USS Seatiger, Appartamento Primo Ufficiale
23/11/2394 ore 15:00 - D.S. 71894.86
"Non ce la posso fare..."
"Si che ce la puoi fare Finn."
"No andrò li e farò la figura dell'idiota!"
"Ti sei studiato tutta la situazione per ore!"
"Quelli sono degli Ufficiali della Flotta Stellare non una massa di fan di un concerto, quelli li posso gestire, ma questi!"
"Finn anche tu sei un ufficiale della flotta stellare, sii professionale!"
"Io sono tutto meno che un ufficiale, non so nemmeno perché mi siano arrivati dei gradi da Comandante... mi pareva che l'ammiraglio Crom fosse piuttosto seccato quando mi ha detto che mi avrebbe spedito nel posto peggiore che avrebbe trovato. Eppure qui è una favola!"
"Avrà ritenuto di aver esagerato e ti ha voluto dare un'altra chance?"
"Ma Primo Ufficiale! Credevo che il guaio su Delta IV e lo scioglimento del gruppo avrebbe segnato la mia fine..."
"Ma come... come... quella cosa con le ali di fuoco..."
"L'araba fenice!"
"Risorgi dalle ceneri!"
"Ma farò comunque la figura dell'idiota alla riunione..."
"Dewey Finn, tu sei un musicista e un attore... quella è una platea. Recita!"
Finn era, solo, al centro della sua stanza con il braccio alzato in posa eroica. Era ormai da mezz'ora che discuteva animatamente con se stesso per farsi forza.
Non era un tipo da consigliere e comunque a bordo non era stato ancora assegnato nessun Consigliere ufficialmente.
Si era studiato tutto il dossier dell'Alleanza Matsumoto e aveva fatto ricerche sui principali 'attori' della situazione.
Era stato tremendo per lui rendersi conto del divario che c'era fra il comandante Finn e il resto dell'equipaggio. La Seatiger era composta da professionisti che avevano affrontato situazioni ben peggiori delle sue, lui era solo uno con l'innata capacità di raggirare e combinare guai.
"Farò la figura dell'idiota... nessuno può essere più strano di me su questa nave" borbottò dirigendosi verso la porta che si aprì al suo tocco.
All'apertura della porta due enormi occhi azzurri lo fissavano sgranati.
"Wow!" esclamò Anari saltando subito dentro la stanza e lasciando Finn basito. "Sapevo che saresti arrivato ma non ci credevo!"
"Comandante Anari!" tentò Finn ma ben presto fu fagocitato dalla parlantina della denobulana.
USS Seatiger, Ufficio del Capitano
23/11/2394 ore 16:30 - D.S. 71895.03
"Ottimo lavoro Comandante..." a Finn occorse qualche momento prima di capire che il Capitano si stava complimentando con lui per la riunione. Quel trill lo metteva in soggezione.
"Grazie signore. Lei sa che non ho esperienza in questo genere di cose ma farò del mio meglio."
"Onestamente non comprendo perché sia stato assegnato alla Seatiger... per essere franco con lei, non vedo come un famoso attore barra rock star possa avere l'incarico di Primo Ufficiale."
"Me lo domando anch'io..."
Kenar lo guardò intensamente per alcuni attimi e poi chiese a bruciapelo: "E' mai stato imbarcato su una nave stellare? Prestando servizio intendo"
"Signornò"
"Ha esperienza nei combattimenti?"
"Combattimenti? Temo di no signore"
"E' pratico di navigazione?"
"Molto spiacente..."
"Comunicazioni?"
"Vorrei esserle d'aiuto..."
"Dica, prima di arrivare qui, cosa faceva esattamente? Spettacoli a parte."
"Vede ero più che altro un uomo di idee..."
"Capisco... Mi spieghi cosa fa un uomo d'idee?"
"Per esempio organizzavo la sfilata nel giorno della fondazione della Federazione..."
"Signor Finn lei imparerà tutto su una nave stellare, anche se dovessi ignettarglielo per via endovenosa!" gli occhi di Kenar lampeggiarono come quelli di un uomo che ha trovato un nuovo scopo nella sua vita. Finn deglutì.
"Dopo andrà dal signor Tkar e si farà condurre in un giro esplorativo della nave."
"Il vulcaniano? Ma signore quello è..."
Kenar sollevò una mano per zittirlo ma dentro di se stava sorridendo. Pur non capendo davvero perché quell'uomo fosse stato assegnato a lui lo trovava divertente ma ancora non voleva dargli tutta la fiducia che un Primo Ufficiale meritava... era l'ultimo arrivato in un gruppo ben coeso di ufficiali... una famiglia. Doveva meritarsi anche lui di entrare a farne parte.
