Heaven IV - Seatiger Island
06/09/2398, ore 17.40 - D.S. 75681.47
Prospettiva 1: Arjan Kenar
"Tenente Sheva, voglio un controllo medico su tutti noi. Signor Queen, faccia un'analisi completa. Picchi di radiazione, fattori chimici, biologici, tutto..."
*...sisisitienilioccupatiSihaiilcontrolloproteGgiliproteggilitttosottocOntrollo...*
"...Tenente Calvi, riunisca l'equipaggio e tracci un perimetro. Nessuno entra nessuno esce. Tenente Kiss, da ora siamo in quarantena. Nessun teletrasporto o spostamento da e per la Seatiger. Voglio sapere se si è trattato di un attacco o c'è una causa ambientale."
*...tuttialsicurosInonmoritenonmoritenomoRitenonmOrite...*
Arjan osservò gli ufficiali di comando eseguire i suoi ordini.
Notò come non lo facessero con solita efficienza.
Althea si mosse solo qualche secondo dopo averli ricevuti. Aveva la bocca leggermente aperta in un'espressione di stupore.
Jason si mise immediatamente a trafficare sul tricorder. Ma svogliatamente. Come se fosse un compito inutile.
Anna si mosse per riunire i membri dell'equipaggio. Ma si muoveva nervosamente, a scatti. Senza la fluida sicurezza che la caratterizzava anche nelle situazioni più tese.
Amanda aveva gli occhi sgranati. Sembrava in preda al terrore. Poi si scosse, annuì ed attivò il comunicatore.
*...sonoferiTisonoferitiSonoferiticolpAtuacoplaTuacolpatua...*
Portò lo sguardo su Dewey.
Il primo ufficiale sembrava apatico. Aveva la testa inclinata con lo sguardo spento a fissare la sabbia della spiaggia.
Faceva male vedere il primo ufficiale ridotto così. No, l'amico.
Si maledisse per averlo fatto scendere sul pianeta. La procedura prevedeva che capitano e primo ufficiale non si esponessero contemporaneamente in un away team. Se si fosse attenuto alle regole ora il primo ufficiale sarebbe stato sulla poltrona di comando della Seatiger a fare battute stupide.
*...stupidostuPidocolpatuacolpaTua...*
Le stupide battute di Finn. Era incredibile come fossero diventate importanti per la salute mentale di una ciurma sperduta. Arjan non aveva dubbi. Se la nave era riuscita a tenersi insieme era grazie alla leggerezza dell'uomo. Capitato nel momento sbagliato al momento sbagliato e catapultato in una storia che non era la sua.
Tutto l'equipaggio era al suo posto con la promessa di 'per andare dove nessuno è mai giunto prima'.
Non Finn.
Avrebbe avuto tutte le ragioni per cadere nella disperazione.
Invece era lui ogni giorno a sostenerli.
Finora.
Prospettiva 2
Althea Sheva
"Tenente Sheva, voglio un controllo medico su tutti noi. Signor Queen, faccia un'analisi completa. Picchi di radiazione, fattori chimici, biologici, tutto. Tenente Calvi, riunisca l'equipaggio e tracci un perimetro. Nessuno entra nessuno esce. Tenente Kiss, da ora siamo in quarantena. Nessun teletrasporto o spostamento da e per la Seatiger. Voglio sapere se si è trattato di un attacco o c'è una causa ambientale."
Althea fece uno sforzo per recepire le parole del capitano.
C'era un gran frastuono nella sua mente. Tutti i membri dell'equipaggio attorno a lei erano preoccupati. Tesi. E sembravano tutti volerlo gridare in lei.
Avrebbe dovuto chiudersi. Almeno un po'.
Ma non poteva farlo. Non voleva. Non osava.
*...nonOnonononLascIarlinononsolifreddicadaveRivuoti...*
Ma nonostante il frastuono non sentiva nulla fuori posto delle menti che la circondavano.
Nulla di esterno. Nulla di alieno.
