USS Seatiger- Sala Tattica
08/07/2397, ore 22,20 - D.S. 74517.62
Gli uomini e le donne della Seatiger si erano ormai completamente risvegliati, alcuni grazie ai legami che avevano stabilito con altri membri dell'equipaggio, altri grazie all'idea di Saltex, perfezionata dal Dottor Bruce che aveva reso il risveglio meno brusco. Solo Queen non riusciva a svegliarsi, nonostante il prodigarsi di Bruce, che ne aveva almeno stabilizzato le condizioni.
Kenar era già seduto al suo solito posto, i gomiti appoggiati al tavolo e le mani a massaggiarsi le tempie: quello strano sonno gli aveva lasciato un fastidioso mal di testa che gli rendeva difficile il concentrarsi e la cosa lo faceva innervosire.
In questo frangente la lucidità di pensiero era essenziale e fu grato che il primo ad arrivare fosse Symon.
"Dottore, stavo giusto pensando a lei: spero abbia con sé la sua scorta di antidolorifici?"
"Problemi?" Chiese Bruce avvicinandosi.
"Niente che non si possa sistemare in fretta. Ho mal di testa."
"Mmmm, deve essere forte se richiede il mio intervento..." disse mentre eseguiva un rapido controllo col suo tricorder medico.
In quel momento si sentì il lieve sibilo della porta che si apriva, lasciando entrare Finn, Carelli e Tholos.
"Problemi?" Chiese il Primo Ufficiale vedendo il Dottore intento a visitare il Capitano.
"No, niente di grave. Accomodatevi. " disse indicando le poltrone intorno al tavolo "Novità?" Chiese Kenar mentre Symon, dopo aver riposto il tricorder e avergli fatto un'iniezione, si mise a sedere di fianco a lui, continuando a guardarlo preoccupato.
"Abbiamo rivoltato la nave come un calzino, ma niente. A bordo sembra non esserci nessuno oltre noi." Rispose Finn.
"Abbiamo però escluso che possano essere saliti a bordo mentre eravamo in curvatura." Continuò Carelli
"Stiamo controllando cosa abbiamo imbarcato quando ci siamo fermati all'ultima sosta e dove eravamo le ultime volte che siamo passati a velocità impulso."
"E...?"
"...e l'ultima volta, prima di cadere addormentati, è stato quando siamo passati nel Sistema di Uros, dove però non abbiamo fatto soste, poiché tutti i pianeti del Sistema erano risultati inabitabili o con scarse risorse a noi utili."
"Nulla però esclude che su uno di quei pianeti ci possa essere una forma di vita di un genere a noi sconosciuto."
"Esattamente Signore." Continuò Finn.
"L'ispezione della nave è conclusa?"
"Quella strumentale sì, ma T'Kar e Calvi stanno terminando quella fisica, guidando personalmente le squadre della Sicurezza, anche se non credo possano trovare qualcosa di utile: gli mancano ancora 3 ponti e non hanno trovato nulla finora. " disse Tholos che controllava costantemente gli sviluppi delle ricerche sul suo D-padd.
Kenar rimase alcuni istanti in pensieroso silenzio, poi disse "Torniamo al Sistema di Uros, se qualcuno è salito a bordo deve essere stato mentre siamo passati da lì, o almeno è l'unica possibilità che vedo al momento. Continuate le ricerche, e siate creativi perché molto probabilmente siamo di fronte a esseri intelligenti, con una tecnologia che esula dalle nostre conoscenze. Al lavoro."
USS Seatiger, Ponte 3 - Compartimento Supporto Vitale
08/07/2397 - ore 22,30 - D.S. 74517.64
T'Kar e Calvi si erano ricongiunti su ponte 12 con le loro squadre di ricerca, ognuno dopo aver controllato tutti i ponti che si erano divisi. T'Kar era partito coi suoi uomini dal Ponte 1 ed era sceso Calvi aveva fatto il contrario, ora, arrivati al centro della nave, non restava loro che l'ultima zona da controllare.
Anna si stava quasi convincendo che a bordo non ci fosse nessuno e che quello che avevano subito fosse da imputarsi ad una qualche sostanza o a qualche tipo di radiazione che aveva penetrato lo scafo e che aveva causato quel sonno innaturale.
Le parole che Queen aveva pronunciato nel poco tempo in cui era rimasto sveglio, erano probabilmente frutto di quello strano sonno.
