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DS16GAMMA - MISSIONE 25 RSS DS16GAMMA - Missione 25

25.09 "Il grande gioco"

di Alessandro Riccardi, Pubblicato il 06-04-2021

K'Tinga - Plancia
24/11/2400 - ore 14:07


Durani teneva gli occhi fissi sul mercantile Zagat.

Lentamente ma inesorabilmente la nave Klingon strisciava nel subspazio grazie all'occultamento e, come un famelico serpente, era pronta all'assalto.

La Klingon osservava la situazione attenta ad ogni dettaglio, ad ogni cambiamento.

L'illuminazione bassa con l'energia assente ai sistemi non essenziali dava alla plancia un aspetto quasi spettrale ma tutti gli ufficiali della flotta erano ai loro posto concentrati e pronti come il loro capitano.

L'ufficiale tattico fece un cenno a Durani che rispose con un cenno: erano arrivati alla distanza giusta. Erano sufficientemente vicini da assestare un colpo devastanti al mercantile ma non troppo per non essere rilevati dalla nave.

La Klingon sorrise alzò una mano e disse: "Attacchiamo!"

Il timoniere aumentò la velocità di curvatura e nello stesso istante l'ufficiale tattico tolse l'occultamento mentre l'addetto alle comunicazioni disturbava le frequenze impendendo alle loro vittime di chiedere aiuto.

Durani si spostò in avanti come per veder meglio il siluro appena lanciato dalla sua nave. In un infinito secondo lo vide volare nello spazio per poi impattare contro il mercantile che non si era nemmeno accordo dell'attacco.

Una delle gondole della Zagat esplose e la nave perse immediatamente la curvatura finendo inerme nello spazio. La K'Tinga le fu subito addosso e, con una seconda bordata, disabilitò il mercantile.

"È finita." Disse l'ufficiale tattico.

Durani sorrise applaudendo: "Ottimo lavoro a tutti, complimenti."

L'equipaggio esplose in un urlò di esulto ma il capitano li riportò prontamente all'ordine: "Bene prepariamoci all'arrembaggio."



WADI III - sito archeologico
24/11/2400 - ore 14:07


Rerin rimase stupefatto. Non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere. Pensava che sarebbero finiti in una specie di parco dei divertimenti ma invece si trovavano difronte a meravigliose costruzioni piramidali alte come una base stellari. Sembravano antichissime, quasi senza età. Una strana foschia impediva loro di vederne la punta ma all'andoriano sembrò che brillassero di una oscura e strana luce azzurra.

La squadra di sbarco fece appena in tempo a guardarsi intorno quando una serie di umanoidi si avvicinarono. Le guardie e Riccardi si preparano sulla difensiva mentre Bly riconobbe due Wadi e un Ferenghi.

"Che il grande gioco abbia inizio."

L'andoriano fece per parlare ma lui e la sua squadra furono avvolti da una serie di lampi energetici.



USS Stormbreaker - Plancia
24/11/2400 - ore 14:07


Il tenente Sh'erah osservava attentamente la squadra di sbarco. Quella situazione non gli piaceva per niente e gli faceva rizzare il pelo. Aveva ordinato alla nave di tenersi pronti a recuperare il gruppo sceso sul pianeta e ad alzare gli scudi. Qualcosa in quelle rovine non lo convincevano anzi gli davano una sorta di preoccupazione e timore. Seduta al suo fianco l'ambasciatrice T'Lani osservava attenta l'evolversi della situazione. I suoi freddi e calcolatori occhi vulcaniani registravano le informazioni come uno dei sensori della nave. Era chiaro che anche a lei questa situazione non piaceva per nulla e che la sua mente era concentrata nel tentativo di capire perché i Wadi hanno avanzato quella strana proposta.

Anche Kiomi, che era stata ammessa da Rerin in plancia pochi minuti prima di lasciare la nave, osservava la situazione attenta e concentrata. Chiunque l'avesse vista per la prima volta l'avrebbe definita la più tranquilla e cauta della sua specie.

D'improvviso l'ufficiale tattico fece sobbalzare tutti i presenti: "Signore... non rilevo più la squadra di sbarco."

L'ambasciatrice, il caitiano e la Klingon si voltarono verso l'umano che aveva appena parlato ma l'ufficiale scientifico si intromise: "Sono all'interno del complesso... mi pare..."

Con un lampo fulmineo e come se stessero ubbidendo ad ordini invisibili, Sh'erah e Kiomi raggiunsero la postazione scientifica mentre T'Lani raggiunge l'ufficiale alle comunicazioni per contattare la prigione.

Kiomi in passato doveva aver ricoperto il ruolo di ufficiale scientifico su una nave Klingon, pensò il catiano mentre vedeva la prigioniera supportare l'ufficiale scientifico della nave con i sensori.

