USS Seatiger - Plancia
08/07/2397 ore 23.30 - D.S. 74517.75
Anena guardò il suo pubblico in trepidante attesa delle sua parole con un senso di soddisfazione.
Adorava trovasi al centro dell'attenzione
* Sì. È così che deve essere... *
E ripensò come si era sentito solo poche ore prima.
* Mai più. *
Decise di non farli aspettare ulteriormente.
"In realtà è solo un'idea: e se i nostri avversari vivessero in una sorta di tempo ristretto? "
"Ossia? " Lo incalzò Kenar.
"Immaginiamo di vivere il prossimo secondo in un nanosecondo. Per poi passare al secondo successivo, e così via. Interagirebbero con la materia solo un tempo minimo. Tanto da non venire rilevati dalla nostra strumentazione."
"È un'ipotesi suggestiva, guardiamarina. Ma su cosa è basata?"
"Ehm... si tratta solo di un'intuizione. Ma noi El-Auriani percepiamo il tempo in modo diverso dalle altre razze. Non so perché ma credo di aver avuto una buona intuizione."
Kenar inarcò un sopracciglio.
"Un'intuizione..."
Il tono di Anena si fece un po' imbarazzato.
"Ehm, sì, capitano. Lo so che non è molto, ma è tutto quello che ho."
Kenar sospirò.
"Spostiamoci nella sala riunioni. Signor Finn, convochi il tenente Carelli."
USS Seatiger - Sala riunioni
Contemporaneamente
Bruce sbuffò.
"Certo. lavoriamo con le 'intuizioni'. Poi cosa? Squartiamo una pecora per divinare il futuro? "
Kenar riprese il medico capo.
"Signor Bruce. La sua indignazione è comprensibile ma la prego di non essere così caustico."
T'Kar osservava la discussione con la punta delle dita conserte. in silenzio, come a significare che tutta l'argomentazione era così illogica che non serviva nemmeno che lo affermasse ad alta voce.
Droxine fu più possibilista.
"Però in effetti è una bella teoria. Abbiamo inondato la nave con tutto lo spettro conosciuto senza ottenere nulla, se non la pelle d'oca del tenente Calvi sul ponte 3. La teoria del guardiamarina Lawtoein spiegherebbe perché non rileviamo nulla."
"Bene. per amor di discussione assumiamo che l'ipotesi del consigliare sia giusta. Voglio idee. Sapendo dove guardare si potrebbe preparare un rivelatore? "
"Temo di non saperle rispondere, capitano. Non sappiamo per quanto tempo avvenga il contatto e l'intervallo tra di essi. E nemmeno con che modalità questa avvenga."
T'Kar decise di unirsi alla discussione. Data l'asserzione del capitano decise di considerarla un esercizio logico.
"Si potrebbe rovesciare l'approccio considerando strategie più aggressive. Penso ad un emissione concentrata multifrequenza. Tutte le frequenze che riusciamo a trasmettere. potrebbe disturbarli o danneggiarli in qualche modo "
Droxine scosse la testa.
"Una cosa simile ucciderebbe la materia organica e distruggerebbe buona parte delle apparecchiature."
"E se fosse limitato all'area in cui il tenente Calvi ha avuto la sua ... impressione?"
Droxine ci pensò un po'.
"Si può fare..."
Anena decise di intromettersi.
"Scusate ma si continua a dire che non riusciamo ad interagire con queste entità. Ma non è vero: ci interagiamo a livello mentale. Secondo me dovremmo agire su questo piano."
Kenar inclinò la testa rivolto al consigliere.
"E come?"
"Potremmo mandare un rabdomante o tracciare un pentacolo..."
Interloquì con falso tono innocente Bruce. Kenar gli lanciò un'occhiataccia.
Anena lo ignorò.
"Ci serve un telepate. Il signor Queen potrebbe essere il nostro ponte con le entità."
Lo sguardo di tutti si portò su T'Kar.
"Ovviamente la possibilità di una fusione mentale con il tenente Queen è una delle ipotesi che avevo già considerato..."
Finn alzò gli occhi al cielo senza farsi vedere.
"...ma ci sono considerazioni da fare. Primo: io ero addormentato come tutti gli altri. A quanto pare anche io sono inerme contro queste entità. Secondo: una fusione in queste condizioni non è mai stata tentata. Visto il particolare stato del tenente, non è possibile prevederne gli effetti. Potrebbero essere deleteri per entrambi. Terzo: una questione morale. Nella fusione mentale vulcaniana due menti si compenetrano. Il tenete non può dare il suo assenso. Sarebbe una fusione forzata. Naturalmente questo aspetto può venir messo in secondo piano dalle necessità contingenti. Ma va ugualmente considerato."
Kenar guardò assorto il suo ufficiale tattico.
Stava veramente considerando l'ipotesi? Correre un tale rischio su basi tanto modeste? Non era nuovo alle decisioni difficili. Ma le decisioni assurde?
"Be', potremmo tentare entrambe le cose. Un bombardamento elettromagnetico nello scompartimento del ponte 3 e la fusione mentale. Attacco a tenaglia!"
Disse Anari.
"
Li prendiamo tra Khudd e Mahdd! "
Fece eco Anena.
"Eh? Cosa vuol dire? "
Disse un confuso Finn.
"È klingon. Come dire 'tra incudine e martellò... circa."
"Ah... ma perché il traduttore non lo ha tradotto? "
"Probabilmente ha il filtro profanità attivo. "
"Esiste un filtro profanità? Non lo voglio! Come si disattiva??"
Kenar riprese la parola.
