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DS16GAMMA - MISSIONE 12 RSS DS16GAMMA - Missione 12

12.07 " Cavallo di troia "

di Shivhek , Pubblicato il 06-05-2014

[Flashback'>
Deep Space 16 - 5 marzo 2391 ore 17,30 - ufficio del capitano Spini.


Sherja e T'lani rimasero sedute in silenzio, sorseggiando ognuna la
loro tazza di the, guardandosi l'un l'altra: entrambe attendevano che
l'altra dicesse qualcosa, così come in una partita di kal-tok si
attendeva che qualcuno iniziasse ad aggiungere od a spostare una
tessera.

Alla fine di un lungo sorso di thè alla vaniglia, Sherja cedette,
forse mossa più dalla sua parte umana, dicendo: "Ambasciatrice, devo
confessarle una cosa"
"La ascolto" rispose T'Lani
"Siamo saltati troppo in fretta alle conclusioni durante la riunione.
Non abbiamo dati sufficienti per poter affermare con certezza che
Shivhek ed Auloh siano stati rapiti, che i tre scienziati siano
responsabili del rapimento e non ultimo che, come ipotizza Xar,
abbiano trovato chissà quale arma od abbiano fatto quale
scoperta....."
"Ne sono convinta anch'io capitano."
Sherja corrucciò lo sguardo "Ed allora perché ci ha assecondati?"
"Per i suoi stessi motivi, capitano. Solo che lei non vuole ammetterlo
e vuole che io la giustifichi."
"Mi spieghi, allora."
T'lani si concesse una piccola smorfia per celare un sorriso. "Primo:
lei sta dando fiducia ad un ufficiale poco dotato nel comando e
nell'investigazione. Le lascia la gestione della missione,
affiancandole però ufficiali come Riccardi , così come in passato lo
stesso Khish, che già possiedono quelle qualità e possono prendere in
mano la situazione in caso degeneri."
"Questo lo avrei fatto comunque, indipendentemente dalla missione specifica."
"Secondo, lei non è del tutto convinta delle conclusioni di Xar,
perché dettate forse più da quelli che io chiamerei 'desideri di
avventura' e non da dati inconfutabili a maggior ragione ha inviato
con lei Riccardi che sa mantenere i piedi per terra".
"Ammesso che sia tutto vero, perché lei non ha sollevato obiezioni
durante la riunione?"
"Eravate tutti presi dalle vostre emozioni. Lamak e K'ooD avrebbero
inviato comunque le loro navi a verificare. Non aspettavano altro -
T'Lani sorseggiò il suo thè per togliersi un incipiente arsura nel
cavo orale che da qualche giorno la affliggeva - E lei, come me,
l'aveva capito subito che dobbiamo far pesare sempre la presenza della
Federazione, anche se si tratta di una missione congiunta di
salvataggio o di semplice investigazione."

"E se fosse tutto un buco nell'acqua, potremmo dire che le operazioni
di routine devono essere condotte dal presidio federale della base. In
futuro potremo semmai citare questo precedente rimarcando l'eccessiva
ingerenza romulana o klingon nelle operazioni routinarie,
permettendoci di agire più liberamente - T'lani prese un altro sorso
di thè - e se invece fosse una cosa seria, allora potremo sfruttare
il loro appoggio e la loro presenza per predisporci al peggio."

Sherja si concesse un mezzo sorriso che suscitò la curiosità
dell'ambasciatrice.
"Capitano, cos'è che la fa' sorridere?"
"Niente di importante, ambasciatrice. Gradisce un'altra tazza di the?"
"No grazie però ci terrei a conoscere i motivi della suo accenno di
ilarità. Non credo sia dettato dal fatto che l'ultima parte del mio
ragionamento sia un "cavallo di Troia" politico....."

"Ne è una conseguenza e mi ha rammentato un'affermazione di un
politico terrestre di tre secoli fa"
T'lani fece un cenno d'assenso con il capo
"Con il dovuto rispetto, Ambasciatrice, non vorrei ....."
"La prego, capitano....."
"Un politico è una persona che se si china ad accarezzare un bimbo,
lo fa' solo per rubargli le caramelle."
"Ci ho ripensato, Capitano.....Potrei avere un'altra tazza di thè?
Vorrei approfondire alcuni aspetti di teoria e dottrine politiche con
lei.....Questa discussione si sta rivelando più interessante di quanto
mi aspettassi...."


