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USS SEATIGER - MISSIONE 07 RSS USS SEATIGER - Missione 07

07.10 " UNO l'esploratore "

di Tholos del Clan Rashan , Pubblicato il 09-02-2021


USS Seatiger - Infermeria - mente del tenente Jason Queen
09/07/2397 ore 01.05 - D.S. 74517.93


"Aspetti signor Queen, sono io T'Kar..." Provò a dire il vulcaniano mentre Jason puntava l'arma verso di lui.
L'ufficiale tattico sapeva che si trovava nella mente di Queen e che il phaser era finto, ma non poteva affermare con certezza, gli effetti che avrebbe comportato sulla sua mente quel genere di attacco.

Queen iniziò a tremare in preda ad una forte rabbia. Il phaser iniziò ad oscillare sempre più forte finché partì un colpo alla massima energia. Nell'ambiente irreale una scarica energetica si librò in aria verso l'ufficiale tattico che, con un'abile mossa, lo schivò scattando di lato.

T'kar sentì il calore intensissimo del raggio e la puzza d'ozono, ma non perse tempo: fece perno sulla gamba destra, l'unica puntata a terra, e, con tutta la sua forza, saltò in avanti verso Jason il quale cercò di sparare un secondo colpo. L'impatto fu tremendo. Il phaser volò in aria emettendo una seconda scarica che per poco non uccise i due ufficiali, ma fece esplodere una consolle in mille scintille che investirono T'Kar e Queen intenti a lottare. T'kar riuscì a liberare una mano e provò la presa vulcaniana che, però, non ebbe effetto. Jason approfittò di ciò per colpire il tattico al volto il quale replicò con un montante al mento. L'ufficiale scientifico venne investito da tutta la forza del vulcaniano e finì a rimbalzare contro una parete poco distante.

Quel colpo avrebbe messo fuori combattimento qualunque aggressore, ma Jason, stranamente, si riprese subito.

USS Seatiger, Ponte 3 - Compartimento Supporto Vitale
09/07/2397 ore 01.12 - D.S. 74517.95


Tholos posizionò la schermatura all'esterno della porta.

Carelli guardò il collega e scosse la testa: "Non ho intenzione di far esplodere un siluro qua dentro... perché tutte queste protezioni?"

"Mah più o meno." Brontolò l'andoriano, poi indicando l'emettitore EM ad antimateria approntato da Carelli, aggiunse: "Quel coso sparerà radiazioni elettromagnetica a tutto spettro."

"Temi per le nostre vite?" Provò a scherzare Droxine.

"Temo per i sistemi e gli impianti vicino all'emettitore... la fai facile tu... i motori sono troppo distanti e ottimamente schermati contro un colpo EM."
L'umore nero dell'andoriano era palpabile e, Carelli capiva che l'ufficiale non si riferiva solo a quello, c'era del resto e chiese semplicemente: "Qual è il vero problema?"

Rashan abbassò lo sguardo dicendo: "Mia figlia... l'ho sognata."

Carrelli annuì capendo la situazione del collega: "Immagino che ti manchi."

Tholos sistemò un'altra protezione dicendo: "Molto e ho paura che da sola non possa farcela."

Una forte manata arrivò sulla spalle dell'OPS e una ventata di buonumore scaturì dalle parole del primo ufficiale appena giunto: "Ma no! Se è resiliente come il padre non deve temer nulla."

Quel blitzkrieg improvviso e devastante di Finn resettarono completamente Rashan che non seppe più cosa rispondere. Il tatto non era una delle caratteristiche Dewey, ma era una persona di cuore ed ebbe un effetto positivo sull'ufficiale.

"Massì.. il comandante ha ragione!" Aggiunse Carelli.

"L'andoriano sorrise." Quel gesto di affetto dai colleghi fu davvero d'aiuto per Rashan che, visibilmente sollevato, aggiunse: "Facciamo esplodere sta carica e poi troviamo il modo di tornare a casa."

"Questo è lo spirito giusto." Esclamò Finn avvicinandosi, pericolosamente, al detonatore che venne però messo rapidamente in sicurezza da Carelli: "Eh questo no... prima finiamo di mettere le protezioni."

"Protezioni per cosa?" Chiese Finn.

"Per evitare di grippare alcuni impianti della nave." Rispose l'OPS.

Prontamente l'ingegnere capo colse la palla al balzo per farsi dare una mano in un lavoro di fatica: "Allora comandante, ci dia una mano spostare quei pannelli protettivi."

E quel giorno Finn imparò l'importante legame tra il peso di un materiale e la capacità di assorbire radiazioni e fu grazie a questo legame che poté dire che l'impulso elettromagnetico di Carelli sarebbe stato molto potente.

USS Seatiger - Infermeria - mente del tenente Jason Queen
Contemporaneamente


T'Kar rimase confuso qualche istante ma, prontamente, si preparò al contrattacco del suo aggressore che però non arrivò mai: Jason si accasciò a terra e iniziò a piangere.

L'Ufficiale tattico rimase interdetto alcuni istanti ed ebbe solo il tempo di pensare: *Ma cosa hanno fatto al suo controllo delle emozioni?* che arrivò una terza voce: "Aggressore... perché attacchi UNO?"

"Che luce?" Chiese T'Kar, ma poi sentì un contatto nella sua mente che lo portò a rivedere il piano con gli impulsi EM. "Il nostro progetto per rivelarvi, vi può danneggiare?" Chiese il vulcaniano.

"Uno è tutto."

"Se distruggete Uno, distruggete anche noi."

"La luce ci distruggerà."

USS Seatiger - Plancia
09/07/2397 ore 01.37 - D.S. 74517.99


=^=... eh non sa quanto erano pensati... ma serve tutta questo peso per evitare di danneggiare gli impianti?=^= Finn finì il rapporto e Kenar scosse la testa.

"Signor Finn capisco il suo problema... ma siete pronti?"

=^=Pronti al rock and roll, capitano.=^= Esclamò il primo ufficiale.

Il capitano si sistemò sulla poltrona dicendo: "Bene potete iniziare... ma al minimo della potenza."

La risposta di Finn non si fece attendere e conteneva tutta la tristezza di non poter sparare l'impulso a massima potenza, soprattutto dopo tutta quella faticaccia fatta.

=^=Ehm sì capitano siamo ponti.=^=

"Fuoco!"

USS Seatiger - Infermeria
Contemporaneamente


T'Kar si svegliò dalla fusione di soprassalto.
Rapidamente il dottor Bruce gli fu vicino brontolando ma il vulcaniano attivò la comunicazione.

=^=T'Kar a capitano Kenar... interrompa l'esperimento.=^=