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DS16GAMMA - MISSIONE 24 RSS DS16GAMMA - Missione 24

24.08 "Pronti a combattere"

di Tara Keane, Pubblicato il 07-10-2020

DS16 Gamma, Sala teletrasportato 3
19/06/2400 - ore 00.08


Le luci della pedana del teletrasporto si accesero e pochi secondi dopo le figure abbracciate di Keane e Durani si materializzarono di fronte ad uno stupito Guardiamarina, che stava facendo il turno di notte, come spesso capitava ai novellini. Le due donne scesero rapidamente dalla pedana e Tara ordinò di disattivare la pedana stessa per evitare che Rogal e le sue guardie di sangue potessero seguirle, attraverso lo stesso sistema.
Il giovane ci mise qualche secondo di troppo a rispondere all'ordine e Tara sbuffò:
"Signor Mason è una cosa troppo complicata da eseguire per le sue capacità? Devo farlo io?"
Il volto scuro dell'ufficiale e il suo tono brusco, ebbero l'effetto voluto ed il giovane addetto al teletrasporto eseguì l'ordine.
" Il Capitano? " chiese Durani secca.
Mason digitò alcuni comandi velocemente e rispose stavolta senza indugio,
"In plancia, Signora."
Tara e Durani uscirono quasi di corsa: avevano perso anche troppo tempo "ospiti " di Rogal.



DS16 Gamma, Sala Controllo
19/06/2400 - ore 00.15


Il Capitano Aymane era da poco tornato in plancia e stava parlando con l'ufficiale Scientifico, quando si girò, sentendo il rumore delle porte che si aprivano, e vide Durani e Keane che entravano: sembravano reduci da un combattimento e Steje si avvicinò preoccupato.
"Vi hanno liberato alla fine! Come state?"
"Veramente siamo scappate sfruttando la passione che tutti i maschi hanno per un combattimento fra donne!" disse Durani, guardando Tara con un sorriso complice.
"Sì e sicuramente hanno già scoperto la nostra fuga: l'Ambasciatore sarà furente. Già i livelli di paranoia sono alle stelle, la mia fuga verrà vista come un tradimento o come un complotto da parte dei Romulani in combutta con la Federazione. Comunque temo possa decidere un attacco per riprendermi! Capitano là dentro la situazione è esplosiva." disse Tara tenendosi una mano al fianco ferito.
"Darò ordine a Riccardi di aumentare la Sicurezza davanti all'ambasciata. La paranoia sta dilagando su tutta la stazione, tanto che anche T'Lani ne è vittima. Sono riuscito a calmare i Romulani, ma sia loro che i klingon hanno inviato segnali di allarme ai rispettivi governi. Temo che Th'Tharek possa trovarsi tra due fuochi là fuori!" disse Aymane guardando lo schermo che trasmetteva solo il buio in cui la nuvola li aveva avvolti.
Mise i due ufficiali al corrente delle loro ultime scoperte, grazie anche al suggerimento dell'Ambasciatrice T'Lani e infine disse: "Dobbiamo trovare la maniera di comunicare con l'esterno a tutti i costi e trovare una maniera per far sì che la Nuvola non riesca più a nutrirsi della nostra energia, così da farlo indebolire e magari allontanarlo da noi."
Le due donne si diressero alle loro postazioni, pronte a rimettersi al lavoro.
Non chiese loro se si sentivano di farlo, era evidente che non vedevano l'ora di dare un contributo, ma vedeva anche che erano sofferenti, Tara specialmente. Erano però delle klingon e non voleva rischiare di offenderle chiedendo loro se stavano bene: sapeva che avrebbero ottemperato ai loro doveri anche se fossero state in punto di morte! Si limitò quindi a far arrivare un Dottore in plancia, giusto per dar loro una controllatina, senza interferire troppo nei loro compiti.



