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DS16GAMMA - MISSIONE 24 RSS DS16GAMMA - Missione 24

24.01 "Nubi tempestose"

di Steje Aymane, Pubblicato il 06-07-2020

DS16 Gamma - Sala Controllo
17/06/2400 - Ore 18:03


"Rapporto" esclamò il Capitano entrando da solo a passo di carica nel centro nevralgico della stazione.
"Siamo totalmente al buio, metaforicamente parlando." commentò Durani continaundo a digitare sulla console "La strumentazione non rileva niente... non rileva nemmeno le stelle o il tunnel spaziale. È come se tutto fosse spento."
"Ho provato a comunicare con Deep Space Nine dall'altra parte del tunnel, ma nemmeno le comunicazioni sembrano funzionare. Nessun guasto apparente." aggiunse Tara Keane dalla sua postazione.
"Numero Uno lei cosa mi dice?" chiese Steje dopo aver toccato il combadge sulla divisa.
=^=Sono sul ponte della passeggiata, non c'è nulla qua fuori." la voce di Rerin aveva un tono che fece sollevare i peli alla base del collo del Capitano.
"E per nulla intende lo zero assoluto immagino." commentò.
=^=Esatto, niente stelle, niente di niente... e come se qualcosa avesse spento le luci lì fuori.=^=
"Torni qui alla svelta, a quanto pare siamo già sotto attacco. Allarme rosso! Signor Riccardi faccia in modo che i civili siano messi al sicuro."
=^=Sto già eseguendo!=^= rispose il capo della sicurezza e dalle voci di sottofondo si capiva che i suoi uomini stavano già facendo evaquare i ponti meno protetti della stazione.
"Adesso ci avrebbe fatto comodo una nave per dare un'occhiata là fuori... cosa abbiamo a disposizione?" chiese Steje lanciando un'occhiata e un sorriso verso il Comandante Keane.
Lei fece una smorfia divertita e prese a parlare con qualcuno attraverso il comunicatore.

"L'Ambasciatore Rogal mette a disposizione il suo incrociatore per un veloce giro turistico." comunicò il Capo Operazioni
"Spero che questo piccolo favore non le sia costato qualcosa di gravoso..." commentò il Capitano notando il sorriso che la bellissima mezza klingon aveva non appena chiusa la comunicazione.
"Oh sopravviverò stia tranquillo Capitano" lei gli fece l'occhiolino e per un attimo Steje si rammaricò di non essere l'Ambasciatore in questione.
"Ottimo, Numero Uno non importa più che si affretti ad arrivare il sala controllo, si diriga verso l'approdo dell'ambasciata klingon."
=^=Signore?=^=
"Sta per fare un giretto su un'incrociatore classe Vor'chat messo a disposizione dai nostri alleati grazie al sacrificio del Comandante Keane... vada a dare un'occhiata e poi torni a riferire. Le comunicazioni non saranno possibili quindi cerchi di fare rapporto il prima possibile, solo un rapido giro dell'isolato."
=^=Vado e torno.=^=
"Comunicazioni, avvertite gli ambasciatori. Fra un'ora forse potremmo dare loro delle informazioni. Ah! Promemoria, voglio una nave!"



DS16 Gamma - Approdo ambasciata klingon
17/06/2400 - Ore 18:15


Rerin entrò eccitato nel lungo condotto che collegava la stazione al IKS Pagh Jegh. Ad attenderlo due guardie klingon dalla cupa divisa rosso sangue. Ne riconobbe uno: Okado, forse il guerriero con cui aveva più legato da quando era arrivato.
Okado... un tipo sospettoso e diffidente. Forse per quello che avevano legato. Due spiriti affini. In palestra nessuno dei due parlava molto, entrambi si dedicavano agli esercizi con impegno quasi maniacale, poi un giorno avevano afferrato entrambi lo stessa bilanciere e avevano iniziato a parlare con naturalezza, come se i silenzi delle volte precedenti fossero solo un lontano ricordo.

"Okado." Rerin fece un cenno di saluto.
"Rerin." Rispose il massiccio guerriero klingon con un cenno del capo.

