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USS WAYFARER - MISSIONE 13 RSS USS WAYFARER - Missione 13

13.07 " Provocazione "

di Asuna Pauline Ichigawa, Pubblicato il 26-01-2016

USS Wayfarer, Bar di prora
26/09/2395, ore 07:30 - D.S. 72735.11


Asuna si trovava seduta ad un tavolo del bar di prora vicino ai finestroni a sorseggiare del tè verde quando notò l'ingresso del Comandante Rumar.
Si voltò a guardarlo e lo seguì con lo sguardo fino a che non lo vide ordinare qualcosa al bancone e prendere posto su uno degli alti sgabelli. Ancora non le era chiaro il motivo per cui avevano improvvisamente deciso di recarsi al sistema di Altucher, anche se l'Ammiraglio Squiretaker le era sembrata concorde con il Comandante.
Fino a poco tempo prima avrebbe pensato di non essere stata messa al corrente dei dettagli perché era soltanto un Tenente JG addetto alle comunicazioni, ma aveva smesso di pensarci dopo gli elogi e la promozione inaspettatamente ricevute a seguito dell'ultima missione.
Aveva piena fiducia nei suoi superiori e probabilmente il Comandante pensava che avrebbero trovato qualcosa di utile per rintracciare il Capitano.
Probabilmente per questo motivo era stato richiesto alla sua squadra di monitorare attivamente e ininterrottamente tutte le frequenze tutti i segnali anomali rilevati dai sensori.

"Asuna, capisco che il Comandante possa essere dal tuo punto di vista un uomo affascinante, ma non sta bene fissarlo così!", commentò un Cooper ironico giunto alle sue spalle con in mano una tazza fumante.
"Cos-cosa?", balbettò lei sputando un piccolo sorso di tè che aveva in bocca, sporcandosi, e iniziando a tossire per poi voltarsi e ribattere: "Non lo stavo fissando. Stavo solo riflettendo."
"Ma certo..", commentò lui ironico facendole l'occhiolino. "Dicono tutte così."
"Pensala come vuoi.", rispose lei scrollando le spalle con aria innocente. "Sarà meglio che vada a mettermi una divisa pulita prima dell'inizio del turno."

USS Starseeker, Sala del teletrasporto
26/09/2395, ore 12:45 - D.S. 72735.7


Il capitano Orlova si trovava di fronte alla piattaforma del teletrasporto quando l'Ammiraglio Squiretaker si materializzò di fronte a lei a seguito dei comandi digitati dal marinaio addetto alla gestione della consolle dedicata.

"Ammiraglio, benvenuta a bordo della Starseeker.", commentò la donna avvicinandosi e porgendole la mano.
"Grazie. Ne è passato di tempo Capitano Orlova", rispose l'anziana sorridendo.
"Saranno almeno trent'anni", ribatté la donna ricambiando il sorriso e avviandosi all'uscita della sala.
"Trentatré, per la precisione." continuò l'Ammiraglio seguendola per in corridoio.
"Ottima memoria. Come sempre del resto." annuendo "Mi ha sorpreso ricevere quel tipo di comunicazione dopo tanto tempo."
"Sapevo che tu e Thomas avreste compreso." rispose l'anziana.

Le due donne rimasero in silenzio fino a quando non entrarono nel turbolift in fondo al corridoio, all'interno del quale il Capitano prese la parola:

"Abbiamo ricevuto la chiamata di soccorso dall'ammiragliato, che ci ha illustrato la situazione, ma necessitiamo di alcuni chiarimenti per definire meglio un piano di azione con la Carthago e il suo consiglio e la sua esperienza ci saranno sicuramente di aiuto Ammiraglio."
"Ponte tre." aggiunse poi rivolta all'ascensore che emise un bip a conferma del riconoscimento del comando vocale. "Stiamo andando in sala tattica dove è attivo il collegamento con la Carthago."
"Bene."

Navetta Archimede
26/09/2395, ore 03:01 - D.S. 72734.59


"Ancora nessuna traccia dei segnali dei commbadge del team di sbarco?", chiese Vaitor seduto al timone della navetta.
"Ancora nulla", rispose la Squireraker.
"Non si scoraggi. Oramai siamo a portata di rilevamento. Sarà solo questione di tempo prima di individuarli."

