USS Meleager - Stiva di carico 2
23 maggio 2390 - Ore 20:00 - Data stellare 67391.32
L'estrema umidità del luogo rendeva difficile perfino respirare al Capitano Michaels, il sudore gli impastava i folti capelli bruni mentre cercava di fuggire verso il collo ed era convinto che anche i suoi folti baffi apparissero oramai come una scopa di saggina. Osservò con orrore come era mutata la sua stiva di carico preferita, standosene riparato dietro una cassa di parti di ricambio, stringendo in mano il phaser con entrambe le mani. Come gran parte della nave la stiva di carico era oramai invasa da rampicanti e piante di ogni tipo e sapeva che oramai l'equipaggio della nave aveva perso il controllo di tutte le sezioni, ma lui e il primo ufficiale Green avrebbero venduto cara la pelle, sempre che quegli strani esseri volessero solo quella. Scorse la zazzera bionda di Green spuntare da un altra cassa poco lontana, per poi vederla schizzare verso di lui cercando di produrre il minor rumore possibile attraversando le svariate pozzanghere mentre cercava di non inciampare nelle grosse radici che infestavano il terreno.
"Trovato niente?" le chiese quando le fu arrivata al fianco mentre la giovane donna si appoggiava con la schiena alla cassa dietro cui era nascosto.
Lei boccheggiando in cerca d'aria scosse il capo mentre lui la osservava speranzoso. Seppur fosse estremamente giovane ed atletica per un ufficiale della Flotta Stellare, un Comandante, il caldo soffocante e l'estrema umidità l'avevano piegata in un paio di minuti.
"Dannazione Green.. sono quasi passate dodici ore.." affermò lui in tono deluso mentre il suo sguardo ritornava verso la porta così come aveva fatto nei precedenti dieci minuti.
"Lo so...- replicò lei osservando con preoccupazione la fasciatura che aveva sul braccio sinistro, per poi continuare - ...ancora non capisco come possa nascondersi così bene in un posto del genere..."
Il Capitano la interruppe.
"Non ne ho idea...ma l'importante è trovare quel dannato baccello prima che..."
Un rumore interruppe il Capitano che non ebbe il tempo di rendersi conto di ciò che stava accadendo prima che un paio di casse impilate franassero su di lui ed il Primo Ufficiale.
Quando riaprì gli occhi si accorse di essere parzialmente sommerso dalle casse e che la sua gamba sinistra era bloccata e probabilmente rotta, si volse quindi verso la sua destra per cercare la Green trovandola svenuta o forse peggio a poca distanza, con la sua zazzera bionda impiastricciata di sudore e sangue fresco. Un altro rumore riportò la sua attenzione davanti a sé, dove da dietro le casse franate poteva vedere un enorme baccello schiuso che continuava a vomitare una sostanza verde densa e appiccicosa, davanti a questo, coperta nella stessa sostanza, la figura nuda di un altro Comandante Green.
"Non temere essere di carne, i tuoi scarti biologici e la tua conoscenza diverranno nostri...per la sua...la nostra protezione e gloria imperitura..."
Flashback
USS Tokugawa - Ufficio del Capitano
21 maggio 2390 - Ore 08:45 - Data stellare 67384.56
Maximilien si sedette alla propria scrivania appoggiando un paio di D-Padd sul piano ligneo in maniera perfettamente centrata per poi spostare lo sguardo sul proprio terminale che mostrava il logo della Federazione sospirando, prese di nuovo in mano il primo dei D-Padd che aveva appena poggiato iniziando a leggerlo venendo però immediatamente interrotto dal trillo di una chiamata in arrivo.
=^= Quindici secondi.. stai migliorando sai? =^= affermò in tono piatto senza distogliere lo sguardo dalle note che stava leggendo.
=^= La riunione è durata più del previsto...diciamo che ci sono delle novità...=^=
Maximilien si volse finalmente verso il terminale su cui compariva lo spesso gaudente volto del fratello e la sua criniera sale e pepe, ma stranamente Damién non aveva il suo solito smagliante sorriso ed appariva più tirato, quasi teso, ma Maximilien non ci fece troppo caso.
=^= Novità? Novità del tipo...cessò...hai deciso di coltivare gerani sul balcone...oppure...sei stato invitato ad una di quelle noiose feste di Ammiragliato?"
Damién lo osservò per qualche frazione di secondo di sottecchi, per poi continuare a parlare con un sorrisetto maligno sul volto e con le mani in mano.