Terethus IV - Rifugio sotterraneo 5 marzo 2391 . ore 19,50

"Sei uno stupido, numero 2! - Esclamò uno dei tre umanoidi in tunica
viola, verso il suo vicino che indietreggiò- I tuoi risentimenti
verso i vulcaniani sono irrilevanti. Non perdere mai di vista il
nostro scopo finale."
"Tu non puoi darmi ordini, numero 1".
"Non m'interessa darti ordini, mi interessa il risultato finale. E non
si ottiene con i tuoi metodi."
"Ma.."
Colui che era stato indicato come numero 1 lo inerruppe : " Basta!
Guardate qui. Queste fluttuazioni nel campo di smorzamento...."
"E' un effetto collaterale del portale" disse il numero due.
"Niente affatto. Si vede che sei un archeologo. La distribuzione è
puntiforme e non concentrata. Queste potrebbero essere delle sonde."
"Abbiamo il campo di smorzamento, oppure le tue precauzioni si stanno
rivelando inefficaci?"
"Affatto, ma meglio eccedere in prudenza ampliamo lo spettro e le
frequenze di azione delle nostre contromisure."
"M.a diventeranno meno efficaci, un po' come un medicinale ad ampia
azione antivirale" aggiunse il numero 3.
"Lo so benissimo - rispose il numero 1 - ma non voglio trovarmi con i
federali addosso. E tu, vulcaniano, riprendi il tuo lavoro."
Shivhek che stava osservando in disparte i tre litigare, cercando di
riaversi dallo choc della scarica del portale, disse : " non posso
fare altro senza gel bioneurali e voi lo sapete."
Un altro allarme si accese sulla consolle di controllo.
"Intrusi!" disse il numero due
"Cooosa?? Fai vedere." il numero 1 spostò con una manata il numero 2
dalla consolle.
"Truppe federali e klingon nel cunicolo. Come accidenti hanno fatto?"
"Credo che sia ora di usare la gas-tossina "
"Perchè invece non facciamo intervenire chiamiamo i mercenari
nausicaani che abbiamo assoldato? Sono accampati poco distante dal
cunicolo "
"Guardate qui! Perfino il nostro campo base è presidiato dai federali!"
"Mandiamo allora i mercenari al campo base, così gli intrusi andranno
in soccorso dei loro commilitoni."

Mentre discutevano tra loro un altro allarme suonò.
"Che diav....Guardate qui - il numero uno mostrò le immagini agli
altri. - Il medico ficcanaso....Sonx! Ecco qui il nostro jolly."
L'umanoide incappucciato toccò un controllo ed un raggio violaceo
colpì il dottore che cadde a tramortito a terra.
"Che vuoi fare di lui?"
"Conosco i federali, non cederanno mai ad un ricatto e quindi
dobbiamo agire d'astuzia. Condizioneremo mentalmente il dottore per
fargli rubare i gel bioneurali e consegnarceli in un luogo stabilito
dopodiché faremo in modo che le truppe nel cunicolo lo trovino, magari
con un paio di ferite che non possono essere curate con un kit di
emergenza. Se il loro teletrasporto funzioni o meno, dovrà risalire
sulla loro nave appoggio....mi pare che si chiami Fearless e qui il
nostro bravo dottore "cavallo di troia" ci farà avere ciò che ci
serve."
"Possiamo fare fuori la klingon, allora...."
"Non subito. Voglio sperimentare gli effetti del portale sulla
fisiologia klingon, d'altra parte sono un genetista e xenobiologo"



Terethus IV - Grotta vicino il campo base - Ore 20,20.

"Da questa parte....ho trovato un passaggio. Disse Krinmar.
Gli occhi del Klingon sembrarono scrutare l'oscurità.
Annusò l'aria.
L'odore di stantio pervase le sue narici.
Sputò in terra.

Nel mentre Riccardi, che stava quasi maniacalmente controllando il
dispiegamento degli uomini e degli enfatizzatori di segnale, tornò
verso l'avanguardia, facendosi strada con forza tra i Klingon ed i
suoi. Il fatto di essere capo della sicurezza aveva acuito in lui la
necessità di dover essere sempre in prima fila.

"Allora?"
"Qui non c'è niente se non il fetore di stantio....sembra la tana
abbandonata di un targh."
Gli altri klingon sogghignarono.
"Silenzio" sibilò l'umano.
Accese i led del suo fucile.
Alto, basso ,sinistra, destra.
Niente....
"Libero"
fece un cenno della mano ed un uomo si posizionò poco più avanti sulla
parete alla sua sinistra.

Il klingon fece lo stesso

Alto, basso ,sinistra, destra.
Niente....
"Libero"

Gli uomini avanzarono.

Ad ogni posizione guadagnata Riccardi, non volendosi affidare
totalmente alla cartografia, lascia va un segno sulla roccia.