E in breve tempo arrivarono i risultati per bocca della Klingon: "Sono all'interno della struttura... rilevo le tracce della squadra ma sono troppo disturbati."

"Possiamo porrrtarli via?" Chiese Sh'erah.

"Temo di no." Rispose la Klingon e l'ufficiale scientifico confermò: "Rileviamo a malapena la squadra da sbarco... usare il teletrasporto è troppo pericoloso."

Nello stesso istante T'Lani riuscì a contattare la prigione.

Il Direttore Farias comparve sullo schermo principale mostrando il più falso dei sorrisi:=^=Che cosa poso fare per lei ambasciatrice?=^=

"Certo, può cortesemente dirmi che cosa sta succedendo?"

=^=Succedendo dove?=^= Il direttore fece finta di nulla.

"La nostra squadra è sparita." La vulcaniana rispose in marniera secca e neutrale ma era chiara la sua intenzione a non farsi prendere in giro da un semplice direttore di carceri.

Farias scoppiò a ridere.

Furibondo Sh'erah si intromise: "Che cosa c'è da ridere?"

=^=Oh ma nulla... è che avete frainteso la vostra squadra di sbarco sta iniziando un gioco... uno dei più importanti dei nostri mondi... è secondo la nostra tradizione.=^=

Kiomi e Sh'erah avrebbero voluto strangolare quel Wadi ma T'Lani rispose in maniera decisamente diplomatica: "La comprendo Direttore, quando si incontra una cultura differente dalla propria sì rischia di finire in fraintendimenti." Breve pausa come per sottolineare quello che stava per dire quello che stava per dire:" Infatti durante i colloqui con le nuove razze ci viene ingegnato a cercare di tener conto della cultura dei popoli che contattiamo, mi permetto di avanzarle questo consiglio."

Ma la velata minaccia non arrivò alla mente del Diretto:=^=Ma certo la ringrazio ambasciatrice, la saluto.=^=

Dopo aver detto ciò chiuse la comunicazione.

"Mente." Analizzò Sh'erah ma T'Lani era di tutt'altra opinione: "No peggio, ci sta nascondendo qualcosa."

Il caitiano annuì gravemente mentre Kiomi e l'ufficiale scientifico attirarono la loro attenzione.

"Rilevo dei corpi all'interno della strutta..." Disse la Klingon.

T'Lani e Sh'erah raggiunsero prontamente la postazione scientifica dove l'ufficiale di servizio aggiunse:" È in una specie di magazzino superficiale meno schermato come il resto del complesso e quindi i sensori sono meno distur..." Ma il giovane venne bruscamente interrotto da Kiomi che tagliò corto: "Sembrano resti di specie della Federazione e... anche Klingon."

"Ma non ne siamo sicuri." Aggiunse l'ufficiale scientifico irritato per essere stato interrotto.

"I vostri uomini sono finiti in una trappola e voi state qui a fare congetture?" Kiomi era scioccata.

Ma Sh'erah risolse lo stallo elegantemente: "Esatto, Kiomi hai centrrrato il punto. Perrr il momento abbiamo solo congetture non prrrove e dobbiamo avere delle prrrove."

"Cosa hai in mente?" Chiese la Klingon.

"Possiamo utilizzarrre il teletrrrasporto per porrrtare su alcuni dei corrrpi perrr delle analisi?" Chiese il caitiano.

L'ufficiale scientifico annuì:"Sì sono ad un livello molto alto e poco disturbato... in più è chiaro dai dati che sono ormai morti quindi anche se il teletrasporto è disturbato non rischiamo di ucciderli."

Sh'erah si voltò verso l'ambasciatrice: "Ha obiezioni?"

T'Lani scosse il capo dicendo: "Agire in modo logico, scientifico e deduttivo è secondo il nostro modo di giocare. Non vedo perché no."

Kiomi aggiunse:" Concordo... ma recuperate anche i corpi dei Klingon... ." Fece una breve pausa mentre una forte emozione scosse il suo corpo: "Devo sapere."



DS16 Gamma - Passeggiata
24/11/2400 - ore 14:07


La perquisizione della stazione spaziale non aveva dato i risultati sperati.

Tara con i suoi ingegneri e le squadre della sicurezza aveva rovistato ovunque alla ricerca di qualche indizio ma nulla. Da nessuna parte c'erano indizi, la stazione era letteralmente immacolata. Oltre a ciò il lato negativo era che durante la perquisizione aveva scoperto molti malfunzionamenti e rotture di componenti che le avrebbe occupato le prossime settimane di interventi di manutenzione.