=^= Novità che non ti piaceranno...volevo cercare un modo più indolore per dirtelo ma credo che ti lascerò macerare nella tua rabbia dopo avertele comunicate...=^=
Maximilien accennò a sua volta ad un sorrisino acido per un paio di secondi per poi sospirare pesantemente.
=^= L'avevo capito osservando il tuo bel faccione...avanti spara...=^=
Il fratello si risistemò sulla propria poltrona quasi si trovasse in una posizione scomoda, una posizione però in cui aveva volontariamente deciso di mettersi.
=^= Durante la riunione abbiamo parlato della prossima missione della Tokugawa...=^= il fratello lo interruppe subito.
=^= Finalmente qualcosa di più sostanzioso di quello che stiamo facendo ora? =^=
=^= Oh si certo...ma c'è una piccola clausola che sono certo che non ti piacerà...=^=
Flashback
USS Tokugawa - Sala tattica
21 maggio 2390 - Ore 16:12 - Data stellare 67385.41
Tutti gli ufficiali superiori erano seduti ai propri posti all'interno della sala tattica già da qualche minuto ma stranamente il Capitano non accennava a dire nulla, limitandosi invece a dondolarsi avanti e indietro sulla propria poltrona assorto in chissà quali pensieri, mentre l'aria nella stanza si era fatta particolarmente pesante. Fu il Tenete Francesca Alluso a spezzare il silenzio.
"Signore...per quale motivo ci ha convocato qui?"
Maximilien con un ultimo dondolio si portò in avanti poggiando i gomiti sul tavolo e intrecciando le mani, fissando poi la ragazza con uno sguardo critico ma intervenendo con calma e una nota di delusione nella voce.
"Suppongo che non ci sia motivo di indugiare oltre...- si alzò poi dalla propria postazione continuando a parlare mentre compiva un giro completo attorno al tavolo distribuendo vari D-Padd ai presenti - ...mi è stato comunicato qualche ora fa quale sarà la nostra prossima missione. Il D-Padd che avete davanti contiene tutte le informazioni che servono, ma...è meglio fare un piccolo briefing..."
Fece una pausa, avvicinandosi al terminale sul muro della stanza su cui fece apparire l'immagine di un pianeta di classe M con sette lune che gli orbitavano attorno di cui una sensibilmente più grande delle altre e ricca di vegetazione.
"Signori questo simpatico pianeta è la nostra prossima meta, si tratta di Sin'Tau, uno sconosciuto pianeta orbitante in un ancor più sconosciuto sistema solare ai confini della federazione, ma non vi annoierò coi dettagli poiché la mia voglia di spiegarveli è pari alla vostra di ascoltarmi..."
I vari ufficiali si scambiarono enigmatiche occhiate fra loro, ma il mezzosangue betazoide non accennò a fermare la sua esposizione nemmeno per un minuto.
"...sappiate solo che fino a qualche tempo fa pensavamo che sia il pianeta che le lune fossero abitati solo da vita animale e vegetale primitiva. Un pianeta apparentemente pressoché privo di interesse scientifico o economico fino a che la USS Meleager non ha affermato il contrario poco più di una settimana fa..."
"Ma la Meleager non è la nave a carattere scientifico che è scomparsa?" lo interruppe nuovamente la Alluso, Maximilien la osservò per qualche secondo poi riprese a parlare.
"Esattamente...Ventinove ore fa per l'esattezza è arrivato il loro ultimo rapporto che informava che sul pianeta non solo erano presenti vestigia di un'antica civiltà, ma anche che in realtà non esisteva vita animale sul pianeta, almeno come la intendiamo noi..."
Questa volta fu Hair ad interrompere il Capitano con un'espressione stupita sul volto.
"Non come li intendiamo noi? Cosa intende dire?"
Lo sguardo accusatore di Maximilien si spostò sul Capo Ingegnere e il suo cipiglio lasciava facilmente intuire quanto poco gradisse essere interrotto da queste domande.
"Esistono comunque predatori, prede e quant'altro. La differenza sta nel fatto che pare che tutti gli organismi presenti sul pianeta e sulla luna sembra che si siano evoluti partendo da forme di vita vegetali. Diciamo che è come se la vostra insalata fosse diventata intelligente...più o meno come il vostro gatto..."
L'Ufficiale Scientifico che invece aveva ascoltato senza staccare gli occhi dal proprio D-Padd la discussione precedente prese la parola.
"Scenario scientifico piuttosto interessante dunque...a quanto ho letto la Meleager sosteneva che sul pianeta persista un campo distorsivo ancora non identificato..."
Questa volta fu il Capitano a prendere la parola interrompendo il proprio ufficiale.
