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USS WAYFARER - MISSIONE 18 RSS USS WAYFARER - Missione 18

18.09 "Occhi e cuori chiusi"

di Michael Lucius Kiron, Pubblicato il 15-07-2022

*** Luna di Delphi III - Cancellierato
14/01/2401 - D.S. 78036.72 ***


Il delphiano, che sedeva dall'altra parte della scrivania che lo separava fisicamente dai suoi interlocutori, appariva contrariato da quanto l'ufficiale della Flotta Stellare gli stava riferendo e nonostante si sforzasse oltremodo di non interromperlo, dissimulare l'irrequietezza che lo divorava dentro non gli riusciva un granché. Tutto ciò rafforzava negli ufficiali della Flotta Stellare il dubbio, ormai largamente condiviso, che l'establishment delphiano sapesse in realtà molto più di quanto avesse precedentemente detto di sapere.

"Le cose stanno come le ho detto, Cancelliere...ma suppongo che voi già foste a conoscenza dell'esistenza dei Lars ..." Lo punzecchiò Kiron avendo notato l'irrequietudine che attanagliava il politico.

"La psicologia inversa non funziona con me, Capitano. La Federazione si è presa e continua a prendersi gioco di noi, non viceversa! Ci era stata promessa una nuova casa e ora che l'abbiamo, ci sta dicendo che dobbiamo condividerla con degli estranei."

"Non sono degli estranei, i Lars sono indigeni di questa luna e hanno diritto quanto voi, se non di più, ad abitare qui." Intervenne il consigliere Kublik.

"La Federazione deve trovare un altro pianeta per questi Lars..."

"Il fatto è che non avete più diritto di loro perché questa non è casa vostra." Obiettò Kiron "Ce l'avevate, ma non ve ne siete presi cura ... Per decenni il vostro pianeta vi ha mandato ogni sorta di avvertimento: eventi climatici sempre più estremi, siccità, lunghissime carestie, nuove pandemie sempre più difficili da debellare, ma voi avete ignorato deliberatamente questi campanelli dall'allarme..."

"E invece di alleggerire la vostra impronta su Delphi III, se è possibile l'avete addirittura appesantita ..." Rincarò la dose il Consigliere

"Avete continuato a divorare con voracità ogni risorsa" lo incalzò quindi Kiron "siete arrivati persino a combattervi pur di assicurare alla vostra rispettiva nazione l'accesso esclusivo alle materie prime. Avete continuato ad occupare ogni spazio vitale, ad inquinare ogni sorgente d'acqua e l'aria che voi stessi respiravate, questo fregandovene degli altri esseri viventi che uno alla volta si estinguevano e del pianeta che gettavate in un'agonia sempre più profonda ..."

"E senza ritorno..." Aggiunse Erjn.

"Ciechi agli avvertimenti della natura proprio come i terrestri del XXI secolo..." Commentò ancora Kiron "ma noi fortunatamente riuscimmo ad invertire la rotta appena prima di superare il punto di non ritorno."

"Ho già sentito queste parole e non credo sia un caso che siano le stesse pronunciate da coloro che per decenni hanno sabotato lo sviluppo del nostro popolo. Le stesse usate da quei traditori che si sono venduti a potenze aliene senza scrupoli e che hanno avvelenato il nostro pianeta per raggiungere l'obiettivo di farci deportare in massa altrove, in modo da lasciar mano libera agli invasori." Accusò con sprezzante sarcasmo il delphiano.

"Lo trovo veramente sconfortante!" Sbottò Kiron "Trovo sconfortante che un leader che ha in mano il destino del proprio popolo possa continuare a negare ad oltranza ciò che è fin troppo evidente e dare per giunta adito a delle becere teorie complottiste, gettando oltretutto del fango in modo del tutto gratuito ed offensivo su chi ha fatto di tutto per salvarvi dall'autodistruzione. Delphi III è diventato inabitabile non per un sabotaggio, e lei lo sa bene! E' perché avete adottato un modello di sviluppo insostenibile ... è stato questo a renderlo inabitabile per generazioni ... Con il progetto A.R.C.A., sostenuto con immane fatica proprio dalla Federazione e dai i suoi membri, non solo è stato possibile salvare voi e le altre specie viventi dall'estinzione, ma sarà possibile permettere alla vostra gente, a tempo debito, di tornare un giorno lontano ad abitarlo..."

