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USS SEATIGER - MISSIONE 01 RSS USS SEATIGER - Missione 01

01.08 "Hood significa Arcadia"

di Tholos del Clan Rashan , Pubblicato il 14-07-2015

USS Seatiger, Plancia
24/11/2394 Ore 16:45 - D.S. 71897.8


"Si rimetta i pantaloni, maledizione!" Tuonò il capitano entrando in plancia. Con passo rapido raggiunse la sua poltrona e, sedendosi, aggiunse: "Per il momento lei è confinato nei suoi alloggi finché non avremo chiarito chi è veramente."

Mentre la sicurezza trascinava via un comandante Finn disperato e supplicante, il capitano impartì nuovi ordini.
"Chiamate l'Arcadia!"
"Sì capitano." Rispose l'OPS.

Dopo pochi istanti il volto del capitano Khayr comparve sullo schermo.
Il comandante della nave pirata cercava di assumere un'aria impassibile e imperscrutabile, ma era chiaro che qualcosa in lui stava cambiando, forse, stava iniziando a fidarsi dei federali.

=^=Mi dica capitano.=^= Inizio Khayr con aria tranquilla.
"Volevo concludere il discorso di prima." Disse il capitano della Seatiger.
=^=Dica... .=^= Khayr lasciò sospesa quella frase come per proiettarla all'infinito.
"Capitano, come si chiama la sua Nave?" Quella semplice domanda posta dal capitano Kenar lasciò interdetto il mezzo sangue che, dopo una brevissima esitazione, rispose.
=^=Arcadia.=^=
"E cosa significa?" Lo incalzò Kenar alzandosi dalla poltrona.

Fu l'equipaggio della Arcadia a rispondere in un'unica possente voce capace si propagarsi superando pure il vuoto delle stelle:"LIBERTA'!"

Il trill sorrise, fece alcuni passi e, avvicinandosi allo schermo, aggiunse:"Allora mi permetta di raccontarle qualcosa della Hood."

Comando della Flotta Stellare, ufficio dell'ammiraglio Crom
24/11/2394 Ore 16:45 - D.S. 71897.8


Il rapporto, di massima priorità, era arrivato attraverso il subspazio e, infine era giunto all'ammiraglio Crom.

"Hanno bloccato Finn." Disse lui dopo aver letto il rapido messaggio di risposta dalla Seatiger.
"Bene." Commentò il vulcaniano.
"La cosa strana è che sembra lui veramente." L'ammiraglio spense lo schermo e guardò dritto negli occhi il sottoposto: "Sembra essere il vero comandante Finn."
"Interessante." Rispose il tenente inarcando il sopracciglio, poi, dopo una breve analisi, aggiunse:"Forse è scampato all'attentato ed è stato l'attentatore a soccombere."
"Quell'umano è decisamente molto fortunato... ma la fortuna aiuta gli audaci." Commentò l'ammiraglio. "Attualmente è agli arresti sulla Seatiger per ulteriori analisi conferme."
"Una precauzione logica."
L'ammiraglio annuì, batté i pugni sulla scrivania e, con aria decisa, aggiunse:"Metta subito la Flotta in massima allerta... voglio questa minaccia debellata quanto prima, inviate una nave in rinforzo alla Seatiger."

Sala del trono
Nel frattempo


Il comandante Heliamphora irruppe nella stanza della regina Daphne rapidamente e, dopo un breve inchino, disse:"Porto brutte notizie maestà."

La regina era rimasta interdetta dall'irruzione, ma non lo diede a vedere: "Parla."
"La nave federale... ha preso contatto con la Arcadia. Rischiamo di venire scoperti." Rispose Heliamphora.
"Ma non hanno prove." Commentò la regina.
Il comandante delle forze armate rimase in un tetro silenzio per circa un minuto come per cercare le parole esatte per risponderle, ma la regina, dal mutismo della sottoposta, capì che c'era dell'altro: "C'è qualcosa che non mi hai detto?"
"Si mia regina... una delle nostre spie... ." Heliamphora abbassò lo sguardo per non guardare negli occhi la sua sovrana:"E' stata catturata dai federali."
"NO!" Tuonò Daphne "Razza di incompetenti."
Il comandante cercò di giustificarsi:"Mi perdoni mia reg... ."
"Accelerate i piani. Distruggete l'Arcadia e il vascello federale." Ordinò prontamente la regina.
"Si mia signora, mi occuperò personalmente dell'attacco." Rispose Heliamphora.
"E non fallire altrimenti io distruggerò te."

