una soluzione e trovare un vaccino.
Il tutto diventava estremamente negativo per la loro battaglia.
A loro serviva che l'Impero subisse un colpo violento.
Doveva creare ulteriore scompiglio.
*Non c'è il tempo e non possiamo nemmeno rischiare una nuova riunione. Devo decidere da solo. Devo assolutamente liberare uno dei campioni di Van Ladden in nostro possesso per aumentare l'attacco agli Imperiali*
Ufficio del Capitano - Ore 11.55
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"Dottor Van Ladden a me pare onestamente evidente che le sue analisi su quel campione iniziale hanno solo portato ad una moltiplicazione dello stesso, ma anche ad una sua mutazione. Da inoffensivo ammasso di pelo ad aggressivo e mutante. Il che ci ha messo in una situazione particolarmente rischiosa."
Il tono del Comandante King era quello di una persona che sa esattamente quello che sta dicendo, e la cosa era ovvia dati il suo passato nella sezione scientifica.
Luther tentò di puntare direttamente al Capitano per chiarire la situazione.
"Capitano per quanto il Comandante Laris sia un ufficiale esperto e valido, converrà con me che i miei campi di specializzazione sono più adatti a farci destreggiare in questa situazione."
"Comandante Van Ladden... come ho già detto, dal mio punto di vista le analisi devono essere portate avanti 'da tutta la Sezione Scientifica'. Sono certo che la mia volontà sia stata chiaramente espressa e che non ci siano fraintendimenti... mi domando quindi quale sia la sua vera domanda ed il vero motivo che l'ha portata a chiedere questo colloquio."
*Infatti l'ho chiesto con te Deltano. Non con la tua scaldaletto!!!*
Era chiaramente infastidito, ma si sforzò ancora una volta di nascondere la cosa.
"Niente di recondito Capitano. Entrambi sappiamo chi è mio padre, ma non sono qui a mendicare un atteggiamento più morbido nei miei confronti solo per questo. Penso però di essere 'oggettivamente' l'ufficiale più adatto a portare avanti la ricerca."
Seldon si accomodò meglio, sprofondando con soddisfazione nella sua poltrona. Percepiva come sempre la presenza di Alejana alle sue spalle e sapeva dal primo momento in cui il medico era entrato che quella stessa presenza gli creava fastidio.
La cosa lo stupiva.
Normalmente Van Ladden era uno di quelli che mascheravano benissimo ogni stato d'animo. Si era divertito per un po' a lasciarlo macerare... ma a questo punto lui stesso aveva bisogno di capire.
"Comandante King ci lasci soli."
Se lei fu in qualche modo spiazzata da quell'ordine non lo diede a vedere, era sempre stata in grado di scindere il piacere personale dalla carriera, e quello era un ordine del suo Capitano. Si allontanò in silenzio mentre Seldon aspettava che la porta si chiudesse alle sue spalle... e aspettando si concesse il lusso di guardare le natiche della sua concubina segnate dalla corta gonna dell'uniforme...
*Strano*
Qualcosa aveva attratto la sua attenzione poco sotto l'orlo della gonna, ma accantonò la sensazione.
"Ora mi dica Dottore."
La certezza di Seldon riguardo al fatto che lui avesse qualcosa da dire lo lasciò perplesso. Di solito non risultava essere così 'leggibile' dagli altri, anche se gli accadimenti dell'ultimo periodo sembravano dimostrare il contrario.
"Sul pianeta, quando ho deciso di raccogliere quel campione, l'ho fatto con la certezza assoluta che fosse innocuo. Non sono né un imbecille né uno sconsiderato. Quegli esseri sono stati il giocattolo di molti membri della squadra, uno su tutti il Capo Gant. Nessuno di loro ha pensato di portarne uno a bordo... questo è evidente. Non ho valutato in modo errato quelle creature... erano innocue!"
"In quel momento sicuramente erano ciò che sembravano... innocui esseri pelosi che per parte dell'equipaggio sono diventati un giocattolo ed un passatempo. Non è possibile però dimenticarsi che ora sono qualcosa di ben diverso. E lo sono per causa sua Dottore."