"Già, la Meleager nave avrebbe dovuto indagare e inviare un rapporto circa sei ore fa, ma questo rapporto non è mai arrivato..."
Fu in quel momento che entrò nella stanza una splendida vulcaniana dai lunghi capelli corvini, che esordì con il tono atono tipico della sua razza.
"Chiedo scusa per il ritardo, ma sono stata trattenuta da alcuni imprevisti..." affermò sedendosi sull'ultima poltrona rimasta libera, un attimo prima che il Capitano con un acido sorriso allargasse le braccia.
"Signori e signore, abbiamo finalmente il piacere di avere a bordo con noi il Tenete Comandante T'Laria...attualmente impegnata in un progetto di ricerca medica sulla Stazione Spaziale 114, richiamata dalla sua licenza in quanto relatrice assieme al Dottor Bergstain di un discutibile trattato sulla fisionomia e sull'evoluzione delle specie vegetali pubblicato un paio di anni fa e la mia ex moglie...anche se avremo un medico in più la voglio comunque svelto e scattante Dottore." concluse indicando la moglie con la mano mentre lei abbassava lo sguardo, e il medico di bordo assumeva un espressione simile a quella di una cernia, ma prima di qualsiasi replica il Capitano continuò.
"La nostra missione consiste nel ritrovare la Meleager o quantomeno scoprire quale sorte ha avuto...inoltre ci è stato chiesto di aumentare la zavorra di bordo portandoci dietro la qui presente Dottoressa fino al rendez-vou con la USS Montblanc che ci porterà il Dottor Bergman e insieme di dare un occhiata a cosa sta succedendo..."
USS Meleager - Stiva di carico 2
24 maggio 2390 - Ore 10:36 - Data stellare 67392.99
Natalie Green stava cavalcando il suo amato Cappuccino mentre una leggera brezza le scompigliava i corti capelli biondi. Quanto amava quel cavallo, ricordava ancora quando suo padre durante una sua breve visita durante gli anni dell'accademia l'aveva portata nelle scuderie del ranch di famiglia in Montana per vedere il puledrino appena nato.
E lei si era innamorata al primo sguardo che aveva posato su quella piccola creatura color caffèlatte dall'insolita criniera vaporosa bianco panna. Le ricordava il cappuccino che aveva bevuto un paio di ore prima e da lì a battezzarlo con quel nomignolo infantile il passo era stato brevissimo, ma al cavallo non pareva dispiacere.
Qualcosa però non tornava, non sapeva ancora cosa, ma lo sentiva a pelle. Non ricordava nebbie così fitte nei dintorni di Billings, ne che le praterie fossero così ampie. Decise allora di ritornare verso il ranch e se lo ritrovò davanti stranamente in fretta, o magari era solo un'impressione, scorse in lontananza la sagoma di Jimmy, uno degli addestratori più giovani, pressoché suo coetaneo e il suo primo amore, senza contare che era anche stato il primo ragazzo con cui aveva fatto sesso. Lo vide avvicinarsi e prendere le redini di Cappuccino, socchiudendo gli occhi per ripararsi dal sole, ma producendosi nel suo splendido sorriso.
"Trovato niente?" le domandò con la sua voce calda e suadente.
Natalie rimase interdetta per una frazione di secondo, quelle parole l'avevano scossa, avevano attivato qualcosa in lei, qualcosa che non poteva ancora capire. Scendendo dal cavallo scosse la testa in senso negativo e si ritrovò all'interno di un vortice di pensieri. Si ricordò che Cappuccino era morto di malattia tre anni prima ed appena se ne ricordò il cavallo l'animale iniziò a decomporsi diventando simile ad una mummia equina per poi disgregarsi in una nube di polvere portata via da una folata di vento, si guardò intorno notando che la nebbia si stava diradando rivelando alla vista enormi baccelli verdi, tantissime donne sue cloni perfetti e altrettanti cloni di persone che sentiva familiari ma non riconosceva, tutti coperti di una viscida sostanza verdastra.
Si ricordò poi che Jimmy si era trasferito a Houston con quella ragazza che aveva poi sposato sei mesi prima della sua promozione a Tenente e in preda al terrore portò quindi il suo sguardo su di lui.
Jimmy era stato sostituito da un prestante e comunque attraente ufficiale di mezz'età, dai grandi baffoni bruni che la guardava con fare paterno.
"...impiegano dodici ore a giungere a maturazione..."