Arcadia, plancia
24/11/2394 Ore 16:50 - D.S. 71897.81


Il trill sorrise, fece alcuni passi e, avvicinandosi allo schermo, aggiunse ... =^= Allora mi permetta di raccontarle qualcosa della Hood.=^=

Il comandante Khayr guardò il suo interlocutore attraverso il monitor e, con un semplice gesto della mano, diede l'assenso a continuare.
=^=Hood significa impavido in una antica lingua terreste, ma è anche il nome di un personaggio leggendario quasi mitico che combatteva per proteggere i deboli e gli indifesi dai soprusi dei nobili e dei potenti. Lui rubava ai ricchi per dare ai poveri... . Era un uomo come lei, un temerario e romantico condottiero che con una schiera di abili seguaci combatteva duramente forze soverchianti per un mondo migliore.=^=
Kenar fece una breve pausa.
=^=Mi creda, la SUA Arcadia esisteva già prima con un nome diverso ma con lo stesso significato: Hood."
Seconda breve pausa.
=^=Hood significa Arcadia perché tutti gli ideali di libertà giustizia e fraternità, che lei pensava di aver portato sulla sua nave, erano già presenti perché sono i nostri ideali e quando la Hood è stata costruita. In ogni sua parte, in ogni suo computer, sistema, sottosistema, motore, impianto e componente è stata scritta la parola Libertà."
Terza breve pausa.
=^=Si fidi di noi capitano, possiamo aiutarla.=^=

Khayr meditò sulle parole del federale. Erano argomenti validi, convincenti e voleva crederci. La diffidenza gli urlava contro di non fidarsi, ma tutto il suo animo pressava per ascoltare le parole dell'ufficiale.

"Capitano non possiamo fidarci."Commentò a bassa voce il primo ufficiale dell'Arcadia.

Khayr percepì che il suo ufficiale esecutivo aveva parlato per prudenza, ma anche lui era rimasto compito dal discorso di Kenar.

Il capitano dell'Arcadia prese la sua decisione: "Bene capitano, voglio crederle... Le darò collaborazione."

USS Seatiger, Plancia
24/11/2394 Ore 16:53 - D.S. 71897.82


Kenar sorrise vedendo che le sue sincere parole avevano fatto centro, fu sul punto di dire qualcosa ma Tholos parlò per primo: "Capitano rilevo delle onde di spostamento planare dirigersi verso di noi."
L'ufficiale tattico si agganciò rapidamente al discorso: "Confermato, impatto 6 secondi."

Arcadia, plancia
24/11/2394 Ore 16:54 - D.S. 71897.82


Khayr vide i sensori e gli allarmi accendersi d'improvviso e segnalare l'impatto imminente.
Riconobbe all'istante la terribile minaccia che stava per incombere su di loro.
Non di nuovo, no! Pensò tra sé.
Alzò lo sguardo e vide, attraverso lo schermo principale, l'equipaggio della nave federale cercare di reagire.
Aprì la bocca per cercare di informare il capitano Kenar su cosa stava succedendo, ma nello stesso istante la prima onda colpì le due navi.
Ci fu un terribile scossone.

