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DS16GAMMA - MISSIONE 24 RSS DS16GAMMA - Missione 24

24.03 "I still haven't found what i'm looking for"

di Tara Keane, Pubblicato il 27-07-2020

IKS Pagh Jegh - Plancia
17/06/2400 ore 19.35


Rerin Th'Tharek e Angron fissavano lo schermo cercando di scorgere una variazione nella nuvola oscura che circondava la base stellare ma il risultato del colpo di deflettore non diede il risultato sperato e solo gli strumenti dell'incrociatore klingon rivelarono che la nuvola si era diradata solo in minima parte.
"A quanto pare impara in fretta!" disse Rerin al Comandante Klingon "Devo avvertire il Capitano che presto saranno di nuovo sordi e ciechi, se non troveremo alla svelta un modo per alterare gli schemi di quello strano ammasso."
"O di distruggerlo!" grugnì Angron, per nulla soddisfatto dal risultato, mentre con un cenno ordinava ad Okado di contattare Aymane.
=^=Qui Aymane: novità?=^= la voce del Capitano di DS16 Gamma, avvolta da scariche e crepitii, sembrava giungere da un'altra dimensione.
"Capitano, la nuvola si è adattata rapidamente e un nuovo colpo di deflettore ha sortito un effetto minimo: credo che tra pochi minuti i contatti con voi torneranno a essere impossibili. Avete scoperto qualcosa di utile?"
=^=Purtroppo niente: stiamo lavorando alla nave degli alieni per cercare di capirci qualcosa in più, anche se, in così poco tempo, non abbiamo ancora trovato niente. Continuiamo a lavorarci e abbiamo chiesto la collaborazione degli scienziati di tutte le varie Ambasciate presenti sulla base: sono certo che presto ci capiremo qualcosa.=^=
"Bene. Noi da questa parte cercheremo un altra maniera di fare il solletico a quella cosa, per mantenere un minimo di comunicazione con voi!"
=^=Rerin=^= disse prima di chiudere la conversazione Steje =^=Se dovessimo fare la fine di quei poveri disgraziati della nave aliena, non permettete che questa cosa si sposti incontrollata, continuando a seminare morte lungo il suo passaggio.Ci siamo capiti Signor Th'Tharek?=^= La voce di Aymane, nonostante le scariche elettrostatiche che disturbavano la trasmissione, era calma e decisa e al Primo Ufficiale non restava che prenderne atto.
"Si Signore, ci siamo capiti. Th'Tharek chiude."
"Non distruggeremo quella nuvola con mio fratello ancora là dentro!" disse Angron alzandosi dalla sua poltrona e guardando Rerin con uno sguardo di fuoco.
"E allora diamoci da fare per fare allontanare quella cosa dalla Base o per portare lui e gli altri fuori da lì, nel caso non dovessimo riuscirci." rispose l'andoriano sostenendo lo sguardo del klingon senza arretrare.
Angron lo studiò un secondo, poi gli diede una pacca sulla spalla che avrebbe abbattuto un orso e disse:
"Mi piaci Federale! Sbrighiamoci, temo che il tempo non sia dalla loro parte." disse il fratello di Rogal guardando il buco nero nello spazio, che una volta era occupato dalla stazione spaziale.



DS16 Gamma - Ufficio del Capitano
17/06/2400 ore 19.40


Steje aveva appena chiuso la comunicazione col suo Primo Ufficiale e stava ancora pensando alle ultime parole che gli aveva rivolto: era giusto distruggere quella cosa?
Al momento, le uniche cose che sapeva, venivano di un essere di una razza sconosciuta che aveva detto che quella cosa divorava tutto quello che incontrava. o almeno era così che avevano interpretato le sue poche parole. Non poteva permettere che una cosa così se ne andasse a spasso libero per l'universo: andava fermato.
In quel momento Riccardi, Ch'Idrani e il Guardiamarina Bolen entrarono nel suo ufficio.
"Signore, forse abbiamo scoperto qualcosa." disse Riccardi al Capitano e in breve lo mise al corrente di quello che stava accadendo ai betazoidi presenti sulla Base e di come Aleyana avesse percepito chiaramente da dove provenisse l'urlo che ancora la faceva stare male.
Steje guardò ammirato la giovane, da cui traspariva evidente il dolore che provava e di cui il dottore, di fianco a lei, continuava a monitorarne la condizione fisica.
"Aleyana può essere più precisa riguardo a quello che percepisce? Ogni piccola informazione che riesce a darci in più, potrebbe aiutarci a venirne fuori!"
"Beh... ecco... è difficile da spiegare, come dicevo prima al Tenente ma, più cerco di capire, più quello che sento è un dolore lancinante e un profondo senso di perdita, come quando si perde qualcuno a cui si è molto legati!" rispose la giovane ripensando al giorno in cui sua madre era morta e alle sensazioni che aveva provato.
Alla luce di quelle parole, Aymane si pentì dell'ordine di distruggere la nuvola che aveva dato a Rerin: provò a contattare l'incrociatore, ma le comunicazioni si erano interrotte definitivamente. Sapeva che Rerin sarebbe ricorso all'uso delle armi solo in caso di estrema necessità, ma a questo punto, se era davvero un essere vivente l'urgenza era di trovare un modo per comunicare con lui e capire perché aveva inseguito quegli alieni per tutta la galassia e a provocarne la morte.
"Riccardi, ragioniamo un attimo: che cosa può portare qualcuno ad un odio così grande verso qualcun altro, da spingerlo ad inseguirlo fino ai limiti del suo spazio per ucciderlo?"
"La vendetta è uno dei sentimenti più distruttivi. Se gli avessero ucciso qualcuno a cui teneva in modo particolare, sempre ammesso che provi sentimenti simili ai nostri, potrebbe essere un buon movente per un inseguimento di tale portata!"
"Ma non si sarebbe dovuto concludere con la loro morte? Perché non ha trovato pace e non se ne torna a casa?" rifletté il Capitano.
"Forse perché non ha ancora trovato quello che sta cercando!" intervenne Aleyana" la sensazione più forte che percepisco è quello della perdita, che noi diamo per scontato essere una morte: e se così non fosse?"
Aymane fu quasi fulminato da quelle parole: quello che la nuvola stava cercando era ancora a bordo della nave degli alieni, per questo non se ne andava. Ora bisognava solo cercare cosa potesse essere quella cosa!