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DS16GAMMA - MISSIONE 12 RSS DS16GAMMA - Missione 12

12.10 " Voglio tornare! "

di Alessandro Riccardi, Pubblicato il 06-05-2014

Superficie di Terethus IV, portale secondario - 6 marzo 2391, ore 00:35

Ci fu un lampo accecante seguito da un odore acre e dolciastro che
invase la caverna e, infine, un urlo antico e feroce risuonò nella
caverna.
Il comandante Auloh rimase accecata per qualche secondo e per poco non
cadde a terra quando dal portale si generò un secondo lampo
accompagnato da un'esplosione. Quando la Klingon riuscì a riaprire gli
occhi rimase di sasso: un essere mostruoso alto più di due metri le
stava venendo in contro. La creatura sembrava essere uscita
direttamente dall'inferno, piuttosto che da un portale
multidimensionale. Due piedi artigliati e muscolosi si muovevano
lentamente mentre una testa zeppa di zanne osservava l'ambiente come
per fiutare la preda.
Delle voci famigliari ridestarono il comandante Auloh. Il coraggio
tipico della sua razza si riattivò di colpo facendole recuperare il
tentennamento iniziale. Prontamente la donna assunse una posizione di
combattimento ma, prima che riuscisse ad attuare una strategia di
combattimento, l'essere la raggiunse e, rapido come una frusta, fece
scattare il tentacolo.

*E' la fine.*Pensò.

Uss Faerless-nello stesso istante
"Capitano, i sensori rilevano un picco di energia nelle grotte."
Annunciò il tenente Fish.
Il consigliere Xar si spostò leggermente dalla poltrona e, mentre
digitava comandi su una consolle, rispose:"Grazie tenente, continui a
monitorare la situazione:" Poi, verso l'ufficiale scientifico,
aggiunse:"Esegua subito analisi approfondite, voglio sapere cosa sta
succedendo."

Senza attendere una risposta da parte dell'interrogato, la Trill
attivò il comunicatore dicendo:"Capitano a sala teletrasporto, siete
pronti?"
=^= Si capitano, ma le ricordo che possiamo riportare su solo tre
persone alla volta.=^= Rispose il guardiamarina T'Noll.
"Bene, tenetevi pronti."


Superficie di Terethus IV, portale secondario - 6 marzo 2391, ore 00:29

La squadra di sicurezza irruppe nella caverna con una straordinaria
rapidità. I mercenari di guardia agli accessi, colti di sorpresa,
furono sopraffatti rapidamente dal micidiale assalto federale-klingon.
Kinmar sparò col disgregatore costringendo alcuni nemici a ripararsi
sotto una roccia, poi, grazie al fuoco di copertura delle retrovie,
raggiunse rapidamente la prima linea appostata dietro una cassa di
duranio.

"Cosa diavolo sta succedendo?" Chiese il comandante Klingon.
"Non lo so signore." Rispose un giovane marinaio federale, detto ciò
il ragazzo alzò lo sguardo per vedere meglio e, osservando la
situazione, aggiunse:"Vedo delle persone allontanarsi da una
consolle."
Un colpo di disgregatore raggiunse il giovane, Krinmar lo spinse
rapidamente di lato, allontanandolo dalla traiettoria e salvandogli la
vita.

"Grazie signore."Abbozzò il giovane bianco come un cencio.
"Attento ragazzo, non vorrai entrare nello Sto-Vo-Kor prima di me."

Nello stesso istante che il Klingon diceva quelle parole, il gruppo fu
raggiunto da Riccardi.
"Rapporto."
"Stiamo incontrando una dura resistenza... e sembra che gli scienziati
stiano abbandonando questa stanza. Nessuna traccia degli ostaggi."
Spiegò rapidamente Kinmar, poi afferrando saldamente il disgregatore,
aggiunse:"Consiglio piano B."

Riccardi non gli rispose, si limitò ad attivare il comunicatore
dicendo:=^=Riccardi a Jo'ret.=^=
=^=Bersagli sotto tiro, signore.=^=
=^=Fuoco.=^=
I cecchini, appostati nella stanza precedente aprirono il fuoco, e una
salva di elevata precisione investì le linee dei mercenari. Le truppe
federali e klingon lasciarono i loro rifugi e partirono rapidamente
all'attacco.


Superficie di Terethus IV, portale secondario - 6 marzo 2391, ore 00:29

Merth digitò alcuni comandi sulla consolle e il comandante Auloh si
materializzò, per effetto di un teletrasporto, davanti al portale
appena attivato.

"Bene, l'esca è pronta. Ora speriamo che i nostri alleati la
percepiscano e arrivino nella nostra realtà."
Lo scienziato pregustava la terribile morte che stava per colpire la
Klingon , quando uno dei suoi colleghi esclamò terrorizzato:"Merth... i
federali stanno attaccando."
Il romulano ruotò la testa e vide in lontananza le truppe federali e
Klingon entrare sparando nella caverna. Una parete di roccia chiudeva
la visuale rendendo difficile agli aggressori vedere il portale e
sparare sugli scienziati ma la linea dei mercenari stava crollando
rapidamente rendendo quella posizione non molto sicura per i tre.
Merth non si perse d'animo e, guardando i colleghi, disse:"Presto
ritiriamoci nella sala del portale principale con gli ultimi
mercenari."

