Crovis III
L'isola 14/03/2398, ore 10:56 - D.S. 75198.51
La voce era risuonata all'interno del tempio di pietra, rimbalzando di parete in parete al punto da sembrare un coro.
L'eco permase nell'aria dopo l'ultima parola risuonando al battito dei cuori degli ufficiali della Seatiger.
Gli abitanti di Crovis e i sacerdoti del Tempio si guardarono attorno sbalorditi come loro, fino a quando, da una sporgenza al di sopra di loro comparve un uomo mascherato che indossava la stessa veste multicolore dei sacerdoti. La maschera sul viso era invece completamente nera.
"IL NOSTRO CORPO È STATO INFETTATO, LA MALATTIA DEVE ESSERE DEBELLATA. COLORO CHE NON APPARTENGONO A NOI DEVONO ANDARSENE, COLORO CHE NON APPARTENGONO A NOI, MA NON HANNO DESIDERI DI RESTARE, CI AIUTERANNO A CACCIARLI."
Kenar si accorse che tutti i sacerdoti si erano inginocchiati quando Lawtoein, già a terra, lo tirò insistentemente per una manica invitandolo ad imitarli. Scuotendosi dallo stupore, Kenar si affrettò ad obbedire.
Come si dice ad un pianeta che esiste la Prima Direttiva? Soprattutto, che senso aveva ormai la Prima Direttiva dato che gli abitanti del pianeta sapevano della loro esistenza?
Kenar alzò lo sguardo verso il sacerdote mascherato, che li osservava dall'alto. La sua voce era la stessa che aveva parlato tramite Fertus, ora decisamente arrabbiata però.
Alle sue spalle sentì il crovisiano sussurrare a Tkar,
"La Voce è fra noi!" Stupore e ammirazione trapelavano dalle sue parole. Kenar girò appena la testa per poter scambiare uno sguardo di avvertimento con il vulcaniano, poi guardò di nuovo il sacerdote alzandosi in piedi.
"Abbiamo sentito le tue parole, ehm... Voce," disse sperando di non aver violato chissà quali regole comportamentali. "e faremo il possibile per aiutarti, ma non abbiamo i mezzi al momento per farlo e la mia nave..."
"LA TIGRE ROSSA SI OCCUPERA' DEGLI INSETTI VOLANTI."
"La Tigre Ros..." iniziò a dire Kenar prima di notare che l'uomo aveva indicato qualcuno alle sue spalle.
"Penso stia parlando di me, capitano..." disse Anna Calvi con un sorriso nervoso.
USS Seatiger, Plancia
Contemporaneamente
"Sembra che il trucco abbiamo funzionato."
Il tono incredulo del capo operazioni strappò un "Ehi! Il rock vince su tutto!" a Finn, troppo soddisfatto per offendersi per la mancanza di fiducia di Tholos.
"Speriamo che i nostri siano riusciti a trovare un riparo, altro per il momento non possiamo fare," commentò Carelli con un sospiro frustrato.
"Se riusciremo a recuperare il capitano..:"
"Quando," Finn corresse Tholos, "perché vede, l'incertezza non funziona. Se la mia canzone 'Per Te brucerei il mondo', si fosse intitolata 'probabilmente, magari, se riesco, brucio il mondo', non avrebbe avuto successo."
"Quando recupereremo il capitano," riprese a parlare Tholos accigliandosi quando Finn lo interruppe di nuovo.
"E gli altri."
Le antenne di Tholos si tesero verso Finn minacciose.
Il primo ufficiale fece il segno della zip che si chiudeva sulla bocca.
"Quando recupereremo il capitano e gli altri," ripeté Tholos guadagnandosi un gesto di approvazione da parte di Finn, che decise di ignorare, "sarà lei a spiegargli cosa abbiamo usato per sviare i rettiliani."
"Non vedo problemi," sorrise Carelli per poi, poco dopo accigliarsi, "ora dobbiamo capire come fare a portarli nuovamente a bordo senza farci notare."
"Prima di tutto sarà meglio trovarli," commentò Finn imitando l'espressione accigliata dell'ingegnere capo. Tholos roteò gli occhi scuotendo la testa e le antenne.
Crovis III
L'isola 14/03/2398, ore 11:04 - D.S. 75198.52
Kenar fissava Anna Calvi allibito.
"Lei è cosa?"
"Morta, tecnicamente, ma, a quanto pare, il pianeta non era d'accordo e sono qui," sentire il capo della sicurezza descrivere come se fosse normale quello che le era successo, spiazzò il capitano che guardò il suo ufficiale tattico per un aiuto.
"Quello che ha detto il Tenente è corretto, signore," disse Tkar, "il pianeta l'ha riportata in vita grazie ad una fonte di energia che le ha dato anche caratteristiche non convenzionali."
Rapidamente Tkar, Calvi e il dottor Bruce aggiornarono il capitano e gli altri membri dell'equipaggio.
Dopo aver loro parlato, la Voce si era ritirata lasciandoli da soli insieme agli abitanti del villaggio e gli altri sacerdoti che ora li guardavano come se fossero i loro salvatori.
"Quindi lei ha dei poteri?" Chiese Kenar alla fine.
"Sembrerebbe di sì, signore," rispose Anna Calvi con un sorriso tirato.
"Poteri che dovrebbero essere usati contro i rettiliani." Commentò ancora Kenar accigliandosi.
"Signore," intervenne Lawtoein che fino a quel momento era rimasto in silenzio, "credo che il punto sia in realtà un altro."
"Si spieghi consigliere."
"Non sono le aspettative degli abitanti di Corvis, e del pianeta, a doverci preoccupare, ma la determinazione dei rettiliani a impossessarsene. Se il tenente Calvi riuscisse ad allontanare questa spedizione, chi ci dice che non chiedano rinforzi? Le loro navi sono in orbita attorno al pianeta, al minimo problema potrebbero intervenire. Dovremmo pensare ad una soluzione più 'permanente', altrimenti non credo che Crovis sarà disposto a liberarsi così tranquillamente della Tigre Rossa."
"Che intendi dire?" gli chiede Anna.
"Che la tua vita, al momento, dipende dalla sopravvivenza del pianeta stesso"."