Kor'n'Tha (Sin'Tau) - USS Meleager - Stiva di carico 2 - 25 maggio 2390 - ore 01:33
L'anti tossina sembrava fare effetto anche se Francesca sapeva che era solo una panacea momentanea. Senza sapere cosa effettivamente le circolava nel sangue era difficile agire con efficacia, ma fortunatamente quei medicinali erano creati appositamente in maniera da poter contrastare un ampio spettro di tossine e veleni. Il problema era che ne il veleno ne la strana liana che l'aveva prodotto erano ufficialmente sconosciuti e totalmente nuovi per il mondo scientifico, chissà forse più tardi il veleno avrebbe agito in maniera diversa neutralizzando il medicinale ... ma ci avrebbe pensato dopo.
Continuò la sua marcia silenziosa all'interno delle viscere della Meleager, continuando ad aprire e chiudere la mano sull'impugnatura dell'arma, sentendo ancora l'arto intorpidito e formicolante che lentamente riprendeva a funzionare mentre l'aria umida all'interno dei condotti sembrava diventare sempre più pesante man mano che procedeva, mozzandole il respiro in una cappa afosa e puzzolente.
Già ... l'aveva già quando le era "magicamente" arrivato il pacco dalla Tokugawa, ma più si avvicinava al centro di comando più l'aria era pervasa da un lezzo simile a quello dei fiori recisi da troppo tempo e la cosa non le piaceva minimamente, ma non sarebbe stato certo un odore sgradevole a fermarla.
Kor'n'Tha (Sin'Tau) - USS Meleager - Stiva di Carico 1 - 25 maggio 2390, ore 01:35
Tracey digrignò i denti silenziosamente perso nei suoi pensieri, mentre alcuni dei suoi sottoposti si affrettavano a nascondere i corpi delle guardie stordite lontano dalla vista ed altri, sotto la guida della Green, si affrettavano a liberare il Guardiamarina Gill, privo di conoscenza, da una strana liana che sembrava tenerlo imprigionato.
Si erano mossi con decisione e fermezza, sotto la guida della Green che li aveva condotti verso le stive che Micheals aveva trasformato in carceri e così facendo avevano rapidamente quanto silenziosamente conquistato buona parte della poppa della nave senza grandi difficoltà e questo preoccupava il capitano.
Micheals non sembrava uno stupido. Un pazzo invasato, forse quello sì, ma di certo non uno stupido e non riusciva a credere che avesse mandato così tante persone all'inseguimento della gazzella che rispondeva al nome di Hair lasciando sguarnita quella parte della nave. Ciò poteva significare che stavano cadendo in una trappola oppure che Michaels li aveva sottovalutati e lui stava ulteriormente aggravando la sua cefalea per niente.
"Qualcosa non quadra ..."
La Green si era magicamente materializzata al suo fianco e parlava senza guardarlo direttamente in faccia, puntando lo sguardo verso un betazoide che cercava di far riprendere i sensi al Guardiamarina Gill.
"Michaels ci sta tendendo un trappola?"
"Non ne ho idea. Per esserne certa dovrei essere libera di lasciar vagare la mia coscienza all'interno della mente condivisa, ma questo equivarrebbe a dotarci di un cartello luminoso e di un bersaglio sul petto, bruciando ogni nostro eventuale vantaggio ..."
Maximilien corrucciò la fronte, lisciandosi la grezza peluria che gli ricopriva il mento ed abbassando lo sguardo, mentre una giovane Ulliana dal colletto dorato si avvicinava a loro.
"Abbiamo trovato dei residui cellulari del Tenente Alluso, ma ..."
La giovane fu interrotta dal frastuono di svariati colpi di phaser all'esterno della stiva.
Foresta di Kor'n'Tha (Sin'Tau) - 25 maggio 2390 - Contemporaneamente
Il cuore di Albert martellava nel petto come se avesse intenzione di scoppiare ed ogni respiro gli si mozzava a metà nella gola oramai secca per dar spazio ad un altro fugace tentativo di prendere aria. Non poteva certo dire di essere un grandissimo atleta nella corsa ad ostacoli, ma comunque se la cavava, quella corsa però, avrebbe probabilmente distrutto anche il miglior corridore della terra. Si era oramai più e più volte stupito di come con così tanti ostacoli vegetali in mezzo ai piedi, molti dei quali che si nascondevano maledettamente bene nell'oscurità, non ne avesse mai centrato uno rovinando a terra nella fanghiglia che gli rendeva il cammino estremamente più faticoso, senza contare che i suoi inseguitori guadagnavano pericolosamente terreno ad ogni piè sospinto.
Quei "mostri" non sembravano sentire la fatica che provava Albert o quantomeno l'avvertivano in maniera decisamente più blanda e come se ciò non bastasse non sembravano aver bisogno di guardare dove mettevano i piedi, essendone forse in qualche modo consci, permettendogli così di sparare coi loro phaser.
