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USS NOVALIS - MISSIONE 13 RSS USS NOVALIS - Missione 13

13.03 "Rischio 2394"

di Dwalla Thevek, Pubblicato il 04-04-2014

USS Coulomb NCC-53171 (classe Nova), Ammasso Stellare Meyer, Settore 611, Spazio Federale sul confine Klingon
27/01/2394 ore 10.17 - D.S. 71072.53


"Signore, abbiamo terminato di analizzare il quadrante 5 dell'Ammasso.
I dati sono sorprendenti." disse il Tenente Willis, l'ufficiale scientifico.
"Ottimo lavoro Tenente, non vedo l'ora di leggere il suo rapporto" rispose entusiasticamente il non più giovane e corpulento Capitano Ivanovic.
"Signore! Stiamo rilevando un corpo in avvicinamento. Una specie di sonda. Distanza 10000 km"
"Da dove viene?"
"Non lo so signore... un momento sta sviluppando un picco di energia... sta aprendo una singolarità quantica!"
"Allarme Rosso, prepararsi alle manovre evasive"
"È troppo tardi!!! il buco nero ci sta risucchiando!!"
"Indietro tutta! Massima Curvatura!"

IKS Kelmeth (classe K'Vort), Ammasso Stellare Meyer, Settore 611, Spazio Federale sul confine Klingon
27/01/2394 ore 12.27 - D.S. 71072.77


Il caccia predatore uscì occultato dalla curvatura. Con i sensori a lungo raggio avevano registrato un picco di tachioni nel settore e la piccola nave da ricerca federale, che avevano notato nel settore, era sparita.
I klingon spinti dal brivido della caccia, avevano quindi deciso di andare a dare un'occhiata per scoprire cosa era successo. Non vi era ancora motivo di segnalare quanto successo al comando di Flotta.

*Stupidi burocrati, cosa ne sanno di come condurre una gloriosa nave nel gelo dello spazio* pensò il Comandante Meh'khest.
Quella insolita sparizione avrebbe potuto anche solo essere una falsa traccia sui sensori.
"Analisi!"
"Rileviamo residui di energia. Da qui la traccia di curvatura della nave federale si interrompe. C'è un residuo tachionico... È come se si fosse occultata."
"Cosa!? Le navi della Flotta Stellare non dispongono di occultamento. È molto più probabile che abbiano fatto la fine del targ al matrimonio di mio figlio! Qualcosa è andato storto! Me lo dice il mio istinto!"

La mente del comandante Meh'khest si era accesa del brivido della caccia, il genere di caccia in cui il confine tra predatore e preda è talmente labile da essere incerto.

"Sistemi al minimo! Solo sensori passivi. Se c'è qualcosa la fuori, non deve sapere che noi siamo sulle loro tracce!"
"Signore una nave sconosciuta si è disoccultata dietro di noi. Sta sparando!"
"Come fanno a sapere dove siamo!?"
"Il siluro sta seguendo la nostra scia di plasma."
"Disoccultarsi e alzare gli scudi!"
Il siluro si abbatté sulla nave klingon proprio mentre usciva dall'occultamento e ne fece collassare lo scafo. In pochi secondi i frammenti della IKS Kelmeth andarono a riempire il vuoto dello spazio.

Risa, Residence sulla spiaggia di Hajav
28/01/2394 ore 16.30 - D.S. 71075.86


"Ecco il tuo Romulan Ale Cocktail" disse il giovane cameriere sorridendo a Dwalla, che sdraiata sul lettino prendeva il sole in un succinto bikini.
"Grazie, Myke. Gentile e premuroso come sempre" disse Dwalla guardandolo negli occhi, mentre le sue dita gli sfioravano la mano per prendere il cocktail.
Il torrente di pensieri che percepì la travolse. Se l'aspettava, eppure ogni volta era come la prima volta.

*Come sei bella/Mi sta provocando?/Devo andare dalla signora Hwadyi/Chissà quando mi richiamerai*

Dwalla interruppe il contatto e prese quel delizioso cocktail azzurro con le bollicine. Sorseggiando la sua bevanda preferita, preparata con vero alcool, osservò distrattamente il giovane e attraente Myke allontanarsi, prima di perdersi nel sole e nei suoi pensieri.
Da quando aveva deciso di prendersi una pausa dal lavoro all'Accademia erano trascorsi sei mesi, ma il suo soggiorno su Risa non aveva prodotto l'effetto sperato, anzi si sentiva ancora insoddisfatta e annoiata come quando era partita. Non poteva dire di non essersi divertita.
Il sole e le giornate di mare avevano solo migliorato la sua pelle e il suo colorito, ormai tendente al cioccolato al latte.
I riti di Jamaharon, a cui aveva partecipato, l'avevano ampiamente soddisfatta e le libagioni erano le migliori che avesse mai mangiato. Senza dubbio su Risa sapevano come far rilassare i loro ospiti.
Quindi come spiegare la sua inquieta insoddisfazione? Scavò nella sua mente.
Non si era mai sentita così durante gli anni passati a bordo delle navi stellari o nel pericoloso gioco della diplomazia.
Gli anni trascorsi all'Accademia della Flotta erano stati il vertice della sua carriera accademica, ma a lungo andare l'avevano sfibrata e privata di quel brivido che la rendeva viva e attenta.
Si rese conto che non aveva bisogno di ulteriore riposo, ma di azione. A cominciare da subito. Si alzò raccogliendo il pareo e si avviò verso la sua camera.
Tre ore dopo era a bordo della prima astronave per la Terra, decisa a riprendere il servizio attivo.