Dopo una breve pranzo con alcuni ingegneri e uomini della sicurezza si stava dirigendo alla sala comando quando sentì una voce chiamarla: "Comandante Keane!"

La Klingon si voltò e vide un civile correrle contro, istintivamente Tara fece un passo verso la voce richiamando i membri della sicurezza accanto a lei

Il tenente Girallis della sicurezza prontamente le spiegò: "È Jarrian... un mercante bajoriano, lavora su DS9."

La sicurezza fermarono il mercante disponendosi attorno a Tara e agli ingegneri in un cordone protettivo.

Kara notò subito che il bajoriano era spaventatissimo e agitato. Quando provò ad allungare la mano verso di lei Girallis lo bloccò con una stretta.

"Comandante mi ascolti." Implorò il mercante.

"Cosa c'è?" Chiese Tara per poi aggiungere alle squadre della sicurezza: "Lasciatelo."

Jarrian fece una breve pausa e, respirando, disse: "Uno dei vostri cargo è in grave pericolo."

"Cosa?" l'OPS era confusa.

"Ma dovete proteggermi, altrimenti mi uccideranno." Continuò il mercante.

"La proteggeremo." Kaene cercò di essere rassicurante ma poi aggiunse: "Qual è il mercantile in pericolo?"

"La nave all'attracco 3... se parte la attaccheranno... Sono io che ho lasciato gli indizi per la stazione... proteggetemi e vi spiegherò tutto."



WADI III - sito archeologico
24/11/2400 - ore 14:07


La sala era immensa, così grande da farci stare all'interno una nave stellare di classe Defiant.

Tranne una lunghissima passerella centrale e una piccola pedana al centro di essa, non c'era pavimento e che si apriva si un vuoto immenso che sfumava nelle tenebre. Sul perimetro della sala una serie di statue colossali di umanoidi rettiliforme con la testa di coccodrillo sostenevano un soffitto illuminato da migliaia di luci che illuminavano l'ambiente con una forte tonalità gialla che si rifletteva su alcune bordature d'orate della passerella.

La squadra di sbarco era al centro sulla pedana.

Dopo alcuni istanti di incredulità dopo il teletrasporto, i federali si ripresero rapidamente: Riccardi e le squadre di sicurezza si misero ai lati pronti a reagire ma scoprirono di non avere armi con sé.

"Non ho armi." Disse un marinaio della sicurezza.

"Nemmeno io." Gli fece eco l'altro ma Riccardo tagliò corto: "Nemmeno io ma state pronti."

"Saremmo dentro la piramide?" Chiese Dorien.

"Probabile." Rerin fece un passo e guardò verso il basso e, mentre il suo sguardo si perse nel buio del vuoto sotto di loro, disse: "non sembra il ponte ologrammi dei Wadi."

"ESATTO." Disse una voce che fece trasalire i presenti che iniziarono a guardarsi intorno nervosi.

Poi a mezz'aria davanti a loro comparve l'ologramma di un rettiloide gigante.

Rerin e Dorien fecero un passo verso l'ologramma mentre Riccardi e i suoi rimasero in guardia per coprire i colleghi.

"Chi sei?" Chiese Rerin.

"IO SONO IL GIOCO." Rispose l'ologramma.

"Che gioco?" L'andoriano voleva andare a fondo rapidamente: "Dove siamo?"

"SIETE NEL GRANDE GIOCO... IL GRANDE GOCO HA INIZIO."

"Siamo nella piramide?"Chiese la dottoressa.

"ESATTO, QUESTA È L'INSTALLAZIONE DEL GRANDE GIOCO."

"Che cos'è il grande gioco?" Rerin stava perdendo la pazienza.

"È IL GIOCO CHE VIVRETE.... HA INIZIO ORA... LE VOSTRE ARMI NON VI SERVIRANNO A NULLA COSI' COME I VOSTRI SISTEMI DI MISURA... TROVERETE DEGLI OGGETTI CHE VI POTRANNO ESSERE D'AIUTO LUNGO IL PERCORSO. IL VOSTRO OBBIETTO È ARRIVARE ALLA FINE SE FALLIRETE PAGHERETE CON LA VITA."

Detto ciò ologramma scomparve lasciando la squadra di sbarco interdetta.

"Ma siamo dentro un gioco?" Chiese uno dei marinai.

"Sì." Confermò la dottoressa per poi aggiungere "Ma non è come un ponte ologrammi la voce ha detto che potremmo rimanere uccisi."

"Ma non è come era successo durante il primo contatto con i Wad... ." Riccardi fece per parlare ma venne interrotto da una serie di movimenti della pedana e del passaggio.

"Sta franando." Esclamò Rerin e poi ordinò: "Muovetevi, corriamo e lasciamo questa passerella prima che crolli tutto."