IKS Pagh Jegh, Plancia
19/06/2400 - ore 01.40


La nave klingon era tornata alla ragione di spazio dove avrebbe dovuto essere la Base, occupata adesso da quell'ammasso informe, dal quale ogni segnale era assorbito. Gli occhi di tutti gli occupanti della plancia erano diretti a quel buco nero sullo schermo, dentro il quale i loro compagni e tutti gli altri occupanti la Base rischiavano di fare la fine dei poveri disgraziati che avevano avuto la sventura d'imbattersi sul cammino della Nuvola in precedenza.
Rerin stava osservando Angron, il cui legame col fratello sfiorava quasi la venerazione e che non dava segni di particolare nervosismo anzi, dimostrava un autocontrollo insolito per la sua razza. L'ammirazione per quel klingon stava aumentando in modo esponenziale alla sua frequentazione.
Durante il viaggio di ritorno aveva anche provato a perorare la causa di Tara, perché proprio non riusciva a capire l'ostracismo a cui era sottoposta: in fondo era un membro importante della classe dominante nell'Impero e se la relazione tra lei e Rogal fosse sfociata in un matrimonio, il loro casato avrebbe messo un piede nell'Alto Consiglio. Non era molto tempo che era su DS16 Gamma, ma in un ambiente così ristretto le voci si diffondevano velocemente, e non aveva impiegato molto a capire che era una relazione a tutto vantaggio per l'Ambasciatore.
Angron aveva ribattuto che lui non era klingon e c'erano cose che non poteva sapere e di smetterla di intromettersi in cose che non poteva sapere, ma Rerin aveva il sospetto che le sue parole avessero lasciato come dei semi nella sua mente, che forse avrebbero portato dei frutti in futuro. Se lo augurò di cuore perché faceva il tifo per Tara.
La voce di Okado interruppe i suoi pensieri.
"Sono usciti dei vascelli dal tunnel spaziale: due incrociatori pesanti romulani con gli scudi alzati e in assetto da combattimento, Signore!"
Angron guardò allarmato l'ufficiale della Federazione in piedi alla sua destra:
"E adesso cosa succede ancora?" disse l'andoriano.
"Non lo so, ma prepariamoci ad accoglierli. Scudi alzati e armi pronte al fuoco!" ordinò il Capitano klingon.
"Chiamata in arrivo dai Romulani, Signore."
"Sullo schermo!"
=^=A quanto pare l'allarme lanciato dal nostro Ambasciatore è vero: l'Impero Klingon va a braccetto con la Federazione! Credete forse di spaventarci?=^= disse il Comandante Romulano osservando con disprezzo Th'Tharek e Angron.
"Non so cosa contenesse il messaggio ma le posso assicurare che le cose non sono come sembrano. La base è sotto attacco da parte di un'entità sconosciuta e il Comandante Th'Tharek è a bordo per aiutarci a combattere il nemico comune!" Rispose Angron secco.
"Se mi permette Capitano, vorrei aggiungere che se voleste unirvi a noi, forse i nostri sforzi congiunti porteranno a un risultato più in fretta."
Rerin voleva aggiungere ancora qualcosa per cercare di convincere i romulani, quando due Falchi da guerra klingon uscirono dall'occultamento andando a posizionarsi ai lati della Pagh Jegh, in posizione di difesa.
=^=Sono il Comandante Korsur, abbiamo ricevuto il messaggio dell'Ambasciatore Dothrak e siamo ai suoi ordini contro il tradimento romulano!=^=
Rerin pensò a come le sue parole pronunciate per convincere i romulani, fossero adesso inutili. Doveva assolutamente calmare gli animi e portarli a collaborare tutti insieme se volevano trovare una soluzione.
*Chi è che ha detto che la vita su una Base Spaziale è noiosa?* pensò Rerin cercando di mettere ordine nei suoi pensieri.


DS16Gamma, Ambasciata Klingon
19/06/2400 - ore 01.50


Nell'Ambasciata klingon regnava il silenzio da più di un'ora. Dopo che Rogal aveva scoperto la fuga di Tara e Durani era andato su tutte le furie: i guerrieri che aveva posto a loro sorveglianza avevano subito tutta la sua collera e a stento erano sopravvissuti alla sua rabbia. Poi era passato a distruggere ogni oggetto nell'ufficio dove era avvenuta la fuga, sembrava che il suo io primordiale fosse venuto alla luce in tutta la sua potenza e nessuno osava frapporsi fra lui e la sua furia distruttrice.
Vorn e Stilgar, in piedi davanti alla porta chiusa della stanza, dove Rogal stava compiendo la sua devastazione, aspettavano con sentimenti contrastanti che si calmasse in qualche modo. Dentro, l'enorme klingon, stava cercando di spiegarsi il tradimento della donna che amava, non poteva ammettere a sé stesso che tutto quello che c'era stato tra loro fino a quel momento potesse essere una menzogna: sicuramente c'era sotto qualcosa che ancora non gli era chiaro, era certo che qualcuno stava complottando per tenerli separati, togliendogli così la fonte della sua ragione di vita.

Finalmente la porta si aprì e Rogal, con una traccia paranoica nella voce, si rivolse ai suoi uomini.
"Tara deve essere stata contattata in qualche modo dal suo superiore e se non avesse obbedito al suo ordine, ne sarebbe andato del suo onore. Ma non posso permettere che rimanga sotto l'influsso della Federazione, ora che è in combutta coi romulani contro l'Impero. Facciamo vedere a quei disgraziati che vorranno mettersi sulla nostra strada chi sono i klingon! Andiamo a riprendere le nostre femmine, che provino solo a fermarci e vedranno di cosa siamo capaci!" e lanciò un urlo di battaglia altissimo e feroce a cui si unirono tutti i suoi guerrieri, compreso il vecchio Vorn, che ammirò il regale spirito guerriero klingon di Rogal, finalmente lasciato libero di manifestarsi.