La sua realtà si fermò per un istante, fu allora che le riaffiorarono alla mente tutti i suoi ricordi. Ricordò il Capitano, la nave, il pianeta, quelle strane piante e immediatamente il sogno finì e lei si risvegliò in debito d'ossigeno, come se fosse stata in apnea per almeno una decina di minuti.
Ancora in iperventilazione e col cuore che le martellava nel petto si guardò attorno, la sua uniforme era ormai poco più di un mucchio di stracci sporchi e il suo improvviso movimento aveva peggiorato ulteriormente la situazione, sentì infatti la pelle graffiarsi e lancinanti dolori in ogni dove e si accorse che la maggior parte delle radici non solo la imprigionava, ma le penetrava anche nelle carni. Con un misto di orrore e puro terrore iniziò a strapparsi selvaggiamente le radici di dosso, urlando di dolore e rabbia.
USS Tokugawa - Ufficio del Consigliere
24 maggio 2390 - Ore 10:00 - Data stellare 67392.92
"Ancora non capisco perché ci ha convocati qui..."
Il Capitano Tracey pareva piuttosto irrequieto sulla poltrona del Consigliere Des Ayes e anche piuttosto scocciato da quello che era costretto a fare, mentre invece la vulcaniana T'Laria pareva una statua di gesso su quella scomoda poltroncina.
Lev si sistemò dall'altro lato della scrivania lievemente a disagio, come del resto era accaduto nelle precedenti sedute, ma esordì in tono piuttosto professionale.
"Capitano..."
La vulcaniana però lo interruppe immediatamente "...siamo qui per via della tua estrema irrazionalità."
"Bah!"
Il Capitano sbottò in un suono che assomigliava allo scoppio di un sacchetto pieno d'aria, per poi iniziare a parlare mischiando le parole a quella che appariva una sorta di risata nervosa
"...io irrazionale? Ha parlato quella che prende le decisioni basandosi sul pensiero di un tizio morto secoli fa! Le sembra razionale questo?" chiese con fare concitato a Lev, il quale non avrebbe mai voluto rispondere e ringraziò che T'Laria, sapendo già dove l'ex-marito stava andando a parare, prendesse la parola.
"Il pensiero di questo...tizio...è alla base dell'odierna cultura vulcaniana. Inoltre, la nostra separazione è stata tutto fuorché illogica. Le nostre rispettive carriere..."
Maximilien sbuffò nuovamente, ma stavolta fu il Consigliere a prendere la parola prima di uno dei due ex-coniugi.
"Signori...io sono stato solamente incaricato di verificare che possiate collaborare senza problemi, visti i vostri trascorsi..."
"Assolutamente." risposero entrambi all'unisono, ma fu T'Laria a continuare "...non siamo certo in rapporti idilliaci, ma le nostre scaramucce non pregiudicheranno il nostro operato."
Tracey per la prima volta in quella seduta apparve rilassarsi.
"...Damién poteva anche evitare di costringerla a fare queste sedute ogni giorno..." disse spaziando con lo sguardo all'interno dell'ufficio ma rivolto verso Lev, che rispose prontamente con un sorriso.
"Le parole esatte dell'Ammiraglio Tracey sono state di tenervi d'occhio..." il Capitano volse uno sguardo tagliente verso di lui e le parole gli morirono in bocca, ma fortunatamente una comunicazione salvò il Consigliere da quello sguardo truce.
=^= Capitano, siamo giunti a distanza visiva dal pianeta. =^=
=^= Arrivo subito. =^= rispose prontamente il mezzosangue betazoide alzandosi dalla poltrona ed uscendo di fretta senza nemmeno salutare il povero Consigliere.
USS Tokugawa - Plancia
24 maggio 2390 - Ore 10:10 - Data stellare 67392.94
Il Capitano giunse in plancia come una furia, soffermandosi ad osservare per una manciata di secondi la grande palla verde che veniva mostrata sullo schermo.
"Siamo in orbita stabile a distanza di sicurezza dal pianeta e abbiamo appena ricevuto comunicazione che la Montblanc ci raggiungerà fra 3.3 ore in questa posizione."
Maximilien non fece caso a quelle parole, impegnato invece ad osservare il pianeta e le sue lune così talmente coperte di vegetazione da far sembrare che non esistesse altro, benché sapessero che esistevano almeno due grossi oceani.
Poi la voce di T'Laria ruppe il rinnovato silenzio, cercando di prodursi, come spesso cercava di fare quando era in mezzo agli umani, in quello che probabilmente doveva essere una battuta, ma come al solito il risultato fu piuttosto dubbio.
"È proprio vero, il giardino del vicino è sempre più verde..."