"Sicuramente né lei, né i suoi figli, né i suoi nipoti vedrete quel giorno" aggiunse Kublik "cionondimeno la rinascita dovrà partire proprio da voi: dovrete impegnarvi a non commettere gli errori e i crimini perpetrati in passato, come dovrete tenere bene a mente che siete degli ospiti ... perché questa nuova casa non è vostra, ma è di tutte quelle forme di vita che lo abitano, Lars inclusi."

"Noi non abbiamo intenzione di dividere il nostro spazio con nessuno... e voi non mi state lasciando altra scelta..."

Improvvisamente un gruppo di delphiani armati fecero irruzione nell'ufficio del cancelliere e circondarono i due ufficiali della Flotta Stellare.

"Rimarrete nostri graditi ospiti, fino a quando la Federazione non prenderà sul serio le nostre istanze, ovvero troverà per i Lars un altro pianeta da abitare."

"I Lars non possono essere spostati altrove, gliel'ho già spiegato..." rispose Kiron mentre i delphiani armati li strattonavano e li privavano dei loro comunicatori.

"Non è un mio problema!"
"Sta facendo un grave errore, Cancelliere!" Urlò Kiron



*** Luna di Delphi III, Lago Daimos - Contemporanemente ***


Wu stava dando le ultime disposizioni per l'arrivo di nuovi uomini che dovevano dare il cambio alle squadre di sbarco e allo stesso tempo rafforzare il team della sicurezza, quando Lars si avvicinò a lei.

"E' lei che garantisce la sicurezza della sua gente?"
"Sì, sono io la responsabile. Perché?"
"Temo che i suoi compagni siano in pericolo..."
"Intende il Capitano e il Consigliere?!"
"Sì, loro. Credo di aver avvertito una sensazione di pericolo proveniente dalla donna che accompagna il suo comandante..."

"Spero si sbagli..."

Diede un colpetto sul comunicatore che aveva sul petto.

"Wu a Kiron."

Ma non arrivò nessuna risposta.

"Wu a Kublik"

Ancora nessuna risposta.

"Prima Rumar e ora Kiron e Kublik" Sbottò Wu dopo ulteriori tentativi falliti e incurante di chi la circondava "Lo avevo avvertito che non era consigliabile andare senza scorta, ma come al solito ha risposto che è sua prerogativa decidere chi deve fare cosa."

Lars piegò la testa su un lato. Era incuriosita dalla possibilità di quella razza di avere idee e prendere delle decisioni anche in netto contrasto tra loro. Avrebbe voluto fare delle domande per saperne di più, ma vista la situazione caotica che si stava delineando, decise di tenerle per un altro momento.

Wu diede nuovamente un colpetto sul comunicatore.

"Wu a Wayfarer."

=^=Qui Seldon.=^=

"Temo che il Capitano e il Consigliere siano in pericolo. Riuscite ad individuarli?"

=^=Controlliamo...=^=

Seldon chiese all'ufficiale alle comunicazioni di contattare Kiron e Kublik, ma anche dalla Wayfarer non ricevettero risposta.

=^=Nessuna risposta =^= E come ricevette maggiori dettagli dall'addetto alle comunicazioni, Seldon aggiunse =^= I comunicatori sono accesi e localizzabili...e abbiamo anche dei segni vitali, anomali mi stanno dicendo, ma li abbiamo...=^=

"Li porti immediatamente sù!" Ordinò il capo della sicurezza.

=^=Procedo!=^=

Dal comunicatore si sentì il Capo Operazioni dare l'ordine di agganciare i due comunicatori e teletrasportarli a bordo. Seguì un minuto di silenzio che sembrò durare un'eternità.

"Mi dica che li avete!" Chiese impaziente Wu.

=^=Abbiamo portato su un solo individuo, ma non è nè il Capitano nè il Consigliere.=^=

"Chiunque sia, tenetelo sotto tiro. Avvertite Rumar e... riportatemi immediatamente a bordo. Wu, chiudo."

La donna asiatica fu avvolta da un turbinio azzurrognolo e sparì nel nulla mentre Lars osservava con stupore e curiosità la scena.