Lasciò l'abbraccio del povero Finn. Non avrebbe voluto. Avevano bisogno entrambi di quell'abbraccio. Lei anche più di lui.
Iniziò le scansioni con il tricorder medico in cerca di anomalie fisiche o mentali.
Solo gli ufficiali di plancia erano stati colpiti. Ma anche facendo i confronti con il resto dell'equipaggio non trovò differenze significative.
*..seiinUtileinutileinutileinutilenOnsaIcomesalvarLi...*
Perché solo gli ufficiali di plancia?
Le sue mani tremavano sul tricorder. Le voci sui infrangevano in lei come le onde su una scogliera.
Ma aveva troppa paura per lasciarli andare.
*...deboLedeboledeivisostenerlidebolemoRirannomorirannocOlpatua...*
La paura le azzannava lo stomaco. Cosa cosa poteva fare?
Prospettiva 3
Jason Queen
"Tenente Sheva, voglio un controllo medico su tutti noi. Signor Queen, faccia un'analisi completa. Picchi di radiazione, fattori chimici, biologici, tutto. Tenente Calvi, riunisca l'equipaggio e tracci un perimetro. Nessuno entra nessuno esce. Tenente Kiss, da ora siamo in quarantena. Nessun teletrasporto o spostamento da e per la Seatiger. Voglio sapere se si è trattato di un attacco o c'è una causa ambientale."
Le dita di Jason si mossero sul tricorder più per riflesso che per intenzione.
In realtà si sentiva spento.
*...nonseRvinonserviseiunblufFseivuotovuOtovuoto...*
La logica lo aveva sempre guidato. Una possente e solida macchina che riceveva dati e restituiva predizioni.
Ora era diventata una macchina di cartapesta. Riceveva fantasie e restituiva pompose sciocchezze.
Aveva perso la fede.
Se glielo avessero detto solo un'ora fa... non avrebbe riso perché ridere era un'attività illogica.
*...seinullaseinullaunfantoCciofantocciomorirannotuttiperquEsto...*
In lui c'era sempre stato il conflitto tra umano e vulcaniano.
Ma il vulcaniano era sempre sembrato sempre così superiore... Deciso. Imperturbabile. Quello affidabile.
Ma ora?
*...pateTicoPateticoomettoprovocheraiSolomortE...*
Concluse la scansione. Nulla. Nessuna traccia di qualcosa fuori posto.
Ma ovviamente non era così.
Sette membri dell'equipaggio erano stati colpiti da qualcosa contemporaneamente.
Questo confermava che la sua analisi non valeva nulla.
Tuttavia su diresse dal capitano per fare rapporto. Perché quella era la parte che doveva recitare.
L'uomo di latta andò dal mago di Oz.
Prospettiva 4
Dewey Finn
"Tenente Sheva, voglio un controllo medico su tutti noi. Signor Queen, faccia un'analisi completa. Picchi di radiazione, fattori chimici, biologici, tutto. Tenente Calvi, riunisca l'equipaggio e tracci un perimetro. Nessuno entra nessuno esce. Tenente Kiss, da ora siamo in quarantena. Nessun teletrasporto o spostamento da e per la Seatiger. Voglio sapere se si è trattato di un attacco o c'è una causa ambientale."
Dewey ascoltò il suo capitano fare la magia. Dirigeva tutti con sicurezza e competenza.
E naturalmente non aveva ordini per lui.
E cosa avrebbe dovuto ordinargli?
Non sapeva fare nulla.
Primo Ufficiale? Certo.
Al massimo era la mascotte.
*...piccolopaTeticoOmettoinutileseisbagliatosbagliAtosBagliato...*
Magari potevano trovarlo anche simpatico. Ma la responsabilità del suo ruolo?
Un giorno o l'altro avrebbe provocato un disastro vero ed allora la simpatia non sarebbe servita a nulla.
Pensò a tutti quelli che erano morti da quanto erano rimasti bloccati in quell'universo.
Perché non lui?
*...fattidApartenonserVimorirannotUttipercolPatuavaiviavaiviA...*
La verità era che l'ultimo dei guardiamarina sarebbe stato enormemente più utile di lui.