USS Novalis, Ufficio del Capitano - Base Stellare 71
29/01/2394 ore 07.27 - D.S. 71077.68


Kuribayashi era indispettito.
La Novalis era ferma alla Base Stellare 71 da circa due settimane, ovvero da quando si erano innescati una serie di problemi a cascata sul computer di bordo.
La più fastidiosa, tra le altre, un'avaria al sistema di controllo del supporto vitale che, a dispetto di tutti gli sforzi di Sibek e delle sue squadre, era ben determinato a mantenere la temperatura di bordo a 28.7°.
Niente di vitale, certo, ma sicuramente non di aiuto alla conservazione dell'armonia di bordo.
Una nave è mantenuta in efficienza dall'equilibrio di una serie di forze contrastanti e, sulla Novalis, questa condizione era stata compromessa da una serie di trasferimenti tra gli ufficiali di plancia.
Fortunatamente poteva contare su Nimosit: l'equipaggio lo stimava ed era imbarcato sulla Novalis da 12 anni, parentesi sulla Washington a parte.
Conosceva ogni intima piega della nave, ne poteva percepire l'umore e lo stato semplicemente camminando per i corridoi e Kuribayashi stesso percepiva queste sensazioni tramite il suo braccio destro.
Non aveva ancora avuto modo di vedere al lavoro il nuovo ufficiale scientifico, ma dal loro colloquio e dai rapporti ricevuti sinora aveva potuto trarre delle ottime sensazioni.

"Avanti"

Quando Nimosit entrò nel suo ufficio, Kuribayashi alzò lo sguardo sul volto del suo Primo Ufficiale che era come una cartina di tornasole arancione tendente al rosso. Il rapporto che questi teneva in mano era praticamente inutile.

"Siamo così indietro, Coral?"
"Signore, la nave è pronta a salpare in caso di emergenza: i motori a impulso sono di nuovo operativi e la propulsione a curvatura è limitata al fattore 6 fino a quando Sibek non riuscirà a riequilibrare l'intermix della gondola 3.
I sistemi d'arma funzionano, ma il puntamento è in fase di ricalibrazione, il secondo tattico ci sta lavorando insieme al Signor Sev.
Il Tenente Comandante Kuz riferisce che i sensori scientifici sono in ordine e ha richiesto un nuovo spettrometro multiphasico per il laboratorio. Dovrebbe arrivare martedì".
"Cosa dice il Signor Roth, il supporto vitale tornerà sotto controllo a breve?"
"Capitano, pare che il problema sia in una delle centraline di controllo ambientale della sezione motori. Himan sta facendo del suo meglio con le risorse a sue disposizione.
Ho preferito dare la priorità ai motori Warp. Non appena sarà ripristinato l'intermix delle gondole, assegnerò Sibek e altre due squadre al controllo delle centraline".
"Quante centraline dovrebbero essere controllate?"
Nimosit approfittò di una temporanea distrazione del suo superiore per far passare un po' d'aria attraverso il colletto della sua uniforme.
"Quattrocentosettantacinque, Signore"
Il Capitano della Novalis aggrottò la fronte.
"Situazione del personale?"
"Manca a bordo un Consigliere e un Capo Ufficiale Tattico, di cui attualmente il Tenente Comandante Sev ricopre il ruolo ad interim.
Inoltre numerose sezioni sono sotto organico, in quanto aspettiamo ancora 71 persone che dovrebbero salire a bordo entro la prossima settimana.
Al momento ho ordinato alcuni doppi turni per coprire i buchi" disse Nimosit "Ah! durante le operazioni di rifornimento il Tenente Wilkinson ha riportato una brutta frattura alla gamba
destra. Il Dottor Di Maria mi ha riferito che dovrebbe poter rientrare in servizio già la settimana prossima"
"Ottimo. La Flotta Stellare mi aveva garantito l'assegnazione di altri due Ufficiali Superiori, oltre al Tenente Comandante Kuz che è arrivata pochi
giorni fa. Proverò a sollecitare. Purtroppo il personale della base è impegnato con problemi più urgenti a bordo della USS Columbia e non hanno altre squadre da assegnarci. Dobbiamo cavarcela da soli, ma almeno possiamo contare sui rifornimenti della Base. Il mio replicatore non è più in grado di preparami un the. Produce una misteriosa sostanza che ha un che di benzoino e che, anche se non mi sono azzardato a berla, credo sia tossica"
"Vedrò di mandarle qualcuno"
"Tornando a noi... Per il momento trasferisca una squadra al Signor Roth, se
dovessimo essere chiamati per una emergenza partiremmo a curvatura 6. Capisco
le sue priorità, Signor Nimosit, ma una nave con i sistemi in perfetto ordine è
inutile se il suo equipaggio è cotto al vapore."
"Eseguo immediatamente, Signore"
"Signor Nimosit, si rilassi, si sta comportando molto bene. Può andare, cerchi solo di risolvere il problema del controllo ambientale al più presto"
Non appena le porte dell'ufficio si richiusero, il Capitano della USS Novalis
sbottonò la parte superiore della sua uniforme cercando di riprendere fiato.
Non riuscì nemmeno a scorrere la prima schermata del rapporto del suo secondo
che il suo comunicatore prese a trillare.
=^=Capitano, messaggio di priorità uno dal comando della Flotta=^=
Accigliato, Kuribayashi richiuse la zip del colletto dell'uniforme.
=^=La passi sul terminale del mio ufficio.=^=