"Capitano io non sono tipo da 'giocattoli innocui', questa è una cosa che lei sicuramente sa dai miei file personali. Partendo da questo presupposto..." fu interrotto da Seldon.
"Se ho capito dove lei vuole andare a parare, mi permetta, ma non credo proprio lei sia il tipo che si fa manovrare."
"L'ho sempre pensato anche io Capitano... ciò nonostante davanti all'evidenza, non posso che pensare questo."
Una chiamata in entrata attivò l'interfono dell'ufficio.
Seldon diede un'occhiata perplessa prima di rispondere.
=^= Capitano ho bisogno di parlarle. =^= la voce dell'Ufficiale Politico era come sempre priva di qualunque inflessione particolare che potesse aiutare a capire o prepararsi.
=^= Sono in riunione con il Dottor Van Ladden... mi raggiunga nel mio ufficio tra... diciamo 10 minuti. =^=
Sezione ingegneria - Ore 12.05
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Il Capo Gant aprì una paratia dietro la quale avevano nascosto i cinque contenitori di stasi.
Piccoli gioielli della tecnologia. Non gli interessava metterne in libertà uno in particolare... uno qualunque sarebbe andato ugualmente bene.
Per la gloria di Ptolomeus III questo ed altro.
Prese uno dei contenitori di stasi ed uscì.
Il suo piano prevedeva di disattivare il controllo di stasi e lasciarlo aperto in un posto della nave distante da quello dove sarebbero rimasti conservati gli altri quattro campioni.
Plancia - Contemporaneamente
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Alejana si era seduta al posto del Capitano. Non aveva mai aspirato a quella poltrona, ciò nonostante le piaceva sedercisi.
Ci si rilassò cercando di non pensare alla mano che le stava creando un notevole fastidio da qualche ora, dopo un momento accavallò le gambe, una posizione per lei naturale.
Nell'attimo stesso in cui la sua gamba sinistra si posò sull'altra una fitta dolorosa le percorse la coscia, come se il suo coltello ci si fosse infilzato. Fece finta di niente riprendendo la posizione originale.
Fece girare lo sguardo sul personale presente in quel momento in plancia. Nessuno si era accorto di niente, a suo favore aveva sicuramente giocato il colore della sua pelle... ed il fatto che sicuramente non molti l'avevano vista sofferente in passato.
Con fare indifferente fece scorrere la mano lungo la gamba fino ad infilare le dita sotto la coscia, e cone la punta delle dita si scontrò con un qualcosa che sembrava sferoidale... e 'peloso'!!!!!!
Ufficio del Capitano - Ore 12.10
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T'Val entrò nell'ufficio del Capitano con passo tranquillo e con il volto impassibile.
Si sedette sulla rigida sedia che Seldon metteva a disposizione degli Ufficiali, una specie di tortura alla quale li sottoponeva mentre li osservava sprofondato nella sua comoda poltrona.
Lei sembrava quasi a suo agio su quello scranno che per i più era una specie di trespolo scomodo.
"Capitano, non amo tergiversare, quindi arriviamo subito al punto. Che cosa le ha detto il Dottor Van Ladden?"
"Qual è il suo interesse al riguardo?"
"Lei sa bene qual è il mio ruolo su questa nave Capitano, quindi sa anche che se non me lo dice lei lo saprò in ogni caso per altra via... ma voglio venirle incontro. In questa specifica occasione ho bisogno di lei... - il tono di voce calcò leggermente sulla parola 'questa' a sottolineare la temporaneità dell'evento - ...Hanno volutamente distratto la nostra attenzione da Ptolomeus."
"Lei sta supponendo che il Dottore abbia portato a bordo quelle creature in modo da costringerci ad accantonare la nostra missione. Al contrario io non ne sono convinto."
"Al momento attuale non ho prove contro Van Ladden che non siano meramente indiziali. Converrà sicuramente con me che il suo comportamento non è stato in ogni caso consono a quello di un Ufficiale Imperiale. In ogni caso, ho intenzione di utilizzare tutte le mie 'armi' per controllare il Dottore e mi serve che lei ne sia a conoscenza e che il Comandante Laris sia il nostro 'controllore'. Sono certa che lei ha modo di convincerla a farci questo 'favore'..."