Fortunatamente nessuno di quei colpi aveva colpito Hair, non sapeva se era dovuto al fatto che erano in movimento o se lo facessero appositamente per innervosirlo e farlo quindi crollare o se semplicemente si trattava di mera fortuna, ma non gli interessava poi granchè. Voleva solo che quella dannata corsa finisse prima che gli esplodesse un polmone.Un colpo di phaser gli sibilò appena sopra la spalla, mancandolo di appena una manciata di millimetri di scarto e bruciacchiandoli l'uniforme, se la sua bocca non fosse stata occupata nella costante e disperata ricerca d'aria si sarebbe espressa in una smorfia per il breve ma intenso dolore provocato dalla bruciatura. Non si voltò indietro, non poteva farlo altrimenti sarebbe comunque caduto, ma sapeva che la distanza dai suoi inseguitori era ulteriormente diminuita e che presto avrebbe ceduto. Poi, fortunatamente intravide la meta ...
Kor'n'Tha (Sin'Tau) - USS Meleager - Tubi di Jeffreys - 25 maggio 2390 - Ore 01:37
Finalmente il braccio sembrava essere tornato a funzionare in maniera accettabile. Certo la sua presa non era delle più sicure e la risposta dell'arto non era ancora ideale, ma era sicuramente abbastanza. Nel suo faticoso cammino verso il centro nevralgico della nave aveva notato che non era solo quello strano e fastidioso olezzo ad aumentare, ma aumentava anche la quantità di rampicanti attorno a lei, quasi come se si stessero dirigendo tutti nella medesima direzione, accompagnandola.
Fu dopo qualche minuto che si accorse della reale direzione di quei rampicanti. Incastonato in una giunzione tra i tubi di Jeffreys che permetteva di raggiungere i ponti sottostanti tutti quegli strani rampicanti sembravano congiungersi e lì quello strano odore raggiungeva il suo apice. Inizialmente non lo notò pensando solo a proseguire il suo cammino e quasi oltrepassò quel punto, fu solo quando notò con la coda dell'occhio un movimento fulmineo e quasi impercettibile che si fermò nuovamente e lo notò. Dal centro esatto di quel peculiare groviglio, stava lentamente emergendo una piccola sfera irregolare, pulsante e coperta di un disgustoso fluido verdognolo e dall'aspetto appicicaticcio. L'odore divenne improvvisamente più forte, opprimente e nauseante, divenendo più simile a quello della muffa e dei funghi, togliendo quasi il respiro al Tenente Alluso. Malgrado quella strana cosa fosse disgustosa e nauseante, Francesca ne era misteriosamente attratta, in maniera quasi magnetica. Bastarono solo pochi attimi perché il Tenente iniziasse ad avvertire qualcosa. Qualcosa che iniziò lentamente ma in maniera decisa a farsi strada nella sua mente, costringendola ad aprirsi, impotente, sentì qualcosa muoversi nella sua coscienza iniziando a vagare e ad esplorare fagocitando i suoi ricordi e le sue esperienze con avidità. Improvvisamente poi, qualcosa mutò e nella sua mente iniziarono a fluire sensazioni e immagini. Immagini di Michaels, immagini dei baccelli ed immagini che Francesca non seppe identificare. Poi tutto si fermò.
Foresta di Kor'n'Tha (Sin'Tau) - 25 maggio 2390 - contemporaneamente
Albert sentiva letteralmente il fiato dei suoi inseguitori sul collo, ma fortunatamente era arrivato alla sua meta. Hair non aveva solo il compito di fare da diversivo, ma anche quello di cercare di indurre in fallo una parte dei nemici e di farli cadere in una trappola. E sembrava esserci riuscito. Entrando all'interno del perimetro protetto dagl'esplosivi che lui in precedenza aveva piazzato alle rovine incrociò per una frazione di secondo lo sguardo di T'Laria, nascosta nella vegetazione assieme ai suoi uomini. Immobile, come un predatore in attesa della preda, poi scattò. Con un balzo felino lei e gli uomini da lei comandati fecero fuoco sugl'inseguitori di Hair con estrema precisione, coprendo la ritirata di Albert nelle retrovie dello schieramento, facendo saltare una delle cariche che erano state evidentemente depotenziate, stordendo poco più di metà e fermando la loro avanzata. Mentre Albert si piegava sulle proprie ginocchia annaspando e tossendo disperatamente alla ricerca d'aria la voce della vulcaniana risuonò nella notte. Decisa e sintetica come solo una vulcaniana poteva essere.
"Siete sotto tiro e attorno a voi sono state piazzate delle cariche esplosive come avete potuto notare..."
Rossi abbassò la propria arma, producendosi in un inquietante e beffardo sorriso.