Valle dell'Ubangi, Centrafrica - SOLIII
30/01/2394 ore 08.17 - D.S. 71080.51


Deng!
*Ancora troppo basso, Nate, altri due scatti sull'alzo*
Moore stava attraversando una crisi: stava perdendo la fascinazione per il suo
lavoro. La sua vita nella Flotta stava diventando troppo abitudinaria il suo
ultimo imbarco, salvo qualche momento interessante, era stato una fastidiosa
routine, tale da portarlo a compilare una domanda di dimissioni, al momento in
attesa di invio nel suo D-pad.
Aveva provato a parlarne con suo padre ma il dialogo non era decisamente il
punto di forza della loro relazione.
*Sconvolgere tutto a quarantacinque anni suonati... devo avere proprio il
cervello a bagno*
Un anno di licenza è come un ricovero in ospedale: subito si cerca di dormire
il più possibile, recuperare, aggrapparsi a ogni secondo di sonno: poi subentra
la noia, il continuo susseguirsi di giornate sempre identiche, tempo che scorre
senza scopo... a quel punto iniziano le domande.
Per questo amava la valle dell'Ubangi: immutabile nei suoi cambiamenti
stagionali, la valle era per Nathan una manifestazione della meraviglia della
Natura, un luogo di pace dove il fiume scandiva il ritmo della vita anche alla
fine di questo movimentato ventiquattresimo secolo. Anche lo scambio cromatico
tra il marrone del fiume limaccioso e il verde smeraldo della foresta rigogliosa che lo sovrastava contribuiva ad offrirgli il senso di pace di cui aveva bisogno.
Pertanto, si era procurato una canoa e stava scendendo al passo della pigra
corrente il corso del fiume, fermandosi ogni qual volta sentisse il bisogno di
piazzare il suo vecchio bersaglio da allenamento e tentare un tiro
particolarmente complesso: era la sua strada verso le risposte.

San Francisco, Comando Flotta Stellare - SOLIII
30/01/2394 ore 09.35 - D.S. 71080.66


Dwalla era infastidita. Aveva chiesto un appuntamento con l'Ammiraglio William
Rowley, ma era stata rimbalzata alla sala di attesa di fronte all'anonimo
ufficio di un Tenente Comandante dell'Ufficio delle Risorse Umane della Flotta,
dove era stata riempita di moduli da compilare. Capiva che erano passati anni
dal suo ultimo incarico attivo, ma non pensava di dover affrontare una simile
voragine burocratica. Ad ogni buon conto aveva diligentemente e rapidamente
compilato tutti i moduli, ma da quando aveva terminato l'Ufficiale responsabile
la stava facendo aspettare da più di mezz'ora. Non che le dovessero mettere un
tappeto rosso dove passava, ma essere tenuta alla porta come una recluta al
primo incarico era inaccettabile.
La giovane Specialista che svolgeva mansioni di segretariato le aveva già
offerto due volte il caffè, ma ciò l'aveva solo ulteriormente indispettita.
Fece ricorso a tutta la sua capacità di meditazione derivante da anni di Tai
Chi per non sfogare la sua frustrazione sulla giovane. Si limitò quindi a
sorridere cordialmente, rifiutare con garbo e conversare amabilmente su tutto e
nulla, come si conviene ad una furibonda professionista della diplomazia.

Valle dell'Ubangi, Centrafrica - SOLIII
30/01/2394 ore 10.43 - D.S. 71080.79


Nathan lasciò il cannocchiale da osservazione e tornò alla sua vecchia carabina, rimodulando l'alzo del mirino telescopico, quando fu distratto da un rumore di tessuto lacerato.
Poco più a valle, un vecchio leopardo stava buttando all'aria la sua tenda e il relativo contenuto.
"Di nuovo..."
Tra Nathan e quel leopardo si era instaurata una curiosa partita: da ormai
centosessanta chilometri il felino stava tallonando l'Ufficiale Tattico della
Flotta Stellare, incapace di far perdere le sue tracce. Ogni volta che faceva
campo, il leopardo riusciva ad infiltrarsi e a derubarlo di un pacco di razioni
o di un calzino e, fino ad allora, la cosa lo aveva quasi divertito, ma mai si
era verificata un'aggressione così seria.
Infastidito dal nuovo scenario, Nathan alzò il fucile, trattenne per un lungo
secondo il fiato e premette il grilletto.