Grotta sotterranea, ore 20,30

Yelath aveva terminato l'impianto del chip ad induzione a contatto
dell'osso mastoideo di Sonx sedato e drogato.
"Hai calcolato bene la dose della droga?" Chiese Merth.
"Certo! Non è la prima volta che lo faccio....non sono mica un
archeologo IO...."
"Smettila di provocarmi! Se non fosse stato per i miei studi, non
avreste mai trovato questo posto"
"E tu non sapresti come sfruttarlo, ecco perchè ti sei rivolto a noi."
"Smettetela! - li interruppe Resath - litigare tra noi è
controproducente. Tenete sempre in mente l'obiettivo finale. Il
ficcanaso è pronto"
"Direi di sì" rispose Yelath
"Dove sono i federali?"
Merth armeggio nella consolle " A 500 metri dall'entrata del cunicolo.
Gli idioti non si sono accorti che stanno girando in tondo -
Sogghignò -
"Allora teletrasportiamolo ad un centinaio di metri avanti alla
posizione all'entrata del cunicolo".
"Non sarebbe meglio provare prima se la droga abbia fatto effetto?"
"Giusto! Mettiamoci i cappucci, non voglio rischiare in ogni caso."


Cunicolo - ore 20,40


"Capo Vath, posizione?" chiese Riccardi al sottufficiale addetto ai rilievi.
Stiamo percorrendo un cunicolo in pendenza 5% verso il basso,
direzione stimata nord - nord est.
"Faccia vedere - Riccardi prese il padd - c'è qualcosa che non mi convince".....
Riccardi esaminò i dati alla luce di una lampada a led. Guardò Kinmar
che ricambiò il suo sguardo interrogativo. Poi di colpo esordì : " I
sensori? Gli scanner? Fate attenzione alle tracce di energia, non
vorrei che ci fossero cunicoli occultati. Continuiamo ad avanzare".



Xaran Chu - in nessun tempo.

"Ironia della sorte.....il mio soprannome era Shade...Ombra...ed ora
io sono immerso nelle ombre, quasi a confondermi con loro"

"Diventerai parte di loro" - La voce risuonò nella sua testa od almeno
in ciò di cui McCain aveva percezione di essere la propria testa.

"Perché proprio io? Perché il caos?"

"Perché non potevamo fare a meno di te. Forze di cui non puoi nemmeno
immaginare la potenza hanno manipolato le linee delle varie dimensioni
per poter finalmente tornare dal loro esilio. Tu sei una pedina come
gli altri prima di te"

"Ci sono degli altri?"
"C'erano, ci sono, ci saranno. Questo è irrilevante. Non pensare in
termini temporali. Se capirai in che modo la realtà è .....come posso
dirtelo? Non esiste un vocabolo adatto alla tua comprensione....."

"io ho capito solo una cosa...."
"Cosa?"
"Che sono un fantasma....."
"Definizione inadeguata, banale e fuorviante"
"Sai cos'è un fantasma? Un evento terribile condannato a ripetersi
all'infinito. Forse solo un istante di dolore, qualcosa di morto che
sembra ancora vivo, un sentimento sospeso nel tempo come una
fotografia sfuocata, come un insetto intrappolato nell'ambra, un
fantasma, questo sono io.

"Smettila di pensare in termini temporali e prova a pensare alla
realtà, alla TUA realtà come una vibrazione e forse capirai....."


Cunicolo sotterraneo, ore 20,50

"Contatto visivo- esclamò Krinmar - Sagoma umanoide distesa a 150 metri".
"Vado avanti io - disse Riccardi - Copritemi."
"Vengo con lei, comandante.- Disse Krinmar - Non permetterò che si
prenda tutti i meriti"
"Andiamo allora."- Alessandro mollò una sonora pacca sulla spalla del
Klingon, sollevando dalla sua armatura un po' di polvere cristallina
che vi si era depositata .

Kinmar avanzò cautamente sentiva ora che l'aria di faceva più fresca.
Annusò tre volte.
"Credo che stiamo arrivando ad un'apertura. Sento puzza di trappola"
disse il klingon
"Il primo modo per evitare una trappola è immaginarne l'esistenza"
ribatté l'umano.
Kinmar puntò la luce led verso il "bersaglio" ed abbassò di poco
l'arma ad energia.
"Riccardi, questo è uno dei suoi...... dev'essere svenuto per la
paura!" Non riuscì a trattenere una fragorosa risata.
"SONX!" esclamò Alessandro chinandosi verso il dottore.
Accostò il volto a quello del denobulano.
Respirava, sebbene avesse delle bruciature in corpo.
Prese il tricorder medico e lo analizzò. Non era grave ma necessitava
di cure che non potevano essere prestate con il kit medico
d'emergenza.
Il capo della sicurezza si alzò e fece cenno agli altri di avanzare,
ordinando a due uomini del gruppo di tornare indietro e portare fuori
il medico.
Poi vide il proprio segno sulla parete ed imprecò .
"Contrordine. Uscite da qui - indicando il cunicolo alla sua
sinistra.- Siamo al punto di partenza. Abbiamo girato in tondo!"