Stava quasi per terminare l'ispezione di un locale adibito a magazzino, vuoto in quello specifico periodo, quando T'Kar la vide immobilizzarsi, assumendo una naturale posizione difensiva, mentre la mano destra andava verso il phaser che portava alla cintura. La osservò mentre si voltava lentamente a guardare lo spazio vuoto dietro a lei. Anna fece gesti impercettibili ai suoi uomini che stavano ispezionando gli opposti angoli della stanza, i quali compresero immediatamente il da farsi e si diressero verso l'uscita con calma, ma pronti ad ogni evenienza. Per ultima uscì il Capo della Sicurezza e si portò di fianco al Tattico.
"Cosa ha visto?"
"Visto niente, ma lì c'è qualcosa e quel qualcosa non mi piace per niente!" Rispose la donna che aveva avvertito quello strano formicolio alla base del collo che l'avvertiva sempre, ogni volta che c'era un pericolo imminente.
T'Kar non fece altre domande, perché come gli altri uomini a bordo della Seatiger, aveva capito che era meglio fidarsi di quei silenziosi avvertimenti, che solo lei poteva sentire ma che erano sempre fondati.
"T'Kar a Tholos: faccia scendere Carelli e Anari alla nostra posizione."
=^=Avete trovato qualcosa?=^= chiese l'andoriano.
"Abbiamo un indizio." Rispose il vulcaniano chiudendo bruscamente la comunicazione.
Anna apprezzava molto le capacità di T'Kar, ma non riusciva a capire la sua rigidità. Sapeva che per i vulcaniani era normale, ma le sembrava che questo suo atteggiamento fosse esagerato, facendo sì che nessuno gli si avvicinasse, lasciandolo solo. E in quello strano universo in cui erano finiti, gli uomini e le donne dell'equipaggio erano diventati l'unica famiglia possibile su cui contare ed era un peccato tenerli lontani, e si rallegrò di essere stata cresciuta come una terrestre, nonostante la sua ascendenza.
USS Seatiger, Alloggio Consigliere Lawtoein
08/07/2397 - ore 22,40 - D.S. 74517.66
Il Consigliere questa volta era stato più che contento di eseguire un ordine e si era fiondato nel suo alloggio non appena Kenar gli aveva detto di andare a dormire.
Era talmente stanco che si era buttato sul letto vestito, senza nemmeno fare la doccia che tanto aveva desiderato. Il sonno però non fu suo amico: dopo poco più di un'ora si ritrovò a rigirarsi tra le lenzuola, gli occhi spalancati nel buio della stanza e in testa pensieri che si accavallavano. Il più ricorrente era quello che gli stesse sfuggendo qualcosa d'importante e il volto di Queen che lo implorava di aiutarlo, in quei pochi minuti in cui si era svegliato.
Sconsolato si alzò e decise di fare una doccia calda, forse aveva solo bisogno di rilassarsi, pensò, e si diresse in bagno.
Aprì l'acqua e si spogliò in fretta, quindi si gettò sotto il getto caldo e lasciò che l'acqua lavasse via tutta la stanchezza accumulata in quella giornata assurda. Sentiva i muscoli rilassarsi e lasciò che la mente si svuotasse da ogni pensiero, ma quando pensava ormai di essere pronto per tornare a letto, ecco che le parole di Jason gli tornarono prepotenti in mente...
*Aiutami, aiutaci tutti!!!*
Perché proprio quelle parole? E più ci pensava, più era convinto che erano rivolte a lui, non erano una generica richiesta d'aiuto. Come se solo lui potesse veramente salvarli: ma perché? Non era né uno scienziato, né un soldato. Cosa aveva di diverso da far credere a Queen che proprio lui avrebbe potuto salvare la nave!?
L'acqua continuava a scorrergli sul corpo veloce e insensibile ai suoi pensieri, come il fluire del tempo.
"TEMPO! " Urlò a nessuno in particolare.
"Che stupido sono!" Disse uscendo veloce dalla doccia, senza nemmeno chiudere l'acqua.
Accese il monitor e chiamò il Capitano
"So come fanno a nascondersi gli intrusi: devono sfruttare il nascondiglio che offre una bolla temporale! È per questo che su di me non ha avuto effetto." disse Anena con l'aria del gatto che aveva appena afferrato il topo.
=^=Ottimo. Mi raggiunga in Plancia per spiegarmi meglio il concetto, ma prima si metta addosso qualcosa.=^= rispose Kenar che osservava costernato il suo consigliere nudo sul monitor del suo ufficio, temendo che l'entusiasmo lo portasse ad uscire così gocciolante com'era.