San Francisco, Comando Flotta Stellare - SOLIII
30/01/2394 ore 09.44 - D.S. 71080.68


Dwalla stava cominciando a perdere la pazienza per quell'attesa immotivata,
quando a lunghi passi entrò nella sala d'attesa un ufficiale agitato sia nel
volto che nei gesti. La Specialista, saltò su dalla sua scrivania per
intercettarlo e informarlo della presenza del Tenente Comandante Thevek,
ansiosa di essere riassegnata al corpo diplomatico.
"Comandante, ci sarebbe..."
"Non adesso Capo Anziano Martin, abbiamo una situazione! Mi trovi qualcuno del
corpo diplomatico, disponibile, su questo maledetto pianeta e in fretta!"
"Per l'appunto..."
"Non adesso, sono nel mio ufficio!" disse varcando a pieno impulso la porta e
rischiando di sbatterci dentro.
La Specialista era visibilmente scossa, non aveva mai visto il suo superiore
comportarsi in quel modo. Stava per azionare l'interfono quando la mano di
Dwalla la bloccò dal nulla. Nel suo modo di fare c'era qualcosa che la induceva
a non opporsi, probabilmente quell'aura di calma determinata e di fiducia in se
stessa che le permetteva di esercitare un forte ascendente sugli altri
"Il suo superiore ha già trovato quello che cerca, solo che non lo sa ancora.
Vado a informarlo" così dicendo Dwalla varcò con passi misurati la soglia
dell'ufficio.

Bangui, Centrafrica - SOLIII
30/01/2394 ore 10.45 - D.S. 71080.79


Moore sollevò un ciuffo di pelo ingrigito da terra: niente sangue. Per la
gioia di Moore.
*Niente male... niente male davvero, forse non sono il vecchio rimbambito che
credo. Chissà cosa direbbe il Vecchio, quello vero... e adesso chi dorme in una
tenda squarciata?*
Moore iniziò a riportare ordine nel suo piccolo campo inveendo silenziosamente
contro i felini in generale ed i leopardi in particolare, arrivando addirittura
a pentirsi di aver soltanto spettinato il suo visitatore quando si accorse che
qualcosa era cambiato: c'era una nota particolarmente stonata nella disarmonia
di una tenda violata da un felino affamato.
"La borsa con tricoder e commbadge! Quel maledetto..."
Moore dimentico di ogni calma e ragione si gettò a terra cercando a gattoni le
tracce del felide ladro.

San Francisco, Comando Flotta Stellare, Ufficio del Tenente Comandante Bolton - SOLIII
30/01/2394 ore 09.45 - D.S. 71080.69


"Ho detto che non voglio essere disturbato a meno che non abbia trovato chi le ho chiesto!" disse imperiosamente l'Ufficiale, senza sollevare lo sguardo dal d-padd per vedere chi fosse entrato.
"Proprio per questo la disturbo" la voce sconosciuta di Dwalla scosse il comandante Bolton tanto da indurlo ad alzare gli occhi. Davanti a lui stava una
bellissima donna dal portamento elegante che lo guardava con profondi occhi neri.
"Salve, ... lei è?" disse alzandosi in un momento di confusione mentale.
"Tenente Comandante Dwalla Thevek, istruttrice di Tecniche Diplomatiche e
Valutazione Strategica all'Accademia della Flotta Stellare, attualmente in
licenza. Avevo un appuntamento alle 9. Sono qui per fare domanda di essere
reintegrata al servizio attivo. Mi piacerebbe tornare a far parte del corpo
diplomatico, quindi potrei essere la persona che sta cercando" disse con tono
tranquillo e tenendo fissi gli occhi col suo interlocutore. Difficilmente
Dwalla poteva definirsi spontanea, infatti tutto, dal modo di parlare alla
postura, era studiato per dare una sensazione di controllo e di padronanza
della situazione.
Il comandante Bolton intanto si era ripreso e scossosi rispose "Ah, mi scusi
per il ritardo... Purtroppo non credo che lei sia la persona giusta, vede è una
situazione complicata.... Può fissare un nuovo appuntamento? La specialista..."
"Mi scusi comandante, non vorrei sembrarle scortese... gestire situazioni
complicate è stato il mio lavoro per anni. Sono certa che potrei essere di
grande aiuto in qualunque situazione"
"Comandante... non nego che lei abbia una grande esperienza, ma, se mi
permette... è stata fuori dal giro troppo tempo. Dieci anni sono tanti e
nonostante l'ottimo lavoro all'Accademia, credo che avrebbe molte difficoltà in
un lavoro sul campo. Se potesse tornare un altro giorno, potrei riuscire ad
assegnarla a qualche attività diplomatica qui presso Starfleet e potrebbe
arrivare ad un impegno sul campo nel giro di 2 anni, anche meno se è brava
anche solo la metà di quello che vedo scritto nel suo cv"
"Non voglio lasciare un incarico comodo per un altro incarico comodo.... ho
bisogno di azione. Non ci sono altre alternative?"
"Mi spiace, ma al momento non posso aiutarla. Prenda un nuovo appuntamento e
vedremo. Ora mi scusi, ma ho un problema di grande importanza da risolvere"
"Capisco. Non si può sempre avere quello che si vuole. Allora a presto" disse
Dwalla alzandosi e offrendo la mano al suo interlocutore, ma vennero interrotti
dall'ingresso precipitoso della Specialista che si avvicinò per parlare
all'orecchio del suo capo.
"Signore, non ci sono diplomatici esperti disponibili perché i membri del
corpo diplomatico sono bloccati nelle trattative per la rinegoziazione del
trattato con gli Sheliak. Se anche uno di loro dovesse lasciare le trattative
rischieremmo una crisi. Gli Sheliak sono ossessivi con il protocollo".
Il comandante Bolton era raggelato. Si prese un secondo, inspirò ed espirò.
Con la mano fece cenno alla specialista di uscire. Serviva nelle HR della
Flotta e amava il suo lavoro: le persone giuste al giusto incarico.
"Comandante, potrebbe aspettare qualche minuto? devo conferire con
l'Ammiraglio Parker"
"Senz'altro, comandante"
Sheeval uscì dalla stanza e si avvicinò alla specialista.
"Adesso prenderei volentieri il the che mi ha offerto prima"
Pochi minuti dopo, con la tazza fumante ancora tra le mani, venne richiamata
nell'ufficio del Tenente Comandante Bolton.
"Comandante Thevek, è vero che al momento non possiamo assegnarla al corpo
diplomatico, ma visto che attualmente non abbiamo altre alternative... qualcosa
possiamo fare verrà assegnata temporaneamente come Consigliere alla USS
Novalis, che in questo momento sta affrontando una grave crisi. Essa stessa ha
diversi problemi logistici, si trova infatti in pieno riassetto e con alcuni
problemi tecnici non ancora risolti. Per nostra sfortuna era la nave con le
capacità di affrontare una tale situazione critica più vicina. Inoltre anche il
ruolino equipaggio è stato sconvolto: ufficiali trasferiti, intere squadre
riassegnate, personale nuovo. Il suo ruolo di consigliere non sarà
assolutamente nominale. L'Ammiraglio ha organizzato un briefing alle ore 14.30
in cui verrà ufficializzata la sua assegnazione. In caso di successo della
missione, sosterremo la sua candidatura come Ambasciatrice" disse Bolton.
"E mi riterrete responsabile se qualcosa dovesse andare storto. So come
funzionano certe cose... ma senza rischio la mia vita non ha alcun senso.
Accetto, ma vorrei porre una condizione" rispose Dwalla un po' teatralmente.
"Quale sarebbe?"
"Mi occorre il comandante Nathan Moore, dovrebbe essere sul pianeta in
licenza. Se dobbiamo fare questa cosa, almeno facciamola come si deve."
Bolton schizzò sul suo terminale, digitando a una velocità inconsulta per
Dwalla.
"Moore, Nathan: ufficiale tattico, ultima assegnazione la USS Rhode Island,
classe Galaxy, in attesa di assegnazione".
Bolton scorse il cv dell'ufficiale con la velocità che solo anni e anni di
incarichi d'ufficio possono conferire. Alla Novalis mancava anche un ufficiale
tattico, tra i vari buchi nel corpo ufficiali: due piccioni con una fava,
nonostante tutto, sembrava il suo giorno fortunato.
"Sembra adatto. Va bene comandante, manderemo qualcuno a recuperarlo e
aggiornarlo. Buona fortuna"