La cosa migliore sarebbe stata rassegnare le dimissioni e chiudersi nella sua cabina. Consumando meno risorse possibile... poteva ridurre i pasti...
Quanta preziosa energia aveva sprecato per replicare un sacco di sciocchezze?
*...inUtileinutIlefaraimOriretuttIpateticoPateTicopatetico...*
Strinse le spalle. Nonostante la temperatura sentiva freddo.
Gli mancava l'abbraccio di Althea.
Ma Althea era andata a svolgere il suo compito.
Lei sì che era utile.
Prospettiva 5
Anna Calvi
"Tenente Sheva, voglio un controllo medico su tutti noi. Signor Queen, faccia un'analisi completa. Picchi di radiazione, fattori chimici, biologici, tutto. Tenente Calvi, riunisca l'equipaggio e tracci un perimetro. Nessuno entra nessuno esce. Tenente Kiss, da ora siamo in quarantena. Nessun teletrasporto o spostamento da e per la Seatiger. Voglio sapere se si è trattato di un attacco o c'è una causa ambientale."
Anna digrignò i denti.
Un flusso di rabbia le sgorgava dal cuore.
Certo che avrebbe creato un perimetro. Certo che nessuno sarebbe entrato. Avrebbero dovuto passare sul suo freddo cadavere per farlo.
*...proteggiliProteggilomuoinomuoIonomuoreAnenaAnenaAnena...*
Ebbe un flash della visione con il viso freddo e senza vita di Anena. Di Droxine.
* ...ègIasuccessorisucceDerà proteggiliproteggilinoncelafarainononoNo...*
Non sarebbe successo! Non di nuovo!
Si mosse con passo nervoso per la spiaggia, richiamando i membri dell'equipaggio che ancora non erano accorsi attirati dall'urlo di Finn.
Aspetta... e se qualcuno si infiltrasse?
*...tuttisoNonemicituttitUttituttichichichiproteggidichiTifiDinessunonesSunonessuno...*
Iniziò a scansionare minuziosamente tutti i membri dell'equipaggio, trattandoli rudemente.
*...distruggidistRuggidistruGgidistruggidistrUggidistruggiDistruggi...*
Nulla. Guardò il tricorder con odio. E se la stesse ingannando? Di chi e cosa poteva fidarsi?
Gettò a terra lo strumento in un moto di stizza.
Poi lo raccolse, vergognandosi del gesto. La avevano vista?
Nessuno sembrava guardarla ma sentiva ugualmente gli sguardi di tutti su di lei.
Erano ostili?
Doveva fare qualcosa.
Doveva fare decisamente qualcosa.
Prospettiva 6
Amanda Kiss
"Tenente Sheva, voglio un controllo medico su tutti noi. Signor Queen, faccia un'analisi completa. Picchi di radiazione, fattori chimici, biologici, tutto. Tenente Calvi, riunisca l'equipaggio e tracci un perimetro. Nessuno entra nessuno esce. Tenente Kiss, da ora siamo in quarantena. Nessun teletrasporto o spostamento da e per la Seatiger. Voglio sapere se si è trattato di un attacco o c'è una causa ambientale."
Amanda annuì rigidamente all'ordine del capitano e si affrettò a a contattare la Seatiger.
Le passarono velocemente il facente funzioni di comando Droxine Carelli, che la salutò giovialmente.
=^= Salve tenente. Come procede la vacanza? =^=
"Tenente. Si è verificato un episodio che ha colpito gli ufficiali di plancia. Il capitano ha ordinato di attivare la quarantena. Nessuno scambio tra la nave e la base."
La voce di Droxine si tinse immediatamente di preoccupazione.
=^= Cosa è successo? State bene? =^=
"Sì non si preoccupi. Stiamo tutti bene. Si è trattato di un una specie di allucinazione, ma è durata pochissimo. Stiamo lavorando per determinare le cause. È stato piuttosto sconvolgente ma nulla di veramente pericoloso."
