Crovis III - Grotte di Cobalto
14/03/2398 ore 8:30 - D.S. 75198.23
Gli uomini della Seatiger si guardarono l'un l'altro confusi.
"Esattamente cosa sarebbe successo?" chiese Kenar dopo aver lanciato un'occhiata al Consigliere.
"Ah! Scusate, ammetto di essere stato un po' criptico" riprese Fertus con un sorriso "Come vi ho detto la nostra razza, e gli stessi crovisiani, tramite la connessione con i cristalli, maturano psichicamente. I crovisiani ancora non se ne rendono conto, se non casi rari, ma possono percepire tutti quelli che sono collegati come loro. Noi siamo ormai esperti in questo e riusciamo a sfruttare al meglio questa caratteristica, per questo riesco a percepire tutto quello che accade attorno a noi."
"Intende dire che potrebbe percepire anche quello che accade dall'altra parte del pianeta?" chiese Anena stupito.
"Certamente. Non è facile da spiegare, non posso vedere o parlare con qualcuno a distanza... si tratta più che altro di input psichici che i nostri cervelli, ormai allenati, riescono a convertire in informazioni. Per questo so che i vostri amici si sono appena imbattuti in una forza nemica e qualcosa è cambiato in uno di loro."
"Cosa intende esattamente? Qualcuno è rimasto ferito?" chiese Kenar allarmato.
"Non esattamente... dicendovi che noi e tutti gli abitanti di Crovis, siamo connessi tramite i cristalli, ho tralasciato un particolare. I cristalli fungono da interscambio di informazioni psichiche e diventano attivi assorbendo tutti i nostri pensieri e le nostre emozioni..."
"Quei cristalli sono come un serbatoio che incamera energia e dalla quale voi attingete. Immagino che, come voi, anche piante e animali, essendo influenzati allo stesso modo siano un tutt'uno... ma così tanta energia psichica." Lo sguardo dell'ufficiale scientifico parve perdersi nel vuoto, come se fosse intento a calcolare qualcosa di estremamente complesso.
Fertus sorrise.
"Qualcuno potrebbe spiegare anche al resto della classe?" chiese Anena
"So che è difficile da credere, signor Queen, ma quello a cui sta pensando è esatto." lo incito Fertus con un sorriso.
"Signor Queen?" il capitano della Seatiger si aggiunse alla conversazione.
"Signore... non posso dirlo con certezza, ma grazie ai cristalli e alla quantità di energia psichica che ha assorbito... credo che il pianeta sia cosciente."
Crovis III - L'isola
14/03/2398 ore 9:35 - D.S. 75198.35
Gli imperiali si erano ormai ritirati in gran fretta, trascinando con sé il loro comandante tramortito. Nel villaggio la paura aveva lasciato posto all'esultanza, tutti si stringevano attorno ad Anna che ancora sembrava palpitare di energia.
"Tenente? Sta bene?" la voce di Tkar era titubante, la mano appoggiata al phaser nella sua fondina... anche se, visto quello che era successo, dubitava che potesse servire a molto.
"Io... si credo di si." Anna sembrava ancora sconvolta si guardava le mani confusa "Cos'è successo Comandante?"
"Lei era morta..." commentò il dottor Bruce avvicinandosi immediatamente alla giovane, pareva non condividere le paure dell'ufficiale tattico.
Le mani di Symon toccarono la pelle intatta dell'ufficiale della sicurezza attraverso il buco bruciacchiato provocato dall'arma "Impossibile... come si sente?"
"Io... bene credo, anche se non ho idea di cosa sia accaduto." rispose Anna scuotendo la testa cercando di allontanare la popolazione che cercava di toccarla come per ricevere una benedizione.
"Si ricorda cos'è accaduto?" chiese Tkar
"Si e no... ricordo di essermi buttata per spostare la bambina e di essermi presa in pieno il raggio di quell'arma, ma quello che è successo dopo... è come se tutto si fosse svolto troppo velocemente per capire. O forse sono ancora frastornata... che è successo di preciso?"
"È stata colpita in pieno da un raggio disgregatore, al posto del suo torace c'era un buco talmente grande da poterci passare il braccio dentro. Poi lei si è alzata, il buco era sparito, le hanno sparato ancora ma senza successo e a quel punto è sparita da dove si trovava ed è riapparsa davanti al loro comandante, ha strappato di mano al rettile la sua pistola e l'ha accartocciata come se fosse una lattina poi ha sollevato il tipo con una sola mano prendendolo per la gola e..." il dottor Bruce fu interrotto.
"Basta così Signor Bruce, credo sia il caso di andarcene da qui prima che gli imperiali si riorganizzino e tornino alla carica. Dobbiamo far evacuare il villaggio."
Subito gli uomini della Seatiger si misero in azione, la gente fu convinta, non senza qualche difficoltà visto che non tutti erano stati modificati per sembrare dei clovisiani, a dirigersi verso la fitta jungla. Fortunatamente il villaggio ospitava al massimo un centinaio di abitanti e l'evacuazione fu rapida.