Bangui, Centrafrica - SOLIII
30/01/2394 ore 13.15 - D.S. 71081.08


Nathan era accucciato a terra e, dopo aver analizzato una pila di escrementi
abbastanza freschi da provocare autentico dolore ai suoi recettori olfattivi e
una serie di tracce decisamente appartenenti a un leopardo cleptomane, stava
valutando se fosse stato meglio aggirare la macchia per tagliargli la strada
oppure seguirlo direttamente quando il frastuono di una coppia di propulsori di
manovra spezzò la pace della vallata mentre uno shuttlecraft della Flotta
Stellare iniziava l'atterraggio a circa cinquanta metri dalla sua posizione,
facendo schizzare fuori da un cespuglio la sua nemesi e facendola balzare su
una vicina acacia in preda a sincero terrore.
Dalla navetta uscirono due umani in uniforme della Flotta che iniziarono a
scandagliare l'area uno di essi si chinò sul suddetto arbusto e raccolse
quella che, inequivocabilmente, era la sua borsa.
*Che debba far saltare il pelo pure a loro?*
A quel punto si alzò e chiamò a gran voce i due, mentre il suo cervello
iniziava ad analizzare le possibili implicazioni di quella visita.
"Tenente Comandante Moore? Una situazione richiede la sua presenza a San
Francisco"
"Che genere di situazione?"
"Sarà aggiornato a bordo"

San Francisco, Comando Flotta Stellare, Ufficio dell'Ammiraglio Parker - SOLIII
30/01/2394 ore 14.30 - D.S. 71081.22