Lo scienziato cardassiano annuì e, indicando il comandante Shivhek,
aggiunse:"E di lui che facciamo?"
"Utilizzate il sensore nel collare di costrizione e teletrasportatelo
nella sala del portale principale, ci serviranno le sue capacità e un
nuovo ostaggio."
"E lei." Chiese il cardassiano indicando la Klingon.
"E' spacciata." Rispose prontamente Merth e, poi verso i soldati
federali-Klingon, aggiunse:"Una volta che il portale principale sarà
aperto nessuno potrà fermarci."
Lo scienziato cardassiano digitò alcuni comandi al computer
teletrasportando un ignaro Shivhek nell'altra stanza. Poi, senza
indugio, raggiunse i suoi due compagni e un piccolo gruppo di
mercenari e insieme fuggirono verso il portale principale.



Xaraan Chu - in nessun tempo, in nessun luogo

Il dolore era insopportabile. Gli sembrava che ogni cellula del suo
corpo stesse prendendo fuoco dall'interno, inoltre più si muoveva più
il dolore aumentava.
Con le ultime forze, l'umano urlò:"VOCE! AIUTAMI. TI PREGO!"
Nessuno rispose.
"VOCE! BRUCIO."
Poi di colpo arrivo la risposta:"Mi spiace, vorrei aiutarti... ma sei tu
che devi capire e farcela."
Ma il dolore impediva a McCain di capire e, intuendo lo stato del suo
protetto, la Voce rispose:"E' la tua realtà a farti questo... devi
aprire gli occhi e vedere... solo allora capirai."
"si..."
Con uno sforzo immane McCain cercò di aprire gli occhi ma vide solo
una macchia sfocata e qualche colore. Malgrado il dolore, l'umano si
concentrò e i suoi occhi iniziarono a mostrargli l'ambiente:
l'immagina diventava sempre meno sfocata e si aggiungevano nuovi
dettagli più definiti e precisi. Il dolore iniziò di colpo a
diminuire e fu allora che McCain riuscì a capire che cosa stava
osservando:vedeva tutto da ogni punto di vista. Vedeva il comandante
Shivhek, i tre scienziati, le guardie mercenarie, la creatura e una
Klingon con la divisa federale. Riusciva a vedere in ogni interstizio
delle apparecchiature del portale e dentro ogni pietra.
Poi il suo sguardo si soffermo su Auloh: notò che al collo della
Klingon c'erano tre pallini dorati su un colletto rosso. McCain
istintivamente si portò la mano alla gola e percepì la fredda presenza
dei tre gradi d'oro.

Fu allora che capì, fu allora che trovò l'ancora che gli avrebbe
permesso di ritornare.
"Voce, ho capito."
"Lo so."
Sentì improvvisamente il suo corpo riprendere forma, senti il sangue
pulsargli nelle vene, il suo cuore battere e l'aria che gli entrava
nei polmoni. Fu una sensazione bellissima.
Pochi secondi dopo la voce parlò di nuovo:"E' ore che tu vada. E'
necessario che tu chiuda il portale definitivamente."
"Da solo?"
"No, io non posso entrare nel tuo mondo... ma una parte di me ti accompagnerà."

Superficie di Terethus IV, portale secondario - 6 marzo 2391, ore 00:35

Grazie ai supporto dei tiratori scelti, lo scontro all'ingresso del
portale secondario fu presto vinto. Le forze congiunte federali e
Klingon bonificarono rapidamente l'ingresso permettendo a Riccardi, a
Kinmar e ad una parte dei membri delle squadre di sbarco di avanzare
in sicurezza.

Il gruppo raggiunse una piccola parete rocciosa che aveva impedito
loro di vedere, durante lo scontro, cosa stava succedendo dall'altro
lato della sala dove, presumibilmente, erano tenuti in ostaggio i loro
colleghi.
I soldati si appostarono contro la parete e, tenendo saldi i phaser,
passarono attraverso un piccolo varco e raggiunsero il portale
secondario.
Davanti a loro comparve un immenso macchinario che emetteva rumori e
strane luci. Nella parte più bassa era presente una specie di portale
dal quale stava uscendo una mostruosa creatura. La squadra di
sicurezza rimase di sasso dallo stupore: credevano di trovare i
rapitori e i rapiti, invece stavano osservando un essere di un altro
universo entrare nella loro realtà.
D'improvviso la creatura cacciò un urlo e iniziò ad avanzare. Fu
allora che i membri della squadra di sicurezza si accorsero del
comandante Auloh.
Istintivamente capirono che la Klingon era in pericolo, ma l'essere
emanava una forte aura che incuteva un terrore assoluto. Era come se
quella creatura riuscisse a penetrare nella loro anima e a risvegliare
le loro più profonde paure rendendoli completamente passivi.
D'improvviso i nervi di un giovane membro della sicurezza cedettero
facendolo di terrore. Ma ciò galvanizzò i compagni permettendo loro di
riprendersi.
In una sola voce Riccardi e Kinmar urlarono:"Pronti a sparare!"
I soldati riuscirono a domare parzialmente la paura e agire per
proteggere il comandante Auloh. Nello stesso istante in cui la
creatura si preparava a colpire la klingon con un tentacolo, i membri
della squadra di sicurezza le puntarono contro i phaser e i
disgregatori pronti a far fuoco.

D'improvvisò un lampo accecò i presenti.
Ancora abbagliato Riccardi sentì un urlò di rabbia e dolore così forte
da rimbombargli nella cassa toracica, si sforzò di riaprire gli occhi
e, quando riuscì a rimettere a fuoco, non volle credere a cosa stava
vedendo: la creatura si era allontanata di qualche passo urlante di
dolore e il tentacolo, con cui aveva cercato di colpire la Klingon,
era steso a terra mozzato. Ma la cosa più incredibile stava accadendo
al centro della sala, esattamente davanti al comandante Auloh: davanti
a lei c'era un umano vestito con la divisa della flotta stellare
avente i gradi di comandante e il colletto rosso.
Era McCain.