Il silenzio calò nella navetta in cui tutti erano consapevoli del fatto che anche il fatto di essere rilevati dai ribelli fesariani era solo una questione di tempo.
Julia non staccava gli occhi dal monitor su cui veniva mostrato il risultato della scansione dei sensori della navetta.

"Non sarebbe meglio atterrare in un posto nascosto e cercarli dalla superficie?", chiese uno dei membri della sicurezza imbarcato con loro.
"Senza avere nessun indizio su dove potrebbero essere? Potenzialmente ovunque! Senza contare che siamo già a portata di rilevamento. Avvicinarci ulteriormente mi sembra solo una mossa azzardata.", commentò la Squiretaker.
"Forse non è un'idea così bizzarra invece.", intervenne Vaitor,
"Sappiamo dove si doveva tenere l'incontro diplomatico. Il Capitano ci aveva comunicato il suo arrivo, quindi siamo certi che è stato lì. Se non hanno potuto rimettersi in contatto con noi in seguito qualcosa deve averglielo impedito, ma c'è una buona probabilità che si trovino ancora da qualche parte nella città o poco fuori."
"D'accordo, cerchiamo un punto sicuro dove atterrare senza farci notare, ma siamo prudenti."

Fesarius, grotta
25/09/2395, ore 23:50 - D.S. 72734.23


"Qui saremo al riparo per un po'..." commentò Tolok.
"Nessun posto è veramente sicuro. Soprattutto in questo momento ed su questo pianeta." rispose la Wu fredda. "Monterò io il primo turno di guardia. Voi riposate.", aggiunse rivolta a Kiron e Erjn.
"Quattro occhi sono sempre meglio di due", rispose il klingon. "Anzi, di uno nel tuo caso. Hai preso un brutto colpo." aggiunse estraendo un hypospray per curarle l'ematoma all'occhio.

Nel frattempo il Capitano aiutò Erjn a sdraiarsi in un angolo e le coprì le spalle con la giacchetta della propria divisa per proteggerla dal clima notturno di quella zona e dall'umidità della grotta.
Per quanto lo riguardava non se la sentiva ancora di dormire dopo quanto era successo.
L'unico aspetto positivo della situazione era che nel gruppo dei fuggitivi a cui si erano uniti vi erano anche gli ambasciatori Volok e Rulàn ed erano in buone condizioni fisiche.
Kiron sedette tra i due.

"L'attendente Shimaél ha detto di averci impiegato un anno per organizzare questo piano. Durante tutto questo tempo pare che nessuno al governo si fosse accorto di nulla."
"Sembra che l'obiettivo dei ribelli fosse proprio provocare la Federazione", commentò Rulàn.
"Mi sembra ovvio", rispose Volok. "Hanno distrutto l'ambasciata. Tenendoci in ostaggio si aspettavano che le nostre navi non vedendoci tornare avrebbero allertato il Comando di Flotta e si sarebbero presentati i soccorsi per capire che fine avessimo fatto. Approfittandosi della situazione avrebbero potuto chiedere in cambio della nostra vita quello che volevano. Probabilmente il loro piano ancora non è fallito dal momento che è logico supporre che i soccorsi arriveranno a breve."
"E' da vigliacchi! Un vero guerriero non ha bisogno di questi inutili stratagemmi. Se deve combattere lo fa e basta.", rispose Rulàn con fare aggressivo.
"Ma perché scegliere i Breen piuttosto che la Federazione?", chiese Kiron.
"Possiamo solo fare supposizioni a riguardo. Potrebbero aver minacciato i fesariani oppure aver promesso loro qualcosa.", rispose Volok.
"Volete decidervi a riposare?" intervenne Tolok aggressivo.

Fesarius, foresta
26/09/2395, ore 05:00 - D.S. 72734.82


La navetta era atterrata senza grossi problemi a una decina di chilometri dalla periferia della città in una radura nei pressi di una foresta.
La squadra di sicurezza aveva provveduto a cercare di nascondere la navetta alla meglio con un telone mimetico e le fronde di alcuni alberi.
Vaitor e gli altri membri dell'equipaggio tenevano in mano il phaser all'erta, mentre Julia non staccava gli occhi dal tricorder su cui aveva impostato il riconoscimento del segnale dei commbadge dei compagni scomparsi.

Dopo circa sei chilometri di camminata, Julia si avvicinò a Vaitor e sussurrò sottovoce: "Rilevo cinque forme di vita in avvicinamento. Sono fesariani."