=^= Lieta di sentirlo, tenente. Ma voglio rapporti regolari. Mi affido a lei, mi raccomando. Ah... e benvenuta in plancia... alla maniera della Seatiger... tranquilla NON ci si abituerà . =^=
Amanda fece un sorrisetto. Non conosceva ancora bene il capo ingegnere ma le stava già simpatica.
"Ne terrò conto, grazie tenente. Ah, il capitano non lo ha specificato ma passi ad allarme giallo e faccia una scansione accurata. Lo stiamo facendo anche noi ma la strumentazione della Seatiger è molto più sensibile. Meglio fare anche una scansione dello spazio. Da terra sarà meno precisa ma potrebbe essere utile."
=^= Agli ordini tenente. Sarà fatto. Carelli chiudo. =^=
Amanda guardò il comunicatore appuntato sul petto. Aveva osato troppo? Era l'ultima arrivata in fondo. E si era messa a dare ordini ad un ufficiale anziano.
Rabbrividì. Era che continuava a balenarle davanti lo scafo squarciato della Seatiger alla deriva nello spazio.
Perché quella visione?
Perché la sua era arrivata in ritardo rispetto agli altri?
Lo scafo squarciato.
Iniziò a ponderare una teoria completamente irrazionale.
E se da lì a poco fosse successo qualcosa di terribile. Così disastroso ed apocalittico che il suo eco fosse stato percepibile anche indietro nel tempo?
Amanda non era una scienziata, ma si rendeva conto di quanto fosse antiscientifica quell'idea.
D'altra parte avevano incontrato tante cose strane ed inspiegabili.
Si riscosse. Non era raccontandosi favole per bambini che si sarebbe fatta accettare nel turno alfa.
Si diresse impettita verso il capitano per fare rapporto, piena di energia e voglia di fare.
Prospettiva 7
Droxine Carelli
Droxine aveva deciso di provare l'ebrezza del comando sedendosi nella poltrona del capitano.
Ok.
Ammettiamolo: le bastava fare quattro passi per sentirsi spossata.
Althea aveva fatto miracoli per rimetterla in piedi in così poco tempo. Ma il suo corpo le ricordava quello che aveva passato. E che aveva i suoi tempi.
Sfortunatamente aveva notato che il display del bracciolo era leggermente fuori squadra.
Quindi ovviamente ora il suddetto display ora si trovava smontato nelle sue mani.
Mani che avrebbero potuto essere impiegate meglio in mille altre riparazioni urgenti a bordo della nave, pensò.
Ma questo era il dorato mondo della sindrome maniaco compulsiva da ingegnere...
Il tenente Ocano la informò di una comunicazione urgente dal pianeta. Il nuovo ufficiale tattico capo.
"Me la passi pure nel mio comunicatore, tenente."
Un trillo uscì dal badge appuntato sul petto.
"Salve tenente. Come procede la vacanza?"
=^= Tenente. Si è verificato un episodio che ha colpito gli ufficiali di plancia. Il capitano ha ordinato di attivare la quarantena. Nessuno scambio tra la nave e la base a terra. =^=
La voce di Droxine si tinse immediatamente di preoccupazione.
"Cosa è successo? State bene?"
=^= Sì non si preoccupi. Stiamo tutti bene. Si è trattato di un una specie di allucinazione, ma è durata pochissimo. Stiamo lavorando per determinare le cause. È stato piuttosto sconvolgente ma nulla di veramente pericoloso. =^=
"Lieta di sentirlo, tenente. Ma voglio rapporti regolari. Mi affido a lei, mi raccomando. Ah... e benvenuta in plancia... alla maniera della Seatiger... tranquilla NON ci si abituerà ."
=^= Ne terrò conto, grazie tenente. Ah, il capitano non lo ha specificato ma passi ad allarme giallo e faccia una scansione accurata. Lo stiamo facendo anche noi ma la strumentazione della Seatiger è molto più sensibile. Meglio fare anche una scansione dello spazio. Da terra sarà meno precisa ma potrebbe essere utile. =^=
Il capitano, Anena, Althea, tutti.