Quando Moore fece capolino all'interno della stanza, non poté reprimere quello che Dwalla avrebbe definito il 'fiume empatico della piacevole sorpresa'.
"Allora ci sei dietro tu..."
"E chi altri si sarebbe ricordato di uno che passa il suo tempo a farsi mangiare vivo dalle zanzare ad anni luce dal più vicino cocktail degno di questo nome"
"L'acqua di pozzanghera in questa stagione non è niente male..."
"Ti manca solo l'ombrellino e la fetta d'arancia. Per il ghiaccio come fai?"
Nathan avrebbe ribattuto volentieri, ma il loro idillio fu interrotto dall'ingresso di un mal celatamente preoccupato Ammiraglio Parker, che dopo averli fatti accomodare, accese uno schermo proiettante la mappa del settore 612.
"Signori, la situazione è questa. Alle ore 7 di ieri, l'Ambasciatore Klingon
Qhu'lack ha inoltrato un'interpellanza al Consiglio della Federazione chiedendo
la ragione del nostro attacco ad un loro sparviero nel settore 611. Ovviamente
noi eravamo all'oscuro di tutto e la nostra unica nave nel settore era un
vascello scientifico di classe Nova, la USS Coulomb. Il Capitano Ivanov non
avrebbe mai attaccato una nave klingon, inoltre le capacità offensive della
Coulomb non sarebbero state certo sufficienti per distruggere uno sparviero di
classe K'vort"
Moore scosse il capo sorridendo sarcasticamente.
"...I tentativi di contattare la USS Coulomb sono stati inutili. La nave è
stata ufficialmente data per dispersa. Abbiamo quindi inviato nel settore la
nave più vicina, la USS Novalis, comandata dal Capitano Kuribayashi. Alle ore
14, il cargo federale Nipper ha lanciato un SOS dal settore 612, affermando di
essere stato fermato per ispezione da un gruppo da battaglia klingon composto
da un incrociatore pesante di classe Vor'cha e due sparvieri. La Novalis è
arrivata nel settore alle ore 15 e ha riscontrato la presenza di frammenti di
due navi, una klingon e una federale, che ad una prima analisi sono sembrate
combaciare con i resti della USS Coulomb. Sono quindi cominciate le indagini,
ma la presenza della Novalis non è bastata a calmare i Klingon. Alcuni rapporti
dell'intelligence ci stanno facendo riflettere sull'opportunità di mobilitare
il gruppo da battaglia dell'Ammiraglio Kilgore, attualmente in rifornimento
presso la Base Stellare 89.
Ed è in questo contesto che partirete a bordo della USS Freedom e, una volta
raggiunto il teatro delle operazioni, vi trasferirete sulla USS Novalis a cui
siete stati temporaneamente assegnati rispettivamente come Consigliere e come
Ufficiale Tattico."
"Stiamo già parlando di teatro delle operazioni? Signore, non siamo ancora in
guerra con i Klingon!" intervenne Dwalla con tono risoluto "Nathan, hai
qualcosa da dire?"
Moore si alzò dalla sedia e cominciò a camminare per la stanza. "Ammiraglio,
mi corregga se sbaglio, la USS Freedom è una nave di classe Prometheus.
Raggiungere il rendez-vous con una nave così, potrebbe essere una cattiva
scelta, volendo provare a evitare una guerra. Inoltre, il gruppo da battaglia
di Kilgore è composto da due navi scorta di classe Defiant, anzi una e mezza,
visto che il Comandante della USS Perry è un pivello e il suo equipaggio,
fresco di accademia, non si è ancora amalgamato..., la USS Hermes di classe
Akira II, affidata al Capitano Tommy Cochrane, un veterano della guerra col
Dominio, smanioso di tornare sul campo di battaglia. Stesso dicasi per i
comandanti della Vanguard e della Warspite, ambedue di classe Steamrunner... e
infine Bill Kilgore in persona, l'artefice della gloriosa vittoria contro i
Breen ad AG-701, al comando della USS Prince Of Wales di classe Sovereign II.
Ammiraglio, non starete per caso cercando un'escalation?" disse Moore misurando
a lunghi passi la stanza e studiando la punta dei suoi stivali nei minimi
dettagli. "perché in tal caso sarebbe opportuno ridispiegare i gruppi da
battaglia C ed R della terza flotta dal confine Cardass..."
Il suo andar peripatetico venne interrotto dal braccio di Dwalla.
"Scusa se interrompo il tuo solito pellegrinaggio. Ammiraglio deve considerare
che i klingon mordono il freno da troppo tempo ormai. La lunga pace con la
Federazione e la relativa tranquillità degli ultimi 15 anni, sta portando i
giovani guerrieri a provocare la vecchia classe politica imperiale la stessa
che ha firmato questa pace duratura. I soldati dell'Impero sognano nuova gloria
e bramano nuove battaglie, non necessariamente contro la Federazione, ma è
giusto ritenere che in presenza della seppur minima provocazione sarebbero
anche pronti a rompere l'Alleanza. Lo dimostra quanto poco abbiano impiegato a
schierare tre navi da guerra"
"Se sono solo quelle..." intervenne Moore, nel frattempo sedutosi al suo
posto.
"Allo stesso modo però non dobbiamo dimenticare che i Klingon sono un popolo
fiero e onorevole e questo lungo periodo di pace ha permesso una più profonda
conoscenza tra di noi, tanto che la Federazione si è guadagnata il rispetto di
molti Klingon. E il rispetto conta molto di più di qualche nave da guerra. Se,
come è lecito pensare, l'attacco non è stato portato da noi, presumibilmente
una terza forza sta cercando di spezzare la nostra Alleanza con i Klingon e l'
ultima cosa che dobbiamo fare è di dar loro gioco facile. La scelta della USS
Novalis è stata una buona scelta dimostra la nostra forza, ma anche la nostra
voglia di collaborare. Non dobbiamo rendere tale forza sproporzionata arrivando
su una grossa nave come la Freedom che potrebbe solo incrinare ulteriormente il
clima di fiducia tra i nostri popoli."
"Dwalla, una nave di classe Prometheus è un incrociatore tattico da battaglia,
non una grossa nave. Comunque, Ammiraglio, concordo con il comandante Thevek.
Una navetta veloce è quanto ci serve"
"E quella avrete. Ma se non avrete successo a trovare i veri colpevoli, credo
proprio che dovremo affrontare una guerra. Andate, contatterò Kuribayashi
personalmente"