"Torniamo a noi, cosa ne pensa lei della situazione? Oltre ad esporla non ha dato un parere."
"Come ha detto io non ho la vostra esperienza e ho preferito ascoltare per il momento... comunque penso che l'analisi del capo della sicurezza sia corretta. Perché dei ribelli che lottano contro il proprio governo dovrebbero attaccare un convoglio di forniture mediche dirette al popolo che, secondo loro, stanno aiutando? E' come se Robin Hood avesse rubato il raccolto dei contadini..."
"Chi?"
"Una leggenda terrestre, un eroe che rubava ai ricchi per dare ai poveri."
"Quindi lei ritiene che stiamo perdendo tempo andando incontro al convoglio come ci ha chiesto l'Alleanza Matsumoto?"
"Non del tutto. Non abbiamo molti indizi e quindi un posto vale l'altro per il momento. Ritengo solo che faremo un viaggio a vuoto... ma non abbiamo altre piste."
"Bene Signor Finn, fra 5 ore arriveremo al punto di rendez vous con il convoglio, quindi vada dal signor Tkar per il suo giro."
"5 ore con il vulc... sissignore!" Finn sospirò
"Si diverta!"
Finn usci dall'ufficio prima di vedere Kenar sorridere.
Nave stellare Arcadia, Plancia
23/11/2394 ore 21:10 - D.S. 71895.03
"Siamo su di loro, 10 secondi al contatto!" esclamò il timoniere.
"Nessuna nave oltre al convoglio, i sensori a lungo raggio non rivelano altre navi in zona!" avvertì l'ufficiale tattico girandosi verso il Capitano Khayr.
Questi, seduto sulla poltrona al centro della plancia non mosse un muscolo. Il suo unico occhio buono era concentrato sul monitor principale ma quello che c'era nella sua testa era un mistero per gran parte dei suoi uomini.
A differenza di una nave federale, sull'Arcadia difficilmente il Capitano faceva riunioni informative, vuoi perché c'era sempre il rischio di infiltrati dell'Alleanza, vuoi perché nessuno tranne lui aveva il vero quadro della situazione.
"Signore, ritiene che possa essere una trappola?" chiese Yattaran il Primo Ufficiale dei ribelli.
Khayr gli lanciò una veloce occhiata come a dire 'io mi aspetto sempre una trappola' e poi si alzò aprendo con un gesto teatrale il suo soprabito di pelle nera foderato di seta rossa. La benda all'occhio e i capelli lunghi sempre arruffati gli davano un aspetto selvaggio e inquietante ma anche un che di romantico che lui sfruttava egregiamente a suo vantaggio. I suoi uomini lo adoravano.
"Signor Daiba tenga d'occhio i sensori, al primo segno di altre navi mi informi subito!"
"Sissignore!" esclamò il giovane tattico.
La nave uscì dalla curvatura con un lampo di luce, i phaser frontali danneggiarono immediatamente le due navette di scorta militari. Niente di preoccupante per loro.
Khayr si domandava come fosse possibile che l'Alleanza fosse così ingenua da mettere solo due navette a protezione di un carico di siluri fotonici. Pensavano che una piccola scorta non avrebbe insospettito nessuno? O pensavano che non ci fossero simpatizzanti della causa fra le fila dei militari?
Le informazioni erano arrivate un po' troppo precise per non sospettare una trappola, ma non c'era segno di altre navi e la cosa invece di tranquillizzarlo lo stava rendendo ben più inquieto.
L'ultimo colpo di phaser colpì i motori della nave convoglio che parve frenare all'improvviso perdendo una consistente foschia verde, il Capitano dell'Arcadia stava per dare l'ordine di arrembaggio quando gli allarmi della console tattica iniziarono a lampeggiare.
"Signore! Nave a tribordo... da dove diavolo sono usciti questi?"
Sullo schermo, una veloce e slanciata nave stellare parve uscire dal nulla colpendo con violenza i gruppi d'arma dell'Arcadia. Fu solo un miracolo che al primo passaggio la misteriosa nave non avesse messo in ginocchio la nave ribelle.
Il video mostrò l'elegante virata del vascello e per un attimo il nome della nave risaltò e fu ben leggibile.
"USS Seatiger... signore questi sono federali!"
"Il governo deve aver mandato una richiesta di aiuto... dobbiamo distruggere quei siluri e andarcene di qui e subito!"
"Stanno tornando... dannazione non ho mai visto nessuno pilotare in questo modo!" fischiò il Primo Ufficiale con ammirazione.