Seguendo il vecchio e la bambina che Anna aveva salvato, furono guidati verso le montagne, una zona dove la popolazione teneva gli allevamenti durante i periodi più caldi. Una sorta di pascolo estivo che avrebbe offerto un miglior rifugio per tutti. Il vecchio aveva assicurato che lì avevano un campo attrezzato e la zona particolarmente impervia poteva fornire un ottimo nascondiglio.
"Cosa ne pensa signore?" chiese Anna affiancandosi al vulcaniano
"Da quello che ci hanno detto sarà un'ottima postazione difensiva, potremmo attendere lì l'arrivo della nave." rispose Tkar
"Non intendevo quello... cosa mi è successo?"
"Non lo sò Signor Calvi, ho percepito una forte scarica psichica e tutt'ora percepisco una sorta di collegamento fra lei e... qualcosa. Questo collegamento le fornisce alcune capacità che sono sì spiegabili, ma impossibili."
"Scusi ma non capisco."
"Ci troviamo di fronte ad un paradosso. Lei è piena di energia psichica proveniente da una fonte sconosciuta, tutti i 'poteri' da lei usati possono essere ricondotti a fenomeni extrasensoriali: telecinesi, precognizione, pirocinesi e molti altri ancora, sono fenomeni che abbiamo imparato a conoscere e studiare. Molte razze possono attingere a certi tipi di facoltà: i vulcaniani sono telepatici, i betazoidi empatici, gli abitanti di Hanns-G nel quadrante Gamma sono pirocinetici. Ma tutti, nessuno escluso, necessita di anni per sviluppare e usare queste capacità, mentre lei..."
"Io imparo in fretta." borbottò Anna tornando a guardarsi il buco del vestito "Quindi io riuscirei a fare qualcosa che non ho mai fatto e senza averne mai avuto le capacità."
"È quello il paradosso."
USS Seatiger, Plancia
14/03/2398 ore 09:23 - D.S. 75198.33
"Signor Tholos, riflettevo..." iniziò Finn seduto comodamente sulla poltrona del Capitano con gli occhi chiusi. Pochi minuti prima il Capo Operazioni aveva distintamente sentito un leggero russare proveniente da lui, ma non aveva detto nulla dato che l'alternativa era rispondere ad incessanti quanto assurde domande su quello che stava facendo e su quanto ancora ci avrebbe messo. Finn sembrava un bambino in viaggio che chiedeva incessantemente ai genitori quando sarebbero arrivati a destinazione.
"Su cosa signore?" chiese Tholos finendo di riattivare la console delle operazioni.
"Noi non ci possiamo avvicinare al pianeta e non possiamo scansionare il pianeta per trovare i nostri uomini."
"Corretto signore." rispose l'andoriano
"Ma loro lo stanno facendo, le loro navi stanno scansionando il pianeta."
"Si ma non li troveranno, hanno dei disturbatori di segnale, dovranno cercali a vista."
"Il Signor Tkar e Anna sono su un isola, per quanto grande sia prima o poi li troveranno... Signor Tholos, le ho mai raccontato di quella volta in cui ho fatto imbestialire i benziti durante il concerto su Benzar?"
"Sì signore, lei ha... aspetti, non dirà sul serio?"
"E che ci vuole, entra nei loro computer, fa apparire tanti puntini rossi sui loro sensori e poi li mandiamo a spasso per l'isola in zone dove difficilmente potrebbero trovare i nostri. La mia amica Tatiana Roswell l'ha fatto con facilità, mandò in giro la polizia planetaria per due giorni prima che si accorgessero che avevamo manomesso i loro sensori."
"Tat... signore il Comandante Tatiana Roswell è uno dei maggiori esperti di guerra informatica della Flotta Stellare, la differenza che c'è fra me e il comandante è quella che passa fra lei e il comandante Tkar... senza offesa signore."
"Nessuna offesa, ma Tatiana diceva sempre che nessuno può tenere la sua l'attenzione su tutto contemporaneamente." aprì gli occhi e indicò la nave imperiale sulla schermo "Quelli lì sono sopra un pianeta quasi primitivo, nessuna nave nemica nei paraggi e nessun sospetto che li stiamo tenendo d'occhio, il loro unico interesse è quello che capita sul pianeta e non si aspettano certo di essere hackerati... e comunque io penso che lei sia in gamba almeno quanto Tatiana." Finn sorrise in direzione dell'andoriano.
"Se lo dice lei... potrei fare un tentativo usando le sonde come ponte fra noi e la nave imperiale. Se anche ci scoprissero non ci troverebbero. Capitano credo di poterlo fare e forse anche qualcosa di più." Tholos parve rinfrancarsi e un sorriso gli sollevò gli angoli della bocca.
"Magnifico signor Tholos, magnifico!"
Tornò il silenzio per qualche minuto poi Finn riprese a parlare "Ah signor Tholos..."
"Si signore?"
"Cos'è un hackeraggio?"