USS Ostro NCC-47197
30/01/2394 ore 17.17 - D.S. 71081.54


La navetta di Classe Venture II stava procedendo alla massima velocità in
rotta verso il settore 612. Dwalla stava guardando la consolle di comando con
espressione interrogativa
"Ancora mi domando perché non hai voluto prendere a bordo anche un pilota.
Questo a cosa serve?"
"Non ti preoccupare, così il viaggio è diventato più comodo e intimo e in ogni
caso non abbiamo bisogno di un vero pilota. Il computer di bordo fa il 99% del
lavoro e io dai... me la cavo... quello credo che sia lo stabilizzatore inerziale"
rispose Nathan senza distogliere lo sguardo dalla strumentazione.
"Come... ... hai appena detto che te la cavi!"
"Sì, l'ultima navetta l'ho pilotata in accademia, ma è come andare in
bicicletta."
"Sarà... non posso credere che io abbia messo la mia vita nelle tue mani....
Ancora una volta!" disse Dwalla con voce fintamente sconvolta
"Non far finta che non sia questo quello che ti mancava"
Dwalla sprofondò sul sedile "In effetti è tutto molto eccitante. Erano anni
che non mi sentivo così bene"
"Secondo te c'entrano i nostri amici romulani?"
"Non saprei... ho mandato un messaggio ad un vecchio amico e mi farà sapere...
comunque... non puoi sapere che razza di mattinata ho avuto!..."
E mentre Dwalla cominciò a raccontare per la quindicesima volta le
disavventure della mattina, Nathan sospirò e cercò di concentrarsi ancora di
più sulle letture dei sensori.

USS Novalis, Plancia - Settore 612
31/01/2394 ore 03.41 - D.S. 71082.73


"Signore, una navetta è apparsa sui sensori. Rilevamento 345.50. Velocità: curvatura 9.8, si sta dirigendo verso di noi. Rendez-vous tra 6 minuti" avvisò Roth "È la USS Ostro"
"I Klingon?"
"Al momento stanno aspettando. Continuano a tenere gli scudi alzati"
"Bene" Da quando aveva ricevuto la comunicazione dall'Ammiraglio Parker che
erano stati assegnati alla Novalis altri due nuovi ufficiali superiori, non
aveva proferito più di poche parole, quasi tutte rivolte al Comandante Nimosit
per informarlo delle nuove assegnazioni.
I ruolini erano impressionanti, ma allo stesso tempo mancavano di esperienza
sul campo. Infatti per quanto proficue, le assegnazioni a navi stellari erano
state di breve durata. Kuribayashi sapeva perfettamente che per far funzionare
una nave al meglio occorreva innanzi tutto un personale preparato, ma
soprattutto affiatato e consolidato, cosa possibile solo con lunghe
assegnazioni e pochi turn-over. Sfortunatamente esigenze di ordine superiore
avevano fatto si che oltre metà dell'equipaggio fosse alla sua prima
assegnazione alla Novalis e allo stesso tempo si trovava con ben tre ufficiali
superiori nuovi. Tra cui anche il consigliere di bordo, che avrebbe voluto
scegliersi personalmente. Alla fine si trattava solo di una questione di
fiducia. Per quanto professionisti navigati, come si può porre fiducia in
qualcuno che non si conosce? Soprattutto in un momento come quello, in cui un
minimo errore avrebbe potuto significare mettere in crisi una duratura e
faticosamente conquistata alleanza. Questi pensieri affollavano la mente di
Kuribayashi e in questi casi la stretta osservanza del protocollo era la
risposta migliore.
"Aprire hangar navette 1. Signor Nimosit, non appena i comandanti Moore e
Thevek saranno a bordo riunisca tutti gli ufficiali di plancia in Sala Tattica"
Si asciugò con un fazzoletto la fronte. *Sapevo che sarebbero riusciti a
riparare prima i sistemi warp... quanto ci mette Sibek a ripare il controllo
ambientale?*