"Lanciate i siluri verso la nave trasporto!" ordinò il Capitano.
"Siluri lanciati..." due strisce luminose partirono all'indirizzo del vascello ormai inservibile ma la nave federale tornò alla carica intercettandoli.
"Niente da fare... se non riusciamo a fermarli la missione va a farsi benedire!"
"Timoniere, pronto alla manovra alpha 4! Al mio via! Daiba pronto con altri due siluri!" il tentativo era disperato ma era l'unica soluzione.
La grande nave di classe Excelsior veniva sballottata dal fuoco della nave più piccola ma ben più agile che le si muoveva attorno come uno squalo con la propria cena. Nel momento in cui la nave federale si trovava fra loro e il vascello dell'alleanza Khayr diede l'ordine.
La nave si scagliò avanti a pieno impulso cercando di speronare gli avversari come in un attacco suicida, incredibilmente la Seatiger sembrò piroettare su se stessa passando fra le gondole dell'avversario come in una danza mortale.
Era quello che il Capitano si aspettava "Fuoco!" ordinò certo che i suoi avversari fossero troppo impegnati nel disimpegno per poter intervenire.
Due nuove scie luminose uscirono dall'Arcadia ma di nuovo furono intercettate dai loro addestratissimi avversari.
"Se non ci liberiamo di loro non riusciremo a fare niente!" esclamò
"State vicini al cargo, devono smettere di spararci. Non fate fuoco sui federali altrimenti saremo in un mare di guai con la Flotta Stellare e non ho nessuna voglia di essere inseguito anche da loro. Yuki rapporto!"
"Non stanno colpendo nessun punto vitale, solo armi, scudi e motori. Per ora gli scudi reggono ma non possiamo andare avanti così per molto la loro precisione è incredibile!"
"Non sono militari dell'Alleanza questi! Stiamo parlando di gente di elite!" commentò Yattaran con ammirazione
"Basta con l'adulazione, vai al tattico e preparati per il trucco che abbiamo usato quella volta su Visar II!"
"Bella questa, mi piace. Bersaglio?"
"Sempre il cargo!"
"Sissignore..."
Il grassoccio Primo Ufficiale prese il posto del giovane e si preparò all'azione. La neve, su ordine del Capitano compì una virata stretta e di nascosto sganciò una serie di siluri disabilitati quasi invisibili ai sensori poi si allontanò quel tanto che bastava per evitare di essere colpita dall'esplosione. La Seatiger li stava puntando e la sua direzione li stava portando inesorabilmente verso la sconfitta... niente e nessuno avrebbe potuto vedere quei siluri.
USS Seatiger, Plancia
Contemporaneamente
"Oddio!" esclamò Finn seguendo sul monitor l'ultima rotazione impressa alla nave da Garibaldi che ad occhio e croce si stava divertendo un mondo.
"Adoro quando le prendono e non ci sparano addosso!" commentò Anari dalla sua postazione.
"Non vogliono creare problemi alla federazione!" intervenne Tholos "Un conto è sparare su un cargo del loro governo e un altro è sparare contro di noi. Non li invidio!"
"Signore hanno sganciato dei siluri inerti... bel trucchetto devo ammettere! Ho visto una cosa simile due anni fa mentre ero..."
"Signor Anari non ora!" la bloccò Kenar "Signor Tkar?"
"Individuari! I sensori della Seatiger sono molto più potenti della Redoutable, la specifica assegnazione..."
"Signor Tkar ci si mette anche lei?" chiese il trill divertito "Signor Anari, voglio una scarica del deflettore, deve allontanare quei siluri da quella posizione! Ora!"
I phaser dell'arcadia passarono inoffensivi dove un attimo prima c'era l'improvvisato campo minato, eppure, qualcosa parve andare per il verso giusto. Con un silenzioso boato qualcosa esplose molto vicino alla nave cargo e una reazione a catena potente quanto inaspettata colpì con violenza la Seatiger destabilizzandone l'assetto e azzittendo i motori di curvatura.
Un attimo dopo il cargo fu vaporizzato e la nave pirata saltò in curvatura lasciando i suoi avversari impossibilitati ad inseguirla.
Sulla plancia era caduto il silenzio. Era la loro prima sconfitta e, anche se causata da un colpo fortunato, la cosa bruciava molto nell'anima del Capitano.
Flinn, l'unico caduto a terra quando la nave era stata colpita dalla forza cinetica dell'esplosione si rimise in piedi barcollando.
"Che figata!" esclamò estasiato. Accanto a lui Kenar sollevò lo sguardo al cielo.