Alloggio del comandante Finn
24/11/2394 Ore 16:50 - D.T. 71897.8


"Fatto. Lei è ... lei." Disse l'ufficiale scientifico posando lo strumento di misura.
L'ufficiale medico capo al suo fianco annuì in senso di conferma.
"Certo che io sono io. Chi dovrei essere? Un sosia.. un plagio di me stesso." Protestò Finn. "Io odio i plagi... è come rubare l'anima degli artisti."
"Sì comandante." Rispose Anari e, in quelle parole, condensò l'assenso per l'affermazione del superiore e la volontà di far finire la commedia iniziata da Finn.
"Lei è umano, non è un sosia o un cambiante o un camuffamento genetico." Spiegò l'ufficiale medico capo.
"Bene." Finn fu sul punto di dire qualcosa, ma un forte scossone fece perdere l'equilibro ai tre ufficiali. Il primo ufficiale cadde su un tavolino che si ruppe sotto il peso dell'umano. Anari inciampò e finì sopra Finn.
L'ufficiale medico, con un sorprendente riflesso, si aggrappò alla porta e rimase in piedi.
"Lei mi onora signorina, ma dubito che questo sia il momento." Ironizzò il primo ufficiale.
"Io ecco... si mi scusi signore... ." Anari cercò di rimettersi in piedi, ma un secondo scossone la fece ricadere. Solo al terzo tentativo e con l'aiuto del dottore riuscì a recuperare l'equilibro.

Finn, libero, si alzò con uno scatto e uscì correndo dal suo alloggio.

"Dove va? Lei è confinato." Disse Anari.

Finn si voltò e, con uno sguardo sicuro e determinato che sorprese anche la scienziata, aggiunse: "Sta succedendo qualcosa e non mi piace... io ballo e canto sempre dal palco... vado lì."
"Ma il capitano... ." Provò a dire Anari.
"Il capitano può avere bisogno di noi. Io sto andando in pancia e lei verrà con me."

Comando della Flotta Stellare, Ufficio dell'ammiraglio Crom
24/11/2394 Ore 17:00 - D.T. 71897.83


L'attendente Jacobs entrò nell'ufficio dell'ammiraglio Cromm. Salutò come da rito, ma l'anziano ufficiale capì dalla poco celata agitazione del giovane che portava brutte notizie.

"Dica Jacobs." Esordì l'ammiraglio.

Il giovane annuì e iniziò a parlare alla velocità della luce.
"La USS Attilio Regolo, nave inviata in rinforzo alla Seatiger... ha raggiunto il punto in cui la Seatiger sostava con la Arcadia e..."
"E?!" La voce dell'ammiraglio tradì una certa agitazione.
"Nessuna traccia delle due navi... hanno rilevato i residui di una serie di onde di spostamento planare." Terminò il giovane attendente.
"Cosa... ." L'incredulità paralizzò l'ammiraglio Crom.

USS Seatiger, Plancia
24/11/2394 Ore 17.02 - D.S. 71897.83


Il viaggio nel turbo ascensore fu tremendo. Mentre i due ufficiali stavano arrivando in plancia, la nave subì una forte serie di scossoni, molto più intensi dei precedenti. Ma malgrado ciò l'ascensore raggiunse la plancia.
Finn entrò rapidamente nel locale e rimase di sasso. Anche Anari rimase interdetta quando entrò a sua volta.
La plancia era in penombra, le luci principali erano spente, molte consolle sembravano senza energia e le poche che funzionavano lampeggiavano a intermittenza. Qualche gemito segnalava che gli occupanti erano ancora vivi.
Il primo ufficiale si precipitò sulla poltrona del capitano e constatò che Kenar era vivo, ma aveva una brutta ferita alla testa e sembrava svenuto.
Anari corse alla postazione scientifica e cercò di attivare i sensori.
Finn sentì le porte del turboscensore aprirsi e, con la coda dell'occhio, vide le squadre mediche entrare.
In quel momento realizzò che aveva i comandi di una nave che sembrava pesantemente danneggiata e in una situazione critica. Un senso di smarrimento e terrore gli attanagliò le viscere e, grazie all'assenza delle luci principali, nessuno vide che sudava freddo. Fece per reagire e dire qualcosa, ma Anari lo anticipò.
"Signore rilevo qualcosa in avvicinamento e non è l'Arcadia."