USS Novalis, Sala Tattica
31/01/2394 ore 03.52 - D.S. 71082.75


"Benvenuti a bordo, sfortunatamente non abbiamo molto tempo per i convenevoli.
Penso che il Comandante Nimosit abbia già provveduto a registrare le vostre
credenziali ed è a lui che dovrete rivolgervi per tutto quanto concerne
organizzazione dei turni e del personale. Permettetemi di presentarvi gli altri
Ufficiali. Il nostro Capo OPS, Tenente Comandante Himan Roth. Il Tenente
Comandante Sev Nathel, Capo della sicurezza. Il medico di bordo, Dott. Otello
Di Maria e in ultimo il Tenente Comandante Denay Kuz, Capo ufficiale
scientifico. Ah, dimenticavo, il nostro ingegnere capo comandante Sibek è
attualmente impegnata a risolvere il fastidioso problema del controllo
ambientale che senz'altro avrete notato" disse Kuribayashi con tono formale, ma
disteso.
"Infatti, credevo di essere tornata su Risa" rispose Dwalla con un sorriso.
"Bene ora che siamo tutti presenti, procediamo. È lecito pensare che siate già
stati aggiornati sugli eventi?" disse Kuribayashi ai nuovi ufficiali.
"Sì, Capitano. L'Ammiraglio Parker è stato molto esaustivo. possiamo però
chiedere quali sono state le vostre mosse finora?" chiese Moore appoggiando i
gomiti sul tavolo e unendo le mani all'altezza del viso.
"Prego Comandante Nimosit a lei la parola"
"Per prima cosa, una volta raggiunto il settore 612 abbiamo contattato i
Klingon. i quali non sono sembrati disposti a liberare il cargo Nipper,
adducendo come motivazione la necessità di interrogare i membri
dell'equipaggio. Sfortunatamente ciò rientra nelle loro possibilità in quanto
giuridicamente il settore è sotto il loro controllo. Noi qui siamo osservatori.
Considerata la situazione abbiamo deciso di fare rotta verso il settore 611,
che invece è di competenza della Federazione. Qui abbiamo rinvenuto i resti di
due navi"
"Mi perdoni se la interrompo, Comandante" disse Moore "stiamo parlando di
resti o di frammenti?"
"In realtà stiamo parlando di frammenti. I residui energetici sono
indubbiamente di phaser federali e di disgregatori klingon"
"Quanto sono affidabili queste analisi?"
"Al 100%. Le abbiamo fatte io e il comandante Kuz" rispose il comandante Roth
"non ci è però stato possibile rilevare altre tracce energetiche in quanto
manca uno spettrografo multiphasico funzionante. Inoltre nel settore è presente
un ammasso stellare che crea un disturbo di fondo dei sensori. Abbiamo preso
campioni delle navi e il comandante Kuz li sta analizzando"
"Considerando che mancano all'appello due navi, abbiamo informato la Flotta
Stellare della distruzione della USS Coulomb e siamo tornati qui ad aspettare
voi" disse Nimosit
"Quindi non c'è un effettivo riscontro che i residui della nave federale siano
della USS Coulomb" incalzò Moore
"Non capisco la sua obiezione. Il volume di detriti è comparabile con quello
di una nave di classe Nova e nel settore non erano presenti altre navi"
"Quello che voglio dire è questo: per quanto non impossibile è quanto meno
improbabile che la USS Coulomb abbia attaccato uno sparviero klingon. Questo
per vari motivi, tra gli altri la differenza di potenziale offensivo e la
disponibilità di occultamento della nave klingon. Pertanto una terza forza è in
gioco. Una forza che avrebbe dovuto far sparire la Coulomb per attirare i
klingon in un settore federale e in seguito distruggerli. Questa forza però
dovrebbe anche sapere che siamo in grado di trovare le tracce energetiche e noi
abbiamo trovato solo tracce federali e klingon. Quindi occorre stabilire con
assoluta certezza se i residui sono effettivamente della USS Coulomb"
"E dove sarebbe andata la USS Coulomb?" chiese Kuribayashi
"Ci sono molti modi di far sparire una nave stellare, soprattutto in un
ammasso stellare"
"In effetti è possibile Capitano. Il comandante Kuz mi aveva fatto notare uno
strano aumento della densità di gravitoni nel settore, ma in generale
attribuibile a questo tipo di formazione" disse Roth "È possibile che si sia
aperta una singolarità quantica... un buco nero" disse Roth
"Allora è meglio indagare più a fondo. Comandante Kuz, Comandante Roth, voglio
un rapporto entro 2 ore"
I due Ufficiali annuirono e lasciarono la stanza.
"Torniamo a noi. Dobbiamo capire chi potrebbe essere il responsabile di tutto
questo e dobbiamo liberare il cargo Nipper"
"Tutto questo prima che l'Alleanza si possa infrangere e scoppi una guerra"
intervenne Dwalla
"Infatti... Idee?"
"Capitano potrei avere un'idea" disse Sev che fino a quel momento era stato in
silenzio.
"Sentiamo comandante"
"Stavo ragionando su quanto detto dal comandante Moore. Se i residui non
dovessero essere della USS Coulomb c'è un solo posto da cui potrebbero venire.
A soli 3 parsec da qui c'è una discarica di navi stellari gestita da un Pakled
di nome Drobhelag. Potrebbe essere una buona idea andare a dare un'occhiata"
"Però dovremmo allontanarci ulteriormente dalla Nipper e dai klingon"
intervenne Nimosit
"Potrei andare io a parlamentare con i Klingon" disse Dwalla "È il mio lavoro"
"Dovrei andare anche io. Dopo gli interrogatori klingon, l'equipaggio della
Nipper potrebbe aver bisogno del mio intervento" disse Di Maria
"Bene. Comandante Nimosit, lei porterà il Tenente Comandante Thevek e il
Dottor Di Maria a parlamentare con i klingon a bordo della navetta Ostro. Noi a
bordo della Novalis procederemo alle indagini. Potete andare"

Nave sconosciuta, plancia
Nello stesso momento


Una figura incappucciata stava andando avanti per la plancia della sua nave.
La prima parte del suo piano aveva funzionato ancora meglio di quello che credeva. I klingon erano così stupidi. Era bastato mettere qualche briciola per far loro immaginare la torta. Ora doveva stare più attento. I federali potevano essere molto più sospettosi e lui contava proprio su questo. Le tracce che aveva lasciato portavano ai romulani.
Una volta trovate le prove, la Federazione e i Klingon sarebbero venuti ai ferri corti con l'Impero Romulano.
Sorrise tra sè. Desiderava la distruzione di Romulus da quasi 15 anni.