Tutti corpi morti sfigurati orribilmente.
Droxine iniziò a strisciare indietro.
"No... no... vi prego..."
I corpi erano sempre più visibili. Illuminati dal nucleo di curvatura che stava pulsando sempre più velocemente.
Sempre più luminoso...
Droxine giunse le mani in preghiera.
"Ti prego, mio signore. Perdonaci... perdonaci..."
Ma ormai la luce era ormai quasi continua. Accecante. Ineluttabile. Fino a che l'annientamento li colpì tutti.
Droxine era sulla poltrona di comando.
Boccheggiava sotto lo guardo stupito del personale di plancia.
Cosa diavolo era successo?
Guardò il monitor della plancia.
Fu colta dal pensiero di quanto fosse fallibile e pesante lo scafo in cui erano racchiusi.
*...labilelAbiLeimperfettoInaffiDabiletiseiaffidataadundiofinto...*
Il sistema di supporto vitale si poteva guastare in tanti di quei modi... e lei li conosceva tutti...
"...sifidansifidanomAlifaraiSoloMoriremacchinemAccHinemAledette...*
Si appoggiò allo schienale acutamente consapevole di essere dentro una palla di rottami pronta ad esplodere al minimo guasto.
Prospettiva 8
Anena Lawtoein
Il capitano stava blaterando ordini all'equipaggio.
Come era il suo ruolo.
Anena era più interessato al linguaggio del corpo del trill.
Muscoli contratti, pupille dilatate.
Era sconvolto.
Naturale dopo l'orrida visione che avevano avuto tutti.
Anche così giudicò la reazione eccessiva.
Il capitano Kenar era stato sottoposto, da quando si erano trovati dispersi in quell'universo una pressione incredibile.
Possibile che potesse crollare per una cosa simile?
*...bamBolerotteroTterottEtuttiapezZipezzipezzI...*
Analizzò il comportamento degli altri ufficiali di plancia.
Althea vestiva un'espressione trasognata e confusa.
Jason, per quanto incredibile sembrava addirittura svogliato. Nel mezzo vulcaniano convivevano due anime. Ma questo?
Finn... Finn era l'ultima persona che si sarebbe aspettato cadere preda della depressione. Eppure eccolo lì. L'espressione vuota diceva tutto.
Anna sembrava pervasa di rabbia ed aggressività . L'aveva vista operare in condizioni terrificanti riuscendo a mantenere il self-control. Ora era una tigre pronta a balzare.
Amanda era l'unica sembrare reagire bene. C'erano comprensibili segni di stress e nervosismo. Normale considerato sia la visione che la recente promozione.
*...nonlIterraiInsiemesonorottIrOttisistannosBriciolanDo...*
Possibile che il punto fosse quello?
L'equipaggio era stato sottoposto da troppo tempo alla paura ed alla disperazione.
E se, semplicemente, fosse successo?
Ogni cosa, per quanto resistente, ha un punto di rottura.
E se la causa di quelle visioni fosse stato solo la conseguenza di ciò?
La vicenda degli ovoidi era stata particolarmente devastante. Poter quasi protendersi e toccare la via di casa. Per poi venire sottratta.
Oh sicuro. Una visone avuta contemporaneamente dai soli ufficiali di plancia. Ci doveva essere una causa esterna.
*...giocattOlirottituttItuttIancheTu...*
Ma forse sfruttava una debolezza interna già presente.
Anena scosse la testa.
Se era così non sapeva cosa avrebbe potuto fare.
Il benessere mentale dell'equipaggio era sua responsabilità , e credeva di aver fatto un buon lavoro, ma non era bastato.
Sentì un peso sulle spalle.
*...rottorotOnonpuoifArenienTe...*
L'equipaggio si era rotto e lui con loro. Era come se ci fosse stata una vocina nella sua testa che continuava a ripeterlo e...
*...tuAresponsabiltAperdutIperdUti...*
...aspetta un attimo...
*...nonPuoifAreNullA...*
...C'ERA una vocina nella sua testa che continuava a parlare e parlare...