"Non ora signor Finn. Signor T'Kar. La sua valutazione tattica? "
"Traduttore? Traduttore? Disattiva filtro profanità! "
"Se il bombardamento avesse effetto sarebbe la tattica migliore. Ma non possiamo saperlo."
"Potremmo fare una prova..."
"Traduttoorehh..."
"No. Perderemmo l'effetto sorpresa."
Tektektektektektektek...
Bruce si intromise alzando la voce.
"Un attimo. Lo state considerando davvero? Ne state parlando come di una cosa reale! "
"Si calmi signor Bruce." Rispose Arjan.
Perfino Finn smise di battere il suo comunicatore sul tavolo.
"No, non mi calmo affatto! Jason è un mio paziente e nessuno cercherà di curarlo agitandogli attorno dei bastoncini di ossa e piume finché ci sono io! "
"Signor Bruce! Le ordino di calmarsi! "
Inaspettatamente Symon abbassò la voce. Ma non la rese meno minacciosa. Fissò il suo capitano dritto negli occhi.
"Oh ma io sono calmo, capitano. Ma un ufficiale che prendesse una decisione simile mi farebbe dubitare delle proprie capacità mentali. Potrei essere costretto a rimuoverlo dal comando."
Su questo calò un silenzio pesante.
I due uomini si squadravano con le labbra sottili.
*Ha ragione. Su tutta la linea. Eppure... il mio istinto mi pungola. È passato molto tempo da quando ci siamo allontanati dalla federazione e la sue regole.
Allora tutto sembrava più preciso più... limpido. Ma ora? La logica e la razionalità più volte non sono state la risposta giusta. Ci muoviamo lungo un confine oscuro un cui non tutto è definito. Ed io non sono più il capitano che ero. Non sono più lo stesso uomo.*
"Tenente Carelli, signor T'Kar. Preparatevi. Voglio che tutto sia pronto entro un'ora. Signor Bruce..."
Symon continuava a guardarlo in posa combattiva.
"...la sua analisi è corretta a e condivisibile. Ma non posso accettare di essere estromesso dal comando. Inserisca un esposto ufficiale. Io lo avallerò. Quando torneremo nella Federazione..."
*Se torneremo.*
"...mi presenterò al cospetto della corte marziale che verrà istituita." Symon fece un sogghigno storto.
"È così che la risolve, vero? Comodo, molto comodo... sa una cosa? Può trovarsi un altro capo medico."
Girò sui tacchi e prese la porta.
Arjan guardò la porta ancora per qualche secondo, poi si voltò verso i propri ufficiali apostrofandoli con un tono più rude del necessario.
"Be'!? Cosa fate ancora qui? Avete i vostri compiti."
Tutti si affrettarono ad uscire.
Anena si trattenne.
"Capitano... sono contento che abbia deciso di seguire la mia idea...ma ne è sicuro? "
"La decisione è mia. E mia sarà la responsabilità."
Il tono di Kenar era una lapide di granito.
"Certo ma... come ha detto, siamo lontani dalla Federazione. La disciplina tra l'equipaggio di sta deteriorando. E quello che è appena successo scuote la catena di comando fin dal vertice."
"Prendo nota della sua valutazione professionale, consigliere. È congedato."
Anena aprì la bocca come per dire ancora qualcosa. Poi guardò bene l'espressione di Arjan e la richiuse. Annuì con il capo ad uscì.
USS Seatiger - Infermeria
09/07/2397 ore 01.00
"Kenar a Carelli. A che punto siamo? "
=^= Siamo pronti capitano. =^=
"Ci dia il via, tenente."
=^= Bene. Bombardamento attivo... ora! =^=
Kenar si rivolse al suo ufficiale tattico.
"Proceda."
T'Kar posò le dita sul volto immobile di Jason. Toccò la pelle calda del Tenente e si protese.
"La mia mente nella tua mente..."
Ma non c'era nulla ad aspettarlo. Spinse più a fondo la sua coscienza.
Nulla.
Possibile che il tenente Queen fosse solo un guscio vuoto?
*No. c'è qualcosa qui.*
T'Kar non aveva mai sperimentato una fusione mentale di questo tipo. Dato il contesto non era poi sorprendente.
Avrebbe dovuto ritirarsi?
No. Aveva corso il rischio. Non era logico sprecare il tentativo.
E...si trovò in un corridoio della Seatiger.
T'Kar si osservò. Gambe, mani e piedi. Sembrava di essere realmente lì.
Ma non lo era, ovviamente.
Si guardò intorno. Tutto era caliginoso. Ovattato.
Una specie di esperienza onirica?
Forse era sulla buona strada. Ma non aveva idea di come ci fosse arrivato. E questo non gli piaceva. La fusione mentale vulcaniana non funzionava così.
Un suono lontano attrasse la sua attenzione. Decise di dirigersi verso di esso, ma basto' averne l'intenzione per trovarsi affacciato sulla porta da cui proveniva il suono.
*Tipico dei sogni.*
I suoni venivano da un uomo che stava frugando una montagnola di cianfrusaglie.
Si voltò verso di lui. Era Jason Queen.
T'Kar decise che l'aspetto fisico in questo mondo doveva riflettere lo stato mentale, perché l'uomo aveva uno sguardo terribile ed i lineamenti del volto quasi deformati dalla rabbia e dalla disperazione.
"Maledetti... ancora voi? Alla fine mi avete ritrovato... quanto ancora volete torturarmi? Ma questa volta siete fuori strada, se pensate che T'Kar sia qualcuno a cui tengo. Non mi sta neanche simpatico."
Jason sputò a terra.
"Sapete una cosa? Avete vinto. Volete che uccida T'Kar? Va bene. Tanto qua niente è reale."
Un phaser gli apparve in mano, puntato verso il vulcaniano.