Beh forse parlare era una parola un po' grossa. Non c'erano veri e propri discorsi fra loro, però il rispetto reciproco era evidente, ma entrambi ricoprivano un ruolo che mal si addiceva ad un'amicizia vera e propria.
Il klingon era un Suvwl'Iw, un "Guerriero di Sangue", lo sapeva perché aveva richiesto la traduzione al computer, ma non gli era ben chiaro cosa fosse un Guerriero di Sangue. Forse un titolo altisonante per indicare le guardie del corpo dell'Ambasciatore klingon.
L'andoriano l'aveva visto solo una volta in palestra e doveva ammettere che quell'uomo metteva in soggezione vista la sua mole, eppure aveva scoperto, durante le riunioni, che era un klingon atipico... lo avrebbe definito un romantico, anche se cercava di nasconderlo a tutti, specialmente ai suoi uomini.
Secondo il suo parere la storia con il Capo Operazioni lo stava addolcendo visibilmente, presto o tardi i suoi uomini se ne sarebbero accorti e a quel punto sarebbero sorti dei problemi. Qual'erano i protocolli? Poteva un ufficiale della Flotta Stellare avere rapporti con un'ambasciatore di una diversa fazione, seppur alleata? Probabilmente si, ma certamente uno dei due avrebbe dovuto trasferirsi per evitare problemi.
Sicuramente Rogal aveva pensato a tutto questo cercando di mantenere la sua vita privata quanto più segreta possibile, ma il Comandante Keane sembrava più una scolaretta alla sua prima vera cotta. Non che questo andasse ad inficiare il suo perfetto stato di servizio, anzi sembrava più entusiasta da quando quei due si frequentavano. Vedendo quella gioia di vivere negli occhi della collega, Rerin si era ripromesso di far qualsiasi cosa perché nessuno dei due si ritrovasse a dover scegliere fra lavoro e vita privata.

Un colpo di tosse appena accennato da parte di Okado riportò il Primo Ufficiale alla realtà. Avevano attraversato tutta la nave fino alla plancia mentre era perso nei suoi pensieri. Davanti a lui Angron, fratello di Rogal e Capitano della IKS Pagh Jegh, lo salutò portandosi il pugno al cuore.
"Sono Rerin del Clan Tharek, Primo Ufficiale di Deep Space 16 Gamma. La ringrazio per il suo supporto Capitano."
"So benissimo chi è lei Comandante. Okado parla molto bene del suo compagno di allenamenti."

Rerin sorpreso lanciò un'occhiata al grosso klingon che emise un grugnito fra il soddisfatto e l'imbarazzato. Attorno a loro il personale era indaffarato e silenzioso. Erano tutti concentrati su quello che stavano facendo, quella nave era ben diversa da quelle chiassose e sporche navi che aveva avuto modo di studiare all'accademia grazie alle simulazioni.

"Abbiamo appena lasciato l'approdo. Come la stazione anche noi siamo ciechi e sordi, ci stiamo preparando ad un salto in curvatura di qualche anno luce per vedere cosa riusciamo a scoprire. DaH ylmej!" ordinò il Capitano e il timoniere prese il controllo della nave.
Per un attimo non accadde nulla, poi sul monitor apparve la consueta scia di luci della curvatura. Quando l'incrociatore ne uscì, la notte stellata dello spazio tornò come di consueto.
"Confesso che quel buio mi aveva messo i brividi." commentò Angron "Ja'!"
All'ordine di fare rapporto uno dei guerrieri in plancia iniziò a sciorinare una serie di informazioni che l'andoriano non riuscì a capire, forse non stavano parlando in klingon ma in un qualche codice cifrato. Probabilmente era la prassi quando un estraneo era presente. Il Capitano Angron attese la fine del rapporto per poi ordinare al suo ufficiale tattico di mettere la stazione sullo schermo.

Deep Space 16 Gamma non c'era più. Al suo posto c'era un enorme nuvola nera, simile ad un cumulimembo temporalesco di proporzioni epiche. Al suo interno si intravedevano luci violacee come se fosse attraversato da scariche di plasma o qualche tipo di energia sconosciuta.