*...seiSolosoLosolo...*
Era come cercare di sentire un tarlo nella credenza nel seminterrato, ma c'era. E come un tarlo erodeva la sua anima. Da dentro.
Guardò gli altri.
Come si comportavano. Forse anche loro...
Corse verso il capitano.
"Capitano! C'è qualcosa, qualcosa che ci parla nella mente. Come una vocina insistente."
Arjan lo guardò esterrefatto. Come gli altri membri dell'equipaggio presenti.
"Una vocina...? Guardiamarina, è sicuro?"
"Sì, provi a concentrarsi."
Arjan sembrò farlo. Poi scosse la testa.
"Non sento niente, guardiamarina. Forse è meglio che si riposi un attimo."
Anena lo vide nello sguardo del capitano. Preoccupazione per un altro membro dell'equipaggio che stava perdendo la testa.
Lo vide anche nello sguardo degli altri.
Si maledisse. Era caduto nel più bieco cliché delle malattie mentali. 'sentire le voci nella testa'.
E se invece fosse stato vero?
Forse era solo nella sua di testa.
*...pateticoPateticodovrestiCuradegliAltrImaseipazzOpazZopazzO...*
Stava immaginando tutto?
No.
No.
No.
Non ci sarebbe caduto. Non poteva. Non doveva.
La voce c'era.
Non era pazzo.
Doveva attaccarsi a questa assoluta certezza.
Si rivolse ad Althea. Consapevole di avere la voce rotta dalla disperazione.
"Althea, tenente Sheva, forse si tratta di una sorta influenza telepatica. Tu non sente nulla?"
Ma la betazoide la guardava trasognata, come se fosse immersa in un sogno.
Si guardò intorno.
Tutti lo guardavano.
Con sguardi di compatimento...
*...pateticoPazzotiriNchiuderannoscappScaPpavaivia...*
NO! Concentrati.
"Signor Queen! Analizzi la sua mente. Faccia appello alla logica! C'è qualcosa fuori posto in lei! Lo trovi!"
Ma incontrò solo uno sguardo apatico.
Si rivolse di nuovo al capitano.
"Capitano! Il simbionte Kenar. Forse può aiutarla contro questa cosa."
Arjan lo guardò.
Scosse la testa.
"Le assicuro, guardiamarina che il simbionte non..."
Poi il viso del capitano si contrasse in una smorfia di orrore.
"Non c'è più... Kenar non c'è più! È morto!"
Crollò in ginocchio nella sabbia ai piedi di Anena.
"Althea!"
L'ufficiale medico si riscosse e si avvicinò con il tricorder medico.
Pochi secondi bastarono per avere il responso.
"Il simbionte sta bene. Ed anche l'ospite. Fisicamente è tutto a posto. Ma per qualche motivo il capitano è convinto di non avere più il legame con il simbionte."
Anena si inginocchiò per mettersi al livello del capitano.
"Capitano! Mi ascolti! È tutto falso. Lei sta bene! Si concentri. Kenar è dentro di lei e sta bene!"
Ma il trill iniziò a singhiozzare. Lacrime ne solcarono gli zigomi.
Si guardò intorno.
Anena non aveva bisogno di essere un telepate per sentire la paura serpeggiare nelle menti dei presenti.
Il capitano era caduto.
L'uomo che li aveva portati lì attraverso l'inferno alla fine era caduto.
Avevano perso l'unica ancora che avevano avuto da un tempo che sembrava ormai infinito.
Anena poteva sentire le tessere del domino che ticchettavano cadendo una dopo l'altra.
Le stesse che stavano ticchettando nelle menti di tutti gli altri.
Se il capitano non era in grado di svolgere il suo ruolo...
Quasi all'unisono tutte le teste si voltarono a guardare l'eterno ometto buffo tra di loro.
Con gli occhi sgranati e la bocca semiaperta il Primo Ufficiale Comandante Dewey Finn finalmente alzò la testa ad incontrare tutti quegli guardi terrorizzati e disperati e... speranzosi?