13.18 "Progetti per il futuro"
di Dwalla Thevek, Pubblicato il 15-05-2015
USS Novalis - Ufficio del Capitano
04/02/2394 Ore 01.43 - D.S. 71093.46
Le ultime due ore erano state concitate. L'ammiragliato era stato informato, così come l'Alto Consiglio Klingon e il Senato Romulano e così la guerra era stata evitata, ma se la resa dei remani era senz'altro un'ottima notizia, ciò non migliorava la situazione complessiva del quadrante.
I romulani, in arrivo con una flottiglia, avrebbero senza dubbio voluto prendere in consegna i prigionieri e requisito la Broadsword.
Kuribayashi non l'avrebbe permesso per due motivi, il primo di natura etica. I remani si erano arresi ed era suo compito fare in modo che venissero giudicati dalla Federazione. I romulani li avrebbero giustiziati senza troppi convenevoli.
L'altro motivo, di natura politica. Con la tecnologia della Broadsword, i romulani avrebbero potuto sbilanciare a loro favore gli equilibri del quadrante. Con l'aiuto di Moore, brillante stratega, si era attuato un piano. I remani erano stati presi prigionieri, l'equipaggio della Coulomb era stato tratto in salvo e le memorie del computer della Broadsword erano state copiate e messe al sicuro. A quel punto una raffica di siluri quantici aveva distrutto la Broadsword in modo che nessuno potesse reclamarla.
Con il supporto della Flotta Stellare erano già cominciate le riparazioni a bordo della Novalis, supervisionate da Nimosit e così Kuribayashi era finalmente riuscito a entrare nel suo studio. Appena entrato si piegò a raccogliere un cubo Datoq, un cimelio Hupiriano che teneva sulla scrivania donatogli anni prima per la risoluzione di una controversia che rischiava di trascinare la Federazione in una guerra con i Ferengi, ma che nella battaglia era volato vicino alla porta.
"Ancora una volta, un'altra guerra evitata" pensò tra sè.
Non era arrivato neanche alla scrivania che il trillo del commbadge lo riportò alla realtà.
=^= Capitano, una flotta Romulana si è disoccultata a proravia. Ci stanno chiamando.=^=
"Arrivo subito." disse chiudendo la comunicazione, poi ripremette il commbadge: "Kuribayashi a comandante Thevek."
=^= Mi dica Capitano=^=
"I romulani sono arrivati, inizia la fase due del piano. Mi raggiunga in Plancia."
=^=Certamente, signore.=^=
USS Novalis, Plancia
04/02/2394 Ore 01.45 - D.S. 71093.46
"Sullo schermo" disse Kuribayashi.
Di fronte a lui apparve una donna romulana in uniforme da ammiraglio.
=^=Capitano Kuribayashi, è un piacere incontrarla... finalmente. Sono l'Ammiraglio Telana della XIII legione e credo che voi abbiate qualcosa che ci appartiene.=^=
"Piacere mio, Ammiraglio. Prima di discutere di queste cose vorrei invitarla a bordo, in modo da poter parlare con più calma."
=^=Sarò da lei con una delegazione tra cinque minuti.=^=
"La aspettiamo."
USS Novalis - Sala Tattica
04/02/2394 Ore 01.55 - D.S. 71093.47
Con il comando della nave lasciato a Oxila, il Capitano, il Primo Ufficiale Nimosit, il Consigliere Thevek, l'Ufficiale alla Sicurezza Sev e l'Ufficiale Tattico Moore, sedevano di fronte alla delegazione romulana presieduta dall'Ammiraglio Telana.
Nimosit stava terminando la ricostruzione degli eventi a beneficio dei romulani.
"...così i remani si sono arresi, sfortunatamente la loro nave era troppo compromessa e siamo stati fortunati a riuscire a salvare un così alto numero di persone."
"Sono sicura che la fortuna non c'entri... comandante," disse Telana con un sorriso dietro il quale nascondeva molte cose "la Novalis e il suo equipaggio sono ben conosciuti per la loro efficienza" disse saettando lo sguardo sugli ufficiali federali e finendo per fissare Dwalla.
"Ha proprio ragione Ammiraglio, l'equipaggio di questa nave merita tutta la mia ammirazione" disse Dwalla sostenendo lo sguardo della romulana "e aggiungerei anche quella dell'Impero Romulano. Se non fosse stato per la Novalis a quest'ora una guerra si sarebbe scatenata tra Romulani e Klingon prima e con la Federazione poi. Una guerra che tutto sommato è giusto evitare visto il nostro recente passato. Ho ancora ottimi amici su Romulus." concluse Dwalla, lasciando sospesa l'ultima frase in modo che la sua interlocutrice pesasse con più attenzione le parole successive.
"Direi di sì, anche se senza dubbio non avreste colto impreparato l'Impero. Fatto sta che i remani ci devono essere consegnati."
"Ammiraglio, sa bene che non possiamo adempiere alla vostra richiesta. I remani hanno commesso crimini contro la Federazione e sono nostri prigionieri e come tali andranno da noi processati." disse Kuribayashi "però la Federazione è disposta ad ammettere una delegazione Romulana al processo. Anche voi avete avuto danni dall'opera dei remani."
"Capitano, l'ammiraglio sa bene che potrebbe ottenere un grande prestigio se presiedesse tale delegazione" disse Moore a Kuribayashi in modo teatrale.
La romulana non era certo una stupida e piuttosto che passare per quella che aveva scatenato una guerra contro la Federazione (l'unico modo per prendere i prigionieri remani era infatti quello di distruggere la Novalis), colse il non celato suggerimento di Moore.
Alla fine il prestigio è una grande moneta di scambio. Almeno tra i romulani.
USS Novalis - Alloggio del Consigliere Thevek
05/02/2394 Ore 19.00 - D.S. 71098.17
Alla fine si era risolto tutto per il meglio. Dwalla dalla sua stanza guardava le stelle. Aveva preso una decisione e aveva informato l'ammiraglio Parker e declinato l'offerta di diventare vicembasciatrice presso i Romulani. Neanche l'informazione che si stava negoziando i termini di una conferenza che avrebbe potuto porre le basi per una pace duratura con i romulani la scosse dalla sua decisione. In questo momento della sua vita non c'era altro posto che la Novalis. Il Capitano era stato informato. La sua assegnazione era diventata definitiva. Aveva grandi progetti per il futuro.
In primo luogo doveva renderla più casa e c'era un solo modo. Invitare qualche collega a passare una piacevole serata. Si girò e guardò la tavola al centro della stanza.
Le sedie ben disposte. Il telo ben tirato. Le bibite e gli stuzzichini già pronti nel tavolino a fianco. Le fiches impilate e le carte nuove appena replicate.
Il trillo della porta la fece andare ad aprire. Davanti a lei la Kuz, Sev, Nimosit e Moore. Sfoggiò il migliore dei suoi sorrisi e li fece entrare.
"Benvenuti... spero che vi piaccia il poker."
Moore le passò accanto e le sussurrò "...se li vuoi far vincere fammi un segno."