"Che diavolo è quella?!" esclamò il klingon inclinando in avanti il busto.
"Cosa dicono i sensori?"
"Non riescono a leggerla, è come se fosse un buco nero per quanto riguarda gli strumenti. Il mio ufficiale scientifico è basito."
"Comunicazioni?"

Angron girò la testa verso l'addetto alle comunicazioni ma questo gli fece un cenno negativo con la testa.
"Avete provato a comunicare con quella cosa su tutti i canali?" chiese l'andoriano cercando di non essere troppo invadente.
"L'abbiamo fatto?" chiese il klingon lanciando un'altra occhiata verso le comunicazioni. "Beh allora fallo idiota!" sbraitò quando ricevette in risposta un altro cenno negativo. "Noi klingon non siamo avvezzi a cose complicate come comunicare..." commentò divertito strappando un sorriso a Rerin.

"Niente da fare, nessuna risposta" avvertì il taciturno addetto alle comunicazioni.

"Che ne dice se proviamo qualcosa di più sostanzioso?" chiese Rerin
"Posso sparare a quella cosa?" Angron sembrava entusiasta
"Pensavo più all'utilizzo dei deflettori per cercare di disperderla."
"Ah... deflettori..." borbottò il klingon dispiaciuto
"C'è la stazione li dentro."
"Ed è meglio non farci un buco con i disgregatori... Tattico! Un colpo con i deflettori!" ordinò osservando l'immensa nube sullo schermo.

La nave si avvicinò quanto più possibile ed emise poi una scarica invisibile che però fece tremolare lo spazio circostante come l'effetto del calore sul cemento. La nuvola parve accusare in qualche modo il colpo e lasciò intravedere le luci della stazione.

=^=DS16G a IKS Pagh Jegh!=^= Rerin riconobbe la voce del Capitano Aymane e guardò Angron per avere il permesso di rispondere. Il klingon gli fece un gesto di benvenuto.
"Capitano sono Rerin."
=^=Cosa avete fatto? Abbiamo un varco grazie al quale riusciamo a vedervi e sentirvi.=^=
Il Primo Ufficiale fece un rapporto dettagliato e chiese di inviare tutto quello che avevano raccolto sulla strana perturbazione, dopo alcuni momenti di silenzio durante i quali su DS prendevano in esame le informazioni, Steje tornò a farsi sentire.

=^=Ottimo lavoro Capitano Angron e anche a lei Comandante. Cosa ne pensate?=^=
"Cosa ne pensiamo?" chiese Angron a Rerin con uno sguardo divertito.
"Io e il Capitano Angron concordiamo sul fatto che non abbiamo idea di cosa si tratti."
=^=Vedo che avete raggiunto le nostre stesse conclusioni. Abbiamo bisogno di tempo per capirci qualcosa... l'ambasciatore Rogal è stato così gentile da fornirci il supporto della Pagh Jegh finchè non ne verremo a capo.=^=
"Devo tornare?"
=^=No, è meglio se rimanete all'esterno della nuvola in caso di bisogno, non è detto che riusciremmo a farvi uscire di nuovo una volta rientrati. Rimaniamo in comunicazione, se si dovesse richiudere provate ad usare di nuovo il deflettore e speriamo funzioni di nuovo. Inviate anche un rapporto alla Flotta e all'Impero e se possibile mettete delle boe di pericolo fuori dal tunnel spaziale e attorno alla stazione... non vorrei trovarmi con navi che cercano di attraccare.=^=
"Ricevuto."

"Bene, facciamo la guardia alla nuvola." commentò il klingon dopo che la chiamate fu chiusa.
"Meglio che stare al buio dentro la stazione." rispose Rerin
"Ha ragione... Okado, fai fare un giro al Comandante e procuragli un alloggio, credo che la cosa sarà lunga anche se spero il contrario."
"La ringrazio Capitano."
"Aspetti a ringraziare, i nostri replicatori hanno solo cibo klingon nel menù" avvertì divertito Angron strappando un sorriso all'andoriano.